Recensione Manga – Forbidden Love (Kindan no koi de ikou) di Tomu Ohmi


A cura di Emy

Titolo originale: Kindan no koi de ikou
Autrice: OHMI Tomu
Categoria: Josei*

*a causa dei contenuti espliciti, il titolo è indicato per un pubblico maturo. 

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 10 -concluso
Anno di pubblicazione: 2001
Rivista di serializzazione: Petit Comic

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Forbidden Love
Casa editrice: GP Publishing
Numero di volumi: 10 -concluso
Pubblicato a partire da: Gennaio 2011
Distribuzione: edicola e fumetteria
Prezzo: E 4.30.

Storia
La serie di Forbidden Love, edita in Italia, è introdotta da due volumi autoconclusivi inediti, dal titolo Kindan no Koi wo Shiyou e Zoku Kindan no Koi wo Shiyou, che qui si riassumono per completezza di trama.
Nel volume inedito Kindan no Koi wo Shiyou la giovane e bella Hisako, importunata da un malintenzionato, viene salvata da un grosso lupo dai magnetici occhi dorati. Per ringraziarlo, la ragazza lo ospita nella propria casa, donandogli un pendente di quarzo giallo, che richiama i suoi occhi, da mettere al collo. Entrati in casa, Hisako ha la sorpresa di scoprire che il lupo ha la capacità di trasformarsi in un uomo… Yato è infatti un uomo lupo, che ancora una volta la difende da un importuno e la strega con i suoi magnetici occhi dorati. Hisako non può che cedere a tanto fascino, risvegliandosi il giorno dopo nello stesso letto con il lupo. Inizia quindi questa strana convivenza durante la quale Yato si premura di proteggere Hisako da tutti i malintenzionati attorno a lei (e la ragazza funziona da calamita in questo senso), nonché di farle compagnia nelle notti in cui è capace di trasformarsi (infatti solo quando il potere della luna è forte il lupo può prendere forma umana). Hisako dal canto suo dovrà combattere contro i suoi dubbi: in fondo lei è un essere umano, non un lupo… come può funzionare questa relazione impossibile? La ragazza cerca di dimenticare Yato cercando di uscire con un altro uomo ma, dopo l’ennesimo agguato di delinquenti, dove Yato la salva, nonostante avesse capito e accettato l’esigenza di lei di allontanarsi dall’uomo lupo, Hisako cede ai suoi stessi sentimenti e ammette di amarlo sebbene sia un lupo.
Ma i problemi ovviamente sono solo all’inizio… Hisako in seguito dovrà affrontare la sua gelosia nei confronti di un bellissimo cane femmina, Blanka; conoscere la donna che si prende cura come medico delle ferite di Yato; rassicurare il proprio fratello sul suo futuro sentimentale. Questo volume, come già detto, è inedito in Italia.
Nel sequel Zoku Kindan no Koi wo Shiyou, altro volume autoconclusivo inedito, prosegue la relazione tra l’uomo lupo e l’ingenua fanciulla, relazione che viene messa alla prova da due ex-partner della coppia. Anche se i sentimenti provati un tempo si rivelano sinceri, non possono però seriamente incrinare il rapporto che c’è tra Yato e Hisako. Però in questo volume viene introdotto quello che è il maggior ostacolo all’amore tra i due: Yato è un lupo che vive da 300 anni ed è immortale, ne consegue che l’unione della coppia è segnata da un destino ineluttabile… prima o poi Hisako morirà mentre Yato rimarrà solo.
In Kindan no Koi de Ikou, cioè la serie edita in Italia, Hisako e Yato continuano a convivere, essendo il loro amore ormai consolidato. Entra in scena un nuovo personaggio: Souma è un collezionista intenzionato a catturare il lupo che lui sa essere vivo da 300 anni. Hisako si rifiuta ovviamente di consegnarglielo e per questo finisce nelle mire dell’uomo, che scopre il segreto di Yato (essere capace di trasformarsi in uomo) e ambisce ora a strappargli Hisako e farne la propria donna; inutile aggiungere che il legame tra i due protagonisti risulterà più forte delle sue mire, ma a risolvere la questione interviene come deus ex machina il datore di lavoro di Hisako, il proprietario di un negozio d’antiquariato. La serie prosegue strutturata in episodi, dove nuovi personaggi entrano in scena per minare la solidità della coppia, senza riuscirci però in concreto. Più pericolose sembrano essere le riflessioni e i dubbi che attraversano talvolta Hisako circa la sua capacità di rendere realmente felice e appagato un uomo lupo, ma è proprio quest’ultimo a dissipare puntualmente queste incertezze.

