A cura di Giuseppe de Pasquale (review) ed Emy (grafica)
Titolo: Hensoukyoku (Variazione)
Autrice: TAKEMIYA Keiko
Da un soggetto originale di: Norie Masuyama
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Asahi Sonorama (Sun Comics)
Numero di volumi: 3 -concluso
Anno di pubblicazione: 1980.
Storia
Alla storia ha collaborato la scrittrice e critica musicale Norie Masuyama, amica di lunga data della Takemiya. La ricostruzione degli episodi di questo manga è particolarmente complessa, essendo il lavoro ristampato in patria in numerose edizioni, ognuna delle quali diversa dall’altra (l’ordine degli episodi infatti varia in ogni edizione, come in Poe no ichizoku/Il clan dei Poe di Moto Hagio); inoltre la cronologia degli avvenimenti non è affatto rispettata dall’ordine degli episodi, né dalla loro cronologia di realizzazione. La sinossi seguente si basa sulla ristampa in volume unico della Chuo-koronsha; tale edizione comprende l’episodio Hensoukyoku come il primo della serie.
Episodi con data di realizzazione (ordine edizione Chuo-koronsha)
Hensoukyoku (Variazione) 1-3 Marzo-Maggio 1976
Koutei Enbukyoku (Valzer Imperiale) Agosto-Settembre 1977
Variation Ottobre 1978
Virentz Monogatari (Storia di Wirentz) Settembre 1974
Andalusia Koiuta (Madrigale d’Andalusia) Agosto-Settembre 1976
Tsubaki Yakata no San Akunin (I tre mascalzoni della villa delle camelie) Settembre 1975
Rimbaud to Verlaine no you ni (Come Rimbaud e Verlaine) Aprile 1977
Itoko Doushi (L’amico cugino) Marzo 1979
Nino Alexis Sono Tabiji (Nino Alexis in quel viaggio) Aprile 1979
Hensoukyoku (Variazione)
Anno 1964. Wirentz, Austria.
In una sera piovosa, il giovane critico musicale Albert Mechek assiste a un concerto del famoso ragazzo-prodigio Wolfgang Rechter. Quella stessa sera, Albert vede per la prima volta un ragazzino biondo scappare sotto la pioggia; questi attira molto la sua attenzione. Giorni dopo, rilassandosi in un parco sotto il sole primaverile, Albert vede nuovamente il ragazzo. Sta parlando con una ragazzina, e sembra trattarsi di un appuntamento amoroso. Prima che il ragazzo vada via, Albert, che aveva con sé una macchina fotografica, gli scatta improvvisamente delle foto. Il ragazzo è sorpreso e impaurito; chiede ad Albert di consegnargli quelle foto. Ma Albert lo ricatta: se vuole il rullino, dovrà seguirlo fino a casa sua. Dopo una prima esitazione, il ragazzo accetta. Tuttavia scopre che il prezzo da pagare per il rullino è molto più alto: infatti Albert gli chiede di concedersi a lui sessualmente. Il ragazzo, di nome Edoard, disposto a tutto per avere le foto, acconsente. I due passeranno un’intera notte insieme: Edoard scopre così che Bob (diminutivo da lui usato) lavora nell’ambiente musicale e comincia a nutrire un certo interesse nei suoi confronti. La mattina seguente i due si separano, ma Edoard promette di tornare a trovarlo, a patto che Bob gli lasci leggere i libri della sua ricchissima biblioteca. Così fa infatti: il ragazzo trascorre un’intera giornata a leggere libri, impressionando Bob per la sua sete di cultura. Inoltre il critico scopre la straordinaria abilità di Edoard con il violino: decide di aiutarlo a entrare nell’Accademia di Wirentz, per perfezionarlo sotto la guida di Wolfgang. Dopo aver compiuto ricerche su Edoard, Bob viene così a sapere che il ragazzo è nato in Catalonia, ma è figlio illegittimo del nobile signore di Montoserato, tuttavia accettato dalla famiglia; mandato poi a studiare in un severo collegio inglese, il ragazzo è accusato di omicidio e allontanato: aveva infatti pugnalato a morte uno studente più anziano che voleva approfittare di lui sessualmente. Così finalmente era giunto a Wirentz, per cercar fortuna come musicista. Edoard riesce infine a entrare nell’Accademia di Wirentz, ed è subito riconosciuto come uno dei più dotati violinisti. È lo stesso Wolfgang a chiedergli di accompagnarlo al violino durante uno dei suoi concerti. Tra i due ragazzi cresce così una tenera amicizia, ed Edoard cercherà anche di far conoscere a Wolf i divertimenti e gli svaghi dell’adolescenza, essendosi dedicato il giovane pianista solo e sempre allo studio e ai concerti. Il loro sodalizio artistico e affettivo durerà per ben sette anni. Sfortunatamente nel Giugno del 1971 Wolf morirà per una grave malattia, lasciando in tutti il suo dolce e triste ricordo.
