A cura di Martina (review) e Juno Loire (l’autrice)
Titolo: Aquadom
Autrice: MAMAHARA Ellie
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kadokawa Shoten
Numero di volumi: 4 -concluso
Anno di pubblicazione: 1997-1998
Riassunto della storia e immagini presenti in questa pagina provengono dal sito (ora offline):
http://senka.megami.net/aqua/main.html
:: L’autrice ::
Nata il 26 marzo in un anno che non rivelerebbe neanche sotto tortura, nella zona di Hyogoken, i suoi lavori oscillano tra lo shounen e lo shounen-ai, trattando più raramente il più esplicito yaoi. Qui in Italia sono stati pubblicati due lavori della Mamahara: Gokuraku Café (Flashbook) e Macaroni (Kappa Edizioni). Vagamente shounen-ai il primo, quasi del tutto shounen il secondo, affrontano temi diversi: il baseball per Gokuraku e il vecchio West per Macaroni. Il tratto pulito ed elegante della Mamahara colpisce subito e vale la pena ricordare altri suoi lavori come Sweet Blood, From Dusk Till Dawn e Last Target, inediti in Italia.
Storia
Tatsumi è un normale ragazzo di 15 anni la cui vita è uguale a quella di tanti coetanei; ha molti amici a scuola e la sua migliore amica, fin dai tempi dell’infanzia, è la giovane You. Il nostro protagonista non sembra avere genitori e vive con il fratello maggiore Rando.
Un giorno Tatsumi sviene dopo essere stato colpito in testa da You. Ancora in stato di incoscienza, sogna di essere in un mondo acquatico che gli appare molto accogliente e gradevole.
Quel posto apparentemente sconosciuto gli sembra familiare e gli suscita una certa nostalgia.
Dopo essere rinvenuto, Tatsumi assieme a You e un gruppo di amici va in giro per la città dove notano una ragazza molto bella. Dopo poco, la giovane viene circondata da un gruppo di ragazzi: avvertendo il pericolo, Tatsumi e i suoi amici corrono ad aiutarla. Tatsumi afferra la mano della ragazza che lo chiama Rui. Il giovane è confuso ma non ha il tempo di pensare perché uno dei ragazzi lo attacca con un coltello. Ma prima che Tatsumi possa reagire, la ragazza ha già sconfitto tutti gli aggressori: Tatsumi e i suoi compagni sono impressionati. La ragazza guarda ancora Tatsumi come se volesse dirgli qualcosa ma, appena sente la polizia arrivare, scappa via rapidamente.
Tornato a casa, Tatsumi racconta dell’accaduto a Rando che stranamente allarmato dice al fratello di dimenticarsene e di andare a letto presto.
Il giorno seguente a scuola tutti gli amici di Tatsumi sono ancora molto infervorati dalla vicenda del giorno precedente e dalla bella sconosciuta. You è contrariata da tutto quell’entusiasmo e Tatsumi, notando il suo disappunto, le chiede se c’è qualcosa che non va. You, ancora più scossa, afferma che non ha alcuna importanza, tanto nessuno la tratta come una ragazza. Così incomincia a lamentarsi dicendo di essere brutta e piatta a differenza di quella bella ragazza. Tatsumi le risponde che questo non avrebbe alcun peso nemmeno se fosse vero e aggiunge che la trova carina così com’è. Entrambi ora sono imbarazzati ma You è decisamente più contenta.
Tatsumi, rimasto solo, incontra un uomo misterioso che gli dice: “Finalmente ti ho trovato, principe Rui”. Tatsumi è sconcertato ma l’uomo continua a parlare. “Non dirmi che hai usato un’altra anima per mascherarti? Non c’è da stupirsi se ti abbiamo potuto trovare soltanto ora, grazie al tuo risveglio.”
L’uomo sguaina una spada mentre Tatsumi cerca di spiegare che non ha idea di cosa stia succedendo.
L’individuo sta per colpire Tatsumi con la spada quando viene bloccato dalla bellissima ragazza che Tatsumi aveva incontrato precedentemente. L’uomo sembra sapere chi lei sia, si irrita e provoca un’onda di energia senza riuscire a colpire la ragazza e Tatsumi. Ci prova di nuovo ma questa volta uno scudo ripara i due giovani, Tatsumi voltandosi vede Rando. Quest’ultimo chiede allo stupefatto fratello di abbassarsi e dopo aver recitato un incantesimo colpisce a morte l’aggressore con un potente flusso di energia. Tatsumi è rimasto senza parole e finalmente la ragazza si presenta come Juna, un essere umano creato artificialmente da uno scienziato chiamato Professor. Rando sembra sapere chi sia quest’ultimo e chiede a Juna sue notizie. Juna risponde che l’uomo è stato catturato da Kyle e che e’ stato proprio lui a ordinarle di venire a prendere l’anima del Principe Rui. Juna si inginocchia ai piedi di Tatsumi, rivolgendosi a lui come “principe”.
Quando tornano a casa, Tatsumi è visibilmente sconvolto e chiede a Rando se lui è veramente suo fratello “Rando”. Quest’ultimo rimane in silenzio per un po’ prima di rivelare che sì, il suo corpo appartiene al fratello di Tatsumi ma che la sua anima non appartiene a Rando. “Lui” è in realtà un mago che proviene da un altro mondo.
Rando spiega che 40 anni fa una disastrosa guerra era avvenuta in “quel” mondo, il re era stato ucciso e il suo paese era in grave pericolo. Per salvare il giovane erede al trono, la regina decise di consegnargli l’anima del principe ordinandogli di scappare da quel mondo con il principe. Il nome del principe è Rui, e ora la sua anima è in quella di Tatsumi, che così ha dentro di sé due anime: quella di Rui e la propria.
Tatsumi non può crederci ma Juna li interrompe insistendo che deve portare Tatsumi con sé a qualsiasi costo perché lo scienziato è in grave pericolo e ha bisogno della potenza del principe per salvarsi. Tatsumi perde la pazienza e decide di lasciare la casa quando improvvisamente la situazione comincia a mettersi male. Rando fa scappare Juna e Tatsumi dall’abitazione mentre cerca di sconfiggere il nemico che li ha attaccati, ma i due giovani che cercano di fuggire incontrano un mostro.
Intanto You riceve una telefonata da un compagno: a casa di Tatsumi c’è stata una forte esplosione… i tre ragazzi sono stati trasportati nell’altro mondo. Inizialmente Tatsumi vuole ritornare nel proprio mondo, ma poi accetta di fornire il proprio aiuto in quella che sembra essere una rivoluzione. Quel mondo è infatti dominato da Kyle, un tiranno che dopo aver assassinato il re precedente ha conquistato l’intero continente.
Qui finisce più o meno il primo volumetto di Aquadom.
Considerazioni
Le accattivanti immagini di Aquadom non possono non ricordare lo stile delle Clamp, ed è proprio questa somiglianza che può avvicinare ai manga dell’autrice. Ellie Mamahara presenta però uno stile di disegno personale, i suoi personaggi sono piuttosto spigolosi: slanciatissimi e quasi scarni, mantengono comunque la loro bellezza. Non hanno molto a che vedere dunque con quella ‘spigolosità’ esagerata di autrici come Chie Waseda.
La storia è ricca di personaggi con poteri ESP, di combattimenti (con tanto di spade e onde energetiche) e di realtà parallele. In definitiva, Aquadom è un manga dalla trama non proprio originale ma certamente avvincente e interessante anche per chi non è un fan delle storie fantasy ricche di combattimenti.
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