Recensione Manga – Il ragazzo della porta accanto (Shounen zanzou) di Kaori Yuki

A cura di Martina

Titolo giapponese: Shounen zanzou
Trad.: Immagine postuma di ragazzo
Titolo internazionale: Boy’s next door
Autrice: YUKI Kaori
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Hakusensha
Numero di volumi: 1, concluso
Anno di pubblicazione: 1998
Collana: Hana to yume Comics

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Il ragazzo della porta accanto
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 1, concluso
Data di pubblicazione: Giugno 2005
Collana: Kaori Yuki presenta
Distribuzione: fumetteria
Prezzo: 5 euro
Seconda edizione: 2013, 1 volume.

Questo volume raccoglie tre storie: la prima, migliore e più recente, dà il titolo alla raccolta. Il ragazzo della porta accanto tratta la triste, drammatica e intensa vicenda di Adrian, di giorno professore e di notte serial killer, e Lawrence, giovane che si prostituisce per le strade di Londra. I restanti racconti, Devil inside e When a heart beats, sono rispettivamente un horror e un thriller, ma, a causa della grande confusione sia grafica che narrativa -confusione del resto ammessa dalla stessa autrice, dal momento che entrambe le storie appartengono agli esordi della sua carriera-, sono meglio consigliate ai soli fan della Yuki.
Il ragazzo della porta accanto, il primo racconto dell’antologia, è uno shounen ai dalle tinte fosche, carico di drammaticità e crudezza. L’atmosfera è simile a quella che caratterizza Angel Sanctuary, l’opera più famosa di Kaori Yuki.
Qui, però, non troviamo angeli, demoni e combattimenti soprannaturali: il centro della storia è un amore puro consumato dal dolore e dalla sofferenza.

Storia

Il testo che segue è la traduzione autorizzata del riassunto inglese scritto da Ayako Honda per Aestheticism (ora offline).

Le vicende sono ambientate negli Stati Uniti e, come suggerisce il titolo originale, sono presentate a posteriori. Un caso raccapricciante trattato in tribunale sta scioccando le masse: Adrian Clay, apparentemente un innocuo insegnante delle scuole elementari, si è rivelato essere un serial killer. Le sue vittime erano dei giovani ragazzi che si prostituivano. L’ultimo, un quattordicenne di nome Lawrence, è stato trovato morto tra le sue braccia, nonostante l’uomo continuasse a ripetere che stava ”solo dormendo”.

Diversi mesi prima…
Lawrence è il casuale testimone dell’omicidio di un ragazzo che, come lui, si prostituisce. Il giovane non riesce a vedere il volto del serial killer (Adrian) che fugge dal corpo mutilato, ma trova un collare che porta il nome del suo animale (un’iguana).
Il giorno seguente Lawrence si reca nella scuola di Adrian, fingendo di essere il fratello minore, per ricattarlo con la minaccia di esporre la prova dell’omicidio. Lawrence chiede all’uomo di aiutarlo a sottrarsi dal giro di prostituzione: in cambio gli restituirà il collare. Adrian rifiuta considerandola una proposta ridicola e, terrificato all’idea di essere scoperto, prende in considerazione l’idea di uccidere Lawrence.

Il giorno dopo si incontrano ancora. Adrian sta cercando di difendere uno dei propri studenti. scoperto mentre stava rubando in un negozio, ma non ha soldi per ripagare il negoziante dell’oggetto rubato, avendo dato i propri risparmi a Lawrence.
È in questo momento che Lawrence ritorna e gli restituisce il denaro. Il giovane incomincia a confidarsi con Adrian, dicendo che gli ricorda il fratello maggiore perso da lungo tempo.
Colpito dalla sua sincerità, Adrian porta Lawrence a casa sua, dove fanno l’amore. Ma presto la confusione e la frustrazione assalgono Adrian che non sa cosa fare con il ragazzo: immerso nelle sue riflessioni dice che Lawrence dovrebbe essere ucciso. Con sua sorpresa, Lawrence approva l’idea e dice che dopo averlo ucciso, Adrian dovrà mangiare il suo corpo così che Lawrence possa divenire parte di lui…

Adrian gli racconta la storia della propria vita: i suoi istinti omicidi sono il risultato di un’infanzia difficile. Per tutta la vita è stato trascurato dalla madre, che per si prostituiva per mantenersi. Una volta è stato abbandonato in un luna park lontano da casa. Diversi giorni dopo, quando il piccolo Adrian ritrova la via di ritorno, si sente maledire dalla madre che stava intrattenendo un cliente.
Quando più tardi il cliente diventa violento e minaccia di accoltellare la donna, quest’ultima, vedendo Adrian alla porta, lo supplica con finta dolcezza di aiutarla, promettendogli un’altra gita al luna park.
Atterrito dalla sua ipocrisia, Adrian dà egli stesso la coltellata fatale e, per evitare lo sguardo accusatorio, infierisce sugli occhi della madre ormai morta. È così che inizia a provare un incredibile odio per le prostitute, i cui occhi sembrano vedere le profondità della sua anima.
Una volta cresciuto, diviene insegnante nella speranza di poter evitare ad altri bambini di soffrire nel modo in cui aveva sofferto. Ma, incapace di cancellare il suo odio per le persone che si prostituiscono, comincia a vedere come una missione il fatto di ”sterminare quegli esseri inutili”.

Dopo aver ascoltato la sua storia, Lawrence prova commozione invece di sentirsi disgustato o spaventato. Con un abbraccio gentile gli chiede di perdonarlo e di non uccidere più.
Tenendo il collare come una scusa per rimanere vicino ad Adrian, Lawrence va da lui ogni giorno e diventano amanti.

Nel frattempo Dallas, il boss del giro di prostituzione in cui Lawrence è coinvolto, è furioso per la perdita di così tanti prostituti uccisi dal serial killer. Dopo aver scoperto che Lawrence sta trascurando il lavoro per stare con Adrian, fa in modo di incontrare il ragazzo.
Nell’incontro viene rivelato che Dallas è il fratello di Lawrence. Quest’ultimo rifiuta di consegnare il collare e di aiutare Dallas, ma alla fine viene picchiato, drogato e costretto a sottomettersi ai suoi ordini.

Due settimane dopo la scomparsa di Lawrence, Adrian, che l’ha aspettato ansiosamente, può finalmente rivederlo. Ma la sua gioia è breve poiché Lawrence, con uno sguardo spento, gli dice che nonostante lo amerà per sempre e più di chiunque al mondo, andrà a stare con suo fratello ritornato dall’America. Tira fuori una rivoltella e la punta su Adrian…

Considerazioni
Il ragazzo della porta accanto è giustamente considerato una delle opere migliori di Kaori Yuki.
I sentimenti di dolcezza e perversione, amore e violenza, disperazione e speranza – il cui contrasto percorre l’intera storia – sono resi in modo efficace e credibile.
Lo stile, freddo e cinematografico, viene esaltato dalla grafica, dalle vaste zone di bianco contrapposte al nero. I disegni, sebbene non siano esenti da difetti, rivelano l’originalità e il valore di questa autrice.
In definitiva, il manga è sconsigliato a chi non apprezza le storie fortemente drammatiche, o a chi detesta gli shounen ai. Ma per tutti gli altri, anche per chi ha trovato Angel Sanctuary troppo convoluto, Il ragazzo della porta accanto può rivelarsi una lettura davvero indimenticabile.

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