Recensione Manga – Clover di Toriko Chiya


A cura di Martina (testi), e Sayoko (grafica)

Titolo originale: Clover
Autrice: CHIYA Toriko
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 24, concluso
Anni di prima pubblicazione: 1997-2011
Riviste di pubblicazione: Bouquet, Cookie, Chorus

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 24, concluso
Data inizio pubblicazione: Agosto 2005
Collane: Fan, Express dal 18° volume
Distribuzione: fumetteria
Prezzo: 4,20 €.

:: L’autrice ::
Toriko Chiya è nata il 25 Agosto a Tokyo. Dopo aver lavorato per un certo tempo in una catena di alberghi, seguendo un corso di mangaka, debutta nel 1988.
Il suo lavoro più rappresentativo è Clover, che è anche il più longevo, in cui si riflette la sua passata esperienza lavorativa. La serializzazione di Clover non è stata sempre regolare: il manga inizialmente fu pubblicato sulla rivista “Bouquet” di Shueisha, chiusa nel marzo del 2000 per essere sostituita da “Cookie”. Le mangaka che pubblicavano su “Bouquet” di conseguenza passarono a “Cookie”, proseguendo qui le opere ancora in corso: anche Toriko Chiya seguì le sue colleghe fino al 2004, quando problemi di salute la costrinsero a interrompere la serializzazione di Clover.
Questa riprese circa due anni dopo sulla rivista “Chorus”, poi nota come “Cocohana”, fino alla conclusione della storia nel 2010.
Al termine di Clover, pur dedicandosi ad altre storie la Chiya decise di non mettere completamente da parte la sua serie più importante creandone il seguito intitolato Clover Trèfle. Altre serie significative nella carriera di questa mangaka sono Tengoku no Hana (I fiori del paradiso) raccolta in 6 tankoubon e Tokyo Alice pubblicata sulla rivista “Kiss” e conclusa in 15 volumi.
La Chiya ha un cane di nome Dolly e, come le sue protagoniste, ama lo shopping, la moda, adora la manicure, i gioielli e gli accessori firmati, soprattutto se di colore rosa.

:: Il film :: 
Proiettato nel 2014 in Giappone il live action di Clover. Nel ruolo della protagonista Saya Suzuki si cimenta l’attrice Emi Takei mentre il protagonista maschile, Susumu, è interpretato da Tadayoshi Ōkura, membro della famosissima band Giapponese Kanjiani Eight. La regia è affidata a Takeshi Furusawa, già regista di altri adattamenti come Another e Love Begins, mentre la sceneggiatura è nelle mani di Taeko Asano che in passato di è occupato della scrittura dell’anime di Nana.

:: Curiosità ::
La storia principale del manga si è conclusa nell’aprile 2010, tuttavia la serializzazione prosegue con le storie-extra (dal titolo Clover Trèfle), a conferma del successo che Clover riscuote in patria. Il testo seguente, relativo alla storia, è stato scritto utilizzando le informazioni del sito di Zahara Medina (ora offline) e il terzo capitolo è tradotto da Elisabetta.

Storia 

Capitolo 1

Saya Suzuki, 21 anni, lavora in una ditta come Office Lady (OL), un impiego che ha ben poche prospettive di carriera, e implica mansioni più simili a quelle di una cameriera che non di una segretaria.
Saya è una ragazza dolce e carina, ma negli ultimi 7 anni non è mai uscita con un ragazzo. All’origine di questa situazione c’è Tokiwa, il ragazzo che lei frequentava quando aveva soltanto 14 anni. La loro relazione è stata breve, ma Saya non l’ha mai dimenticato e per questo ha sempre rifiutato le proposte degli altri uomini…
All’inizio del primo capitolo vediamo Saya alla consueta visita al tempio durante il primo giorno dell’anno nuovo, mentre esprime il desiderio di poter rivedere Tokiwa.
Poco prima, una veggente da cui Saya era andata con le sue amiche aveva predetto che quell’anno Saya avrebbe trovato il grande amore…

