A cura di *GardeniA* (testi) e Deda (grafica)
Titolo originale: Kiss me princess
Autrice: Kim Se-Young
Categoria: Sunjeong Manhwa
:: Il manhwa in Corea ::
Casa editrice: E-Comix
Volumi: 9, completo
Anno di prima pubblicazione: 2002
:: Il manhwa in Italia ::
Titolo: Il Principesso
Casa editrice: FreeBooks – collana Free Seishin
Volumi pubblicati: 5 -interrotto
Anno di prima pubblicazione: 2007
Costo: 5,50€.
:: Il manhwa negli Stati Uniti ::
Titolo: Boy Princess
Casa editrice: NetComics
Volumi pubblicati: 9, completo
Costo: 9,90$
StoriaUn piccolo regno tra le montagne si trova a fronteggiare una crisi diplomatica: la principessa Elena, promessa in sposa al principe di un regno più grande e influente come astuta mossa diplomatica, è scappata con uno stalliere il giorno prima della sua partenza, gettando la famiglia reale nel terrore.
In attesa di “recuperarla”, il re decide di inviare suo figlio più giovane Nicole – estremamente femmineo e somigliante alla fuggitiva – nel regno alleato, contando che il principe a cui andrà in sposa non sia interessato alle donne e che Nicole, con il dovuto travestimento, non desti sospetti. Nicole è ovviamente contrario all’idea ma, convinto dai suoi fratelli – un playboy e un topo di biblioteca – parte sperando che la situazione si risolva il più velocemente possibile. Il primo incontro con il suo futuro sposo, però, si rivela tutt’altro che gradevole. Il secondo principe della linea ereditaria diretta, Jed, è un vero guerriero violento e freddo, ma soprattutto già pronto a stuzzicare la sua nuova sposa. Già durante la prima notte di nozze il pericolo incombe!
Nicole se la cava promettendo al principe che insegnerà a sua sorella Reiny l’arte della spada in cambio dell’incolumità da qualsiasi attacco di natura sessuale. Ma la copertura non dura molto. Incontrato un giorno Jed nella foresta, Nicole non riesce a schivare un suo “attacco” e, rimasto a torso nudo, viene smascherato. Jed non sembra particolarmente scandalizzato, anzi: l’impossibilità di avere figli facilita di molto la sua posizione e perciò costringe Nicole a reindossare il suo travestimento. Il giovane principesso non si perde d’animo e comincia a frequentare gli ambienti di corte popolati dagli individui più disparati. La principessa Reiny, astuta e leale, aiuta il protagonista a inserirsi nel circolo delle principesse dove, tra un tè e un ricamo, si tramano complotti e si lanciano frecciatine.
In particolare, la regina madre sembra intenzionata a togliere di mezzo Nicole o, almeno, ad assicurarsi che non abbia una gravidanza che procurerebbe discendenti e, soprattutto, intralcerebbe la corsa al trono di suo figlio. L’incauto Nicole beve tutto d’un fiato un misterioso tè offertogli dalla regina, contando che tutti hanno bevuto la stessa bevanda. Ma la tazza era stata unta di un mortale medicamento, capace di provocare aborti o potenti emorragie… ma solo alle donne. Nicole se la cava con un mal di stomaco ma ora Shahi, il farmacista di corte, conosce il suo segreto.Il principesso, scappato al veleno mortale, si deve cimentare con un’altra sfida: il cucito! Infatti, si terrà a breve un torneo in cui i principi e i guerrieri si scontreranno decretando un vincitore, che otterrà il bacio della sua dama. Per l’occasione Nicole dovrà cucire un fazzoletto ricamato per il proprio sposo, cosa che ovviamente non gli riesce congeniale. Un giorno, al ritorno da una “sessione di cucito”, vede il farmacista Shahi nudo che soddisfa le morbose voglie del principe ereditario. In seguito Shahi – che proviene dalla tribù degli Herot, famosi per la loro arte medica basata sulle erbe – spiega all’ingenuo principesso la sua posizione a corte: in cambio dell’incolumità e di un territorio, questa tribù invia sempre il figlio del capo come pegno al regno di Jed fino all’età di ventidue anni. Shahi si trova quindi in una posizione di ostaggio simile a quella di Nicole, con la sola differenza che non respinge le pesanti avance del principe ereditario, offrendogli il proprio corpo senza un lamento oltre che a servigi molto torbidi in cambio dell’incolumità per la sua gente.
Shahi, inoltre, conosce il segreto di Nicole e teoricamente trama contro di lui, ma in realtà pare non essere del tutto nemico al regazzo, tanto da procurargli un unguento salvifico per Jed, che cade gravemente ammalato a causa di un veleno somministratogli durante il torneo. Prima della gara, però, Nicole sconvolto dal comportamento del legittimo erede al trono, risponde male a Jed durante un tentativo di avance di quest’ultimo che, vinto il torneo, riceverà il bacio della sua dama, freddamente ferendogli poi le labbra per vendetta.Nicole è arrabbiato ma, di fronte all’impossibilità di ricevere il sostegno di Jed, che ammira e stima, si sente sperduto e triste. Durante il delirio della febbre Jed invoca più volte la madre e intravede il volto disperato e piangente del suo principesso: toccato dal grado di affezione di Nicole, Jed si riappacifica con lui.
