Recensione Manga – Let the Sunshine in (Hiatari ryoko!) di Mitsuru Adachi


A cura di Fehu (storia), Spaced Jazz (review), Ananke (gallery) e Sayoko (grafica)

Titolo originale: Hiatari ryoko!
Autore: ADACHI Mitsuru
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 5 tankoubon; 3 bunko; 2 wideban, concluso
Anni di pubblicazione: 1980-1981
Collana: Flower Comics
Rivista di serializzazione: Shoujo Comic

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Let the Sunshine in
Casa editrice: Flashbook
Numero di volumi: 5, concluso
Inizio pubblicazione: Giugno 2011
Distribuzione: fumetteria
Periodicità: bimestrale; 5,90 €.

:: TV Drama ::
Numero Episodi: 19
Network: NTV
Periodo di trasmissione: 21 Marzo 1982-19 Settembre 1982

:: Anime ::
Numero episodi: 48
Network: Fuji TV
Periodo di trasmissione: 29 Marzo 1987-20 Marzo 1988
Titolo italiano: Questa allegra gioventù

:: Animation Movie ::
Titolo originale: Hiatari Ryoko! KA-SU-MI Yume no naka ni kimi ga ita
Anno di produzione: 1988
Titolo italiano: Questa allegra gioventù: un’estate lunga un sogno (Yamato Video).

Storia

Riassunto 1° volume bunko

Kasumi Kishimoto, 15 anni, si appresta a fare il suo ingresso alle superiori. Data la distanza del liceo scelto dalla casa dei genitori, decide di trasferirsi dalla zia Chigusa che invece abita a soli cinque minuti di cammino dalla scuola.
Kasumi è davvero felice alla prospettiva di andare a vivere dalla zia: quando era piccola, infatti, ella era capace di scacciare via ogni tristezza della bambina e visto che la donna è rimasta vedova due anni prima, crede in questo modo di alleviarne la solitudine, come dire prendere due piccioni con una fava, ma non tutto è esattamente come previsto…
La vivace zia ha infatti trasformato la sua casa in una pensione per giovani e graziosi studenti maschi del liceo Myoujou – lo stesso che frequenterà Kasumi – e ha scelto, dopo approfondito colloquio, i primi quattro residenti: Shin Mikimoto, vanesio playboy con l’hobby del cannocchiale (costantemente diretto verso le camere dell’adiacente casa piena di studentesse universitarie); Takashi Ariyama, dotato di mano estremamente lesta quando si tratta di cibo; Makoto Aido, spettrale bookworm dalle fugaci quanto significative (….) apparizioni e Yuusaku Takanagi, attraente e un po’ sbadato ma davvero generoso.
La prima impressione di Kasumi non è esattamente favorevole, soprattutto dato che, invece di essere un’ospite, dovrà aiutare la zia nel suo lavoro e peggiora ancora quando Yuusaku la sorprende completamente nuda in bagno e, salutandola con un “Hey!”, entra (anche lui in tenuta adamitica) come se nulla fosse.
Insomma, la tanto sognata vita liceale della nostra protagonista non si prospetta per nulla semplice: meno male che può consolarsi pensando al suo fidanzato Katsuhiko, lontano dagli occhi ma decisamente non dal cuore.
La mattina seguente Kasumi decide di fare un giro ricognitivo del liceo in vista dell’imminente apertura dell’anno scolastico, mentre Shin porta con sé Takashi e Yuusuke a un incontro con delle ragazze al solo scopo di mettere in risalto il suo fascino letale.
Qui fanno la conoscenza della graziosa e timida Keiko Seki, sorella minore dell’asso della squadra di baseball, che diventa – manco a dirlo – il target di Shin, ma nonostante tutti i suoi “sforzi” e mentre i suoi amici pensano solo a ingozzarsi a sue spese, la ragazza sembra maturare una cotta per Yuusaku, con il quale si dirige verso la scuola per assistere agli allenamenti del fratello.
Nel frattempo Kasumi sta avendo il suo bel da fare a fronteggiare dei senpai membri del malfamato club della tifoseria (cheering squad) che cercano di estorcerle del denaro, finché proprio Keiko e Yuusaku non arrivano e mentre quest’ultimo perde tempo a contrattare con Kasumi la ricompensa per il salvataggio, il senpai Seki interviene e, grazie al rispetto di cui gode, risolve la situazione.
Le prospettive della squadra di baseball sono tutt’altro che rosee nonostante Seki, asso e capitano, sia un ottimo giocatore: servirebbero un paio di elementi di valore e soprattutto un’iniezione di entusiasmo.
L’anno precedente, infatti, i sacrifici della squadra sono andati in fumo quando Sakamoto, capitano del club della tifoseria, ne ha causato la squalifica rimanendo coinvolto in una rissa.
Sakamoto è rinomato per essere un teppista violento che ha picchiato studenti e insegnanti, la sua fama si estende addirittura alle altre scuole della città e Yuusaku ha deciso di iscriversi proprio al suo club.
In realtà, Sakamoto ha un animo gentile e Yuusaku se ne accorgerà ben presto quando rimarrà coinvolto nei tentativi del capitano di riappacificarsi con Michiko Takagi, sua amica d’infanzia di cui è da sempre innamorato, nonché la ragazza più popolare della classe di Yuusaku.
Michiko, a causa della pessima fama del vecchio amico e dell’imbarazzo che le causerebbe essere accostata a lui, non ne vuole sapere più nulla, ma gli sforzi congiunti di Yuusaku e Kasumi la porteranno a riconsiderare le sue convinzioni e soprattutto a ricordare che lui decise di diventare forte proprio per proteggerla.
Intanto Sakamoto interrompe gli studi: le bande delle altre scuole, per farsi un nome, non gli danno tregua con continue lettere di sfida e arrivando addirittura a pattugliare il liceo Myoujou; proprio una di queste sfide costò la squalifica della squadra di baseball l’anno precedente, ma questa sarà l’ultima opportunità per Seki, che sta per diplomarsi: in virtù di questo Sakamoto decide quindi di farsi da parte per permettergli di mirare al Koushien.
Yuusaku, che non può fare a meno di sostenere chi si impegna con tutte le sue forze, decide così di dare una mano a Seki dicendogli che gli procurerà ciò di cui ha bisogno per rinforzare la squadra.
A quanto pare, le priorità sono trovare un ricevitore potente dotato di mani particolarmente veloci e poi le giuste motivazioni per i restanti membri della squadra.
Yuusaku soddisfa facilmente entrambe le richieste: Takashi, infatti, non è secondo a nessuno in quanto a robustezza e a mani leste (soprattutto se incentivato con qualcosa di commestibile) e cosa c’è di meglio di due graziose manager – Kasumi e Keiko ovviamente – per spingere dei sani adolescenti a dare prova del loro valore?
A questi si aggiunge Shin, insospettabilmente dotato di talento, spinto ad aggregarsi al club di baseball per ragioni puramente filantropiche (dare la caccia a Keiko).
E così gli amici si ritrovano coinvolti tutti insieme nelle vicende del club di baseball, inizialmente costretti dalle circostanze e poi contagiati dall’incredibile entusiasmo di Yuusaku, a capo di una rinvigorita tifoseria, tutti insieme puntando al Koushien.

