A cura di Deda (testi), Livio (logo) e Demelza (grafica)
Titolo originale: Eensy-Weensy Monster
Autrice: TSUDA Masami
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Numero di volumi: 2, concluso
Anni di pubblicazione: 2007-2008
Rivista di pubblicazione: LaLa
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Eensy Weensy
Casa editrice: Dynit
Numero di volumi: 2, concluso
Data di pubblicazione: 15 luglio 2009
Formato: 11,5 x 17,5 con sovraccoperta a colori, 208 p. b/n
Edizione: Edicola e fumetteria
Collana: Big Love; € 4,50.
Storia
Nanoha è una ragazza piuttosto nella norma, soprattutto se paragonata alle sue due migliori amiche: una bellissima (ma vista da tutti come un “Principe azzurro di natura”) e l’altra intelligentissima ma assai particolare nei modi. Certo, piuttosto nella norma, se paragonata alle sue amiche, talmente tanto che accanto a loro sparisce, come se fosse un’ombra, come se fosse trasparente. Questo a Nanoha non interessa perché anche se gli altri non la vedono le due amiche la coccolano e la viziano… e la coprono di attenzioni come se fossero due innamorati. Nanoha ha un solo piccolo problema: crede di avere un mostriciattolo dentro, arrogante ed egoista, che dice sempre la sua in maniera aggressiva… mostriciattolo che si manifesta soprattutto in presenza Hazuki: il principe della scuola. Hazuki è, infatti, molto bello e corteggiato e attorniato da fanciulle costantemente… secondo Nanoha, però, Hazuki è ben lontano da quello che un principe dovrebbe essere e scontrandosi con lui per i corridoi reagisce a un gesto superficiale del ragazzo con grande aggressività. L’episodio non resta isolato: Nanoha, pur cercando di evitarlo, si ritrova nuovamente faccia a faccia con Hazuki (che era tuttavia rimasto abbastanza turbato dal loro primo incontro) e gli sbatte in faccia tutto quello che pensa di lui.
Hazuki entra in crisi. Che sia vero quanto detto da Nanoha? Chiede conferma alla sorella (una donna in carriera che lo coccola e soprattutto si fa coccolare dal fratellino) e poi alle ragazze che lo circondano: Hazuki sei dominato dallo stupido principe che vive in te ma così come sei tutte ti ammirano ma nessuno pensa seriamente a te in senso romantico!
Questa è l’amara verità. Pur sempliciotto e non troppo intelligente Hazuki inizia a ponderare. Non riesce a fare pensieri sofisticati, no, però comprende la falsità della propria esistenza e giunge alla conclusione di dover ringraziare Nanoha per averlo messo davanti alla triste realtà.
Nanoha, come sempre, continua a sentire questa strana tensione, come una sorta di orticaria nei suoi confronti e cerca di evitarlo ma i due, al cambio di stagione, finiscono in classe insieme.
Il mostriciattolo di Nanoha è sempre più difficile da gestire! Hazuki si fa inspiegabilmente sempre più vicino, vuole fare amicizia, vuole parlare e sentirsi apprezzato per quello che è. Nanoha chiede soccorso alle amiche… che però non trovano nulla da ridire nei confronti del ragazzo se non che monopolizzi troppo il tempo della loro preziosa Nanoha (e poi sa fare degli ottimi biscotti, perché odiarlo?).
Oramai convinta di essere riuscita a domare il mostriciattolo, Nanoha si abitua ad Hazuki e i due diventano amici… ma il cuore di Hazuki ha fatto un passo avanti: la natura curiosa di Nanoha, il suo essere piccina e adorabile, la sua schiettezza e il fatto che molti dei suoi gesti possano essere fraintesi (certo solo da Hazuki perché non è propriamente un’aquila) lo hanno fatto innamorare di lei.
Il sentimento va confessato. Come reagirà Hazuki e quello a cui la confessione porterà sono il fulcro dei capitoli finali della storia.
