A cura di Mela (storia) ed Emy (review e immagini)
Titolo: Nanto Oujisama!? (Ma che principe?)
Autrice: YAMATO WAKI
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 1-concluso
Anno di pubblicazione: 1990
Storia
“Io sono come la Bella Addormentata nel Bosco… aspetto il bacio del mio principe.” Questo pensa Yuuri Hongou, studentessa liceale, mentre sonnecchia tra i banchi di scuola: per lei la voce del professore Nagasaki è davvero “come una ninna-nanna”! Ma il prof, accortosi che la studentessa anziché seguire la lezione sta beatamente dormendo, la sgrida, costringendola a svegliarsi. Yuuri si alza immediatamente in piedi e, per niente preoccupata, notato l’orario, borsa in spalla, corre fuori dalla classe, incurante di Nagasaki che la insegue urlandole dietro: una ragazza della sua età non dovrebbe lavorare! La rocambolesca fuga che ne segue culmina sfortunatamente per il prof, messo fuori gioco da Yuuri che lo fa salire nella metropolitana… sbagliata.
Yuuri così può recarsi al lavoro: la graziosa fanciulla fa infatti la modella, con il nome d’arte di URI (il personale dello staff la chiama Uri-chan). Mentre posa per un servizio, i flash dei fotografi le richiamano alla mente il fratello Akira, fotografo anche lui, ora in viaggio per le sue ricerche nel paese di Arslan. Ed ecco che arriva una telefonata per lei: Akira è tornato in Giappone! Quello che più tardi Yuuri si ritrova davanti all’aeroporto, però, *non* è Akira, anche se gli somiglia molto. Si tratta infatti del sedicenne principe di Arslan, Nadin (in realtà il suo nome è molto più lungo… ma essendo complicato pronunciarlo si fa chiamare così). La ragazza è perplessa: che cosa ci fa un principe orientale in Giappone, e per giunta col passaporto di Akira?
È lo stesso Nadin a darle una lettera del fratello: nella lettera Akira chiede scusa alla sorella per averla fatta preoccupare e le chiede di ospitare Nadin, che è una brava persona, fino al suo ritorno. Questo è solo l’inizio di una serie di complicazioni: Nadin, che è in Giappone (da lui considerato la “terra della libertà”) perché curioso di conoscere il mondo, non ha altro posto dove andare se non la casa di Yuuri, e siccome lei non abita con i genitori, i due si trovano -guarda caso- soli soletti!
Yuuri deve perciò fare i conti con le usanze e le abitudini di Nadin, come quella di girare nudo per casa (del resto è abituato a essere lavato e vestito dalle donne del suo palazzo)… o di fare yoga sul W.C.
L’indomani Yuuri si reca come tutti i giorni a scuola, lasciando Nadin ancora a letto. Quando questi si sveglia in giro per casa fa il suo primo incontro ravvicinato con… una scatola di ramen (spaghetti precotti, ma il poverino non sa che vanno uniti all’acqua calda prima di mangiarli!); dà adito alle chiacchiere dei vicini che lo vedono uscire dall’appartamento della ragazza; compra da mangiare pagando in diamanti (l’unica cosa che abbia portato con sé da Arslan), infine raggiunge Yuuri sul lavoro.
A causa di un servizio fotografico, Yuuri si trova a posare accanto a un elefante, che si spaventa per i flash dei fotografi e si imbizzarrisce. Provvidenziale è l’intervento di Nadin, il quale calma l’elefante in un attimo: è in questa occasione che a Yuuri sembra per la prima volta un *vero* principe. Ma qui cominciano anche le vere complicazioni, perché alcune foto scattate a Nadin lo rivelano come un soggetto ideale per il suo viso così delicato e femminile, perciò lo staff di Uri-chan ha una brillante idea: farlo posare accanto a Yuuri… sì, ma facendolo passare per una *ragazza*!
