Recensione Manga – Peach Girl di Miwa Ueda

A cura di Emy

Titolo originale: Peach Girl
Autrice: UEDA Miwa
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa Editrice: Kodansha
Numero di volumi: 18, concluso
Pubblicato a partire da: 1998
Serializzato su: Betsufure (Bessatsu Friend)

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Peach Girl
Casa Editrice: Play Press
Numero di volumi: 18, concluso
Pubblicato a partire dal: 2002
Prezzo: 3.90 E.

:: Anime e Riconoscimenti ::
Questo titolo ha vinto il Kodansha Manga Award del 1999 (categoria shoujo manga). Nel 2005 è stata trasmessa in Giappone una serie animata di 25 episodi che si mostra piuttosto fedele nei confronti del manga. In Giappone nel 2016 l’autrice Miwa Ueda ha dato inizio sulle pagine della rivista josei “Be Love” al sequel della sua opera più famosa. Questa nuova serie ha il titolo di Peach Girl Next e si è conclusa nel 2020 con l’ottavo volume. La storia ripresenta il noto triangolo amoroso a distanza di dieci anni: alle soglie del matrimonio, Momo deve fare ancora i conti con la sua migliore amica di un tempo e soprattutto con il suo ex ragazzo nonché primo amore…

:: Film ::
Un film live è stato proiettato nelle sale giapponesi nel maggio 2017. Dura 116 minuti, la regia è di Koji Shintoku, Momo è interpretata da Mizuki Yamamoto, Toji da Mackenyu Arata e Kairi da Kei Inoo.

:: Sequel: Ura Peach Girl ::
Su Betsufure, la rivista giapponese su cui era serializzato Peach Girl, dopo la conclusione della serie nell’aprile 2004 è stata pubblicata una storia autoconclusiva tutta dedicata a Sae. L’episodio autoconclusivo non mostra un sequel della storia, bensì un prequel: attraverso il punto di vista di Sae, vi si narra del primo incontro a scuola di quest’ultima e Momo; come nacque la loro “amicizia” grazie al prestito di una gomma; come Sae seppe che l’amica l’aveva ingannata dicendole che le piaceva Kairi; come, una volta scoperto che l’oggetto dei desideri di Momo era Toji, la malefica Sae cercò di portarglielo via; come infine fu smascherata ponendo inizio alla versione di Sae “sottiletta”. L’episodio si conclude quando Momo, impietosita per i maltrattamenti di Sae da parte dei compagni di scuola, si offre a lei come compagna per giocare a pallavolo. Dato il successo di questo episodio, l’autrice ha proseguito la storia, realizzando a conti fatti un sequel di Peach Girl con Sae come protagonista, per un totale di tre volumi editi anche in Italia col titolo Ura Peach Girl.

:: Curiosità ::
Il titolo Peach Girl si deve al fatto che “Momo” significa “pesca” in giapponese. L’autrice in un free-talk spiega che il personaggio di Momo è parzialmente ispirato a esperienze personali, avendo fatto lei stessa parte del club di nuoto alle superiori: si abbronzava molto e facilmente e pensava che l’abbronzatura non sarebbe mai andata via. Circa il personaggio di Sae, l’autrice in un altro free-talk spiega che Sae appartiene invece a una tipologia di persone veramente esistenti: persone che non sono mai felici e che cercano volontariamente di interferire nella vita altrui affinché il loro prossimo non sia mai soddisfatto della propria esistenza. La Ueda dice di aver conosciuto personalmente questo tipo di persone…
Nel 1997 Naoko Takeuchi, la famosa autrice di Sailor Moon, pubblicò un volume d’illustrazioni a tiratura limitata: nel volume erano contenuti omaggi a Sailor Moon della stessa Takeuchi e di tanti altri artisti. Anche la Ueda partecipò assieme agli altri, e qui a lato potete vedere perciò la sua personale interpretazione di Usagi, Luna (trasformata in donna, sulla destra) e Hotaru.