Considerazioni
Indirizzato a un pubblico adulto, Kindan no Koi de Ikou è una saga dove emerge -più o meno esplicitamente a seconda degli episodi- l’elemento smut, quindi grande attenzione è riservata agli amplessi dei protagonisti. Amplessi che, nello specifico, senza aver letto i primi due volumi inediti in Italia, possono apparire quantomeno gratuiti: sarebbe stato senz’altro consigliabile pubblicare questa saga partendo dai due volumi autoconclusivi che ne costituiscono a tutti gli effetti il primo capitolo.
Il primo volume della serie pubblicata in Italia in ogni caso non offre grandi sorprese ed è difficile riscontrare una profondità di trama o di caratterizzazione dei personaggi che possa risultare di qualche rilievo, ma è nei volumi seguenti che l’autrice dà una svolta alla storia, introducendo e sottolineando in crescendo un’atmosfera malinconica dovuta alle riflessioni dei protagonisti sul futuro e sul senso della loro relazione… che chiaramente non può risolversi nel solo sesso e abbisogna di ragioni più profonde per rimanere stabile. L’autrice gioca con abilità una fondamentale carta sui trascorsi di Yato, che essendo vissuto per trecento anni può riservare numerose sorprese, e così farà: ecco perciò che si ritrova a scoprire lui stesso tasselli del suo passato che credeva dimenticati o troncati a metà. Anche il passato di Hisako può riservare delle sorprese, ma sicuramente la mini-saga sulle vicende dell’uomo lupo ambientata in Germania, tra settimo e ottavo volume, tocca l’apice narrativo, in cui si sfiora il dramma, salvo ritornare sui propri passi in un rewind poco soddisfacente eppure necessario per il prosieguo della storia.
Troviamo inoltre nel menu: episodi-riempitivo a base soprannaturale, dove fanno la loro comparsa spiriti di alberi e angeli che interagiscono con la coppia; una storyline parallela sul fratello di Hisako; intermezzi comici rappresentati da gag, super deformed e battutine dell’autrice sulla relazione tra un uomo-lupo e una donna… che succede per esempio se a metà dell’amplesso lui si ritrasforma in animale? Tomu Ohmi si diverte a porsi e a far porre al lettore questi interrogativi: in fondo Yato è per metà un animale, che resta in forma animale per la maggior parte del tempo, con tutti gli svantaggi che questo comporta. Emergono qua e là episodi meglio riusciti, dove prendono corpo riflessioni che giocano a favore della qualità della storia: nel terzo volume, per esempio, Yato deve allontanarsi dalla sua donna per un po’, a causa di questioni territoriali degli animali di un bosco vicino, così i due partner per un paio di settimane tornano a fare vita da single… scoprendo vantaggi e piaceri dimenticati, per esempio Hisako trova che sia molto più facile pulire casa senza peli in giro. È bello avere tempo per se stessi, ma entrambi alla fine concludono che anche stare insieme è un piacere, per il quale vale la pena rinunciare ad alcune comodità.
Tutto questo non muta il valore complessivo della serie, che si pone nei limiti di un decoroso mestiere (pulizia della grafica e montaggio adeguato alla narrazione), con punte pregevoli in alcuni episodi (come nella succitata saga), sufficienti per consigliarla non solo agli estimatori dello smut, ma anche ai lettori meglio orientati verso i romanzi a sfondo fantastico, dove le relazioni sessuali si ritagliano uno spazio non esclusivo ma sicuramente nevralgico.

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