Recensione Manga – Candy no iro wa aka di Kiriko Nananan

A cura di Il*Barone (review), Demelza (immagini)

Titolo: Candy no Iro wa Aka
Autrice: NANANAN Kiriko
Categoria: Josei

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shodensha
Numero di volumi: 1-concluso
Anno di pubblicazione: 2007
Rivista di serializzazione: Feel Young

:: Il manga in Francia ::
Titolo: Rouge Bonbon
Casa editrice: Casterman, 2008
Numero di volumi: 1
Collana: Sakka, 160 pp.
Senso di lettura: orientale

Storia

Diciotto storie, brevissime e intense.
Dolci come cioccolatini, forti come caramelle alla menta, amare come pasticche medicinali, sono diciotto racconti che mostrano altrettante ragazze o giovani donne alle prese con particolari attimi della loro vita di tutti i giorni.
La tenue passionalità di un rapporto clandestino; il racconto di una ragazza che per amore trasforma completamente il suo modo di vivere al punto di diventare quasi un’altra e non riconoscersi più allo specchio; la dimostrazione di come il tempo passi e ci cambi dal semplice incontro con un amico che non si vedeva da tanto; la dolcezza nello sguardo di una ragazza innamorata; la cupa disperazione di una persona che piange per amore; una proposta di matrimonio fatta per scherzo, per nascondere la fragilità e per non sentirsi completamente soli; la fine di una storia in cui la quotidianità del rapporto non è più piacevole, in cui la fine di un amore rappresenta anche l’inizio di un cambiamento; la decisione di tagliarsi i capelli per “tagliare” via un rapporto portato avanti per anni; il dono delle chiavi dell’appartamento del proprio ragazzo e i piccoli passi tra le sue cose e il suo disordine; la confessione della fine di una relazione per l’arrivo di un’altra persona, rivelata tra le lacrime, col volto nascosto tra le mani; tutte le sensazioni, gli incontri, gli sguardi, il lavoro, le faccende domestiche, il desiderio di incontrare gli amici, lo stare bene per quello che si ha e che si fa: la delicata sensazione di star guarendo dalla depressione; l’inizio di una storia nata in una serata come tante, tra alcool e battute senza senso; la realizzazione di una vita insieme, tra le numerose occupazioni quotidiane, quando in una casa non si è più da soli ma si pensa e si vive in due.

Considerazioni

Ancora una volta con Kiriko Nananan il confine tra racconto e fumetto si fa sottile e in questa nuovissima raccolta di storie brevi lo diventa ancora di più. Quasi ci trovassimo di fronte a un romanzo illustrato, i disegni diventano sempre più un “contorno” per quello che l’io narrante delle vicende ha da confidarci.
L’Autrice ci ha ormai abituato a uno stile essenziale, in cui l’attenzione si concentra su alcuni particolari, dettagli apparentemente insignificanti ma che in realtà rappresentano meglio di mille disegni particolareggiati e ridondanti una situazione o una sensazione. In “Rouge Bonbon”, pubblicato in Francia, è l’emozione, in tutte le sue forme, a diventare protagonista, esplodendo in una serie di racconti molto corti in cui la protagonista di turno ci descrive un momento del suo presente o del passato, o magari del futuro, con tutte le paure e le incertezze che questo comporta.
E se l’attenzione si concentra sulla narrazione, allora la parola prende il sopravvento sul disegno, che in alcuni casi è poco presente se non addirittura del tutto assente. Perché cosa rappresenta meglio di tavole completamente nere, cupe e profonde, la sconsolante consapevolezza di quanto dolore provocano le lacrime, oppure tavole rosse per esprimere la passione di un amore intenso a cui non si sa rinunciare, malgrado tutto.
Sempre di più questa Autrice ci mostra eroine che soffrono, sbagliano, che danno tutte se stesse quando si innamorano. Piangono, ma hanno anche la forza e la volontà di risollevarsi quando toccano il fondo, di voltare pagina, di cambiare look, casa, vita, per ricominciare da capo. Conoscono il dolore e ce ne parlano, condividendo con noi lettori un’intimità fatta di ricordi, di sorrisi e di addii. E come sanno bene cosa sia la sofferenza, apprezzano ancora di più i momenti belli, quando torna la voglia di vedere amici o di prepararsi un dolce, quando timidamente si cerca di uscire dalla depressione in cui tanti cadono e quando si comincia a realizzare che una storia sta diventando davvero importante, sta diventando una vita a due. Kiriko Nananan sembra voler usare le tavole dei suoi “insoliti” manga per farci sentire meno soli, con estrema sensibilità ci mostra che determinati momenti capitano e si superano.
È facile rispecchiarsi in almeno un io narrante delle sue storie, ritrovare delle emozioni che abbiamo vissuto sulla nostra pelle, che ci hanno segnato. Ancora una volta questa Autrice dal tratto particolare e sobrio usa il mezzo del fumetto per “sussurrare”, quasi con pudore, la quotidianità che ci circonda, il vissuto che ci appartiene, ci deprime o ci entusiasma con tutte le sue piccole cose.

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