Recensione Manga – Devil & Love Song (Akuma to Love Song) di Miyoshi Tomori

A cura di Tsuku-chan (testi) e Sayoko (grafica)

Titolo originale: Akuma to Love Song
Autrice: TOMORI Miyoshi
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 13 -concluso
Anni di pubblicazione: 2007-2011
Rivista di pubblicazione: Margaret

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Devil & Love Song
Casa editrice: Flashbook
Numero di volumi: 13 -concluso
Pubblicato a partire da: Settembre 2011
Distribuzione: fumetteria
Collana: Girls Garden; 5,90 euro.

Akumatolovesongdrama:: Il drama :: 
Titolo: Akuma to Love Song
Sceneggiatura: Yoshida Erika, Okazaki Satoko
Episodi: 8, 45 minuti su Hulu
Prima trasmissione: Giugno 2021
Cast: Asakawa Nana (Kawai Maria), Okuno So (Kanda Yusuke), Iijima Hiroki (Meguro Shin).

Storia
Incredibilmente graziosa, dal viso delicato e dalla voce soave: è proprio questo che rende Maria Kawai così diabolica, talmente tanto da riuscire a corrompere le persone.
Schietta, diretta e con un’attitudine naturale nel comprendere le altrui personalità riesce a far sentire inferiori gli altri. Per questo non è semplice stringere amicizia con Maria, la quale ormai ha quasi smesso di credere che la fede sarà ricompensata con la salvezza.
Espulsa dal St. Katria, un istituto religioso, Maria si trasferisce nell’istituto superiore Touzuka. Prima ancora di mettere piede in classe, già girano pettegolezzi sul suo conto e mentre i suoi futuri compagni di classe spettegolano chiedendosi quale sia il motivo della sua espulsione, Maria zittisce tutti spiegando loro che si tratta di violenza: ha picchiato un insegnante.
Fin da subito l’atmosfera si fa pesante: l’estrema schiettezza e mancanza di tatto della ragazza riesce perfino a far rimanere a bocca aperta Yuusuke Kanda, il classico “amicone” di tutti e Shin Meguro, l’asociale di turno. Ma Yuusuke non si dà per vinto e mentre accompagna Maria in giro per la scuola le spiega che il suo modo di esprimersi è estremamente duro, basterebbe dire le cose con più dolcezza, con un’espressione un po’ più docile… Insomma basterebbe tentare una “trasformazione” che la renda più kawaii (il termine richiama chiaramente il cognome della protagonista); Maria tenta, ma il risultato è comicamente minaccioso!
La ragazza diviene quindi bersaglio di maltrattamenti da parte delle sue compagne e quando Yuusuke e Shin le chiedono se l’indomani verrà nuovamente a scuola, Maria se ne esce con uno spavaldo “sicuro!” e un mezzo sorriso.

Scalfire Maria non è facile, per questo le compagne di classe le giocano tiri sempre più mancini: prima convincono Tomoyo Kousaka, detta Nippachi, una ragazza debole e sottomessa, a incolpare Maria di averla maltrattata e poi ad invitarla a una festa di benvenuto al karaoke. Maria capisce subito che si tratta di un inganno, ma decide di andare ricordando le parole di una suora del suo vecchio istituto “è stupido sospettare degli altri da principio” con la speranza che anche per lei sia possibile essere “salvata”. Prima di andare però Tomoyo spinge Maria per le scale ferendola e scappa… Ovviamente la festa è tutta una farsa e le compagne di classe le dicono chiaramente di detestarla, tuttavia Maria è decisa a scoprire se davvero credere porti alla salvezza. Così, lasciando le ragazze interdette, dice di aver fiducia in loro, poiché è meglio credere che non credere per nulla. In quel momento arriva Yuusuke accompagnato da Tomoyo, la quale ha raccontato al ragazzo cosa sta succedendo: con il suo solito fare allegro e amichevole, Yuusuke riesce a sistemare le cose.
Nel frattempo lo scontroso Shin, capito al volo che l’invito alla festa è un tranello, sta correndo a perdifiato da un karaoke all’altro per trovare Maria…

Il giorno dopo Tomoyo finge di essersi fatta male a una gamba per colpa di Maria, Yuusuke dice di non credere che la ragazza possa averlo fatto veramente e Maria gli risponde che non c’è nulla di più doloroso che non credere alle persone (ovviamente pensando a Tomoyo), le ragazze così la denunciano subito al professore che la insulta. Sotto lo sguardo attonito di tutti, il freddo Shin si alza impetuoso e prende in spalla Maria per portarla all’ospedale a medicare la caviglia dopodiché le propone di andare a comprare le scarpe dato che la ragazza è in ciabatte; Maria si innamora a prima vista di una paio di scarpe tutte fiocchi e trine con il tacco alto, ma Shin le dice di sceglierne un paio comode, ovviamente offre il ragazzo dato che Maria non ha con sé i soldi.
I due si fermano a discutere in un parco e Shin le dice di smettere di scusarsi con lui come ha fatto tutto il pomeriggio e Maria gli spiega che ha paura di venire odiata da lui e si confida dicendogli che lo sente molto più vicino che non Dio o le suore nella sua vecchia scuola. Shin tira fuori da una busta le scarpe tutte pizzi e fiocchi di cui Maria si era innamorata e le dice di non scusarsi, la ragazza così lo ringrazia di cuore: Shin si rende conto di essersi innamorato di Maria, ma sapendo che la ragazza è molto scaltra, promette a se stesso di non lasciarglielo mai scoprire…