Personaggi
MOMO ADACHI
Ribelle, sfacciata, fiera: Momo Adachi appare spesso così agli occhi degli estranei. Anche se il suo aspetto provocante la fa sembrare una ragazza facile, Momo è in realtà dolce e molto timida, innamorata fin dai tempi delle medie del suo compagno di classe Toji. Avendo una pelle che si abbronza molto facilmente (e in Giappone le ragazze che hanno la pelle scura in genere sono considerate di facili costumi), Momo crede di non piacere a Toji il quale sembra prediligere le ragazze con la pelle bianca. Momo trova in Kairi, uno dei ragazzi più popolari del primo anno, un importante amico nonché un sostegno nei difficili momenti e, nonostante Toji sia sempre nel suo cuore, con il passare del tempo si rende conto di provare qualcosa per questo giovane così estroverso e comprensivo.

SAE KASHIWAGI
All’apparenza una ragazza dolce e carina con un fisico perfetto, pelle bianca e abiti sempre alla moda, Sae Kashiwagi si rivela invece infida e malvagia. Imita Momo in tutto e si comporta da civetta con i ragazzi, cercando di conquistare quelli che interessano già ad altre compagne, compresa l’amica Momo, per dimostrare la sua superiorità. Riesce così a scoprire che Adachi è innamorata di Toji e cerca in tutti i modi di conquistarlo mettendo in cattiva luce la sua amica/nemica agli occhi del ragazzo. Kairi è l’unico che scopre fin dall’inizio la natura e gli scopi della ragazza e sarà l’unico in grado di smascherarla.

KAZUYA TOJIKEMORI
Alto con un bel fisico, capelli chiari e occhi castani, Tojikemori, chiamato prima da Momo e poi da Sae “Toji”, è un ragazzo timido e introverso. Innamorato di Momo fin dai tempi delle medie, Toji si appoggia alla perfida Sae Kashiwagi credendo che sia una cara amica della ragazza, per avere un aiuto e un sostegno, non capendo invece di cadere nella sua trappola che mira a dividerlo proprio da Adachi. Grazie all’aiuto di Kairi Okayasu, Toji comprende la vera natura di Sae nonché i numerosi errori che ha commesso nei confronti di Momo.

KAIRI OKAYASU
Alto con fisico atletico, capelli castani e occhi scuri, Kairi Okayasu si rivela essere un antagonista di Toji molto importante. È uno dei ragazzi più popolari del primo anno, ha un carattere allegro e espansivo; sempre attorniato da ragazze diverse, si rivela però una persona profonda e sincera, comprensiva e gentile. Nonostante abbia rubato a Momo il suo primo bacio, Kairi diventa il principale confidente della ragazza e le è sempre accanto cercando di aiutarla e sostenerla contro la perfida Sae. In breve tempo si innamora di Momo ma questo non gli impedisce di aiutare la ragazza nel conquistare il suo grande amore: Toji.