A nulla valgono le proteste del principe: vestito & truccato da donna Nadin è troppo affascinante. In realtà a vestirsi da donna il principe proprio non ci starebbe, se non ci fosse Yuuri a ricordargli che a causa sua ora suo fratello è lontano da casa, quindi si deve sdebitare. E così che Uri & NAD (nome che assume Nadin sul lavoro) diventano una coppia piuttosto richiesta. Naturalmente nascono altri equivoci: Nad attira le attenzioni maschili, ma dimostra di sapere come reagire (dopotutto, anche se ha un viso femminile, la sua forza e il suo atteggiamento sono sempre quelli di un ragazzo). Yuuri si sorprende sempre di più della naturalezza con cui Nad affronta questa situazione e comincia a trovare la convivenza con lui molto più che piacevole (poi è troppo buffo con la maschera di bellezza sulla faccia): al pensiero che il principe dovrà tornare in Arslan il cuore le si riempie di tristezza. Nad la protegge anche in una difficile occasione (Uri inciampa durante una sfilata a causa dello spintone di una modella, ed è Nad che prontamente la sostiene evitandole di cadere.
Per reperire del denaro un giorno Nad vende in gioielleria un diamante di Arslan. Sia il principe che il diamante vengono riconosciuti dal losco Gordbag (i diamanti di Arslan sono infatti famosi), che logicamente cerca di sfruttare la cosa a suo vantaggio. Nad sfugge a un tentativo di rapimento organizzato da Gordbag (il quale si è alleato tra l’altro con Marie, una modella rivale di Uri e Nad) e torna giusto in tempo per partecipare a una competizione importante dove Uri, spiccando fra tutte per la sua bellezza, ottiene un ruolo di primo piano.
Eppure Gordbag non si arrende e minaccia le due con una pistola: le cose si mettono male ma per fortuna interviene all’improvviso, con un elicottero, Akira! Ora Nad deve necessariamente tornare a casa. Perciò il principe dà un commovente addio a Yuuri… i due si baciano, poi la ragazza rimane sola a piangere, confortata da Akira. Il tempo passa e tutto ritorna come prima: Yuuri lavora come sempre, da sola. I giorni andati sembrano solo un ricordo, ma ecco che una mattina, all’uscita di scuola, la ragazza trova qualcuno ad aspettarla in una macchina.
È Nadin, che non l’ha dimenticata: felice, la ragazza gli corre incontro. Waki Yamato si ferma qui, ma ci lascia con un’illustrazione in cui viene rappresentata quella che potrebbe essere l’ultima conclusione di questa storia: Yuuri con in testa una corona reale.
Considerazioni
Nella trama abbiamo evidenziato solo la story-line principale, trascurando alcune sottotrame, ciò nonostante deve essere chiaro che Nanto Oujisama!? non è un capolavoro: non ci sono personaggi né eventi memorabili o una grafica da urlo. Ed è anche chiaro che, pur essendo presenti alcune gag comiche, la migliore verve anticonformista della Yamato andrà cercata altrove (se state pensando Haikarasan, pensate bene!).
Tutta la storia sembra in effetti una curiosa variazione sul tema di Vacanze Romane (il famoso film con Audrey Hepburn e Cary Grant), ma se abbiamo scelto di parlarne è per due motivi: il primo è che questo titolo fa riflettere sul fatto che la Yamato, anche quando non è al massimo delle sue possibilità, riesce a sfornare comunque un prodotto godibile e di tutto rispetto (e di quanti altri autori si può dire altrettanto?), la seconda è data dall’anomalia della storia. Infatti se la protagonista in teoria è Yuuri, tutta l’attenzione è invece puntata su Nadin, che si trova a interpretare il ruolo che in genere hanno i protagonisti-mattatori della Yamato, più di tutti la Shino di N.Y. Komachi. Di solito l’elemento catalizzante nelle storie di quest’autrice è una ragazza, catapultata in un ambiente diverso dal suo (come in Haikarasan o N. Y. Komachi), e con atteggiamento o aspetto mascolini, ma stavolta è un ragazzo che lascia il suo paese d’origine per la “terra della libertà” e ha aspetto e modi femminili.
Nanto Oujisama!? si fa perciò apprezzare in quanto testimonianza di come quest’autrice riesca a ironizzare anche su sé stessa e su suoi topoi narrativi. Fermo restando che questo titolo *non* ha particolari meriti per auspicarne un’edizione italiana (a differenza di Asaki Yumemishi e del già edito in Italia Haikarasan ga tooru), resta consigliato, oltre ai fan della Yamato, a chi è in cerca di una storia semplice e divertente, senza troppe pretese. Il reperimento del volume dovrebbe essere piuttosto agevole, essendo stato ristampato da Kodansha.
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