A cura di Giorgia-bi (review), Nimue (autrice) ed Emy (grafica)
Titolo originale: Koibana! Koiseyo Hanabi
Autrice: NANAJI Nagamu
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 10 -concluso
Anno di pubblicazione: 2007
Rivista di pubblicazione: Margaret
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Koibana!
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 10 -concluso
Pubblicato a partire da: Febbraio 2010
Distribuzione: edicola e fumetteria
Edizione: € 3.90, collana SHOT.
:: L’autrice ::
Nata il 19 febbraio nella prefettura di Hyogo, ha esordito nel 1995 con Ai ga Areba! pubblicato su “Margaret” di Shueisha, rivista per la quale lavora tuttora. La sua opera più importante, Parfait Tic! è anche, sinora, la più lunga, con 22 volumetti totali. Esportata con successo all’estero, in Italia ha ricevuto un discreto successo. Nanaji sensei ama leggere manga, le caramelle al miele e i takoyaki. Odia gli insetti. Nei free talks dei suoi manga parla spesso della famiglia, in particolare della figlia.
Storia
Hanabi Marui ha quindici anni, due sorelle e un bel gruppo di amiche; il suo unico problema consiste nell’odio atavico che nutre per il sesso maschile. Fatta eccezione per i bambini e gli uomini adulti come il padre, tutti gli altri esponenti del genere la ripugnano: detesta le loro voci, il loro odore, la loro volgarità! Anche il semplice tragitto verso la propria classe (femminile, naturalmente) è una vera e propria tortura: ogni giorno Hanabi si sforza di percorrere il corridoio tappandosi occhi, orecchie e narici, e strisciando lungo le pareti nella speranza di evitare qualsiasi contatto. Proprio questo suo curioso incedere attira l’attenzione di Chikai Uno, il ragazzo più desiderato dell’istituto, che pur essendo fidanzato non riesce a digerire l’idea che una ragazza possa non essere attratta da lui. In effetti Hanabi scopre da subito di non essere turbata dalla vicinanza di Chikai (pare che egli abbia la strana consuetudine di lavarsi e profumarsi), ma si sforza di dissimulare questa singolare scoperta ostentando verso di lui la medesima freddezza che riserva a tutti.
Naturalmente il bellimbusto non è disposto a digerire lo smacco, e cercherà in tutti i modi di ammaliare Hanabi con il suo fascino. La malcapitata si sforzerà di resistere, anche quando amiche e insegnanti sembreranno in combutta per farle ammettere di essersi presa una bella cotta…
La verità è che Hanabi sa bene che, se ammettesse di provare qualcosa per Chikai, sarebbe condannata a soffrire: questo gioco di seduzione è per lui un semplice passatempo, al termine del quale perderà ogni interesse per la sua ‘vittima’. Nel corso dei capitoli che compongono questa serie, la protagonista sarà chiamata a scegliere tra l’ammissione di un sentimento impossibile e la scelta di continuare a evitare il dolore e, con esso, la rinuncia alla possibilità di vivere una storia d’amore.
Considerazioni
Rispetto ai tempi di Parfait tic Nagamu Nanaji ha fatto un sensibile passo in avanti: se infatti con la sua opera precedente le ci sono voluti una decina di volumi per perdere completamente il controllo sulla trama, in Koibana! il colpaccio le riesce già al secondo tankobon. Prendiamo il concept su cui si basano i primi capitoli: abbiamo da un lato una ragazza disgustata dai suoi coetanei maschi, e dall’altro un bel ragazzo vanitoso e prepotente. Hanabi non nasconde particolari traumi o problemi, semplicemente come tante preadolescenti preferisce la delicata compagnia femminile alla prepotenza del testosterone impazzito. Dal canto suo, Chiaki è un ragazzo serenamente fidanzato e gratificato dalle attenzioni di buona parte delle sue coetanee: il fatto che Hanabi gli si dimostri ostile lo offende, e lo spinge a volerla vedere a tutti i costi ai suoi piedi. Certo, non si tratta di una situazione particolarmente originale, ma da essa potevano scaturire dinamiche interessanti, o quantomeno simpatiche variazioni sul tema del corteggiamento estenuante. Niente di tutto questo: Hanabi capitola in una manciata di pagine. Ma come? Anni di repulsione totale verso il cromosoma Y, e la ragazza crolla di fronte al primo che la molesta… solo perché non puzza? C’è qualcosa di profondamente stonato (e diciamolo, di diseducativo) in questo repentino sviluppo. Pochi giorni di strattonamenti e di esibizionismo, e Hanabi si ritrova innamorata, senza nemmeno covare un autentico risentimento verso la superficialità di Chiaki: lui l’ha illusa per diletto, ma lei non può fare altro che volergli bene. Una volta ottenuto ciò che voleva, il mascalzone inizia ad alternare piccoli segni di pietà a chiari riferimenti all’inferiorità di Hanabi rispetto alla sua bella fidanzata: ma come fa la poverina a non sentirsi gratificata, quando lui la definisce un cagnetto scodinzolante? Archiviato quindi in poche mosse il conflitto tra i sessi, eccoci alle prese con la solita commedia scolastica, con i soliti triangolini, con i soliti comprimari stereotipati – inclusi i professori nelle improbabili vesti di Cupidi, e con le solite dinamiche smut da quattro soldi. Il tratto della Nanaji si è fatto più maturo, pieno e voluttuoso; ma anche su questo piano non raggiunge mai un’autentica e genuina sensualità, soffermandosi sul voyeurismo e su pose così ostentate da suonare false o grottesche. In due soli volumi, si ha la sensazione di aver iniziato una serie e di essersi ritrovati a leggerne un’altra. Chi scrive ritiene non sia indispensabile scoprire se, a seguire, la narrazione sarà in grado di disperdersi in ulteriori direzioni.
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