A cura di Elianthos (review) e Sayoko (grafica)
Titolo originale: Strobe Edge
Autrice: SAKISAKA Io
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 10 -concluso
Anni di pubblicazione: 2007-2010
Rivista di serializzazione: Betsuma
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 10 -concluso
Pubblicato a partire da: Gennaio 2012
Distribuzione: edicola e fumetteria
Prezzo: € 4,30.
:: Media ::
Dal manga di Strobe Edge sono stati tratti una serie di 4 romanzi scritti da Akiko Abe (editi nel 2010/2011) e 2 drama CD (con parti audio recitate). Nel 2015 per la regia di Ryuichi Hiroki è stato proiettato in Giappone un film live tratto da questa serie.
:: Il film ::
Titolo: Strobe Edge
Genere: Romance, drammatico
Diretto da: Ryuichi Hiroki
Scritto da: Io Sakisaka (manga), Sayaka Kuwamura
Durata: 115 minuti
Data di proiezione in Giappone: 2015
Cast: Kasumi Arimura, Sôta Fukushi, Jingi Irie
Storia
Ren Ichinose è l’idolo della scuola: alto, bello, dall’aria adulta e seria e con quel quid di irraggiungibile. Oggetto del desiderio e della chiacchiera, entra nella vita della protagonista, Ninako Kinoshita, per caso: complice un piccolo accidente in metropolitana, i due si ritrovano vicini dentro e fuor di metafora. Per la ragazzina, che finora l’aveva osservato di lontano con una certa curiosità per la sua fama, il Ren ‘senza filtro’ -riservato, sensibile, intuitivo, gentile, dal lieve quanto prezioso e raro sorriso- è una rivelazione che la segna nel profondo.
Ninako si innamora non corrisposta di lui ma non per questo si macera in infiniti dubbi e tragiche ruminazioni, cerca anzi di vivere naturalmente e a testa alta un sentimento per lei nuovo, cerca di star vicino e conoscere meglio il compagno di scuola da cui si sente progressivamente e irresistibilmente attratta, ma senza ferire chi le sta intorno e senza menzogne né compromessi, anche dopo essersi dichiarata ed essere stata respinta.
Tra Ninako e Ren c’è un’intesa di fondo alimentata da una sensibilità affine, ma il ragazzo è coinvolto da tempo in una relazione con la sorella dell’amico e già spasimante di Ninako. Molto fragile e sola, la ragazza, di un anno più grande di Ren, si è data al lavoro di modella per coprire le proprie insicurezze e il vuoto lasciato dal divorzio dei genitori, sviluppando un attaccamento fortissimo verso il fratello e verso Ren.
Quest’ultimo perciò sopprime la sua attrazione verso Ninako sul nascere, dando la priorità all’equilibrio e alla serenità della propria ragazza… ma così facendo sta sopprimendo anche una parte di sé stesso, al punto che finisce per mostrare alla propria ragazza solo una piccola parte di sé, quella più confacente ai bisogni di lei.
D’altro canto Ninako si ritrova inaspettatamente oggetto dell’interesse di Andou: migliore amico di Ren, compagno di classe e acuto osservatore, tanto apparentemente aperto e socievole quanto invadente, opposto e complementare di Ichinose e che persegue legami senza impegno.
Tutti i comprimari hanno le loro sfaccettature e vicende che vengono alla luce pian piano, intrecciandosi variamente a quelle di Ninako e Ren: le ferite lasciate da relazioni precedenti, incontri e separazioni di famiglie, la (ri)scoperta di sé stessi e di quanto le migliori intenzioni e ideali debbano scendere a patti con l’imprevedibilità della vita… inclusi ferocissimi chihuahua e gatti panzoni.
Considerazioni
Strobe Edge apparentemente presenta un’ambientazione consueta e -se restiamo nel campo dei titoli shoujo proposti in Italia- anche alcune situazioni e ruoli tipici e abusati dello shoujo: una vicenda sentimentale in ambiente scolastico, la protagonista al suo primo amore ingenua e graziosa, l’amico d’infanzia innamorato, il ragazzo cool, moro e silente che appare all’orizzonte colpendo a prima vista la protagonista, l’amico del moro che è il suo esatto opposto fisicamente e caratterialmente, la rivale che è bella e simpatica che non puoi odiare, le amiche e amici più o meno perspicaci e più o meno dalla tua parte, l’armata delle innamorate respinte che tenta manovre di dissuasione più o meno occulte.
