Recensione Manga – Alice 19th di Yuu Watase

A cura di Deda (testi), Manga Project (immagini) e Martina (info e grafica)

Titolo: Alice 19th
Autrice: WATASE Yuu
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 7, concluso
Anni di pubblicazione: 2001 – 2003
Rivista di serializzazione: Sho-Comi
Collana: Flower Comics

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Play Press
Pubblicato su rivista mensile, successivamente edito in monografico.
Nome rivista: Shogun
Inizio serializzazione: Gennaio 2005
Senso di lettura: orientale
Prezzo: 5 euro

Editore: Play Press
Numero di volumi: 7, concluso
Inizio pubblicazione: 2006
Senso di lettura: orientale
Distribuzione: edicola, fumetteria e online
Prezzo: 3,90 euro.

Storia
Alice 19th per alcuni aspetti ricorda molto il film Labyrinth. La storia si basa molto sulla mitologia nordica dell’uso delle rune e su come in passato gli antichi Britanni ritenevano magiche le persone in grado di usarle. Come le rune sembravano avere dei significati mistici sopra ogni altra cosa, così i Lotis di questo manga sono ricoperti di significati mitologici. A contrastare i Lotis sono i Maram che possono trasformare il potere del cuore di una persona, in nera disperazione.

Nei primi due numeri di Alice 19th siamo ancora all’oscuro di cosa ci sia in realtà dietro il potere dei Lotis e dei Maram. Infatti il manga comincia come una classica storia d’amore tra i banchi di scuola: due sorelle Arisu (Alice) e Mayura sono entrambe innamorate dello stesso ragazzo, Wakamiya Kyou.
Mayura, più grande di un anno, ha grande confidenza con Kyou tanto da chiamarlo per nome; Arisu invece è tanto codarda da nascondersi dietro la scusa di non voler ferire la sorella, e decide di tenere per sé il suo amore per il senpai Kyou.

Un giorno Arisu, proprio come Alice nel paese nelle meraviglie, incontra un misterioso coniglietto. Sulle prime pare tutto normale: Arisu evita che il coniglietto venga investito da un’auto e a sua volta viene salvata da Kyou. Il coniglietto scappa.
Ma questa vicenda avvicina Arisu e Kyou, tanto da spingere Mayura a fare il passo decisivo con Kyou, che accetta di uscire con lei.
Tuttavia il ragazzo sembra essere più interessato alla sorella minore che alla maggiore, e Mayura diventa gelosa e cattiva nei confronti di Arisu. Di conseguenza cerca di trovarle un ragazzo per allontanarla dal proprio.

Il soprannaturale fa finalmente il suo ingresso quando il coniglietto (che poi e una coniglietta, Nyozeka) si rivela essere una specie di folletto magico che spiega ad Arisu di averla cercata a lungo, che Arisu è una Lotis Master e che il suo lotis rappresenta il coraggio.
Coraggio che Arisu non dimostra davvero di avere. Il suo comportamento ambiguo finisce con l’innervosire Mayura sempre di più, soprattutto dopo che Arisu rifiuta l’altro ragazzo e viene addirittura difesa da Kyou quando la conversazione si fa pericolosa.
Le due sorelle finiscono col litigare… ed ecco l’elemento che riporta alla mente Labyrinth, Arisu dice: “Ti odio sorella, sparisci, vattene via!” E Mayura sparisce.

Da qui il manga prende una piega surreale e fantastica con Kyou e Arisu che cominciano a saltare fuori e dentro dimensioni alternative che altro non sono se non il cuore delle persone che stanno loro attorno. E alcuni di questi cuori sono davvero neri e disperati.
Da qualche parte nel mondo interiore della disperazione, si trova Mayura, rapita e usata da Maram per combattere i lotis e Arisu e Kyou sono decisi a ritrovarla.

E poi arriva Frey, direttamente dalla Scandinavia, un Lotis Master che conosce tutta la vera storia dei Lotis master: vuole aiutare Kyou e Arisu e allo stesso tempo… fare di Arisu la sua sposa.

Considerazioni
Con Alice 19th Yuu Watase torna al genere che predilige: il fantastico d’azione.
Alice condivide l’orrore di alcune scene presenti in Ayashi no Ceres, l’azione e l’avventura di Fushigi Yuugi e la dolcezza e il romanticismo del classico shoujo manga Watasiano. Il tutto condito da gag curiosissime e divertenti alle quali la Watase ci ha abituato fin da sempre (e che hanno raggiunto il loro vero culmine in Zettai Kareshi).

Lo stile del disegno è sempre lo stesso, inconfondibile, dal tratto pulito e ben bilanciato. I ragazzi offrono fan service come sempre, con grande gioia delle lettrici, le eroine non sono supermodelle, anoressiche e alla super moda, ma sono ragazze tondeggianti, normali, molto acqua e sapone, con grande gioia delle lettrici.
La Watase fa davvero pensare che anche una ragazza dalla bellezza semplice, grazie al suo buon cuore, possa essere in grado di conquistare l’eroe della scuola, il più ambito e ammirato da tutti. Ma mai come in questo manga il peso delle parole, l’importanza della sincerità dei sentimenti sono essenziali ai fini della storia.

Arisu, mancando di coraggio e sincerità, spinge il ragazzo che ama tra le braccia della propria sorella e se ne pente. Col comportamento non riesce a tradire il proprio cuore ma a parole non sa essere coerente. La mancanza di coraggio e di sincerità la porteranno a tradire la fiducia della propria sorella commettendo un errore imperdonabile.
Usare le parole è l’arma fondamentale per un lotis master e Arisu usa le parole per fare sparire la propria avversaria in amore.
La nostra eroina si imbarca dunque in un viaggio all’interno dei cuori umani, nei quali troverà tante brutture ma anche tante speranze, alla ricerca dell’ultima runa che le consentirà di sconfiggere Maram, salvare Mayura e rimettere a posto tutto. Il perdono diventa quindi la cosa più importante, riacquistare la fiducia di Mayura e cercare di non tradirla più.
L’impresa potrebbe risultare difficile da compiere da sola e per questo Nyozeka, e gli altri lotis master (incluso Kyou) sono lì per darle sostegno, aiutarla a capire e a far luce nel proprio cuore… L’impresa potrebbe essere facile se uno dei lotis master non fosse proprio Kyou del quale è innamorata e che pare ricambiarla.

Un’opera molto interessante e piena di significati, che ha portato la Watase a compiere studi approfonditi sulle rune e il loro utilizzo a scopo medicinale e magico. Una serie da non prendere troppo alla leggera nonostante tutto, e la cui chiave di lettura può essere interpretata in molteplici modi.
A livello psicologico ed emozionale è una storia che parla di coraggio e di crescita. Il coraggio non è assenza di paura: è ammettere che la paura esiste e nonostante tutto proseguire.

Un manga insolito, ma del resto la Watase ama passare da un genere all’altro mantenendo fissi solo determinati elementi: le gag divertenti, azione e avventura (in piccole dosi anche presente nelle commedie scolastiche), il romanticismo, il fan service e il sogno che il più bel principe azzurro possa innamorarsi persino di un rospo purché abbia un buon cuore.

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