Recensione Manga – DOLL di Fuyumi Souryo

A cura di Emy (testi) e Martina (info, scansioni e grafica)

Titolo: DOLL
Autrice: SOURYO Fuyumi 
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 1, concluso
Anni di pubblicazione: 1996
Collana: Betsu Fure Comics
Rivista di serializzazione: Betsu Fure DX Juliet

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 1, concluso
Data pubblicazione: Novembre 2003
Distribuzione: edicole e fumetterie
Senso di lettura: occidentale
Collana: Amici, 3,10 euro.

Storia
Il volume comprende due racconti autoconclusivi: “Doll” e “Pioggia d’amore su tutti gli innamorati”.

Tutto comincia quando Ginger Bennett, la “regina di Broadway”, lascia il ruolo di protagonista del musical “Doll” a causa di divergenze con Ira Graham, la coreografa dello spettacolo.
Si apre un’audizione per decidere chi prenderà il posto di Ginger e ballerà accanto al talentuoso Aleksei Romanov, detto Alyosha, il protagonista maschile: durante la prova, a distinguersi è la diciottenne Mariel Blair. La ragazza si ritrova, a causa di un infortunio del suo partner, a far coppia proprio con Alyosha.
L’intesa che si stabilisce tra i due segnala la ragazza agli occhi della coreografa Ira. Mariel, finita la prova, si complimenta con Alyosha, inconsapevole di stare parlando con un genio riconosciuto della danza: questo causa l’ilarità del ballerino.
Contro le aspettative di chiunque, a Mariel viene assegnato proprio il posto lasciato vacante da Ginger: dovrà interpretare la marionetta protagonista in “Doll”! Mariel è spaventata di fronte alla responsabilità del suo ruolo, ma finisce con l’accettare.
Purtroppo i problemi cominciano subito: nelle prove con Alyosha, la ragazza non riesce a effettuare l’enlevement, perché ha paura di essere sollevata dal suo partner. È lei a rivelarne il motivo: a causa di un incidente sulle parallele asimmetriche in una competizione di ginnastica (Mariel infatti è un’ ex-ginnasta), la ragazza ha subito un trauma.
Grazie alla pazienza e alla sensibilità di Alyosha, Mariel supera il suo blocco: l’intesa tra i due cresce giorno dopo giorno, ma viene interrotta da un dubbio che s’insinua nel cuore di lei. Mariel infatti non può fare a meno di innamorarsi del ballerino russo, così gentile e protettivo nei suoi confronti. Nello stesso tempo, è costretta a riconoscere che c’è qualcosa tra il suo partner e Ira: voci nella compagnia li descrivono come una coppia… un’assurda gelosia si impadronisce di lei, impedendole di proseguire con le prove. Perciò il ruolo è assegnato nuovamente a Ginger, felice di ritornare da Alyosha, di cui è innamorata. Mariel non riesce a evitare, però, di assistere come spettatrice alla prima di “Doll”… come balleranno insieme, Ginger e Alyosha?

Il secondo episodio, “Pioggia d’amore su tutti gli innamorati”, vede Mariel e Alyosha come coppia consolidata: i due hanno preso a convivere. Si decide di mettere in scena “La dodicesima notte”: Ira stabilisce che protagoniste saranno quattro coppie, Mariel e Alyosha ed Eve e Gil, questi ultimi entrambi molto dotati. Ma l’insicurezza di Mariel, nonché le trame di Eve che desidera Alyosha, porteranno a dei cambiamenti nell’assegnazione delle parti: Mariel dovrà perciò fare coppia con Gil, che nella compagnia si mormora essere gay. È lo stesso Alyosha a volere così, dal momento che si è accorto dell’eccessiva dipendenza della ragazza da lui: la freddezza di Alyosha nei confronti di Mariel la porta a separarsi dal ballerino russo e ad avvicinarsi a Gil. Nello stesso tempo, anche Eve sembra fare breccia nel cuore di Alyosha… che cosa accadrà?

Considerazioni
Doll è inquadrabile in quello che gli appassionati shoujo mangafan chiamano “ballett-manga”, ossia un tipo di manga per fanciulle in cui a farla da padrone è la danza, in genere classica. Il volume non regala particolari variazioni del genere: è sostanzialmente una storia semplice, ben raccontata, dal soggetto non troppo originale ma ricco di personaggi e situazioni intriganti che forse avrebbero avuto bisogno di qualche pagina in più per essere meglio approfonditi.
Quello che colpisce più di tutto è l’attenzione alla costruzione psicologica dei protagonisti (preludio a tematiche che verranno in seguito approfondite dalla Souryo): ogni loro scelta è accuratamente motivata. Per esempio, Alyosha lascia Mariel non perché stufo della sua dipendenza, ma solo perché profondamente colpito dall’attaccamento della ragazza: è colpito perché in passato fu abbandonato dalla sua stessa madre, e davvero fino ad allora non aveva creduto potesse esistere un amore totalmente incondizionato e non egoistico. A quel punto, a essere dipendente dall’amore totalizzante di Mariel è lui. Eccellente anche la figura psicologica di Mariel, fragile e tenera al punto da risultare umanissima e credibile.
A coronare il tutto, una grafica curata nei dettagli, e un montaggio che la valorizza al meglio.
Non un capolavoro, non un’opera che assurge ai livelli di Lady Love di Hiromu Ono, ma sicuramente un titolo degno di attenzione, non solo per i fan dell’autrice.

Gallery

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