Considerazioni
Hiatari Ryoukou! non è certo il manga più famoso né il più riuscito di Mitsuru Adachi, tuttavia ha una sua importanza storica e delle qualità ben precise.
Adachi iniziò la carriera nel campo del fumetto nei primi anni settanta, nella “Adachi Pro” del fratello Tsutomu. Per un lungo periodo si trovò a disegnare storie soprattutto su soggetto di altri sceneggiatori, spaziando molto fra i generi. Shounen avventurosi o comici, shoujo sportivi e one-shots. Queste opere riflettevano molto lo stile e le tematiche del periodo, senza spiccare per originalità o particolari qualità narrative, ma servirono indubbiamente ad Adachi per formare uno stile autonomo e trasversale (in cui le caratteristiche shoujo/shounen sono, volendo, piuttosto amalgamate); d’altro canto consentirono all’autore di prendere pieno possesso del fumetto come mezzo espressivo.
Il vero debutto dell’Adachi che conosciamo oggi con una storia lunga (sia come disegnatore che come autore dei testi), avviene infatti solo nel 1978 con Nine, un po’ il prototipo delle sue storie di baseball. Di poco successivo è proprio quell’ Hiatari Ryoukou! di cui ci stiamo occupando. Rispetto a Nine, presenta un lato comico più marcato rendendolo, di fatto, la prima commedia lunga sulla via della maturità artistica; il caso vuole sia uno shoujo.
Hiatari Ryoukou! presenta già con una certa completezza tutte le caratteristiche tipiche dell’autore: una brillante vena comica, momenti più introspettivi e sentimentali, un’accurata caratterizzazione psicologica dei personaggi e passaggi sportivi.
È un plot centrato sui personaggi, di commedia quotidiana e quindi non si basa certo su un’ambientazione particolarmente originale o complessa: una ragazza, Kasumi Kishimoto, si trasferisce a vivere per motivi di studio nella pensione della zia, situata a pochi minuti di cammino dalla sua nuova scuola superiore.
Ovviamente (!) scopriamo che in questa specie di pensione vivono anche quattro ragazzi che frequentano lo stesso istituto (la zia preferisce affittare ai maschi – ehm – ma per Kasumi farà un’eccezione, visto che è così carina!), fra i quali Yusaku Takasugi, che è il protagonista maschile del manga: ed ecco che ci sono tutti gli ingredienti per una divertente e classica commedia sentimentale. La storia inizia con l’arrivo della primavera, come sottolinea anche il titolo che potrei adattare, con un po’ di licenza, in “Meravigliosamente soleggiato!” (anzi forse mi piace di più “Risplende il Sole!”): cieli azzurri che simboleggiano il risveglio della vita.
Il manga, sviluppato in soli cinque volumi, lo si può quasi dividere strutturalmente in tre parti diverse.
La prima, molto riuscita, è quella più comica, con gag e alcune situazioni fra le più esilaranti create da Adachi. Segue un breve intermezzo sportivo, mentre l’ultima fase è più virata al romanticismo e al lato sentimentale.
Lo stile, come dicevo all’inizio, è quello dell’autore sulla via della maturità, ma presenta ancora dei tocchi anni Settanta che sfumeranno, progressivamente, nel corso dei successivi Touch e Miyuki. Soprattutto dal punto di vista grafico, come per esempio nel design dei personaggi, non ancora dalle forme stilizzate e personali come nelle opere successive e riscontrabili anche nelle scenette comiche virate a un certo deformed shounen, poi progressivamente raffinato in un umorismo visivamente più sobrio.

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