Al lavoro, Saya viene rimproverata severamente da uno dei suoi capi, Susumu Tsuge, che praticamente le dà della stupida.
Saya, affranta, viene consolata dall’amica e collega Kazuyo. Dopo aver espresso il proprio rancore per Tsuge, Saya si rasserena. Le due stanno ancora parlando quando arriva Tsuge: Saya sta per correre via, ma lui la trattiene e le chiede… un appuntamento! La giovane è pietrificata dalla sopresa. Tsuge stesso si meraviglia di essersi invaghito di una ragazza così ottusa…
Dopo aver saputo dell’interesse di Tsuge per Saya, Kazuyo la incoraggia facendole notare che è una grandissima opportunità. Tsuge infatti è giovane, attraente, alto e vive da solo in un grande appartamento! Kazuyo conclude ripetendole per l’ennesima volta di dimenticarsi di quel Tokiwa.

Il giorno seguente, in ditta, Saya viene avvicinata da un collega le cui avance sono un po’ fastidiose. Tsuge la nota e la trascina via. Una volta solo con lei, l’uomo la rimprovera animosamente per la sua ingenuità e le consiglia di fare più attenzione.
A casa, Saya, ancora irritata per la reazione di Tsuge, viene invitata a una cena di classe con i suoi ex-compagni di scuola. È al settimo cielo perché finalmente potrà ritrovare Tokiwa. Tuttavia, all’incontro con i vecchi compagni, i suoi sogni vengono infranti definitivamente: Tokiwa si è sposato!
Disperata, Saya è in un locale a bere alcolici in solitudine quando Tsuge passando fuori dal locale la vede ed entra. Seduta accanto a lui, Saya incomincia a raccontargli di Tokiwa e del fatto che da 7 anni non esce con un ragazzo. Tsuge, sorpreso, le dice che a 14 anni una relazione non poteva che essere superficiale, ma Saya ribatte che la loro era una grande passione!
Dopo aver ascoltato il suo sfogo, Tsuge le dà un colpetto sulla spalla e le consiglia di intraprendere una “riabilitazione”, ovvero di uscire con un uomo– e quell’uomo sarà lui, naturalmente!
La mano di Tsuge ricorda quella di un padre, pensa Saya, ma non lo è, e non è nemmeno quella di Tokiwa.
È la mano di un uomo, un adulto.
Il giorno seguente, Tsuge lascia un messaggio a Saya, con l’ora e il posto per l’inizio della sua “riabilitazione”…

Capitolo 2

Ririka, una collega di Saya, è a lavoro nella sala d’ingresso dell’ufficio. Tra sé e sé, paragona ogni uomo che vede al ragazzo con cui si è appena lasciata: tutti gli uomini al confronto le sembrano insignificanti! La giovane è triste al pensiero di dover passare il compleanno da sola e si chiede dove sia il suo prossimo “principe”…
In quel momento qualcuno passa vicino alla sua scrivania, Ririka solleva lo sguardo e si accorge che di fronte a lei c’è un ragazzo davvero perfetto!
Ririka viene a sapere che l’affascinante sconosciuto è il fratello gemello di Saya, Outa. Decide quindi di non lasciarsi scappare l’occasione di conoscerlo e lo convince a uscire a cena con lei.
Più tardi, a cena, entrambi si trovano bene assieme. Outa le parla dei propri studi (frequenta il terzo anno all’università) e della sorella. Dopo aver lasciato il ristorante, la coppia si imbatte nell’ex fidanzato di Ririka a fianco della sua nuova ragazza, che prende in giro Ririka per uscire con uno studente universitario (dal quale non otterrà i vantaggi che un uomo d’affari come il suo ex le dava).
Ririka è depressa a causa dell’incontro, Outa la invita a passare con lei tutta la notte e… finiscono per ubriacarsi.
La mattina successiva, Ririka si trova a letto nuda con Outa, senza riuscire a ricordarsi nulla della notte trascorsa con lui!
Una volta solo, Outa pare scontento. Ririka invece è totalmente presa dal ragazzo: di lì a poco, decide di chiamarlo e torna da lui. Gli confida che quella è stata la prima volta che ha provato qualcosa di simile, lui conferma… e tornano a letto.
Accortosi dell’ora tarda, Outa sembra avere davvero molta fretta. Saya infatti ritorna a casa mentre Ririka si sta ancora rivestendo. La giovane si volta in quel momento e saluta Saya come se niente fosse.
Saya, scioccata nel vedere che è Ririka, chiede a Outa che fine abbia fatto la sua ragazza fissa.
Ririka è sorpresa e ferita da quella rivelazione. Saya dà uno schiaffo al fratello, rimproverandolo per aver agito così meschinamente.
All’appuntamento con Saya, Tsuge l’avverte che è ora della seconda fase della sua “riabilitazione”. Però, quando Tsuge tenta di baciarla, Saya va in subbuglio totale.

