A cura di Gardenia
Titolo: Tsuki no Ko
Autrice: SHIMIZU Reiko
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Numero di volumi: 13 -concluso
Anno di pubblicazione: 1989
Rivista di serializzazione: Lala
:: Il manga in America ::
Titolo: Moon Child
Casa Editrice: CMX manga
Inizio pubblicazione: 2005
Volumi: 13 -concluso.
Storia
Art Gile è un ballerino in difficoltà: da adolescente era considerato un genio e una promessa del balletto internazionale, ora invece fatica a superare i provini più banali e a sbarcare il lunario. Dove è finito il suo talento? Come è possibile che da genio della danza sia divenuto un ballerino come tanti altri? Mentre riflette sulla sua vita, dopo l’ennesimo provino andato male, Art si distrae dalla guida della sua automobile e per poco non investe un ragazzino, fermatosi a soccorrere un gattino abbandonato. Il ragazzo è illeso, ma Art, nell’incidente dovuto all’improvvisa sterzata, rimane ferito.
Art viene dimesso dall’ospedale, ma per un mese dovrà rimanere a riposo, a causa di una complicazione alla gamba. Il ragazzo che invece stava per investire pare sia vittima di un’amnesia. Non ricordando nulla del suo passato e rischiando di finire in un orfanotrofio, Art decidere di prendere con sé il ragazzino, che ribattezza Jimmy; il bimbo è ben vestito ed estremamente educato, ma fin da subito, mentre Art è lontano da casa per provvedere al loro mantenimento, manifesta strani poteri. È in grado di evocare animali e spiriti, che accorrono in suo aiuto quando si sente minacciato, oltre a possedere un discreto potere telecinetico ed essere in grado di riparare piccoli elettrodomestici con la forza del pensiero. Jimmy tenta di nascondere queste peculiarità ad Art, per il quale prova un profondo affetto, nonostante i battibecchi che intercorrono spesso tra i due. Proprio dopo un loro alterco, Jimmy scappa via nella notte newyorkese e incontra due ragazzi del tutto identici tra loro e gemelli di sé stesso. I misteriosi figuri lo chiamano Benjamin e lo avvertono che la sua stessa presenza sta contagiando Art, non fornendo però altri particolari, perché, mentre tentano di condurlo con loro, Jimmy scappa via. Pochi giorni dopo Art sviene durante una prova e viene riportato a casa febbricitante; nonostante tutti i suoi sforzi perde il lavoro, ma Jimmy lo sostiene, credendo in lui e dicendogli che è sicuro che un giorno tutti lo riconosceranno come un genio della danza. Art, rincuorato, gli racconta del suo passato di stella della danza e del suo rapporto con Holly, una ragazza che, stando al suo fianco come partner lavorativa e come amante, è divenuta in breve tempo una stella e lo ha lasciato. Jimmy allora corre a cercarla, per portarla al capezzale di Art; la ragazza si rivela scostante e piena di sé e del suo status di diva, respingendo le richieste del ragazzino e parlando malamente dell’ex fidanzato. Nel tentativo di farle cambiare idea, Jimmy conosce Shona, un ragazzo misterioso che rivela ” di aver incontrato una persona a lui molto somigliante”. Shona in realtà è una sirena, rifugiatasi tempo addietro in una galassia lontana. Un sogno lo tormenta da sempre e a un certo punto, pur di trovare quella meravigliosa donna di nome Benjamin che sogna tutte le notti, torna sulla terra, abbandonando gli alieni a cui era affezionato e Yurika, la sua promessa sposa. Quello che Shona non sa è che tutte le sirene tornano ciclicamente sulla terra, dopo pellegrinaggi centenari, per deporre le loro uova. Dopo l’apparizione di un fantasma, viene avvicinato da un appartenente alla sua specie, Noera, che lo conduce a un “meeting” di sirene. Pare che, specie tra gli esemplari più giovani, le manifestazioni di mostri e fantasmi siano comuni, perché non sanno esercitare i propri poteri e per questo motivo la ragazza ha avvicinato Shona con molta sicurezza.
Noera presenta a Shona la Nonna, il lume di una comunità ormai decimata. La donna, non avendo mai deposto uova, ha ottenuto una vita incredibilmente lunga e narra a Shona delle persecuzioni dei secoli precedenti, quando le sirene, a causa dei loro poteri, venivano additate come streghe, torturate e bruciate. La causa di tutto fu una sirena di nome Seira che, innamoratasi perdutamente di un umano, infranse uno dei tabù della sua società figliando con lui e in più additò i propri simili come inviati del demonio, per conquistarsi l’affetto dell’amato. Nonostante il comportamento di Seira verso le altre sirene, il padre di Shona, Ponto, destinato ad averla come amante, pur figliando con altre donne non fece che cercarla; anche il figlio, tormentato dalle visioni oniriche del discendente della sirena, sembra essere ossessionato dalla sua ricerca. Noera vorrebbe unirsi a lui, ma la nonna la avverte: Shona è già indissolubilmente legato al figlio di Seira, Benjamin.
Frattanto Jimmy riesce a convincere Holly a far visita ad Art, ma ella si dimostra crudele e bugiarda, mettendo il ragazzino in cattiva luce, mascherando la visita come un suo forte desiderio di vederlo e seducendo in breve l’ex fidanzato, che aggredisce malamente Jimmy, rimasto per tutto il tempo dell’incontro sotto una pioggia battente, su ordine della ballerina. Il bambino, sconvolto, fugge e si imbatte di nuovo in Shona, che scopre i suoi poteri e capisce di trovarsi di fronte a una giovane sirena. Pare che però non sia la donna tanto ammirata dei suoi sogni, ma in ogni caso Shona decide di aiutare il ragazzino, riconducendolo a casa e facendo in modo di farlo riappacificare con Art. Proprio mentre sta tornando a casa, Shona scopre che qualcuno ha chiamato il ragazzino “Benjamin” e che potrebbe essere il figlio di Seira.