Koutei Enbukyoku (Valzer Imperiale)
Wirentz, Vienna, 1950
Il piccolo Wolfgang gioca in un boschetto nei pressi di una maestosa villa. La bambinaia lo cerca disperatamente dappertutto: il signor Rechter lo attende alla villa, anche stasera c’è un ospite importante da conoscere. I genitori di Wolfgang sono morti in un incidente, quando lui aveva solo due anni e mezzo: ora è il signor Rechter, patrono di un conservatorio per giovani di talento, a prendersi cura di lui. Il piccolo Wolf ha solo cinque anni, ma ha già un talento e una predisposizione naturale per il pianoforte, tale da suscitare meraviglia e ammirazione in tutti. Sotto la tutela di Rechter, Wolf comincia a studiare pianoforte a tempo pieno, coadiuvato dall’assistente personale Adams: al conservatorio stringe presto amicizia con la dolce Lola, anch’ella promettente pianista. Tuttavia, nel corso dei preparativi per il suo primo concerto, il ragazzino, sopraffatto dalla stanchezza, sviene. I medici, però, non hanno dubbi: non si tratta di semplice stanchezza, bensì di una rara malattia al cuore, che impedirà a Wolf di sopravvivere oltre i 18 anni. Il signor Rechter, affranto dal dolore, capisce che la carriera musicale di Wolf non potrà proseguire, ma il ragazzino confida ad Adams di voler continuare a suonare a costo della vita, anziché aspettare inerte l’approssimarsi della morte. Così, sottoposto a severi controlli e rinunciando a gran parte degli svaghi di un ragazzo della sua età, Wolf può proseguire gli studi, supportato anche dalla costante presenza di Lola, verso cui prova, ricambiato, sentimenti d’amore. Un giorno nella maestosa residenza di Rechter giunge il giovane Albert Mechek: è un critico musicale che, intenzionato a scrivere articoli su Wolf, vuole conoscere di persona il ragazzo. Tra i due nasce una sincera amicizia: Albert, soprannominato Bob, aiuterà Wolf offrendogli la sua compagnia nei rari momenti di svago. Intanto, con la crescita, le condizioni di Wolf peggiorano. Anche Lola, pur di stargli accanto, rinuncia a tenere dei concerti a Parigi, importante occasione per la sua carriera. Nell’Accademia di Wirentz, questo il nome del conservatorio, giunge però una novità: è arrivato un nuovo studente dalla Spagna, giovane promessa del violino, tale Edoard Soltie. Albert incoraggia Wolf ad aiutare nello studio il turbolento nuovo arrivato, così, non senza qualche difficoltà iniziale, i due diventano presto buoni amici. E la loro amicizia, che si consoliderà durante i concerti di Vienna tenuti insieme dai due ragazzi, durerà fino alla morte di Wolf, scomparso prematuramente nel 1971 a 21 anni.
In questo episodio l’attenzione dell’autrice è rivolta esclusivamente alla figura di Wolf e vengono forniti maggiori particolari su Lola e l’assistente Adams. Tuttavia è stranamente assente la figura di Anette, di cui non abbiamo alcun accenno.