Capitolo 3 (tradotto da Elisabetta)

Affascinante come sempre, Kazuyo si trova al ristorante con un collega, Aida, che all’improvviso arrossisce e le chiede un dolce di cioccolato per San Valentino… non un dolce di cortesia (*), ma uno preparato col cuore!
Al lavoro, Tsuge illustra i progetti per il mese di febbraio, sfoggiando alcuni “simpatici” graffi sulla guancia.
Più tardi, le OL commentano quei graffi e giungono alla conclusione che la responsabile sia una ragazza.
Saya, nervosa per l’accaduto, ne parla con Kazuyo. Spiega che si è trattata di una cosa improvvisa: quando Tsuge ha cercato di baciarla, lei non era proprio dell’umore adatto. In lacrime, confessa che così da vicino il viso di Tsuge faceva paura…!
Una OL più anziana consegna a Saya e Kazuyo una somma di denaro raccolta fra le colleghe, poiché è abitudine che le impiegate assunte nell’ultimo anno si occupino di acquistare i dolci di cortesia per i colleghi maschi.
Tornata a casa, Kazuyo parla al telefono con il ragazzo che sta attualmente frequentando, e tra sé si rammarica di dover sempre aspettarlo.
Il mattino seguente, Aida si presenta a casa di Kazuyo per accompagnarla al lavoro. Kazuyo non ne è molto felice e gli ricorda che non si trovano più alle superiori. Il giovane replica di non avere altre occasioni per vederla. Kazuyo spiega che sta già frequentando un altro e che Aida non è il suo tipo.
Consapevole dei sentimenti di Aida per Kazuyo, Saya regala al collega una foto di Kazuyo. Mentre Aida e Saya stanno ridendo insieme, uno dei capi fa notare a Tsuge che i due giovani sembrano davvero buoni amici…
Durante la pausa pranzo Kazuyo rimprovera Aida per essersi comportato con Saya in maniera così platealmente espansiva, proprio mentre Saya sta vivendo una situazione delicata con il suo ragazzo. Cambiando discorso, Kazuyo gli chiede come mai non sia diventato un giocatore professionista di baseball, visto il suo talento. Lui risponde di desiderare un lavoro stabile per il bene della propria famiglia, e aggiunge che spera di diventare come Kazuyo.
Imbarazzato per la confessione, Aida finisce per ubriacarsi e la povera Kazuyo deve trascinarlo a casa.
Mentre sta ricevendo le cure di Kazuyo, Aida decide di passare all’attacco e la bacia. Con nonchalance, Kazuyo gli propone una relazione di solo sesso. Aida è scioccato da tale proposta. Kazuyo gli spiega che pur escludendolo come potenziale fidanzato, potrebbe ugualmente passare dei momenti interessanti in sua compagnia… dopotutto non è questo ciò che Aida desidera?
Il giovane, adirato per le parole di Kazuyo, se ne va dopo averle ribadito la sincerità dei propri sentimenti.
Nel giorno di San Valentino gli impiegati dell’azienda ricevono i dolci di cortesia dalle sorridenti e impeccabili OL.
Quella sera, Saya e Tsuge si incontrano al parco. Saya consegna a Tsuge il suo dolce di cioccolato (dall’aspetto piuttosto orribile) e gli spiega che non si tratta di un dolce di cortesia, anche se lui risponde che ne ha tutta l’apparenza.
Saya si scusa per averlo graffiato e Tsuge, dopo aver preso le mani di lei nelle proprie, le chiede se abbia paura di lui. Dopo aver riflettuto un attimo, Saya risponde che non è così, e Tsuge le dice di aver notato in lei un’espressione molto diversa quando si trova con lui, rispetto a quando sta con gli altri colleghi…
In ufficio Kazuyo restituisce ad Aida il soprabito che lui ha dimenticato a casa sua, e gli consegna anche un dolce di cioccolato. D’impulso, Aida le chiede di aspettarlo, perché presto diventerà il tipo di uomo che le piace!
Al parco, Saya finalmente riceve un bacio da Tsuge.

