Recensione Manga – Magnolia di Naked Ape


A cura di Emy (review e immagini) e Giorgia-bi (autrice)

Titolo originale: Magnolia
Autrici: Naked Ape
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 7 -completo
Anno di inizio pubblicazione: 2010
Rivista di serializzazione: Aria

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 7 -completo
Pubblicato a partire da: Ottobre 2012
Distribuzione: libreria e fumetteria
Prezzo: E 6.50.

Magnolia è una serie che sin dal principio è stata tra le più importanti del magazine Aria di casa Kodansha. Il manga s’adatta perfettamente alla linea editoriale del magazine: storie per un pubblico più moderno, spesso con inserimenti di ambientazioni ed elementi fantastici o gotici e una tendenza a trame più, per così dire, unisex nonostante resti un magazine shoujo. L’edizione proposta da Panini è un 13×18 con sovraccoperta, con pagine a colori e la possibilità di scegliere, allo stesso prezzo, tra due diversi disegni di copertina (nota di Ananke).

:: Le autrici ::
Le mangaka Saki Otoh (咲木音穂 ) e Nakamura Tomomi (中村友美 ) nate rispettivamente nel 1976 e nel 1977 esordiscono nel 2002 sul mercato doujinshi con il nome di Acute Girls, e si fanno apprezzare dai lettori con rielaborazioni in chiave shounen ai di titoli come “Naruto”, “Prince of Tennis” e “Eyeshield 21”. In parallelo e sotto il binomio Naked Ape iniziano la serializzazione del titolo poliziesco “Switch” per l’editore Square Enix. Nel 2005 passano all’editore Ichijinsha e iniziano la fortunata serializzazione del poliziesco distopico “Dolls”. Dopo essersi alternato tra le pagine di case editrici come Kadokawa Shoten e Shueisha con one-shot di vario genere, dal 2010 il duo pubblica con una certa continuità per le riviste di Kodansha. Il loro stile è fortemente caratterizzato dalla componente bishounen e da sfumature shounen ai, ma le autrici sono altrettanto ispirate da ambientazioni suburbane e tematiche sociali come il traffico di droga (“Switch”) e la pena di morte (“Dolls”).

Storia
Il fiore di magnolia è conosciuto per la sua bellezza e la sua tragica sorte: nell’istante in cui i petali si aprono, muore.
Ayato, erede al trono del regno di Anastasia, ha ricevuto un’educazione maschile, ma non ha mai capito perché non gli siano cresciuti gli organi genitali e ha attribuito questa mancanza a una malattia. Un giorno il padre finalmente lo informa del fatto che è una sua caratteristica quella di essere asessuato: una volta raggiunta l’età adulta -e ormai Ayato ha sedici anni- svilupperà il proprio genere… se si innamorerà di una donna diventerà un uomo, e viceversa.
Proprio quel giorno Ayato ha conosciuto il figlio del generale Gilman, Yugo Wolf, che ha smascherato la sua paura nei confronti degli estranei (Ayato usa infatti andare a scuola con delle lenti che nascondono agli altri il suo volto) e il principe ne ha apprezzato la franchezza, cosa assai nuova per lui, abituato a essere attorniato da sorrisi fasulli e accomodanti.
Il padre, per mettere Ayato alle strette e fargli accettare il suo ruolo di erede al trono (il figlio dichiara infatti di voler essere un maschio ma di non desiderare il regno), organizza un party alla reggia. Peccato che il principe sia terrorizzato alla sola idea di parteciparvi… lo aiuteranno nella sua fuga la dolce amica d’infanzia, nonché cugina, Lily e il fratello Sui… alla festa prenderà parte anche lo zio di Ayato, Vincent, che sembra avere qualcosa a che fare con gli incubi del principe ereditario e con la sua fobia nei confronti del prossimo.
La storia prosegue focalizzandosi sulla possibile scelta di un partner da parte del principe, che cerca una moglie ma sempre di più si lascia affascinare dagli uomini: il prescelto sarà l’aitante Yugo Wolf, che fin da subito gli ha fatto battere il cuore con il suo comportamento sfrontato e deciso, oppure il fedele Nagi, da sempre la sua guardia del corpo? E cosa nasconde Sui, il fratello che cerca di sostenerlo con gentilezza e fermezza? Perché il corpo di Ayato sprigiona un profumo di magnolia che ha come effetto quello di ammaliare in modo irresistibile chi lo circonda?

A Magnolia sono collegate anche delle storie extra che narrano le vicende dal punto di vista di Lily, impegnata a districarsi in una complicata storia d’amore con un uomo affascinante che si scopre essere… il suo insegnante di matematica.

Considerazioni
Nei manga la figura di un essere asessuato, che debba decidere se diventare maschio o femmina con l’età adulta, non è nuova: illustri esempi vengono alla mente, quali Frol di Siamo in undici! fino ad arrivare al Mashiro Ichijo di After School Nightmare.
Magnolia comincia con un primo numero promettente e ben curato, che invoglia alla lettura in quanto lascia intravedere diverse possibilità narrative, ma già dal secondo volume la storia si smaschera sottolineando tutti gli elementi di un tipico reverse harem, tralasciando altre tematiche e sviluppi.
Sicuramente la debolezza del personaggio principale influisce sulla fragilità dell’opera: nel primo volume Ayato è ancora credibile ma in seguito perde forza e incisività, limitandosi a essere sballottato da un bishounen (=bel ragazzo) all’altro, in balia del caso e degli ormoni impazziti. Più marionetta che personaggio, quindi. Se invece si fosse lavorato nel senso dell’ambiguità o del dramma o di una indagine del sé, sia il protagonista che l’opera nel suo complesso ne avrebbero tratto giovamento.
Tra il dramma e la commedia, le autrici propendono decisamente per la seconda, perciò non pochi risultano i siparietti tra i vari personaggi, senza che però possano scalfire il predominante elemento harem di fondo.
Il lato grafico è interessante ma, dal momento che tutti i personaggi sono raffigurati come dannatamente belli, alla fine anche l’occhio si stufa della poca varietà. In conclusione: avrebbe potuto essere, se non un capolavoro, una buona opera di intrattenimento, ma a conti fatti Magnolia non offre nulla più di un reverse harem dai disegni gradevoli anche se decisamente uniformi.

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