A cura di Marianeve
Titolo: Marine
Disegni: HAGIO Moto
Storia: Takako Imazato
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Numero di volumi: Racconto completo di 53 pagine
Casa editrice: Shueisha
Anno di pubblicazione: 1977
Rivista di serializzazione: Monthly Seventeen
Marine è stato ristampato in Giappone nel 1985, nell’antologia “Hagio Moto Sakuhinshuu Dai 2 ki” (Shougakukan), vol.9 “Hanshin” (ISBN4-09-178029-6).
:: Il manga in Italia ::
Numero di volumi: Racconto completo di 53 pagine
Casa editrice: J-Pop
Raccolto nell’antologia “Hanshin-La dea dimezzata”
Data di Pubblicazione: Gennaio 2021
Marine è stato ristampato in Giappone nel 1985, nell’antologia “Hagio Moto Sakuhinshuu Dai 2 ki” (Shougakukan), vol.9 “Hanshin” (ISBN4-09-178029-6).
Storia
Traduzione dalla sinossi di Kuniko Tomita.
“Marine” è uno dei tanti racconti autoconclusivi della grande Moto Hagio, autorevole membro del Gruppo 24. Quella che segue è la sinossi, completa del finale, di tutto il racconto.
Il piccolo Abe, un bimbo di sei anni, vive con la madre gravemente malata. Un giorno viene fermato da alcuni monelli che iniziano a spingerlo facendogli cadere la bottiglia con le medicine per la mamma, ma una misteriosa e bellissima ragazza accorre in suo aiuto e li mette in fuga. Abe non ha i soldi per ricomprare la medicina e la sconosciuta, consapevole di questo, gli porge un suo orecchino: il bambino vuole restituirglielo perché non può accettare qualcosa da un’estranea.
“Io ti conosco -dice la ragazza- Ti ho già incontrato prima.”
Allora Abe va dal farmacista e chiede se può avere la medicina in cambio di quell’oggetto. L’uomo risponde che l’orecchino è d’argento ed è molto costoso, gli raccomanda di restituirlo alla signorina, poi gli consegna la medicina senza farsi pagare. Abe corre fuori dal negozio ma la fanciulla è sparita. Una volta a casa il piccolo racconta alla madre che ha incontrato una bella ragazza e che un giorno, quando la rivedrà, le restituirà l’orecchino.
Tre anni sono passati e Abe lavora presso la grande villa del ricco sig. Peyton; l’uomo ha una figlia della stessa età di Abe: Didi. Purtroppo la ragazzina è presuntuosa e viziata e fa di tutto per umiliare e far soffrire il povero ragazzo.
Un giorno, mentre Abe guarda il mare, riappare la misteriosa sconosciuta. Abe tenta di ridarle l’orecchino ma lei non vuole perché -dice- l’altro pezzo è rimasto abbandonato sulla nave.
“Da dove vieni?” chiede Abe.
“Dal mare” risponde lei.
Il ragazzo le chiede il nome. Lei risponde che il suo nome è Marine.
“Hai dei begli occhi blu, Marine.”
Passa qualche tempo da quell’incontro e nel frattempo un insegnante chiede al sig. Peyton di aiutare Abe negli studi del liceo; il ragazzo è uno dei migliori studenti ma non ha i soldi per pagarsi la scuola. Peyton è d’accordo con lui e acconsente alla proposta: la cosa indispettisce Didi. Quando la madre muore, Abe va a vivere dai Peyton e le sue giornate si fanno sempre più faticose perché studia duramente e fa le faccende domestiche; in più c’è Didi che è sempre più ostile nei suoi confronti. Il ragazzo però non sopporta di essere mantenuto da qualcuno e desidera avere molti soldi. Ancora una volta si reca sulla spiaggia per pensare e di nuovo riappare Marine.
Marine: “Come stai Abe? A cosa pensi?”
Abe: “A nulla. Vivi in questa città?”.
Marine: “No”.
Abe: “Sono geloso di te. Tu sei un’adulta. Desidero diventare un adulto molto presto”.
Marine: “Cosa vuoi fare quando sarai cresciuto?”.
Abe: “Sarò libero. Non avrò bisogno di essere aiutato da nessuno”.
Marine: “Tu sarai un uomo”.
Abe : “Tu sarai una vecchia signora quando lo diverrò?”.
Marine: “No, Abe. Non diverrò cosi vecchia. Aspetterò che prima tu diventi adulto” -e mentre dice questo inizia a piangere.
Abe: “Mi dispiace, per favore non piangere Marine. Io molto presto sarò grande… aspettami senza piangere”.