Variation
È un brevissimo episodio, nel quale Wolf è invitato a cena dal critico musicale Bob. I due cominciano a giocare a carte e Wolf propone una scommessa al suo ospite: se lui vincerà, Bob dovrà cedergli uno dei bellissimi quadri della sua casa; se invece sarà Bob a vincere, farà qualsiasi cosa lui voglia. Bob accetta ed è proprio lui a vincere: la sua richiesta è passare una notte con il ragazzo! I due passano così la notte insieme, e Wolf ne conserverà il ricordo come di una notte dolcissima.
Virentz Monogatari (Storia di Wirentz)
Spagna, Catalonia, 1950.
Il giovane Edoard Soltie vive nella nobile famiglia di Montoserato. La sua passione è il violino, ma non si dedica altrettanto assiduamente alle altre discipline impartitegli dai suoi precettori. Una sera assiste al concerto di pianoforte del famoso ragazzo-prodigio viennese Wolfgang Rechter e rimane profondamente colpito dalla bravura e dalla nobiltà di esecuzione dell’artista: decide perciò di dedicarsi completamente allo studio della musica. Tuttavia a causa di un litigio con uno studente più anziano della sua scuola, che lo accusa di essere il figlio dell’amante del padre e di non aver diritto a titoli nobiliari, viene allontanato dalla famiglia e si trasferisce a Wirentz, vicino Vienna. La città è sede della prestigiosa Accademia Della Musica di Wirentz, dove tra gli studenti figura lo stesso Wolfgang. Una sera, mentre assiste a un concerto di Wolf (così chiamato da tutti), Edoard fa la conoscenza di Albert, un critico musicale dell’Accademia, che lo invita a entrare nella scuola a patto di impegnarsi per superare gli esami d’ammissione. Nell’istituto Edoard fa così la conoscenza di Wolf, con cui però ha fin da subito un atteggiamento sdegnoso e di sfida, e di sua sorella, l’angelica Enriette, da tutti chiamata Anette. Wolf, sotto consiglio di Albert, vuole aiutare Edoard a superare gli esami, ma lui rifiuta orgogliosamente e durante una discussione accesa, lo sfida a scherma, ferendo il ragazzo a una spalla. Nonostante il pessimo feeling tra loro, Wolf nota il coraggio e la forte personalità di Edoard, che però sembra non trovarsi a suo agio all’interno dell’Accademia, manifestando addirittura il proposito di abbandonare il violino. Ma una sera, durante un’audizione per selezionare il solista che Wolf dirigerà in un prossimo concerto, con grande sorpresa di tutti si presenterà anche Edoard, che, con la guida di Wolf, esegue magnificamente il pezzo. Edoard viene scelto, ma a causa di misteriosi motivi, rifiuta il posto di solista. Una sera, Anette sente dei rumori nel giardino di casa e trova Edoard, ferito, svenuto nella neve. Wolf lo soccorre e lo medica: il ragazzo, ripresosi, gli rivela così di essere cresciuto in una famiglia ricca come figlio illegittimo, ma di odiare quel mondo lussuoso e vuoto, e di voler suonare solo il violino senza sogni di gloria. Inoltre dice di aver rifiutato la proposta di Wolf per il concerto, perché non si sente in grado di poter suonare da solo senza l’aiuto del ragazzo. A Natale Edoard lascia improvvisamente la scuola per tornare in Spagna. In seguito Anette riceve la proposta di matrimonio da uno studente, Peter (in precedenza anche Edoard provava sentimenti d’amore verso la ragazza) e Wolf organizza una grande festa per il suo diciottesimo compleanno. A sorpresa torna Edoard con Albert, ma il ragazzo è cupo in volto: in realtà anche lui si è accorto di amare davvero Anette e di volerla sposare. Anette si accorge di ricambiare i sentimenti di Edoard e scioglie il fidanzamento con Peter. Wolf sta preparando un concerto, ma è molto malato e sviene. Edoard viene così a sapere che è l’unico che può aiutare Wolf nel concerto, suonando da solo il violino. Pentitosi di non averlo aiutato in precedenza, Edoard accetta. Sarà un evento straordinario, così come il matrimonio felice di Edoard e Anette. I ragazzi si sposeranno nel 1971, ma purtroppo Wolf non potrà essere con loro, perché morirà nello stesso anno.
