Recensione Manga – Royal Seventeen di KAYONO

A cura di Nimue (testi), Demelza (grafica) e Martina (info)

Titolo: Royal 17 (Royal Seventeen)
Autrice: KAYONO
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 3, concluso
Anno di pubblicazione: 2005
Collana: Flower Comics
Rivista di pubblicazione: Cheese!

:: Il manga in Italia :: 
Editore: Flashbook
Numero di volumi: 3, concluso
Inizio pubblicazione: Ottobre 2006
Distribuzione: fumetteria, librerie e online
Collana: Girls Comics Series
Senso di lettura: orientale, con sovraccoperta
Periodicità: bimestrale; 5,90 euro.

Storia

VOLUME 1

Rumina Hanaki è una liceale, però non può vivere la giovinezza come la maggior parte delle sue coetanee, perché è l’erede della multinazionale Hanaki. La sua vita è sempre stata invidiabile, circondata ogni giorno da cameriere, paggi, governanti (e addirittura medico personale, truccatori e parrucchieri!), lezioni di lingue, di violino e di equitazione. Purtroppo la ricchezza non compra la felicità, Rumina questo lo sa bene, infatti è davvero stanca della sua gabbia dorata e appena può cerca di fuggire al controllo dei genitori e dell’inflessibile nutrice, oltre al fidanzato impostole, Taro Yanagiba.
È proprio durante una di queste “diserzioni” alla routine quotidiana, mentre sta riflettendo amaramente che non è neanche libera di innamorarsi di chi le pare, che incontra un bellissimo ragazzo. Questi, tra l’altro, la cava d’impaccio perché si offre di pagarle il pranzo, dato che lei ha dimenticato il portafoglio… mentre lo osserva evidentemente rapita dal suo aspetto attraente, si rende conto che indossa la divisa del liceo Royal, lo stesso che frequenta lei. Come ha fatto a non essersi mai accorta di un tipo così bello?
Il fatto di averle offerto il pranzo ha però un prezzo: il giovane le chiede un appuntamento! Rumina da principio è abbastanza contrariata e rifiuta, però presto la situazione prende una piega inaspettata: per scrollarsi di dosso questo pericoloso pretendente, la ragazza afferma di avere già un fidanzato (anche se non le piace, almeno le è utile); quando però lui le chiede se ama questo fidanzato, la giovane diventa furiosa e fa per andarsene. A questo punto il misterioso tipo rivela di sapere tutto di lei e cerca di ricattarla, minacciando di raccontare ai suoi genitori la verità sulla sua fuga, sempre che non si decida a uscire con lui! Rumina a questo punto cerca di schiaffeggiarlo, ma lui è più veloce, la immobilizza e le strappa un bacio, dal quale però lei non sembra disgustata, anzi…
All’arrivo a scuola si imbatte nell’amica Jessica e poi nel “fidanzato” Taro, che cerca di affibbiarle un anello con il prezzo ancora attaccato… Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: Rumina preferisce morire che fidanzarsi ufficialmente con un uomo talmente insensibile e fuori dal mondo!
Più tardi, mentre sta rimuginando sui suoi spasimanti (pensando che preferirebbe mille volte stare con il tipo irritante della mattina piuttosto che con Taro), viene sorpresa dalla banda dei teppisti della scuola, che tentano di approfittarsi di lei, l’illustre erede degli Hanaki. Per fortuna viene salvata dal suo “cavaliere misterioso” che stava giusto schiacciando un pisolino nelle vicinanze. Per aiutarla però quest’ultimo pretende qualcosa di più del famoso appuntamento con lei: Rumina è seccata, ma promette di fare qualsiasi cosa se lui l’aiuterà. E questa è la sua mossa vincente: il ragazzo è fortissimo e stende gli avversari in un battibaleno. Rumina è ancora scossa dall’accaduto, ma quando capisce che lui l’avrebbe aiutata sin dall’inizio, si arrabbia e gli chiede perché la prenda sempre in giro: la sua risposta (perché “la vuole tutta”) è coronata da un bacio mozzafiato, unitamente al pensiero di Rumina “Io ti odio da morire… Dal primo momento in cui ti ho incontrato mi hai fatta sentire così… Chi sei?”.
L’arcano è presto svelato: si tratta di Alain Kazami, la guardia del corpo personale scelta dal padre di Rumina per la sua protezione. Davanti al padre Alain fa finta di non conoscerla ma, una volta da soli, rivela a Rumina che già sapeva sarebbe diventato la sua guardia del corpo (per questo aveva voluto conoscerla, per un’indagine preliminare sulla cliente da salvaguardare), ma che per proteggerla vuole che lei mantenga la promessa di fare qualsiasi cosa lui le chiederà, in fondo gli è parso che non le dispiacesse poi tanto essere baciata… E sta per ottenere qualcosa di più di un bacio dalla ragazza, quando i due sono interrotti dall’arrivo della nutrice: prima che Rumina vada al suo controllo medico quotidiano Alain le promette che quando saranno davanti agli altri le ubbidirà, ma quando saranno da soli sarà lei doversi sottomettere al suo volere. Rumina è sconvolta, ma dopo aver visto la doppia faccia che il giovane fa davanti ai suoi genitori decide di dargli una bella lezione: se non sarà in grado di proteggerla, perderà il lavoro! Per questo motivo la ragazza decide di andare a scuola in metropolitana e provoca un gruppo di delinquenti, ma Alain è sempre vigile e pronto a soccorrerla.
Una volta a scuola il bodyguard si scontra con Taro e ovviamente ha la meglio anche su di lui in tutti i sensi: si scopre infatti che è uno studente modello, intelligente, abile negli sport e sempre pronto a correre in aiuto della sua protetta, come per esempio in occasione di una lezione di ikebana, durante la quale Rumina si punge un dito con una spina… Alain la soccorre immediatamente, dicendole di stare tranquilla, che se dovesse succedere qualcosa, correrà subito da lei. Queste parole mettono ancora di più in subbuglio il cuore della fanciulla, confusa dalle attenzioni della sua guardia del corpo e dalle parole delle sue compagne, che le chiedono quanto costino i servigi del ragazzo… Rumina in preda a un profondo turbamento (non riesce ancora a capire se Alain è gentile solo perché viene pagato da suo padre o perché prova qualcosa per lei) fugge durante la lezione di equitazione. Il problema è però che ha montato Hurricane, un cavallo che ha l’abitudine di correre a briglia sciolta… per fortuna Alain la raggiunge e la salva appena in tempo.
La ragazza è un po’ riluttante a lasciarsi andare tra le braccia del suo salvatore, però alla fine cede: non le importa se la protegge solo in cambio di denaro, ormai l’ha stregata e non può più vivere senza di lui! I due giovani si abbandonano a un bacio appassionato… peccato che dietro a un albero Taro, roso dalla gelosia, li stia osservando e mediti di rivelare tutto al padre di Rumina…