Considerazioni
Eensy Weensy è una sorta di canone inverso rispetto a Kare Kano. Diciamo che l’incipit può dare l’impressione di trovarsi davanti a un clone… se non fosse per il fatto che Nanoha, a differenza di Yukino, è una ragazza che passa del tutto inosservata e che si sente assolutamente invisibile. Hazuki è invece assai più simile ad Asapin per certi aspetti anche se, a differenza di Asapin, la sua è tutta apparenza inconsapevole.
Ed ecco che viene fuori il tema del fumetto: la percezione che noi abbiamo di noi stessi e come gli altri ci vedono.
Laddove in Kare Kano i protagonisti cercavano in tutti i modi di dare una falsa immagine di sé in pasto agli altri, per essere ammirati, accettati e sentirsi gratificati, in Eensy Weensy i due protagonisti si ritrovano cucita addosso un’immagine nella quale non si riconoscono, e che controlla le loro vite, e fanno fatica a rapportarsi con gli altri.
Nanoha, per gran parte della storia, rifiuta il mostrino dentro di lei come se non le appartenesse, come se non fosse una parte di sé… e l’immagine che quel mostrino proietta che gli altri percepiscono e Nanoha non accetta. Hazuki addirittura se ne innamora. Nanoha, però, lo trova in qualche modo estraneo a quelli che sono i suoi veri desideri. A sua volta Hazuki è dominato dallo spirito del Principe, sciocco, superficiale ed egoista, che è l’immagine che tutti hanno di lui: sì, sei figo, sei ammirato ma nessuna ti prenderebbe in considerazione come ragazzo! – gli viene detto a un certo punto della storia.
Pur essendo il più sciocco e superficiale dei due, Hazuki è il primo a rendersi conto della presenza di questo mostriciattolo interiore e cerca in tutti i modi di conviverci. All’inizio, come Nanoha, cerca di eliminarlo e non lo accetta ma poi… beh, pensandoci meglio, non è tanto male come mostriciattolo, va solo un po’ istruito e non domato. Hazuki invece è mossa dal desiderio di domare il suo mostro interiore e per questo non riesce a controllarlo e le sfugge spesso di mano.
La conversazione, illuminante, con le amiche (che funzionano, purtroppo, da deus-ex-machina accelerando il finale della storia) porta Nanoha a un livello di consapevolezza tale per cui, riuscendo ad accettare se stessa può accettare anche gli altri.
Il penultimo capitolo è decisivo e fa salire il climax immensamente… mentre l’ultimissimo capitolo presenta un denouement che purtroppo sgonfia un po’ quanto costruito in precedenza.
I disegni sono di certo molto migliorati rispetto a Kare Kano… sempre semplici e puliti con la classica costruzione delle tavole. I miglioramenti sono visibili soprattutto nei volti dei vari personaggi.
Fondamentalmente Eensy Weensy è un manga parecchio gradevole e superiore alla media dei classico shoujo romantico/scolastico perché comunque l’accettazione di sé e come il mondo ci percepisce è sempre assai importante quando si cerca di descrivere la realtà degli adolescenti.
Le paure, che possono sembrare sciocche e ingigantite agli occhi di un adulto, non sono assolutamente mai da sottovalutare e certe conferme dovrebbero principalmente venire dal mondo degli adulti (che in questa storia è completamente assente, eccezion fatta per i fratelli maggiori dei protagonisti che comunque sono adulti per modo di dire). Hazuki in questo senso è più fortunato nel trovare sostegno, analisi e conforto nella sorella. Nanoha è in lotta con se stessa. In mancanza di conferme esterne i giovani si aggrappano solo alle loro convinzioni e Nanoha finisce col fare di una pagliuzza una trave. Fortunatamente non è completamente sola nel suo viaggio alla scoperta del suo universo interiore.
Consigliabile? Senza dubbio. Senza attendersi una esatta replica del successo clamoroso di Kare Kano, resta tuttavia una storia molto dolce e romantica e qualcosa di godibile e divertente (quando deve) senza mai scadere troppo nel banale.
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