(*): in Giappone, nel giorno di San Valentino, è usanza per le impiegate regalare piccoli dolci di cioccolato ai loro capi e colleghi– questi regali vengono definiti “di cortesia” o di “obbligo” (in giapponese: “giri”), visto che non implicano alcun sentimento romantico.

Considerazioni
Nel panorama editoriale italiano, Clover spicca per essere uno shoujo manga che ha per protagonisti dei personaggi adulti, già inseriti nel mondo del lavoro. Niente “batticuori fra i banchi di scuola”, dunque, e ciò rappresenta un grande punto a favore, almeno per i lettori stanchi della solita liceale alle prese col primo amore.

Da subito Clover si presenta come una storia corale, introducendo nei primi capitoli le vicende di tre giovani donne molto diverse tra loro. Nel corso dei volumi verranno introdotti ulteriori nuovi personaggi che non solo interagiscono con quelli già noti, ma avranno il loro spazio per diventare più di semplici comparse e rivali in amore.

La protagonista principale, all’inizio immatura e del tutto inesperta nelle questioni sentimentali, avrà una sua lenta maturazione all’interno del manga. La controparte maschile, Tsuge, che tanto saggio e maturo ci appare nei primi capitoli, si rivela più che imperfetto e bisognoso di crescita. Un personaggio a suo modo affascinante, i cui pressanti impegni lavorativi lo rendono più realistico del tipico “bello e impossibile” da shoujo manga.

La relazione tra Saya e Tsuge si sviluppa lentamente: pur diventando una coppia in poco tempo, i due rimangono a lungo estranei l’uno con l’altro. Si forma una distanza che Tsuge, taciturno e imperscrutabile, non sarà interessato a colmare, trovando assai vantaggiosa l’insicurezza di Saya. Ma non temano gli animi romantici: tra i due non mancheranno i momenti più dolci e appaganti.

Oltre a soffermarsi sulle vicende sentimentali e sessuali (non sempre sotto una luce romantica, vedi gravidanze indesiderate ed emorroidi!), l’autrice dà rilievo a una gamma più ampia di rapporti umani. Prende in considerazione anche l’ambito familiare e professionale (e tutte le responsabilità che ne derivano), senza tralasciare la quotidianità più semplice. Ci presenta situazioni spesso non inedite, che tuttavia denotano una certa freschezza e delicatezza a renderle più piacevoli. Una delicatezza resa al meglio dai disegni dell’autrice, che nel tempo migliorano notevolmente. Il character design di Toriko Chiya si rivela piuttosto originale, e gli sfondi più curati di quanto ci hanno abituato altre opere che si rivolgono allo stesso target.

Non si tratta di una serie esente da difetti, purtroppo. Come si può intuire dal considerevole numero di volumi, a lungo andare Clover risente di una certa ripetitività: molte vicende vengono trascinate più del dovuto, suscitando stanchezza ed esasperazione in chi legge. In generale, la struttura narrativa necessiterebbe di maggior controllo e incisività, soprattutto dopo la prima decina di volumi. Un vero peccato, visto che Clover si prospettava come una lettura coinvolgente e ricca di personaggi interessanti.

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