Il tutto farebbe pensare a un trito mischione da telenovela, ma lo sviluppo dei personaggi e degli eventi ne resta ben lontano. Il risultato è davvero gradevole e appassionante allo stesso tempo. E tutti i personaggi -TUTTI – hanno un loro perché.
Capitolo dopo capitolo l’autrice ha saputo tirare fuori una piccola gemma. I primi tre-quattro capitoli sono di setup, con il tutto che decolla a partire proprio dalla fine del quarto capitolo, l’ultimo del primo volume.
Particolarità di Strobe Edge che salta subito all’occhio è la pulizia e la morbida nitidezza del disegno unita all’attenzione alla resa delle emozioni attraverso il linguaggio del corpo. Il risultato è una naturalezza e un’immediatezza che aiuta a dare sostanza ai personaggi fin dai capitoli introduttivi e che cresce esponenzialmente col prosieguo della storia, al punto che certi piccoli e specifici tic dei personaggi si riveleranno indizi preziosi per leggere tra le righe: un certo modo di appoggiare il mento sulla mano, il toccarsi la nuca da parte di un certo personaggio, la corsa un po’ scomposta di un altro, il tremore delle labbra, la vitalità ora irrequieta ora gioiosa racchiusa nell’agitarsi delle dita… e perfino degli alluci.
Altro elemento caratterizzante rispetto alla media (tra i titoli shoujo recenti in Italia viene in mente solo Sprout) è che ha l”altra’ come protagonista. La narrazione ha peraltro il merito di empatizzare coi personaggi senza demonizzarne nessuno. Ninako è un personaggio limpido, molto emotiva ma dai valori istintivamente cristallini e fermi, che pur nella sua inesperienza amorosa gestisce i suoi sentimenti con un rispetto di sé e degli altri e una maturità notevoli. Ha le lacrime in tasca e un aspetto minuto e fragile, sembra – è – vulnerabile eppure determinata. È adorabile, e vederla crescere, vacillare e rialzarsi può provocare nel lettore dipendenza oltre che attacchi di tifo acuto per questa piccola donna in divenire.
Se Ninako resta il personaggio centrale e più approfondito, adeguato spazio e sviluppo viene dedicato al resto dei personaggi, con una nota di merito per l’attenzione ai personaggi maschili, alle loro riflessioni, paure, sogni. Li si vede confidarsi con gli amici, li si vede piangere e sfogarsi.
Altro pregio di Strobe Edge è la gestione delle sequenze e la disposizione delle vignette, chiara ed efficace, che culmina nel volume conclusivo, nel capitolo a conclusione della storia principale. La scena alla stazione è allo stesso tempo un bell’esempio di climax e di narrazione circolare.
Restando alla narrazione, altro elemento apprezzabile è la capacità dell’autrice di utilizzare molti stereotipi shoujo, ma dominandoli invece di esserne dominata. La successione degli eventi, il “cosa”, può anche essere prevedibile, ma difficilmente risulta banale.
Dulcis in fundo, Sakisaka Io disegna sì anatomie stilizzate e grandi occhi, ma con articolazioni e struttura ossea come Dio comanda, con vestiti e pieghe del tessuto che seguono il volume e il movimento dei corpi in maniera plausibile.
In conclusione: bella confezione e bel contenuto. Niente fanservice, niente morbosità, niente melodrammi. Avercene di shoujo scolastici ‘normali’ così. Eppure di rado una storia ‘qualunque’ è raccontata in maniera così coinvolgente e partecipe, e con così tanta tenerezza. Nel suo piccolo una ragazzina scopre ed esplora, morde la mela e attraverso i suoi occhi il tran tran quotidiano si accende e rivela il suo strobe edge: il mondo si fa palpitante, ogni cosa si fa più vivida e colorata, lampeggiante istantanea.
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