Youko Hanabusa

HANABUSA Youko 英 洋子

A cura di Emy, Martina e Nimue

Hanabusa Youko è nata il 29 Dicembre di un anno imprecisato, a Tokyo. In Italia la si è vista come autrice nel secondo numero della Collana della Harlequin Mondadori “PER ME” (“Un Premio inaspettato”), nel quale spiccavano i suoi bei disegni, dolci e aggraziati, prima che nel 2011 venisse annunciata la pubblicazione di “Lady!!” da parte della casa editrice Goen. La Hanabusa privilegia le storie leggere e disimpegnate, piene di buoni sentimenti, il cui target ideale sono le ragazzine: in genere per i suoi plot viene accostata a Yumiko Igarashi (la nota disegnatrice di Candy Candy) ma in realtà il parallelismo non risulta fondato, perché le sue eroine si distinguono da quelle della sua più famosa collega per una particolare tenerezza.
Hanabusa, che ha debuttato con Koi wa Happy Snow ni notte, poi raccolto nella collana Hitomi Comics, ha vissuto il suo momento di maggiore notorietà negli anni ’80, quando la sua opera più nota, “Lady!!”, venne trasposta in una serie animata con titolo “Lady Lady”, seguita poi da una successiva serie intitolata “Hello, Lady Lynn!” (entrambe le serie sono state trasmesse in Italia con il titolo di “Milly un giorno dopo l’altro”).
Questa autrice è dotata di una mano fatata per quel che riguarda le caratterizzazioni di personaggi teneri e dolci, mentre le sue storie, costruite su fili narrativi esili, hanno un vago sapore retrò.
L’impostazione della tavola è estremamente ariosa: a volte fanno comparsa fiori o altri motivi decorativi.

Intervista

Intervista a Youko Hanabusa, ospite della fiera del fumetto Paris manga nel Settembre 2012.
Ringraziamo Manga-news per il materiale originale e per aver intervistato questa autrice sempre sorridente sul suo lavoro, le sue ispirazioni e sull’evoluzione degli shoujo manga. Intervista tradotta da Akaiko.

Domanda: La sua fama in Francia è dovuta soprattutto a Lady!!. Come è nato questo manga?

Youko Hanabusa: Un giorno, la defunta principessa del Galles Lady Diana venne in Giappone e io ebbi la fortuna di poter essere presente all’evento. Rimasi fulminata, fui assorbita dalla sua bellezza, dal suo charme, dalla sua generosità, dalla sua aura. È stato questo episodio a invogliarmi a fare un manga di questo tipo ed è per questo che in Giappone il titolo è Lady!! (ndT: in Francia il manga è conosciuto come Gwendolyne).

D: Quale è stato il suo coinvolgimento nell’adattamento anime di Lady!!?

Y.H.: La maggior parte delle cose sono state gestite dai produttori e realizzatori, specialmente da Kazuo Yokohama che ha realizzato anche l’anime di Saint Seiya. Egli mi ha posto un sacco di domande sul soggetto e sulla mia eroina, poi una volta messo a fuoco il personaggio metteva in moto la sua controparte animata aggiungendo anche dei personaggi che non apparivano all’interno del mio manga. Ed è proprio là che io sono intervenuta, nel creare il design di questi nuovi personaggi.

D: In modo generale si può dire che lei si senta molto attratta dalla cultura occidentale: ha infatti fatto un adattamento manga di Cime Tempestose, ha lavorato su di un manga sulla vita della principessa Sissi… Che cosa la attira della cultura occidentale?

Y.H.: La cultura occidentale mi attira da sempre nella sua interezza, è stata anche la specializzazione che ho scelto all’interno del mio percorso di studio, in più ho seguito corsi di storia occidentale, in maniera specifica di storia europea che per me è una vera passione.

D: Sappiamo anche che lei ha disegnato manga per la collezione Harlequin (gli Harmony in Italia -ndT). Puoi dirci qualcosa a riguardo?

Y.H.: Le storie della Harlequin hanno un legame con gli shoujo che disegno: sono delle storie d’amore molto marcate, a volte fin troppo idealizzate, che sono ambientate in occidente soprattutto negli Stati Uniti o in Europa. In più, come molte ragazze, sono stata una lettrice di romanzi Harlequin, quindi mi è sembrato naturale indirizzarmici quando mi è stato proposta questa opportunità.
Per Lady!! sono stata aiutata dalla mia responsabile editoriale che nel frattempo era passata a ideare dei manga Harlequin. Lei ha fatto appello alle sue passate conoscenze, di cui facevo parte pure io.

D: Lei ha toccato diversi generi di manga: la commedia romantica, il racconto storico, il thriller, le storie dell’orrore… Che cosa le ha dato la voglia di diversificarsi a tal punto?

Y.H.: La mia naturale curiosità! Mi interesso di tutto, quindi la voglia di provare tutti questi generi è venuta naturalmente.