Andalusia Koiuta (Madrigale d’Andalusia)
In questo episodio, che si ricollega a “Virentz Monogatari” introducendo nuovi particolari, è narrata l’infanzia di Anette. La piccola Enriette vive a Granada, in Andalusia. Sa che i suoi genitori sono morti in un incidente stradale e si occupa dei sette cuginetti, vivendo a casa di una zia. Non frequenta la scuola, ma segue le lezioni di un prete, con il suo amico Leon. Un giorno a Granada arriva uno straniero, che si presenta come il signor Adams. Notando Enriette, che essendo bionda e di carnagione chiara non ha il tipico aspetto da spagnola, chiede informazioni circa la ragazzina e capisce di aver finalmente trovato la persona da lungo tempo cercata: la bambina è in realtà la sorella minore del pianista Wolfgang Rechter. I due sono stati separati alla morte dei genitori e ora lui, che vive a Wirentz in una ricca famiglia, vuole rincontrarla. Enriette a questa rivelazione è confusa e non sa cosa fare. Wolf intanto comincia a inviarle ricchi doni e la invita anche a un concerto che lui terrà a Granada: qui i due finalmente si riuniscono. Leon, innamorato di Enriette, è geloso e teme che lei voglia trasferirsi per sempre in Austria da Wolf. Lei lo rassicura, dicendo di non voler lasciare la Spagna. Purtroppo però in Andalusia scoppia il colera: dappertutto ci sono malati e anche Leon è fra questi. Enriette è disperata e cerca il ragazzo in tutti i centri di accoglienza per malati. Finalmente lo trova: il ragazzo sta molto male e sta per morire, ma grazie al tempestivo aiuto finanziario di Wolf, Leon viene curato e si salva. La situazione è ancora troppo critica in Spagna, pertanto Wolf prega la sorella di raggiungerlo al sicuro in Austria. La bambina si separa così da Leon e va dal fratello. Comincia perciò la sua nuova e fortunata vita a Wirentz, dove è accolta e benvoluta da tutti. Per la sua bellezza diventa presto una piccola modella-attrice e grazie alle sue doti canore riesce a entrare nell’Accademia di Wirentz, dove studia anche Wolf. E qui la storia si riallaccia all’episodio “Virentz Monogatari”. Nell’accademia entra un nuovo studente: Edoard Soltie; inizialmente Enriette ed Edoard hanno rapporti piuttosto burrascosi, ma il ragazzo non può fare a meno di notare la dolcezza e la delicatezza di lei. Una sera, per vedere Enriette, Edoard penetra di nascosto nel giardino della villa Rechter, ma una guardia gli spara e cade svenuto nella neve. Wolf ed Enriette soccorrono il ragazzo, e lui confida alla fanciulla di essere innamorato di lei, ma è preoccupato per lo scoppio della guerra civile in Spagna e vuole ritornare al suo paese. Partito Edoard, Enriette accetta così la proposta di matrimonio di Peter. Alla festa di 18 anni di Wolf, però Edoard torna e chiede Enriette in sposa: tuttavia la ragazza ha già scelto Peter. Due anni dopo giunge una terribile notizia: Edoard apprende da Adams, il manager di Wolf, che il ragazzo è morto per una malattia, tenuta nascosta a tutti. Edoard si reca da Enriette, ancora ignara di tutto, per riferirle la terribile notizia: la ragazza è shockata e sviene. Da quel giorno è come un vegetale, insensibile agli stimoli esterni. I medici, disperati, dicono di non avere cure, ma Edoard è convinto che riportarla in Andalusia possa aiutarla. Tuttavia, il giorno del compleanno della ragazza arrivano per lei dei fiori con la firma di Wolf: il ragazzo infatti aveva dato ordini di consegnare dei fiori alla sorella ogni anno in quel giorno. Prima di morire aveva anche scritto una lettera per lei, da consegnare il giorno del suo compleanno. Nella lettera le dice di non essere triste, perché lui dall’alto veglierà sempre su di lei. A queste parole Enriette si riprende. Guarita completamente, deciderà di passare la sua vita accanto a Edoard, nel ricordo dell’amato fratello Wolfgang.