N.B. Nei volumi sono contenute anche 2 storie brevi: “Club Papillon” (vol.1) e “Pafie hime to 40 nin no touzoku” (vol.3), oltre alle mini-storie umoristiche di Merumo, protagonista di Beautiful Witch: “Merumo tan makari tooru”.

Considerazioni
“Rumina Hanaki, diciassette anni, erede della multinazionale Hanaki, era stufa marcia della sua vita da principessa!”: così inizia questo manga, con una frase che ci svela l’essenza stessa della storia, ambientata stavolta nel mondo dorato dell’alta società, lontano anni luce dalla vita della gente comune (come erano anche i mondi fantasy di Magical Lamp o Beautiful witch) ma comunque reale. Infatti la protagonista da questo mondo dorato vuole proprio scappare! Non ne può più della sua esistenza sì agiata, ma anche prigioniera di convenzioni e rituali che penso stancherebbero chiunque.
È l’incontro con Alain, che poi si rivelerà la guardia del corpo scelta per lei dal padre, a farle capire una volta per tutte che non può più essere schiava della sua stessa vita e che, ovviamente, le farà anche capire il significato della parola amore (visto che anche il fidanzato, Taro, le è stato imposto dalla “ragion di stato” della famiglia Hanaki).

Rumina dal punto di vista grafico è la classica protagonista di Kayono, carina e prorompente, così come Alain è affascinante, virile, ma un po’ provocatorio e Taro è stolido e legnoso. A mio avviso lo stile intrigante di quest’autrice può essere considerato come il più “particolare” tra quelli degli shoujo manga degli anni duemila, soprattutto per le forme generose di cui dota le sue eroine, ma anche per la muscolosa plasticità dei personaggi maschili, che prendono certamente le distanze dagli stilemi dei manga per ragazze più “classici” (e come ‘classiche’, qui intendo anche storie recenti, dove però le caratteristiche fisiche dei personaggi sono quelle che si sono mantenute più o meno costanti dagli esordi, cioè corpi filiformi per entrambi i sessi; forme femminili più o meno accennate…) e si avvicinano maggiormente a quelli degli shounen. Con questo non voglio certo affermare che Kayono disegni storie per ragazzi, sia chiaro!

Sicuramente due sono i punti di forza del suo stile: i visi espressivi e minuziosamente curati e il gusto ricercato per l’abbigliamento fin nei dettagli più minuti (specialmente accessori alla moda e acconciature). Per quanto riguarda i visi, gli occhi in particolare sono davvero stupendi, forse i migliori tra quelli visti nei manga del periodo; per non parlare poi dei dettagli che riesce a inserire, come orecchini, pendenti, fermagli, forcine e chi più ne ha, più ne metta! Sempre tutti curatissimi, of course. Il tratto della sensei appare migliorato rispetto alle opere precedenti, è sempre più pulito e preciso. L’unica pecca che posso trovare nei suoi disegni è una certa sproporzione tra i fisici (davvero straripanti, soprattutto a livello di seni e glutei femminili) e mani e piedi, che spesso sembrano troppo piccoli rispetto al resto del corpo (ma anche in questo caso devo assolutamente segnalare la meticolosità di Kayono nel realizzare le unghie delle sue eroine, sempre curatissime persino per quanto riguarda la nail art!). Kayono, graficamente parlando, prende le distanze da molte delle sue colleghe anche per quanto riguarda la cura che mette nel tratteggiare i fondali e i personaggi di contorno: insomma, è una maestra di accuratezza (punto che io segno decisamente a suo vantaggio!).

A livello di caratterizzazione dei personaggi, sia Rumina che Alain sembrano, almeno per il primo volume, piuttosto convenzionali per il tipo di storia di cui sono gli interpreti: lei è la “principessa” stressata dal troppo lusso, lui è il bel cavaliere incaricato di proteggerla e da cui, inevitabilmente, si sente attratta (ma non tutto oro ciò che luccica…). Peculiarità delle storie di Kayono è poi la componente piccante, miscelata però con sapienza a momenti comici (le apparizioni del fidanzato Taro o della governante e dell’entourage dedito alla cura della persona di Rumina) e ad altri di maggiore tensione emotiva.

A conti fatti Royal 17 è un manga consigliatissimo sia a chi ha voglia di leggere una storia non troppo impegnativa, ma comunque piacevole, a chi ama i disegni curati e i dettagli preziosi (credetemi, sono una gioia per gli occhi), o semplicemente a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso, oltre ovviamente a chi ha già avuto modo di apprezzare la verve di Kayono dalle sue opere precedenti, Beautiful Witch e Magical Lamp.

Gallery

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