Storia
Volume 1
Un vecchio maniaco si avvicina a una liceale, la ragazza ha la pelle abbronzata e i capelli chiari: il tizio cerca un approccio. Momo Adachi, la ragazza in questione, fa presto a liberarsi del vegliardo, ma non se la prende troppo perché è abituata a situazioni simili: a causa del suo aspetto attira l’attenzione, e spesso completi sconosciuti la avvicinano credendola una ragazza di facili costumi. Come se non bastasse Sae Kashiwagi, la sua “migliore amica”, anziché sostenerla, se la gode un mondo a vedere Momo in difficoltà. Sae è piccola e carina, ha la pelle color avorio, che risalta ancor di più vicino a Momo: in altre parole, tutti si lasciano incantare dal suo aspetto così kawaii, totalmente incapaci di vedere che tale splendore nasconde in realtà un’autentica viperetta. Ma Sae ha un buon motivo per stare accanto a Momo: quest’ultima infatti ha un gran gusto per i vestiti e per la scelta degli accessori adatti, e a Sae non resta che copiarla in tutto, per essere -lei già popolare- assolutamente ricercata tra i suoi coetanei. A scuola, poco dopo aver raccontato a Sae la sua ennesima disavventura, Momo si accorge che la terribile amichetta ha comprato una borsa che proprio il giorno prima lei stessa aveva detto di voler comprare: la desiderava tantissimo per sé, e aveva deciso di tornare l’indomani perché sul momento non aveva abbastanza soldi! Sae aveva cercato di convincere Momo a non comprarla, perché era di cattivo gusto, ma poi era tornata al negozio e l’aveva comprata prima di lei!! Momo non riesce a credere all’ennesimo dispetto servitole dall’amica, quando incontra, nei corridoi della scuola, il bel Toji (a scuola lo chiamano Toji per brevità, in realtà il nome completo è Kazuya Tojikemori -ma questo lo si scoprirà soltanto in seguito): è il ragazzo di cui è innamorata fin dalle medie inferiori, ma di ciò non ha detto nulla a Sae, perché sa che se glielo dicesse l’ “amica” cercherebbe di rubarglielo (e ha pienamente ragione). A ogni modo, il ragazzo è davvero gentile con Momo, e in un’occasione quest’ultima, ascoltando un gruppo di studenti sparlare di lei, sente Toji difenderla. Questo le fa toccare il cielo con un dito, e la rafforza nel suo obiettivo: proteggere la pelle quanto più possibile dal sole, usando creme protettive ed evitando di andare al mare d’estate… quando la sua pelle sarà diventata più bianca di quella di Toji, allora Momo avrà coraggio sufficiente per dichiararsi a lui. Ma Sae tutto è fuorché una stupida: notando le attenzioni di Toji verso Momo, comincia a subdorare qualcosa e con sguardo sornione chiede all’amica se davvero non le piaccia nessuno a scuola… Momo è nei pasticci, deve deviare l’attenzione di Sae da Toji… perciò le dice che sì, in effetti le piace da tempo qualcuno, e indica il primo ragazzo che si trova di fronte. Fortunatamente per lei, il ragazzo è il popolarissimo Kairi Okayasu! Sae abbocca e ci casca come un pesce: la sua prossima mossa è -ovviamente- dirigere tutte le sue moine più sdolcinate verso Kairi, per “rubarlo” a Momo! Ma -sorpresa delle sorprese- Kairi è sì bellissimo, ma anche estremamente intelligente, e non ci mette molto a smascherare la doppiezza di Sae, dicendole che “chi pensa troppo a se stesso perde gli amici”!
Momo non crede alle sue orecchie quando sente che Kairi ha scaricato Sae senza tanti complimenti: ovvio che simpatizzi per lui, adesso! Ma non durerà a lungo: l’indomani si spargono voci che Momo è innamorata di Kairi! La ragazza naturalmente accusa Sae di essere la causa delle voci, ma lei dice di non entrarci nulla. E ha ragione: perché è proprio Kairi ad aver messo in giro quelle dicerie! Momo è avvicinata da un gruppo di ammiratrici di Kairi, che le intimano di stare alla larga dal loro idolo: sanno che si è già permessa di *baciarlo*, perché è stato Kairi a dirlo! Momo non ci capisce più niente, ma quando le ragazze si permettono di rubarle l’unica sua foto di Toji, allora perde completamente le staffe e comincia a picchiarle di santa ragione. Alla scena assiste divertito Kairi, ma, come Momo si accorge della sua presenza, si fionda su di lui e lo mette al tappeto con un destro micidiale. Dopo di che gli chiede quando e dove loro due si sarebbero baciati! Kairi le dice che è stato due anni prima, quando, a causa di un malore mentre stavano nuotando, Momo gli aveva fatto la respirazione bocca a bocca. La ragazza però lo disillude: lei l’aveva tirato fuori dall’acqua, ma a fargli la respirazione era stato il bagnino! Il ragazzo è scioccato dalla rivelazione, ma, poiché Momo gli chiede come abbia potuto diffondere in tutta la scuola quelle falsità, Kairi decide di risolvere il problema facendo diventare le voci *vere*… e la bacia!
Momo reagisce con una ginocchiata… immaginate dove, poi va di corsa a lavarsi la faccia. Adesso però non può più smentire la notizia che loro due si siano baciati, e ha uno shock quando nota che Toji ora non è più gentile con lei! Kairi la raggiunge al club di nuoto (cui la ragazza è iscritta), Momo lo tratta malissimo e quando lui le chiede come mai non nuoti con gli altri lei proclama il suo obiettivo: diventare bianca. Infatti il suo colore naturale è chiaro, ma la sua pelle è ultrasensibile al sole, per questo sembra naturalmente scura. Kairi le dice che l’abbronzatura le dona, e che è un peccato che lei che nuota così bene non lo faccia solo per non diventare più scura.
In seguito è Toji a parlare a quattr’occhi con Kairi: Toji vuole essere rassicurato circa gli scopi del ragazzo, così gli dice che se non ha intenzioni serie è meglio che stia alla larga da Momo. Kairi risponde di essere veramente interessato a Momo… ma con il suo solito strafottente modo di fare: Toji anziché tranquillizzarsi gli intima di non avvicinarsi a lei, altrimenti l’ucciderà! Toji per sapere la verità, cioè se Momo e Kairi stiano insieme, poiché dal ragazzo non è riuscito a cavare un ragno dal buco, decide di chiedere a Sae. Naturalmente anche Sae non sa nulla di preciso, però, mentre i due stanno parlando vedono, non visti, Momo e Kairi insieme.
La ragazza ha deciso proprio in quel momento di levarsi dalle scatole Kairi una volta per tutte, così gli spiattella in faccia tutta la verità: lei è innamorata di Toji fin dalle scuole medie, ed è per lui che sta cercando di schiarirsi la pelle, perché una volta alle medie le dissero che a Toji non piacevano le ragazze dalla pelle più scura della sua!
Kairi anziché demordere insiste a starle appiccicato: i due si allontanano mentre Sae, che ha ascoltato tutto, monta in bestia perché Momo le aveva sempre nascosto i suoi veri sentimenti. Quello che è veramente shockato però è Toji, che, tutto rosso in viso, si chiede quando mai abbia detto una cosa simile (cioè che non le piacevano le ragazze dalla pelle scura), e si allontana rimuginando… L’indomani, mentre Momo sta comprando una crema protettiva, viene avvicinata dal solito viscido maniaco di turno: questi cerca letteralmente di trascinarla verso un hotel lì vicino, ma viene fermato e allontanato da Kairi. Momo vorrebbe ringraziarlo ma lui si comporta da quel buffone che è, così la ragazza lo molla per la strada. A scuola sia Kairi che Momo ricevono un biglietto (scritto da Sae) per un appuntamento in piscina. Kairi è il primo a recarsi sul luogo fissato, ma scivola e cade nell’acqua della vasca, ed è lì che Momo lo trova, galleggiante a testa in giù! La ragazza capisce che non è uno scherzo, si tuffa e lo trae in salvo, ma Kairi non respira e lei allora comincia a fargli la respirazione bocca a bocca. Sopraggiungono sulla scena Sae e Toji (la cosa non è casuale: Sae ha trascinato Toji sul posto): Toji è il primo ad accorgersi che c’è qualcosa che non va e reca soccorso a Kairi, che nel frattempo si è ripreso.
Momo e Toji accompagnano in infermeria Kairi e poi si allontanano insieme… Toji confessa alla ragazza che il giorno prima lui aveva sentito la conversazione tra lei e Kairi! Momo è nell’imbarazzo più totale, ma Toji prosegue dicendo che non è affatto vero che odia le ragazze con la pelle più scura della sua… “Infatti… tu mi piaci” -le dice.
Momo non crede alle proprie orecchie, eppure Toji sembra davvero sincero. I due diventano così una coppia, o meglio lo diventerebbero a tutti gli effetti, se Sae non ci mettesse lo zampino. Tanto per cominciare, per dare credito al cumulo di menzogne che piano piano va formandosi nella sua testolina, Sae bacia Toji mentre Momo li sta guardando! Poi convince la povera Momo che Toji sì, le si è dichiarato, ma solo perché sa che Momo è una ragazza facile, senz’altro più facile di quanto non sia la vera ragazza di cui è innamorato, e cioè la stessa Sae! Momo non vorrebbe credere alle parole dell'”amica”, e cerca di convincere Toji a stare alla larga da Sae, ma il ragazzo non riesce a credere invece alle parole di Momo: la piccola, deliziosa e ingenua Sae è davvero capace di simili nefandezze?
La piccola, deliziosa e ingenua Sae procede così imperterrita nel suo diabolico piano: manda a monte un appuntamento tra Momo e Toji convincendo quest’ultimo ad aspettare la ragazza in un luogo diverso da quello stabilito (quel tonto di Toji crede *davvero* che Sae sia la migliore amica di Momo!). Momo invece lo sta aspettando in piscina… ed ecco che arriva Kairi che la prende in giro come al solito. Manco a dirlo, Toji li vede insieme… Momo sembra più naturale e allegra quando è con Kairi. Toji monta in collera, trascina via Momo e una volta rimasti soli cerca di baciarla…