D: Quando cambia genere, si sforza ad adattare il suo stile grafico di conseguenza?

Y.H.: Amo tutti i generi che ho toccato quindi mi sento piuttosto a mio agio. Di conseguenza non devo sforzarmi per cambiare stile. Avviene facilmente. Anche se ho avuto molte difficoltà con la fantascienza, che è qualcosa che è veramente poco adatta al mio stile. Per tutto il resto non ci sono problemi.

D: Lei ha iniziato la sua carriera nel 1978. Da allora che grandi evoluzioni ha potuto constatare nell’industria degli shoujo manga?

Y.H.: Quando cominciai era, come dire, l’epoca d’oro degli shoujo manga e direi che è durata sino alla metà degli anni ’90, periodo in cui sia le lettrici che i lettori di shoujo hanno rivolto la loro attenzione verso gli shounen, a tal punto che oggi esistono degli shounen che sono chiaramente indirizzati ad un pubblico femminile…
In più, dall’inizio della mia carriera, ho potuto veder arrivare numerose categorizzazioni all’interno degli stessi shoujo: boy’s love, romance, avventura…

D: Ci può dire qualcosa di più su quella che lei chiama l’epoca d’oro degli shoujo? 

Y.H.: È un’epoca caratterizzata da grandissimi nomi che hanno dato tanto agli shoujo in generale e ai loro sottogeneri: Moto Hagio che è considerata la madre dei boys love e Keiko Takemiya che ha dato tantissimo per gli shoujo di avventura e di fantascienza (oltre che ai boys love).
L’età dell’oro è rappresentata per me da quelle autrici che non sono rimaste fossilizzate in un genere specifico di shoujo, che non si sono fermate al romance, che hanno lanciato i boys love, gli shoujo di avventura… C’è stata una grande diversificazione nei temi affrontati, tante barriere sono state superate…

D: Lei stessa pensa di avere delle influenze in modo particolare che hanno caratterizzato il suo modo di disegnare? Degli artisti che l’hanno colpita?

Y.H.: Direi che tutte le autrici di quell’epoca d’oro mi hanno senza dubbio influenzata, anche perché sono arrivata nel bel mezzo dell’età dell’oro. Io sono stata profondamente segnata da Ace wo Nerae! di Sumika Yamamoto (in Italia noto come Jenny la tennista), da Le rose di Versailles di Riyoko Ikeda e in generale da tutte le opere di Moto Hagio.

D: Sappiamo che lei ha disegnato un seguito di Lady!!: Lady Rin. Ci può dire qualcosa a riguardo? Che cosa ha cercato di aggiungere rispetto a Lady!!?

Y.H.: Per rispondere alle domande delle lettrici di Lady!! ma anche per la mia stessa passione di lettrice ho deciso di riprendere in mano la mia eroina. In Lady Rin ho sperato di portare una freschezza mista alla maturità. Ho voluto mostrare la sua evoluzione e in parte rilanciare il mito che aveva conquistato tante delle mie lettrici. Vedere l’eroina arrivare alla maturità fa sì piacere alle lettrici ma anche a me stessa.

D: Lei è stata anche professore aggiunto di manga presso l’università della Toei Animation. Ci può dire qualcosa su questa sua avventura come docente?

Y.H.: È un’esperienza che ho concluso tre anni fa, ma che mi ha molto arricchita interiormente. Il fatto di avere un numero sempre più importante di allievi che sognano di diventare mangaka faceva piacere e volevo insegnare loro i veri metodi, l’essenza stessa dei manga. Poter insegnare mi ha portato più maturità ed esperienza. È stato un vero piacere.
Un punto che mi sembrava importante sottolineare durante l’insegnamento era di imparare a dissociare il disegno dalla storia per poi poterli assemblare meglio in seguito perché, per fare un bel manga, servono entrambi.

D: Per concludere, attualmente quali sono i suoi progetti?

Y.H.: Spero di poter continuare a fare manga per “iniziare” le nuove generazioni e, perché no, invogliare qualcuno a seguire questa via, ma anche per rianimare la mia passione. Ancora non so cosa fare di preciso per andare verso questa direzione, ma è un mio desiderio profondo. Per il futuro, penso di indirizzarmi verso i più giovani e provare a far loro riscoprire cose con le quali noi siamo cresciuti per tanto tempo e, di questi tempi, stanno andando perse, come le storie di principi e principesse. Bisogna continuare a dare ai più giovani visioni di questo tipo, così fiabesche e propizie ai sogni.

I più sentiti ringraziamenti per l’intervista vanno a Youko Hanabusa, agli organizzatori di Paris e al sito di informazione sui manga francese Manga News.

Gallery

Emma

Lady!! aka Milly un giorno dopo l’altro

Anime

Gif animate dell’anime

 

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