Tsubaki Yakata no San Akunin (I tre mascalzoni della villa delle camelie)
In questo breve episodio fa la sua comparsa un nuovo personaggio: Alan, violinista americano dell’Opera di Vienna. Dopo aver fatto la conoscenza di Edoard e Bob, i tre sono soliti organizzare delle vere e proprie scorribande con l’automobile e nelle birrerie, acquistando presso i cittadini viennesi fama di donnaioli e l’appellativo “i tre mascalzoni della villa delle camelie”, infatti essi vivono insieme nella villa di Bob (vd. episodio Hensoukyoku). Durante una di queste scorribande serali i tre investono con l’automobile una persona sbucata improvvisamente sulla strada: è un bambino e sembra essere fuggito di casa. Portatolo alla villa, Bob cerca di scoprire da dove provenga, ma il bambino sembra non conoscere una parola di tedesco. Non essendoci soluzione, Bob decide di ospitarlo temporaneamente a casa sua, prima di avvertire la polizia. Il bambino sembra felicissimo di restare con loro, affezionandosi molto a tutti e tre (in particolare Alan prova per lui qualcosa di più del semplice affetto!).
Dopo tre giorni però, giunge improvvisamente alla villa un’anziana signora: è la zia del bambino, venuta a riprenderlo. La verità è presto scoperta: il bambino si chiama Rudy Penham II, erede di un principato tedesco, fuggito di casa per assaporare un po’ la normale, ma più divertente, vita cittadina. Ora Rudy (che peraltro in realtà parla benissimo il tedesco!) deve tornare a malincuore dalla famiglia e saluta i suoi nuovi tre amici, ringraziando Bob addirittura con un bacio e con la frase “Ich leidenschaftlich liebe dich” ovvero “Ti amo appassionatamente”.
Rimbaud to Verlaine no you ni (Come Rimbaud e Verlaine)
In questo episodio, Bob si reca a Parigi per un lavoro e porta con sé anche Edoard. Il ragazzo, entusiasta per la visita alla capitale francese, non perde occasione per corteggiare tutte le donne che incontra, dalla proprietaria dell’albergo a una giovane orientale, conosciuta in una caffetteria. Bob però è sempre pronto a frenare gli ardori dell’amico ricordandogli che lui è sposato (con Anette), e compiacendosi nel procurargli continuamente figuracce con le sue conquiste. Così i due, come i poeti maledetti francesi, trascorrono le giornate a Parigi andando a zonzo, tra divertimenti e furtivi incontri di Edoard. Dopo una settimana, però, giunge a sorpresa al loro albergo Anette. La ragazza, approfittando di una pausa durante le riprese di un film in Canada, aveva infatti deciso di fare una sorpresa al marito, ponendo così fine alle scappatelle di Edoard!
Itoko Doushi (L’amico cugino)
In una nebbiosa mattina invernale, Bob sorseggia un caffè in compagnia di un ragazzo: è Nino, il figlio diciassettenne di Edoard e Anette. Bob gli chiede da quanto tempo manca da casa sua, ma il ragazzo, con lo sguardo triste perso nel paesaggio nebbioso, non gli risponde. Con la mente ripercorre il passato, e ricorda quando, piagnucolante e capriccioso, osservava la severa figura del padre Edoard, intento a comporre musica. Era sempre stato un bambino timido e fragile, e soltanto la dolce madre Anette sembrava comprenderlo. Aveva un solo amico: il cuginetto Alain Rechter (figlio di Wolf e probabilmente di Lola, anche se non viene specificato). Tuttavia aveva sempre sofferto la predilezione del padre per Alain, che, come lo zio defunto Wolf, era già un piccolo genio della musica. L’immagine del ricordo svanisce però nella nebbia. Nino prega Bob di non dire niente di lui alla madre, e con un breve e malinconico saluto, i due si separano.
