Recensione Manga – Blue di Kozue Chiba

A cura di Giorgia-bi (testi) e Sayoko (grafica)

Titolo originale: BLUE
Autrice: CHIBA Kozue
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::  
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 8 -completo
Inizio pubblicazione: 2009
Collana: Flower Comics
Rivista di serializzazione: Sho-Comi

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Blue -il colore del cielo, il colore del mare, il colore dell’amore
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 8 -completo
Inizio pubblicazione: Maggio 2011
Distribuzione: edicola e fumetteria
Prezzo: 4,30 euro, trimestrale.

Storia
Dopo aver trascorso gli ultimi tre anni a Tokyo in seguito al trasferimento del padre, la giovane Mimi fa ritorno all’isolotto d’origine per riprendersi da una cocente delusione d’amore. Dopo aver infatti vissuto una relazione proibita con un insegnante la ragazza è stata scoperta e costretta ad allontanarsi per il bene e la reputazione di tutti, ma non è riuscita a dimenticare la passione che la legava all’uomo.
Ad attendere Mimi sulle spiagge d’infanzia ci sono per fortuna gli amici di sempre: la minuta Sumire, l’ombroso Yousuke e il vivacissimo Hikari, da sempre innamorato della protagonista. Neanche il tempo di disfare le valigie e Mimi si ritroverà quindi ad affrontare una corte serratissima, a cui da un lato vorrebbe cedere per dimenticare il passato ma a cui dall’altro finisce per resistere per il timore di essere nuovamente ferita.
Tra l’inseguimento di un gatto portafortuna e un bagno di mezzanotte le ferite di Mimi inizieranno gradualmente a rimarginarsi…ma questo sarà solo l’inizio di una lungo e complicato intersecarsi di sentimenti, attrazioni e gelosie.

Considerazioni
“La differenza tra essere amici o fidanzati è il fatto di potersi o non potersi toccare”: questa massima di vita pronunciata dall’acqua cheta Sumire esprime in modo piuttosto esauriente lo spirito e lo stile di questa serie.
Siamo di fronte a una tipica produzione Sho-Comi, in cui le classiche dinamiche e i classici triangoli/quadrilateri adolescenziali vengono tratteggiati con particolare attenzione agli elementi sensuali e ai pruriti da essi causati.
La protagonista Mimi è reduce da uno scandalo causato dalla sua relazione con un docente, ma i flashback su questo particolare della sua esistenza indugiano insistentemente sul legame fisico tra i due, senza soffermarsi sui sentimenti che la ragazza dice di aver provato. Allo stesso modo il corteggiamento di Hikari la mette a disagio non perché il suo cuore stia sanguinando per la recente rottura, ma perché non si sente pronta a farsi toccare nuovamente.
Questo approccio superficiale alla fisicità dell’amore perdura e caratterizza buona parte della serie, divenendone uno dei tratti essenziali assieme alle gradevoli atmosfere balneari. Sotto alcuni aspetti grafici e per alcune scelte di stile l’opera ricorda la produzione di Aoki Kotomi, altra autrice della scuderia Sho-Comi nota per titoli rivolti a un pubblico giovane in cerca di una moderata dose di pepe e poco attento a dinamiche grossolane e a personaggi di poco spessore, purché aitanti e ben pettinati.
Qualsiasi altra tipologia di lettore troverà altrove maggiore soddisfazione.

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