L’indomani Maria vede tutto più kawaii, ogni cosa sembra aver subito una “trasformazione”…
A scuola, mentre iniziano a girare pettegolezzi su Maria e Shin, le malefiche compagne di classe danno la colpa a Maria dell’assenza di Tomoyo e il professore, dopo averla insultata, le dice che è compito suo andare a trovare la ragazza, così Maria chiede a Yuusuke di accompagnarla. Strada facendo Maria dice a Yuusuke di aver forse compreso cosa è la “trasformazione” di cui il ragazzo le parlava: è guardare ogni cosa con un nuovo punto di vista, considerandola kawaii quando non lo è. Yuusuke le dice invece di sbagliarsi: la “trasformazione kawaii” non è il modo in cui si guardano le cose, ma il modo in cui ci si deve mostrare agli altri per sopravvivere in pace…

Considerazioni
“Il diavolo e la canzone d’amore”, un titolo forse criptico – e magari anche fuorviante – a primo acchito, ma che a un secondo sguardo svela molto dell’opera stessa poiché, a dir la verità, proprio nel titolo sono indicati i temi principali di Akuma to Love Song, lo shoujo non fantasy, ma scolastico di Tomori Miyoshi.
Può il diavolo essere perdonato? Può essere egli stesso salvato se crede? E soprattutto, chi è veramente il Diavolo: la persona che tira fuori la profonda essenza degli altri, buona o cattiva che sia, o coloro che crocifiggono ed etichettano come Diavolo tale persona?
Maria è il “diavolo” in questione, avere a che fare con lei non è semplice: diretta e schietta, comprende gli animi altrui molto bene e non si fa scrupoli a dire ciò che pensa anche se a volte senza quella mancanza di tatto, o meglio, di finta cortesia che la società impone per fare bella figura.

Una protagonista un po’ atipica quella che non piange e frigna per ogni cosa, quella che, nonostante sia bersagliata dalle compagne e isolata, si dirige ugualmente a testa alta verso di loro, quella che ha una lingua tagliente e nessuna cortesia imposta nei confronti degli altri, così è Maria Kawai: seduce col suo fascino ammaliatore, ma allontana con il suo essere talmente puro da risultare diabolico.
È così che i personaggi che ruotano attorno a Maria si ritrovano a fare i conti con i loro lati oscuri, con la loro natura maligna: alcuni si salvano e altri no e, suo malgrado, da diavolo Maria sembra essere l’angelo che redime gli altri.
Accade così anche per i due protagonisti maschili, il moro Shin e il biondo Yuusuke, che forse a una prima occhiata vestono bene i panni dei classici stereotipi da personaggi/rivali da shoujo manga: il moro taciturno e il biondo amichevole con tutti, il moro che cerca il più possibile di sfuggire alle relazioni interpersonali e il biondino che fa delle “pubbliche relazioni” la sua caratteristica peculiare. Eppure questo equilibrio si rompe molto presto svelando lati di entrambi i ragazzi che escono fuori dai soliti canoni, a partire dalla realizzazione di entrambi del valore e dell’interesse che hanno per Maria, che li porta a essere apertamente rivali.

Altro tema che sembra avere importanza e che apprendiamo dal titolo è la musica: Maria proviene da un istituto religioso dove preghiere e inni sacri sono all’ordine del giorno, inoltre nel corso della storia questo è un tema ricorrente, non solo perché molte situazioni hanno a che fare con l’organizzazione di cori o concerti scolastici che la coinvolgono in prima persona o perché alcune scene importanti si svolgono nei karaoke, ma perché, come se invocasse il perdono, Maria è solita cantare inni a squarciagola senza curarsi delle altrui considerazioni poco benevole. Inutile forse dire che, oltre a una ammaliante bellezza, il diavolo ha anche una voce incantevole…

Come ingrediente standard della maggior parte di shoujo scolastici troviamo il bullismo: anche in Akuma to Love Song ce n’è, ma con una sfumatura diversa, sicuramente più seria. Il bullismo diviene una sorta di “terrorismo psicologico” perpetrato prima dalle compagne di classe e poi persino da un docente; i tiri mancini che vengono giocati a Maria iniziano dalla classica distruzione di effetti personali e si fanno man mano più pesanti fino a giungere alle insidiose calunnie personali che serpeggiano onnipresenti e letali fra la gente e che macchiano irreparabilmente la dignità di una persona.

La storia focalizza le personalità di ogni personaggio, i sentimenti e le logiche di ognuno, quindi non ci sono situazioni avventurose o particolari, da questo punto di vista è uno shoujo scolastico in piena regola, l’unico lato oscuro è il passato di Maria che viene accennato quasi subito e viene pizzicato di tanto in tanto per solleticare la curiosità del lettore: cosa ha reso Maria il diavolo che è ora?

Per quanto riguarda il disegno le tavole sono pulitissime e ordinate, il tratto è elegante e morbido, le anatomie sono ottime e i movimenti dei personaggi sono rappresentati con naturalezza; particolare attenzione è data agli sguardi e al viso in generale. A richiamare la dualità di molti aspetti di Akuma to Love Song – il diavolo e l’angelo, il peccato e il perdono – anche nei disegni c’è una preponderanza di nero e bianco, sebbene i retini siano molto utilizzati.
Ultima nota di merito i Super Deformed di Maria: su consiglio di Yuusuke, Maria cerca di apparire più kawaii quando comunica con gli altri, inclinando leggermente la testa… purtroppo però il risultato è comicamente minaccioso e invece di essere tranquillizzati, gli altri si intimoriscono ancora di più.

In definitiva, Akuma to Love Song è decisamente uno shoujo più che piacevole e, pur non presentando un plot particolare, si distacca dalla massa omogenea di shoujo scolastici del mercato giapponese (e ovviamente anche del mercato italiano) per il tratto delizioso, per il gradevole mix di elementi sopra descritto e per la protagonista Maria unica e originale nel suo genere.

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