Nino Alexis Sono Tabiji (Nino Alexis in quel viaggio)
In quest’ultimo episodio (che si colloca temporalmente prima di “Itoko Doushi”), Bob legge su un giornale un articolo riguardante un gruppo di musicisti esordienti, tra cui compare il nome di Nino Alexis. Bob è convinto che sia il figlio di Edoard, andato via di casa misteriosamente due anni prima: tramite il giornale, Bob riesce a ottenere l’indirizzo del ragazzo e decide di andarlo a trovare, per portare sue notizie al padre e ad Anette. Scopre così che il ragazzo alloggia in una misera pensione in una cittadina svedese e gli dà appuntamento in un ristorante, lasciandogli un messaggio. Nino è contentissimo di vedere Bob, il caro amico del padre. Comincia così a raccontare le vicende che lo hanno portato fino in Svezia e le difficoltà economiche a cui deve far fronte per andare avanti, avendo solo il misero stipendio di musicista di un locale. Bob chiede a Nino perché è andato via di casa, ma il ragazzo non sembra propenso a parlare della sua famiglia, in particolare della madre, perché consapevole di averla addolorata molto. Tuttavia ha ormai preso la decisione di vivere da solo, per mostrare al severo padre che anche lui può trovare, impegnandosi, la sua strada nella vita. I due trascorrono così la notte insieme, e Nino confessa a Bob di averlo sempre ammirato fin da quando era un bambino e che ora gli sembra un sogno averlo rincontrato. Il giorno dopo però Bob deve partire per Oslo e Nino lo saluta a malincuore, certo però che un giorno il destino riuscirà a riunire le loro strade.
Considerazioni
Hensoukyoku è un’opera piuttosto difficile da classificare e giudicare: se dal punto di vista della trama non si può parlare di capolavoro (la storia è piuttosto banale e la frammentazione in episodi non ne garantisce la profondità), per quanto riguarda la struttura narrativa siamo invece di fronte a un lavoro particolare e profondamente originale. L’innovazione formale -che cerca di riprodurre nella narrazione la variazione dei tempi musicali- non ha precedenti né seguenti, e -a quanto mi risulta- non solo nel campo dei manga. Partendo da un soggetto originale di Norie Masuyama (pseudonimo della nota -in patria- Azusa Nakajima, autrice di romanzi e dei più acclamati saggi critici sullo shounen ai), la Takemiya sceglie di raccontare nel corso dei primi episodi della serie esattamente le stesse vicende, riprese però in ciascun episodio dal punto di vista di personaggi diversi (nell’ordine: Edoard, Anette, Bob e Wolf), aggiungendo di volta in volta ulteriori particolari o modificando cose già narrate in precedenza.
Quest’intento da parte dell’autrice è reso esplicito nel titolo stesso dell’opera, Hensoukyoku, che significa sì “variazione” in ambito musicale, ma che qui indica sicuramente anche la variazione della storia stessa. Pertanto ne risulta una sorta di “collage” di storie, che riunite, ci danno l’intero intreccio. Negli altri episodi che compongono il volume, invece, vengono narrate le vicende posteriori alla morte di Wolf, alternando episodi dal sapore comico e scanzonato (es. “Tsubaky Yakata No San Akunin” e “Rimbaud To Verlaine No You Ni”) ad altri più malinconici e drammatici, come quelli riguardanti Nino, il figlio di Edoard. Non mancano le incursioni nello shounen ai (Bob è dichiaratamente omosessuale e ha dei rapporti con Edoard e Wolf, fermo restando che nel manga non è rappresentata alcuna scena esplicita di sesso), ma le scene in cui emerge non risultano funzionali alla storia, per cui penso siano state inserite volutamente per non deludere i fan della Takemiya, lettori della rivista “June” o estimatori del Kaze to ki no uta, sua opera principale. Per quanto riguarda lo stile grafico, nonostante l’opera sia stata pubblicata nell’arco di cinque anni, la Takemiya dà sempre grande prova della sua maestria, creando un perfetto equilibrio tra ambientazioni ricche di particolari e un’ottima caratterizzazione grafica dei personaggi. Consigliato quindi sicuramente a tutti i fan della Takemiya, un po’ meno a chi è in cerca di storie appassionanti e intrecci anche complessi, ma più tradizionali. Da Hensoukyoku è stato anche tratto un image album dal titolo “Virentz Symphony”: un LP con musiche ispirate al manga, in commercio in Giappone negli anni ’80.
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