Recensione Manga – Yokohama monogatari di Waki Yamato

A cura di Emy

Titolo: Yokohama Monogatari (Storia di Yokohama)
Autrice: YAMATO Waki
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 8 -concluso
Anni di pubblicazione: 1981-4
Seconda edizione: 1996, 4 volumi
Rivista di serializzazione: Shoujo Friend

“S-Cafe” è il sito in inglese da cui è tratta la trama, la cui traduzione autorizzata trovate in questa pagina.

Storia
La Yamato focalizza in quest’opera la sua attenzione sull’era Meiji (1869-1912), analizzando le reazioni del Giappone ai grandi cambiamenti di quest’epoca attraverso i sentimenti di due ragazze molto differenti tra loro: la tranquilla Uno Takemoto e la vivace Mariko Kanou (quest’ultima ha i capelli castani e graficamente somiglia a Benio di “Haikara san ga tooru”).
La giovanissima Uno, rimasta orfana a undici anni, viene accolta generosamente a Yokohama, nella casa del signor Kanou, un intimo amico di famiglia, che ha intenzione di allevarla assieme alla propria figlia, sua coetanea. Lo stile di vita della famiglia in cui Uno si trova a crescere è molto diverso da quello cui era abituata: in quanto mercante, il signor Kanou commercia con gli stranieri, che la gente come Uno ancora considera con paura e sospetto. Anche il mobilio della casa, che risente dell’influenza occidentale, alla nuova ospite sembra provenire da un altro pianeta! Proprio per questo la sofisticata e viziata figlia di Kanou, Mariko, all’inizio la prende in giro, ma ciò serve a far uscire Uno dal suo guscio: presto una salda amicizia unirà le due ragazzine.
Mariko del resto non è la bambola di porcellana che sembra, anzi, è forte e dal carattere incrollabile e testardo: insieme al vicino di casa Shintaro Amano (che graficamente è simile a Shinobu di “Haikara san”) si diverte a giocare degli scherzi alla nonna di lui. I tre ragazzini crescono: Uno si accorge presto di essere innamorata di Shintaro ma, saputo che lo è anche Mariko, decide di soffocare i suoi sentimenti. In effetti Mariko e Shintaro si fidanzano, ma sono costretti a separarsi perché il ragazzo vuole completare gli studi in America, laureandosi in medicina. Durante questo periodo accade una tragedia: il signor Kanou annega nel tentativo di salvare la propria nave durante una tempesta. Gli affari della famiglia vanno a rotoli e la salvezza si presenta nella persona di Kai Ryusuke: questi chiede la mano di Mariko in cambio del suo aiuto finanziario.
Il giovane aveva conosciuto Mariko quando, in cattive condizioni economiche, lavorava come mozzo su di una nave: un giorno la signorina Kanou aveva cercato, per una scommessa, di arrampicarsi sulle sartie di una nave, e lui l’aveva salvata prima che cadesse. Kai in quell’occasione le aveva detto: “Una ragazza come te dovrebbe starsene a casa!”, ma lei anziché profondersi in ringraziamenti aveva ribattuto: “Ti sono grata per il tuo aiuto, ma uno nelle tue condizioni non dovrebbe dire una cosa del genere”! Sbalordito e divertito per la risposta, Kai non aveva mai dimenticato quella ragazza altezzosa, che, una volta ricco, divenne uno dei suoi principali obiettivi. Il fratello minore di Mariko accetta la proposta di matrimonio di Kai, ben sapendo che è l’unica possibilità per la loro famiglia di salvarsi dalla bancarotta. La ragazza, ormai fidanzata contro voglia, tenta la fuga per l’America non una, ma due volte: fallisce entrambe, ma infine realizza che non può sfuggire alle proprie responsabilità. Così, avendo appreso i sentimenti di Uno per Shintaro, affida all’amica il compito di annunciargli l’accaduto e scusarsi con lui per la promessa mancata. Perciò Uno alla ricerca di Shintaro sbarca in America, una terra vasta e straniera, lasciando dietro di sé Mariko, unita a un marito che sembra disprezzare. Col tempo però Mariko imparerà a conoscere e amare Kai, che nasconde ferite dolorose nel suo passato (ci sono scene piuttosto “calde” tra i due) mentre Uno, ritrovato Shintaro, stringerà con lui un solido legame affettivo. Uno e Shintaro decideranno in seguito di tornare in Giappone: come reagirà Mariko, rivedendo il suo primo amore?
Fin qui il settimo volume.

Considerazioni
Se siete fra coloro che hanno letto Haikarasan ga tooru (fondamentale titolo della Yamato pubblicato in Italia dalla Star Comics su “Amici” con il titolo “Una ragazza alla moda”), dimenticatevi pure il tono scanzonato, le battute al fulmicotone, le gag esilaranti di quell’opera: Yokohama Monogatari è una storia seria!
Ma non per questo meno affascinante: la Yamato sa gestire con sicurezza una trama dai risvolti drammatici, ben adeguando il suo stile in conseguenza. Quindi stop ai tratti arrotondati: la dominante è una linea spezzettata, più sottile e lineare; graficamente prevale un effetto complessivo meno piacevole, forse, rispetto ad Haikarasan.
Rimane la consuetudine di affidare la trama a un personaggio femminile forte, analizzando le sue reazioni di fronte a un cambiamento d’ambiente; qui però le protagoniste femminili sono due, e la Yamato è davvero abile a tracciare le due storyline che procedono in parallelo (notata l’ironia? La “moderna” Mariko si confronta con un matrimonio imposto, mentre la “tradizionale” Uno sbarca in America…).
Nonostante questo “classico” risalga agli inizi degli anni ’80, e si regga perciò su un ritmo piuttosto lento, nonché su quel delizioso stile bidimensionale ormai fuori moda, mantiene intatta tutta la sua freschezza, sicché è un piacere leggerlo ancora oggi.
Auspicabile quindi una versione italiana: è ora di conoscere i mille volti di quest’autrice straordinaria!

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