È venuto il momento per il giovane di partire alla volta del frontiera per controllare i confini e costruire strutture difensive. Nicole insiste per accompagnarlo poiché ammira suo marito e vorrebbe essere come lui così, alla fine, Jed si lascia convincere e lo porta con sé. Dopo una lunga giornata di viaggio i due sostano in un rifugio di fortuna e questo dà l’occasione alla coppia di parlare e, soprattutto, di scambiarsi un bacio appassionato come “recupero” per quello del torneo. Jed è stupito da questi desideri nei confronti del ragazzo, mentre Nicole, piuttosto ingenuo, non ci fa caso e si addormenta placidamente. La vita nell’accampamento discioglie numerosi dubbi e offre numerose situazioni emozionanti: Jed capisce che la presenza di Nicole lo distrae perché lo cerca sempre con lo sguardo e si preoccupa per lui, mentre Nicole, quasi scoperto mentre faceva il bagno a un soldato, scambia un altro bacio appassionato con Jed. Qualche giorno dopo Jed decide di far fare ritorno a Nicole, inadatto alla vita militare e di “disturbo”, ma la sua “sposa” non pare molto contenta e, anzi, restituisce il morso sulle labbra ricevuto al torneo. Nel frattempo il fratello maggiore ha raggiunto il regno di Jed e ha potuto constatare su quali pericoli e delicati equilibri si basi la vita del fratello travestito da principessa. Proprio mentre sfodera le sue doti di seduttore, viene ripreso da Reiny che lo apostrofa sarcasticamente e senza peli sulla lingua. Il principe rimane prima irritato, poi sorpreso e ammirato dalla sagacia e abilità politica della ragazza tanto da acconsentire a portarla con sé nel viaggio per raggiungere l’accampamento dove si trova la coppia. Rincontrato il fratello, Nicole non ha neppure il tempo di essere sorpreso o felice: ecco tornata Elena, la sorella fuggitiva. È tempo di lasciare il talamo di Jed?
ConsiderazioniIl principesso è un manhwa estremamente singolare e complesso, ma soprattutto non giudicabile dal primo volume. La vicenda e il suo contesto nel primo tomo, infatti, sono piuttosto tortuose e difficili da seguire. C’è da dire, a questo proposito, che l’edizione italiana non aiuta, presentando un adattamento poco lineare e dal linguaggio decisamente criptico e desueto – per non dire scorretto – in molti punti, ma dal secondo volume l’autrice sembra trovare finalmente il suo ritmo e la storia diviene progressivamente più avvincente e ben strutturata.
Dal punto di vista grafico Se-Young Kim non eccelle: oltre che a presentare un tratto tipico di molte produzioni coreane e che quindi non risulta gradevole per alcuni, in partenza, ha evidenti difficoltà con i profili dei protagonisti, la forma dei volti e soprattutto la caratterizzazione. Specialmente nella prima parte della vicenda è davvero arduo distinguere i personaggi della famiglia di Nicole o alcuni membri della corte di Jed, poiché pressoché identici tra loro. Anche l’organizzazione delle tavole a volte è un po’ caotica e sgraziata, ma l’autrice ha nel disegno anche alcuni punti di forza: innanzitutto la cura per il vestiario e le acconciature, con decine di abiti principeschi e sfarzose acconciature ideate per ogni volume, ma anche gli scenari naturali o le scene di folla sono ben orchestrate risultando piuttosto gradevoli e bilanciando in parte i difetti sopra elencanti, che comunque si attenuano un poco con il procedere della storia.
Riguardo alla trama il genere di appartenenza è quello shounen ai anche se, nei primi volumi, di scene davvero sensuali ce ne sono ben poche, mentre assistiamo più che altro al progressivo consolidamento della storia d’amore tra i protagonisti e a qualche scena di fanservice ben pensata e strutturata. Allora è un fumetto consigliato agli amanti di questo genere? Direi di no. Se cercate davvero un fumetto che narra, anche sul piano sessuale, una storia omosessuale – magari di produzione coreana – esistono titoli migliori, per esempio The Summit edito anche in Italia. Non dico che Il Principesso non possa piacere agli amanti del genere, sostengo semplicemente che il punto di forza non è questo.
Ciò che rende questa storia originale – e in alcuni punti davvero magnifica – è la descrizione perfetta della vita di corte, dei ranghi, degli intrighi, dell’atmosfera che si poteva respirare in una qualsiasi corte medievale molti secoli fa. L’autrice mostra una padronanza davvero sorprendente nel muovere un numero impressionante di protagonisti e comprimari, dipingendo per ciascuno un contesto e utilizzandoli per descrivere due mondi: quello della piccola corte di periferia, attenta a sopravvivere e a non inimicarsi nessuno, e quello del grande regno centrale dove ogni mossa può comportare pericolo, invidie e gelosie.Inoltre, con il passare dei capitoli, Se-Young Kim dona sempre più spessore psicologico ai personaggi, soprattutto ai comprimari che creano una vasta galleria di persone dalle vicende famigliari e sentimentali tormentate: Shahi che si abbandona alla torbida relazione con l’erede al trono, ossessionato dal farmacista e stanco della moglie a sua volta disperata per la mancanza di interesse del marito; Reiny, un personaggio complesso e originale, una ragazza intelligente e arguta ma costantemente in pericolo per la posizione di suo fratello Jed, che ben presto si rivelerà essere molto di più che un semplice guerriero. Insomma, se volete fare un tentativo assicuratevi che il disegno non vi urti troppo e procuratevi i primi due volumi.
È probabile che la vicenda non vi lascerà del tutto indifferenti se amate il genere shounen ai o se vi piacciono questo tipo di ricostruzioni dell’ambiente reale. Attenzione però a valutare la vostra spesa: 5,50 € non sono pochi, specie per un’edizione che presenta una traduzione malfatta (anche se scempi simili al primo volume non si sono fortunatamente ripetuti) e un’impaginazione terrificante, con decine di vignette tagliate e di pagine storte. Quel che più pesa a sfavore di questa serie, comunque, è il fatto che, essendo la casa editrice scomparsa, l’opera è interrotta al quinto volume in Italia. Per completare la lettura, pertanto, bisognerà rivolgersi all’edizione americana.
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