Secondo volume
Toji cerca di baciare Momo, lei però lo respinge, perché sta cominciando a credere alle parole dell'”amica”, cioè che lui la reputi una ragazza facile. È un momento di forte incomprensione fra i due: la ragazza si deprime ed è Kairi che cerca a suo modo di farle forza. Il giorno dopo i due fanno pace, ma Sae, mentre stanno attendendo alle pulizie di classe, stuzzica nuovamente Momo e questa, esasperata, la fa cadere a terra. Interviene Toji che inspiegabilmente prende le difese di Sae: inutilmente Momo cerca di convincerlo che l'”amica” non è l’angioletto che sembra. Quando più tardi telefona a Toji per chiarire le cose, questi cerca di rassicurarla ma al momento sente un forte mal di stomaco e non se la sente perciò di fare conversazione. In effetti l’indomani lui è assente a scuola in quanto ricoverato all’ospedale per un’appendicite. Momo arriva tardi in classe quel giorno, così resta all’oscuro di quanto accaduto a Toji. Sae ne approfitta e fa spesso visita a Toji in ospedale, come suo solito fa la carina e dice che forse loro due non dovrebbero più essere amici perché si sta intromettendo tra lui e Momo. Nel frattempo a scuola la situazione per quest’ultima si fa sempre più difficile (a causa di voci su di lei, messe in giro da Sae: secondo costei, Momo le avrebbe rubato il ragazzo, cioè Toji!) e l’unico ad avvicinarla è Kairi… ed è proprio grazie a lui che Momo riesce finalmente a sapere che il suo ragazzo si trova in ospedale! Senza por tempo in mezzo, Momo e Kairi si fiondano nel reparto in cui è ricoverato Toji: Kairi, sotto l’ ordine di Momo, neutralizza Sae portandola via di peso e costringendola così ad allontanarsi da Toji, in modo che i due fidanzati possano parlare in pace e da soli. Ma non è così facile chiarirsi, Sae ha fatto bene il suo lavoro e Toji è molto più disposto a credere alla viperetta che non alla sua fidanzata… al punto che Momo minaccia di buttarsi dalla finestra se lui non l’ascolterà fino alla fine! Una minaccia che rischia di mutarsi in tragedia, visto che una folata di vento sta per fare cadere sul serio la ragazza… è Toji che, afferrandola e tenendola stretta a sé, la salva dalla caduta. Nel frattempo, Sae cerca di portare Kairi dalla sua parte: se entrambi si alleano, potranno ottenere l’oggetto dei loro desideri, così Sae avrà Toji, e Kairi Momo! Peccato per lei, però, che Kairi non sia della sua pasta, e non ci pensa due volte a rifiutare la proposta… incautamente, però, Kairi si lascia sfuggire che lui ha effettivamente baciato Momo… un’informazione prontamente usata da Sae, che irrompe nella stanza dove i due fidanzati stanno facendo pace! E scoppia nuovamente l’incomprensione tra i due: sotto le accuse di Sae, Momo non riesce a reagire come dovrebbe, e finisce a sua volta per accusare Toji di lasciarsi manovrare da Sae… è davvero la fine per la storia d’amore tra Momo e Toji?