Tornato a casa, Abe trova Didi ad attenderlo.
Didi: “Non dovresti tornare a casa così tardi.”
Abe: “Ho incontrato una ragazza.”
Didi: “Chi è?”.
Abe: “Non è affar tuo.”
Abe pensa che non ha chiesto a Marine quando sarebbe tornata.
A casa Peyton arriva Therry, un allenatore di tennis che in passato era stato uno dei quattro giocatori più importanti d’Inghilterra. Il sig. Peyton lo ha chiamato per Didi ma Therry capisce che è Abe ad avere talento e così inizia ad allenarlo.
Ben presto il ragazzo partecipa ad alcune gare e vince grazie al suo ingegno. Mentre tutti lo festeggiano lui vede Marine tra gli alberi e la raggiunge.
Abe: “Hai visto? Ho vinto.”
Marine: “Certo! Sei cresciuto.”
Abe: “Sono diventato abbastanza alto, vedi? Sono alto quanto te ora.”
Marine: “Stupefacente.”
Abe: “Ho sempre tenuto questo orecchino con me. È il mio tesoro. Verrai di nuovo domani?”
Marine: “No. Non posso venire a vederti quando voglio, ma penso sempre a te.”
Nascosta tra gli alberi, Didi assiste alla scena ed è molto contrariata.
Quando la sera Abe torna a casa, Didi lo chiama dalla veranda.
Didi: “Chi è la ragazza che hai incontrato questo pomeriggio?”
Abe: “Non ti riguarda.”
Didi: “Ho fatto una domanda.”
Abe: “È una mia conoscenza.”
Didi: “Lei sa che mio padre ti mantiene? Sa che non hai soldi e nemmeno le scarpe da tennis e la racchetta? Sembra essere la figlia di una famiglia molto ricca. Dubito che ti ami realmente.”
Abe: “Guarda questo orecchino. Fu lei a darmelo quando avevo sei anni. Lei dice che mi ha pensato sempre e aspetta solo me. Lei conosce tutto di me.”
Didi lancia un urlo dalla veranda e, quando accorrono i genitori, dice che Abe ha cercato di farle del male. Il sig. Peyton chiede spiegazioni ma Therry prende le sue difese e decide di portare il ragazzo con sé per farne un giocatore di tennis professionista.
Therry: “Sono sicuro che sei innocente, Didi è isterica.”
Abe: “Potrò avere dei soldi giocando a tennis?”
Therry: “Vuoi soldi? Io ti farò diventare ricco.”
All’età di sedici anni Abe diviene il primo giocatore di tennis in Inghilterra e gioca solo per ottenere i soldi dei premi. Una sera incontra Marine.
Abe: “Gioco a tennis per soldi, mi disprezzi?”
Marine: “No, io amo il tuo gioco. Tu sarai il campione del mondo.”
Abe: “Sei una maga? Sono sorpreso perché ti vedo piccola. Eri molto alta.”
Marine: “Questo perché sei diventato più alto di me.”
Abe bacia la ragazza e le promette che diverrà il campione del mondo. Didi li vede da lontano e riconosce Marine.
Marine: “Questo è il mio primo amore. Non ho mai saputo cosa fosse l’amore prima di vedere te. Ho vissuto come un burattino fino ad allora.”
Abe: “È la prima volta che mi racconti qualcosa di te. Mi aspetterai fino a quando non sarò il campione del mondo? Così noi…”
Marine scappa via in lacrime.
Abe disputa un nuovo incontro e Didi, come al solito, va ad assistere. Quando il ragazzo va negli spogliatoi, Didi lo segue e gli parla di Marine: Marine frequenta la sua stessa scuola ed è di tre anni più piccola di loro.
“Ha solo quindici anni -dice Didi- Il suo vero nome è Theodora Victoria Fieldsbury. Earl Fieldsbury ha solo una figlia. Lei è la fidanzata di Vincent Clarke. Non hai speranze.”
Dopo un attimo di confusione, Abe corre verso la spiaggia per vedere Marine e la chiama. La ragazza appare e Abe le chiede: “Il tuo nome è Theodora Victoria e hai un fidanzato? Non vorrai sposare lui?”
Marine non risponde e il giovane la schiaffeggia.
Abe: “Allora perché venivi qui per vedermi? Ho ottenuto abbastanza soldi. La mia condizione è ancora un problema?”