Ancora sconvolto e pronto a cedere alle avance di Noera, il ragazzo viene avvertito dalla Nonna: l’anziana ha visto in sogno un futuro catastrofico per la terra, completamente priva di acqua e vita, se ancora una volta la stirpe di Seira sceglierà un umano. Shona si lascia sfuggire di aver trovato il figlio della tanto vituperata sirena e allora la saggia gli ingiunge di figliare a ogni costo con lui. Ma come farà Shona, se Jimmy è una sirena di sesso maschile?
Considerazioni
Può l’intramontabile classico di Andersen, “la Sirenetta”, prendere vita in un affascinante affresco moderno con tematica ambientalista e una solidissima struttura corale, senza perdere un briciolo del suo fascino e di quell’allure che l’ha reso celebre? Sì, se a gestire questa operazione è una signora dello shoujo chiamata Reiko Shimizu.
Con all’attivo una lunga serie di oneshot e storie sviluppate in poche centinaia di pagine, Reiko Shimizu, sul finire degli anni ’80, ha già una certa nomea tra i nuovi nomi dello shoujo. Arrivata alla ribalta dopo una generazione già entrata nel mito, nel 1988, all’indomani della tragedia di Chernobyl, Reiko Shimizu comincia la serializzazione su “LaLa” della sua prima opera di ampio respiro, che si concluderà con il tredicesimo volumetto, una fama consolidata e un considerevole numero di fan.
Partendo dalla triste storia della piccola sirena di Andersen, l’autrice, senza alcun imbarazzo o difficoltà, tesse una storia articolata ed estremamente complessa, di cui la fiaba rimane un vago punto di partenza.
Con un occhio rivolto alla realtà e alla denuncia della devastazione a livello mondiale dell’ambiente, Reiko riesce a tessere una storia che presenta già tutti i suoi motivi ricorrenti, che ritroveremo più tardi nell’immenso Kaguyahime e nel più recente e maturo Himitsu; l’elemento fantasy calato in una realtà ben conosciuta, il fascino dell’esotico e in particolare degli USA, le atmosfere oniriche e orrorifiche, la complessità psicologica dei personaggi e l’analisi di sentimenti morbosi e ossessivi di amore. A ciò si aggiunge una storia che, rispetto al ben più articolato Kaguyahime, procede meno speditamente, presentando nel primo volume una sorta di introduzione a quella che poi sarà la vicenda. I comprimari appaiono per gradi, inoltre sono presenti molte scene slegate dall’intreccio narrativo più fitto, ma utili a conoscere meglio i protagonisti e a familiarizzare con il contesto delle “sirene moderne”.
Pian piano la suspance aumenta, le relazioni tra protagonisti si fanno più chiare ma complicano le loro interazioni, rendendole spesso morbose, intense, suggestive, così come la storia che, svolta dopo svolta, diventa sempre più intrigante.
Inutile sottolineare ancora una volta l’immensa bravura dell’autrice che, seppur con uno stile ancora acerbo e legato all’imitazione del canone, riesce a creare mirabolanti incursioni oniriche di mostri, fantasmi e branchi di pesci tra i grattacieli di New York senza colpo ferire, così come ogni apparizione di Seira, la bellissima sirena, sembra costituire un’illustrazione a sé. Si riscontra però una certa difficoltà nella differenziazione dei protagonisti, spesso indistinguibili, soprattutto quando si tratta di sirene. Questa lacuna, per nulla drammatica, si riscontra un po’ per tutta l’opera e per i primi volumi di Kaguyahime, dove il binomio Yui/Akira a volte trae davvero in inganno.
Per descrivere a chi non si è mai avvicinato a questa autrice Moon Child, è decisamente calzante il paragone con Proteggi la mia Terra: discendenti di creature non umane, un legame intenso e fortissimo con la luna, atmosfere trasognanti e una buona dose di mistero, condita con un pizzico di romanticismo, il tutto tratteggiato con uno stile ancora classicheggiante. Aggiungete l’atmosfera americana che si respira in Banana Fish e condite il tutto con la profonda passione dell’autrice per la danza classica, che traspare da ogni esibizione di Ed e Art.
Anche questa volta c’è uno scoglio per la lettura di quello che può essere considerato un manga riuscitissimo e a tutto tondo: non esiste un’edizione italiana e le probabilità di vederla in un prossimo futuro sono pari a quelle di estirpare la progenie degli spammer dalla rete… prossime allo zero assoluto. Fortunatamente per gli sparuti fan della Shimizu, esiste una discreta edizione americana, completa e reperibile. Il prezzo non è accessibilissimo, parliamo sempre di 10 dollari a volume, ma mi sento di sostenere che, se avete amato Proteggi la mia Terra o siete tra i pochi fan de La principessa Splendente, dovete approfittarne e piazzare al più presto un ordine.
Nota di Emy: l’articolo risale al 2008, in cui la CMX, casa editrice americana di Moon Child, era ancora in piedi. La CMX a partire dal 2010 non esiste più, motivo per cui i volumi sono diventati di difficile reperibilità.
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