Considerazioni
Lo stile grafico di questo manga è semplice e dinamico, racconta perfettamente una storia giocata sul “classico” triangolo amoroso. Ma il vero punto di forza di Peach Girl non è il disegno e neanche la storia: è la sapiente maestria con cui quest’ultima è narrata. Da questo aspetto la Ueda sembra una veterana con decenni di esperienza sulle spalle: anche se non è una debuttante, è comunque notevole che un’autrice giovane padroneggi con tanta ostentata sicurezza ritmo, montaggio ed ellissi narrativa… in pratica, una volta che avrete cominciato a leggere Peach Girl non potrete più fermarvi neanche per un secondo, l'”effetto ipnosi” è garantito! Elementi fondamentali sono i personaggi semplici, limpidi ma non banali, e i toni svagati, tragicomici, lontani dallo spessore drammatico tipico, ad esempio, di un Mars. In conclusione: una lettura leggera ed estremamente piacevole, anche grazie ai deformed che di tanto in tanto fanno capolino tra le pagine. Divertimento assicurato… punto fermo di sicuro successo questo, in Giappone come altrove. L’unico difetto di questa serie è che ha trascinato fino all’inverosimile il triangolo amoroso, limitandosi a riproporre schemi collaudati che hanno permesso a Peach Girl di incontrare il favore del pubblico ma non di lasciare il segno nella categoria di riferimento, non offrendo nulla di realmente innovativo.