Marine: “Ho voluto conoscere tutto di te. Ho voluto toccare tutto ciò che tu hai toccato, vedere tutto ciò che tu hai visto. Ho voluto sentire la tua voce e guardare nei tuoi occhi. Ho imparato cosa fosse l’amore quando ho visto te. Non ho mai avuto paura di nulla da allora. Io amo solo te.”
Marine scompare e non riappare mai più, nemmeno quando Abe urla verso il mare che vuole rivederla.
Il tempo passa e Abe diventa il campione del mondo; durante un’ intervista scopre che Vincent Clarke (22 anni) è il campione dilettantistico di tennis che ha avuto il permesso di sposare in tempi brevi Theodora Victoria (16 anni). Didi informa Abe che la ragazza ha lasciato la scuola per sposarsi. Il ragazzo la caccia via arrabbiato mentre lei urla che ormai non ha più speranze. Therry si avvicina a Didi e con dolcezza le dice di smetterla di comportarsi a quel modo: i suoi modi duri, l’arroganza e la presunzione non permetteranno mai ad Abe di capire i suoi veri sentimenti e cioè che lo ama profondamente fin dall’infanzia.
Didi si allontana a capo chino; finalmente ha capito di aver sbagliato tutto fin dall’inizio.
Abe e Therry sono invitati al ricevimento del matrimonio di Vincent e Theodora; Therry gli chiede se è innamorato della ragazza. Abe non risponde. La grande festa si svolge su una nave ancorata nel porto, la stessa con la quale i due sposini viaggeranno per il mondo intero. Vincent accoglie cordialmente Therry e sembra molto interessato ad Abe, il campione che pubblicamente afferma di giocare solo per i soldi. Gli amici dello sposo propongono un piccolo incontro in una grande sala della nave e i due accettano. Mentre giocano, la sposa entra nella sala e vede Abe. Il gioco selvatico e potente del ragazzo travolge Vincent che scivola sul pavimento. In quel momento Abe si accorge di Theodora e i due si fissano intensamente; quella è la prima volta che la ragazza vede Abe e i suoi occhi sono colmi di lacrime. Lo sposo e gli amici la portano via per festeggiare: Abe e Therry restano soli. Ormai il sogno è finito e con tristezza il ragazzo si avvia sul ponte della nave per scendere. D’un tratto un marinaio urla: “La sposa si è tuffata nell’acqua”. Tutti si affacciano sul mare e uno dei marinai consegna a Vincent un orecchino dicendogli che la sposa lo ha lasciato sul ponte. “Ci siamo appena sposati -piange lo sposo- Fermate la nave.”
Abe prende l’orecchino dalla mano di Vincent e lo confronta con quello che Marine gli aveva regalato all’età di sei anni: sono identici. Improvvisamente si ricorda di quando la ragazza disse che l’altro pezzo era stato lasciato sulla nave e, con immenso dolore, comprende la triste verità su Marine.
“Il primo amore di Marine è cominciato oggi. Lei mi ha incontrato qualche ora fa per la prima volta. Il suo spirito è venuto a vedermi nel passato dal profondo del mare.”
FINE
LINKS CORRELATI
Nel fondamentale sito di Kuniko Tomita troverete il database completo di Moto Hagio e la sinossi di Marine qui tradotta; in più vi sono altre sinossi in inglese dei lavori di quest’autrice, alcune delle quali presenti, tradotte, nella sezione “Shoujo inediti” dello Shoujo Manga Outline:
MANGAYOMI
Considerazioni
Marine è una storia d’amore (ispirata al film Il ritratto di Jennie di William Dieterle, a sua volta trasposizione di un romanzo di Robert Nathan, edito in Italia dalle edizioni Atlantide) disegnata da Moto Hagio su una sceneggiatura scritta da Takako Imazato: la trama è molto semplice e non presenta particolari complessità, fatta eccezione per la natura della protagonista, Marine, una ragazza bellissima che misteriosamente compare nella vita di Abe e lo conforterà nei momenti più bui; il piccolo crescerà guidato da un unico desiderio: sposare la sua fatina buona proveniente dal mare. I sentimenti sono i grandi protagonisti di questo racconto e i personaggi disegnati dalla Hagio, nei loro intensi e dolcissimi primi piani, li esprimono in pieno. Marine è una storia triste e malinconica che ancora una volta mette in luce la bravura di una delle regine degli shoujo manga, anche se bisogna fare una piccola critica: è indiscutibile l’impegno per i personaggi ma non si può dire lo stesso per gli sfondi, che risultano poco curati o lasciati in bianco, contrariamente a quanto accade nelle sue opere successive. Consigliato a tutti coloro che vogliano (ri)scoprire un’autrice grandissima.
Gallery
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