Recensione Manga – Temi d’amore (Mizuiro Jidai) di Yuu Yabuuchi

A cura di Emy

Titolo originale: Mizuiro Jidai
Titolo internazionale: Aqua Age
Autrice: YABUUCHI Yuu
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan
Volumi: 7, concluso
Anno di pubblicazione: 1991
Rivista di pubblicazione: Ciao

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Temi d’amore
Casa editrice: Panini comics
Numero di volumi: 14, concluso
Pubblicato a partire da: 2001
Distribuzione: Edicola e Fumetterie
Prezzo: 1,80 €.

L’AUTRICE
Yuu Yabuuchi è nata l’1/12 di un anno imprecisato, ha debuttato professionalmente nel 1983 per la Shougakukan, casa editrice che pubblicherà anche i suoi lavori futuri, serializzati sulla rivista “Ciao”. Nel 1994 quest’autrice, che ha fatto della semplicità -e narrativa e grafica- la sua arma migliore, crea Mizuiro Jidai (Lett.: “Età acquamarina”, nel WEB conosciuto col titolo internazionale di “Aqua Age”), la più importante delle sue opere, compresa in 7 volumi. Nel 1996, mentre viene raccolta in cinque volumetti un’altra sua opera, Karen (un fantasy ambientato nella Londra di fine ‘800), una versione animata viene tratta da Mizuiro Jidai: la serie, che conta ben 47 episodi, è giunta anche in Italia, col titolo Temi d’amore tra i banchi di scuola, ma purtroppo snaturata -come spesso accade- dai numerosi tagli e censure dell’edizione italiana. Forte del consenso riscontrato, la Yabuuchi realizza anche un seguito della sua opera più famosa: “Shin Mizuiro Jidai”, compreso in tre volumi. Attualmente quest’autrice continua a realizzare storie per lo più brevi, raccolti in uno o due volumetti, come il fantasy Pyua Pyua (incentrato su una bambina e sul suo incontro con Ruu-chan, un angelo che si finge sua cugina) o Shoujo shounen, dove un ragazzino dalla voce angelica, Akira, a causa di un travestimento fatto per gioco, fa il suo debutto come idol (*donna*), a nome Mizuki.

Storia *N.B.: Tra parentesi trovate i rispettivi nomi dei personaggi della serie televisiva nell’edizione italiana.*
Yuko Kawai (Yumi) ha dodici anni: non è più una bambina, ma ancora non si sente del tutto un’adolescente; è nel periodo dell’Aqua Age, ossia l’età color acquamarina. L’insicurezza, tipica in un’età di transizione, la fa da padrona in questa serie indirizzata a un pubblico giovanile, strutturata a episodi autoconclusivi, ma nello stesso tempo legati da una continuity temporale. Nel primo episodio entra in scena un argomento che i fumetti popolari nostrani non si sognerebbero neanche lontanamente di prendere in esame: in classe di Yuko è un gran parlare di ragazze “già” e “non ancora”, ossia di chi già stia maturando fisicamente e di chi invece è ancora “bambina” (in due parole: mestruazioni e reggiseno). La fonte prima di questi pettegolezzi è Takako (Rika), di cui Yuko sottolinea l’indiscrezione eccessiva (indiscrezione che verrà “punita” alla fine dell’episodio). I ragazzi e le ragazze un giorno vengono separati per assistere a due diverse proiezioni: mentre i ragazzi assistono a uno speciale sul calcio, alle ragazze vengono spiegati in dettaglio, con un video, i cambiamenti del proprio corpo… “le ragazze maturano prima dei ragazzi” conclude Yuko, la quale si rifiuta di dire al compagno di classe -nonché vicino di casa- Hiroshi (soprannominato in classe “Gufo Saggio”) l’argomento della proiezione cui lei ha appena assistito.

Nel secondo episodio Yuko è in attesa dei biglietti d’augurio per l’anno nuovo: ne riceve uno da Hiroshi, ma stranamente è bianco. Perciò va subito a trovare l’amico per chiedergli spiegazioni: apprende così da lui che il biglietto è scritto con inchiostro simpatico. Yuko cerca perciò di leggere il messaggio facendo scaldare il biglietto davanti a una stufa, ma stranamente Hiroshi si agita e le impedisce di farlo: il biglietto si brucia (vi era scritta la semplicissima frase di Hiroshi per Yuko: “mi piaci”).

Terzo episodio: Yuko è alle prese con i pettegolezzi dei compagni, che insinuano che lei e Hiroshi siano una felice coppietta… questo non impedisce ai due ragazzini di comprare insieme, per conto della classe, un bel mazzo di fiori da regalare al loro insegnante, in occasione del suo matrimonio, ormai prossimo.

Quarto episodio. Yuko è ormai in prima media: qui entra a far parte del club musicale degli ottoni insieme a Takako, ma le due sono costrette a subire le smanie tiranniche delle compagne più grandi. Takako in particolare si dimostra insofferente delle angherie delle senpai e salta spesso le lezioni. Un giorno Yuko scopre il vero motivo: Takako è innamorata di Hiroshi, e salta le lezioni per guardare di nascosto il ragazzo allenarsi nel club di calcio. Sapendo che Yuko è da sempre amica di Hiroshi, Takako chiede all’amica di scambiarsi i diari (in modo da avere più informazioni possibili su Hiroshi).

Nel quinto episodio Takako decide di dichiararsi a Hiroshi, ma prima chiede a Yuko di sondare i sentimenti del ragazzo, per sapere se per caso non ci sia già qualcun’altra. Hiroshi risponde che sì, in effetti c’è già qualcun’altra: confessa a Yuko di essere innamorato proprio di lei! Takako, di nascosto, ha ascoltato tutto… quando Yuko, non sapendo cosa dire all’amica, mente dichiarando che a Hiroshi non piace nessuna in particolare, Takako l’accusa di essere una bugiarda e corre via, dicendo di voler porre fine alla loro amicizia.
Così termina il primo numero edito dalla Planet a Giugno; in seguito Yuko scoprirà di essere attratta da Hiroshi, e i due col tempo formeranno una coppia: non per questo cesseranno però i problemi, i dubbi e le insicurezze.

Considerazioni
Una sorpresa. Questo ciò che pensavo mentre sfogliavo le pagine di quest’opera… la freschezza con cui la Yabuuchi ci narra della vita dei dodicenni conquista subito e pienamente. Il fatto che in Giappone un fumetto popolare parli con tanta disarmante semplicità (semplicità rispecchiata pienamente nella grafica quasi minimale) di temi qui da noi considerati tabù rende chiaramente la distanza tra il panorama fumettistico nostrano e quello nipponico… questo rende Mizuiro Jidai realmente interessante, leggibile e piacevole anche per un pubblico più adulto.
Consigliato a chi non ha paura di stupirsi leggendo un manga scritto per ragazzini di ogni età.

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