A cura di Livio (review) ed Emy (grafica)
Titolo: Wanted
Autrice: HINO Matsuri
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Volumi: 1, concluso
Anno di pubblicazione: 2005
Rivista di pubblicazione: Lala
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: J-Pop, collana Romance
Numero di volumi: 1 (conclusa)
Data di pubblicazione: Dicembre 2007
Senso di lettura: giapponese
Prezzo: 5,90€, con sovraccoperta.
Storia
Matsuri Hino, poco prima di dedicare le sue energie ai principi azzurri delle fiabe e ai collegi vampireschi, aveva pensato a una divertente saga piratesca in 3 capitoli (ai quali forse un giorno verrà dato un seguito). Chiude il volume una storia breve, “In primavera, fiori di ciliegio”, completamente scollegata dalla serie che dà il titolo al volume, e ambientata in epoca Meiji.
Riassumeremo in questa sede, quindi, i tre capitoli della saga.
Captain Skulls
La storia, ambientata nella fine del XVII secolo, ha per protagonista la giovane Armelia. Orfana, dotata del dono del bel canto, è felice di potersi esibire presso le importanti famiglie nobili mediterranee. È inoltre amica sin dall’infanzia di Luz, nipote del governatore. L’idillio è però destinato a spezzarsi quando il suo compagno di giochi viene rapito da una banda di pirati.
Ormai grande, Armelia decide quindi di fingersi un uomo e imbarcarsi (con il nome di Alto) su una nave di pirati, spinta dal desiderio di ritrovare il suo amico Luz.
L’accoglienza sulla nave non è purtroppo delle migliori: Armelia/Alto è un mozzo piuttosto gracile e inesperto, e la vita dei pirati non è agiata e comoda come quella nelle corti; tuttavia, le viene ugualmente concesso di unirsi alla ciurma, e scoprirà nei suoi compagni di viaggio dei buoni amici e confidenti. Peccato per il carattere scontroso del bel capitano Skulls, che in più di una occasione dà alla ragazza l’impressione di essere di troppo…
Dopo un’accidentale caduta in mare, Armelia viene salvata dal capitano, e l’intera ciurma scopre la vera identità della ragazza. Tutto ciò non le sarà d’aiuto: il capitano rivelerà presto la sua natura cinica e aggressiva, mostrandosi infastidito dalla presenza della ragazza e dalla sua volontà di ritrovare l’amico di infanzia, che sembra scomparso per sempre. Tutto questo, finché un imprevisto non giunge a mettere alla prova i sentimenti dei personaggi: Armelia viene presa in ostaggio da una banda nemica e Skulls la protegge a costo della vita. Armelia riconosce finalmente, nel burbero pirata, l’amico di infanzia che da tempo stava cercando.
Il nemico dei pirati
Armelia ha ancora qualche problema ad accettare la nuova personalità del suo amico: il Luz dei suoi ricordi è ormai il pirata Skulls, dallo sguardo malvagio e dai modi bruschi e severi. Inoltre non mancano sulla nave i battibecchi e le incomprensioni, e certamente una presenza femminile non contribuisce a mantenere l’equilibrio tra i membri della ciurma. Ancora, la marina militare sta vistosamente espandendo il suo raggio di controllo: urge quindi verificare immediatamente l’effettivo potere esercitato dalla marina. Armelia non tarda a prendere l’iniziativa in aiuto dei suoi amici, facendosi ingaggiare come cameriera in una taverna frequentata da soldati dell’esercito, con l’obiettivo di indagare e carpire informazioni. Ma i pirati suoi amici hanno la stessa idea, e, travestiti da gentiluomini, si recano anch’essi alla taverna. Il loro piano purtroppo fallisce e vengono riconosciuti. Armelia non riesce a fuggire, e viene imprigionata e tenuta (ancora una volta) come ostaggio: il capitano della marina militare vuole servirsi di lei per catturare Skulls. Riuscirà il coraggio della banda di pirati ad avere la meglio?
La leggenda dello spartito maledetto
I pirati vanno alla ricerca di un misterioso spartito musicale, contenente un brano dalla leggendaria bellezza. A questo spartito è però legata una maledizione: pare infatti che, chiunque venga a contatto di questo spartito, sia destinato a morire.
L’interesse verso lo spartito divide i componenti della ciurma. Armelia sogna di poter cantare il pezzo scritto nello spartito; ai pirati, invece, non interessa altro che il ricavo economico che potrebbero ottenere dalla vendita del prezioso cimelio.
Giunti sull’isola, i pirati si accorgono di non essere soli: già i soldati della marina avevano provato a cimentarsi nella ricerca del leggendario spartito, restando però intrappolati nei tranelli disseminati lungo il cammino. Nel frattempo, Armelia e Skulls incappano nel capitano Reid (incontrato nel capitolo precedente), e si presenta finalmente l’occasione per un chiarimento definitivo. Il capitano Reid e il pirata Skulls erano amici d’infanzia, legati dalla promessa di vendicarsi della banda di pirati che uccise i loro genitori.
Trovato lo spartito, quest’ultimo offre ai due l’occasione di riappacificarsi…
Considerazioni
Dopo Merupuri, edito nel 2005, c’era da aspettarsi il ritorno di Matsuri Hino nella nostra penisola, soprattutto dopo il successo dei suoi ultimi lavori (Merupuri e Vampire knight): ecco quindi l’ennesima operazione di “rilancio” commerciale di un’autrice, operata attingendo dal suo catalogo, e nella fattispecie pubblicando le sue opere d’esordio, nell’attesa di nuovo materiale dal Giappone. Per una volta, si tratta di una scelta relativamente felice. Matsuri Hino è un’autrice dall’interessante potenziale creativo, abile illustratrice, divertente nella narrazione quanto nella grafica.
Il volume unico Wanted raccoglie dei capitoli dal sapore ancora acerbo, presenta più di una sbavatura e qualche giustificata ingenuità, ma al contempo contiene in embrione tutte le peculiarità artistiche della sua giovane autrice.
Decisamente buono il tratto: libero dalle mezzetinte gotiche di “Vampire knight”, addolciti i tratti di Captive heart, i personaggi di Wanted ricordano per fisionomia i colleghi di Merupuri, per i quali anticipa un gusto estetico originale e piacevole, fatto di posture dinamiche e coreografiche, drappeggi e capelli volti a bilanciare ed equilibrare la tavola (e quindi elementi di grafica e design, più che meri esercizi di stile), gradevoli composizioni in economia di tratteggi e chiaroscuri, ricche di vezzi e orpelli, in una lettura decisamente “kawaii” delle bande piratesche. Più che altro, un autentico harem virtuale a uso e consumo del suo pubblico femminile.
Qualche appunto in più potrebbe essere fatto alla sceneggiatura, non ottimale in molti passaggi, e talvolta scoraggiata da una regia al servizio più dell’avvenenza dei personaggi che delle dinamiche narrative. Certo la suddivisione in capitoli contribuisce ad aumentare il senso di frammentarietà e incoerenza, ma definisce (inconsapevolmente?) il limite e il pregio di questo volume: una raccolta di avventure di dichiarata fantasia, “easy reading” con qualche sorpresa, un plot mirato alla celebrazione estetica dei suoi personaggi, ispirato alla commedia teatrale tradizionale.
Possiamo consigliare la lettura di questo divertissement dal sapore fiabesco ed esotico, che risulterà particolarmente godibile a un pubblico in cerca di una lettura giovanile e d’intrattenimento.
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