Recensione Manga – Tamara di Fuyumi Souryo

A cura di Emy (testi) e Martina (grafica)

Titolo originale: Tamara
Autrice: SOURYO Fuyumi
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa Editrice: Kodansha
Numero di volumetti: 1, concluso
Pubblicato nel: Giugno 2004
Rivista di serializzazione: Betsu-fure

:: Il manga in Italia ::
Casa Editrice: Star Comics
Numero di volumetti: 1, concluso
Pubblicato nel: Luglio 2005
Prezzo: 4.20 E, lettura all’orientale.

Storia
Ambientato nel mondo della moda, vede protagoniste la famosa modella Tamara Asabuki e la sarta (aspirante stilista) Tome Tennouji: le due sembrano completarsi a vicenda, dal momento che Tamara è tanto antipatica e fredda quanto Tome vivace ed emotiva. La serie, comunque, più che sul dramma o sulla commedia, vira sui toni del giallo, dal momento che le due protagoniste finiscono coinvolte in storie di delitti & segreti legati al mondo della moda.
Il volume raccoglie due episodi dedicati alla coppia Tamara/Tome: nel primo episodio, le due ragazze convivono dal momento che Tamara, avendo perso tutti i suoi soldi nel gioco d’azzardo, si trova al verde e non ha un posto dove andare. Durante una sfilata, Tamara e Tome saranno costrette a venire a capo di un mistero: la maledizione della “dea della notte”, una collana che sembra causare la morte di chi la indossa… quando a morire è una modella collega di Tamara, quest’ultima è sospettata d’omicidio. Riuscirà Tamara a dimostrare la propria innocenza? È forse implicata nel caso la legittima proprietaria, la signora Teshigawara, la cui bellezza sembra non sfiorire nonostante abbia raggiunto i cinquanta anni?
Nel secondo episodio, Tamara e Tome sono ospiti di Ellen, un’amica di Tamara, a Parigi: le due pernottano in un castello che Ellen ha intenzione di utilizzare come albergo. Ma il luogo è maledetto a causa dei numerosi uomini morti tra quelle mura nei secoli passati: giovani uccisi dalla principessa Marguerite, impazzita a causa di un amore non corrisposto. Quando i servitori del castello cominciano a morire l’uno dopo l’altro, sembra che il fantasma di Marguerite sia tornato per proseguire nella sua follia omicida… riusciranno Tamara e Tome -magari con un aiuto soprannaturale- a sciogliere questo mistero?

Considerazioni
Nonostante il risultato finale non possa dirsi pienamente riuscito, la Souryo è da ammirare per il coraggio dimostrato nell’abbandonare tutti i temi a lei cari (l’introspezione psicologica, l’analisi minuziosa del pensiero e del sentimento), per puntare su qualcosa di totalmente diverso: un giallo che talvolta si tinge di commedia. Se Tamara fosse stato un seinen, non ci sarebbe stato troppo da meravigliarsi, ma non deve sfuggire all’appassionato che questo tipo di storie sono più che rare nel magazine “Betsufure”: il giallo, in generale, non è un genere amato dalle shoujo mangaka. La Souryo a ragion veduta utilizza nella storia quell’umorismo che risulta indispensabile a un’operazione di questo tipo, riservando alla grafica maggior rigore e precisione del solito. Chi segue quest’autrice dai tempi di Mars avrà modo di notare in questo manga che la Souryo sta cercando di migliorare e affinare l’espressività dei suoi personaggi, conferendo ai volti un aspetto buffo e spensierato. Tamara comunque può essere considerato un divertissement nell’ambito della produzione di questa autrice. Il volume è perciò consigliato a chi vuole seguire la Souryo nelle sue evoluzioni o a chi apprezza il giallo, ma più di tutto è importante che chi si accosti alla lettura di Tamara non si aspetti qualcosa di simile ai precedenti Mars o ES: correrà il rischio di essere fortemente deluso.

Gallery

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