Circa l’edizione italiana, è necessario puntualizzare che, rispetto alla versione americana, testi e adattamento sono infinitamente più fedeli all’originale. Nell’edizione americana alcuni nomi sono mutati: Sae Kashiwagi è diventata Sae Sasaki, Tojikemori è diventato Tojigamori, mentre Kairi è “americanizzato” in Kiley (anche se -a onor del vero- tecnicamente la lettura Kiley non è sbagliata, essendo “kairi” scritto in katakana, però il personaggio è giapponese e la lettura più esatta è Kairi). Inoltre molti aspetti della vita giapponese sono stati ignorati: giusto per dirne una, Sae chiama da subito Tojikemori “Toji”, mentre nell’originale (e nell’edizione italiana) aspetta a farlo prima che lui stesso non le abbia dato il permesso. Inoltre, sempre nell’edizione americana, la stragrande maggioranza dei testi è stata “sporcata”: i personaggi parlano in maniera più volgare (e incisiva, bisogna ammetterlo). Copertina: nell’edizione Play Press lo sfondo è stato cambiato rispetto all’originale (giallo anziché verde), ma secondo me questo ha giovato, perché lo sfondo giallo della versione giapponese toglieva contrasto e spessore alla figura in primo piano. Per converso, però, l’edizione italiana sfoggia un sovra-titolo inedito, “La dolcezza dell’amore”, che in effetti non esiste né nell’edizione americana né in quella giapponese. L’ adattamento grafico non è male, senz’altro migliore di quello americano. Il lettering è buono tranne nei free-talk e in generale quando è fatto a mano, specie se raggiunge effetti piuttosto risibili (quando i pensieri sono scritti con un lettering dallo spessore uguale a quello utilizzato per il parlato -vd pp. 27 e 30 del primo volume, per esempio). Fin qui nessuna tragedia, comunque… ora viene la fase critica: rilegatura, stampa, impaginazione e rifilo. Rilegatura: un po’ troppo rigida ma non male. Stampa: ahi ahi ahi… il confronto con l’originale purtroppo denuncia una stampa troppo scura, che brucia o annerisce (e più spesso brucia E annerisce) gran parte dei retini. Ma il colpo di grazia lo dà l’impaginazione e il rifilo: la media conta più di mezzo centimetro completamente tagliato sul margine esterno, più un altro mezzo centimetro tagliato tra margine superiore e inferiore… l’armonia della tavola è compromessa, e addirittura compromessa in almeno una pagina (la ventesima!) è la stessa leggibilità! Anche un titolo valido come questo che, pur non offrendo una trama innovativa o personaggi memorabili, presenta una narrazione di livello (ricordiamoci che Peach Girl ha vinto il Kodansha Manga Award del 1999 -categoria shoujo manga-) rischia di apparire mediocre se l’edizione anziché supportarlo, lo penalizza fortemente.

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