Recensione Manga – Swan il Cigno di Kyouko Ariyoshi

A cura di Jiggly (review), Martina (scansioni) e Nimue (autrice)

Titolo: Swan
Autrice: ARIYOSHI Kyouko
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 21 -concluso
Anno di pubblicazione: 1976-1981
Rivista di serializzazione: Margaret
Edizione aizouban: 12, completo

:: Il manga in America ::
Titolo: Swan
Casa editrice: Wildstorm
Numero di volumi: 15 -interrotto
Anno di pubblicazione: 2005
Senso di lettura: orientale

SwanMoscowmayaCollegati alla saga principale “Swan” sono editi in Giappone:
Swan: Hakuchou no Inori (Side Story) 1982, 3 volumi
Swan Selection (Spin-Off) 1996, 1 volume
Maia – Swan Act 2 (Sequel), 2006, 6 volumi (in corso)
Swan – Moscow Hen (Sequel) 2011, 4 volumi
Swan – Germany Hen (Sequel), 2014, 4 volumi (in corso)

swancoverjapswanilcigno:: Il manga in Italia ::
Titolo: Swan – Il cigno
Casa editrice: Goen
Numero di volumi previsti: 12
Inizio Pubblicazione: Agosto 2022
Dati: 15×21, 350 pagine cadauno, B/N e colore
Prezzo: 12.50 E.

:: L’autrice ::
Kyouko Ariyoshi è nata a Kumamoto il 14 settembre 1950. Ha debuttato nel 1971 con Koneko to Shojo (Kitty and the girl) su “Margaret”. È particolarmente conosciuta per le sue opere che trattano di balletto e ballerine, tra le quali il capolavoro è certamente SWAN (prima parte, 1976-1980, seconda parte, 1980-1981). Altre opere degne di nota sono SWAN – Hakuchou no Inori (“The prayer of swan”, 1982 – 1983) e Apurozu – Kassai (Applause).

Storia
Primo volume
Masumi Hijiri è una ragazza di 16 anni che frequenta una piccola scuola di danza classica nella prefettura di Hokkaidō.
Recatasi a teatro per assistere alla rappresentazione de “Il lago dei cigni”, ha la fortuna di conoscere il suo idolo: il ballerino sovietico Alexej Sergeiev.
Masumi, per attirare l’attenzione di Sergeiev, inizia a ballare replicando i passi del cigno nero. Ad assistere a questa piccola performance ci sono anche Kyogoku Sayoko e Kusakabe Hisho, due giovani ballerini considerati dei grandi talenti.
Qualche giorno dopo, Masumi riceve una lettera in cui è richiesta la sua partecipazione alla gara di balletto nazionale: viene spiegato ai concorrenti che l’intento della gara è quello di portare la tradizione del balletto giapponese alla ribalta mondiale, quindi i ballerini saranno giudicati non solo per la loro tecnica, ma anche per il loro talento.
La competizione si divide in tre fasi a eliminazione, per un totale di 10 giorni: il concorrente che otterrà il punteggio più alto riceverà, per sei mesi, lezioni private da Sergeiev.
Masumi ritrova Sayoko e Hisho e incontra un altro ragazzo, Aoi. Inizia la gara da subito con ritmi serrati: già dall’inizio c’è rivalità tra le due ragazze nonostante sia evidente la superiorità tecnica di Sayoko. Per Masumi tutto si complica: si sente inferiore agli altri per bravura ed esperienza.
Dopo un disastroso confronto sul balletto “Cinderella”, Masumi viene estromessa dalla gara avendo ricevuto il punteggio più basso e torna in Hokkaidō. Il giorno dopo, dal notiziario viene a sapere l’esito finale della competizione: si sono aggiudicati le lezioni dall’etoile russa Sayoko, Hisho e Aoi e altri 5 ballerini… ma c’è una sorpresa: tra i finalisti, per volontà di Sergei che ha intravisto in lei un talento naturale, è stata compresa anche Masumi.
Le lezioni per i 9 ballerini hanno inizio…
Alcuni giorni dopo, viene stabilito dai giudici che verranno scelti tre tra i ballerini per uno stage al Moscow Ballett School. Il balletto da rappresentare è “La bella addormentata”.
L’impresa è ardua per Masumi, il confronto è con i migliori danzatori giapponesi, ma lei troverà forza e coraggio per danzare al meglio e riuscirà pertanto ad arrivare in finale. Ora dovrà confrontarsi con Sayoko: chi verrà scelta per andare in Russia?

Considerazioni
Swan a tutt’oggi è considerato un grande classico e uno dei più famosi ed elogiati shoujo manga mai pubblicati: si può dire, senza ombra di dubbio, che sia uno dei migliori – se non il migliore – manga sul balletto mai realizzato. Ciò si deduce facilmente dall’accuratezza, a livello tecnico, del disegno portata al massimo livello fin nel più piccolo dettaglio. Sotto l’aspetto puramente grafico, il disegno rispecchia in pieno i canoni degli shoujo classici degli anni Settanta: occhi grandi, corpi longilinei e flessuosi, personaggi estremamente affascinanti e aggraziati (a volte anche eccessivamente: alcuni risultano troppi belli per essere reali); la struttura della pagina (layout) è arricchita e impreziosita da raffigurazioni floreali poste dall’autrice non a caso, ma al fine di far trasparire le emozioni dei personaggi in quel dato momento.
Nell’ambito narrativo ci viene proposta una storia di grandi passioni e grandi sacrifici: personaggi che si dedicano anima e corpo alle cose in cui credono, che lottano per affermarsi; figure appassionate e carismatiche che catturano la nostra attenzione e ci tengono incollati alle pagine. 
Nonostante i molti pregi, il fumetto presenta anche alcuni limiti risentendo degli stereotipi dei manga classici dell’epoca: la storia tende infatti, in alcuni casi, ad assumere toni soap-operistici con drammi familiari e medici, amori contrastati, parentele nascoste o dubbie ecc. Inoltre il lettore, nel corso della lettura dell’opera, può risentire di una certa ripetitività della storia (in ogni volume, o quasi, assistiamo a una competizione) ma personalmente lo ritengo inevitabile in un racconto di questo tipo.
Una volta fatta l’abitudine a tale tipo di narrazione, non si può non restarne affascinati e coinvolti da come si dipana la trama (anche dal punto di vista grafico: certe inquadrature lasciano a bocca aperta).
In definitiva, consiglio Swan a chi ama i classici con la C maiuscola e a chi vuole immergersi nella lettura di una storia appassionante.

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