A cura di elenadv (testi) e ~Penny (grafica)
Titolo originale: Taranta Ranta
Autrice: MAKI Youko
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shueisha
Numero di tankoubon: 2, concluso
Anno di pubblicazione: 2006
Rivista: Ribon
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 2, concluso
Anno di pubblicazione: 2008/2009
Collana: Mille Emozioni
Prezzo: 4,30 €.
Storia
Volume Primo
Primo giorno di liceo per la bella (se lo dice da sola!) Hikaru, che ha scelto lo stesso istituto del suo vecchio amico Masato. La ragazza esordisce con un bel capitombolo, che le permette di fare la conoscenza di Nene Rimura, per la quale Masato sembra subito perdere la testa. Nene si rivela fin dall’inizio un peperino, infatti quando Hikaru rimane imbambolata davanti a un ragazzo che le ricorda tanto suo fratello, morto in un incidente, le offre il suo aiuto e già il giorno seguente Hikaru riceve il suo primo bacio dall’affascinante e desiderato Miki. Ma quando la ragazza si allontana, al settimo cielo, Jun, un amico del ragazzo, che lo conosce bene, lo avverte di darsi una regolata.
Tutto sembra andare a gonfie vele nella vita di Hikaru, ma già nel pomeriggio le sue illusioni cadono in pezzi: Nene le propone il taccheggio e sentendosi criticata la scarica in malo modo; già depressa per l’accaduto, Hikaru si imbatte poi in Miki… che ovviamente non è da solo! E infierisce ricordandole di non essere suo fratello. Proprio mentre in lacrime Hikaru crede di aver imboccato la strada sbagliata per la felicità, arriva Jun, l’amico di Miki, che la consola e le dà alcune dritte.
E proprio pensando alla gentilezza del ragazzo, sebbene con qualche resistenza iniziale, l’indomani Hikaru si fa forza per tornare a scuola, dove i problemi sono tutt’altro che finiti. Infatti rimuginando sull’accaduto del giorno precedente, Nene se ne va sul tetto della scuola durante le lezioni e i professori temono che voglia tentare il suicidio; naturalmente Hikaru interviene dicendo di volerle restare amica, nonostante gli studenti in sottofondo inizino già a spettegolare sulle due ragazze. Quando però Nene sembra parlare alla leggera della morte, Hikaru le fa una bella ramanzina, rigorosamente in dialetto kansai, dicendole che la morte fa soffrire le persone, pensando ovviamente al suo adorato fratellino. Finalmente le due fanno la pace.
Rimane ora la questione ‘Miki’: il ragazzo, per niente pentito del suo atteggiamento, non sembra assolutamente approvare i nuovi scambi di gentilezze tra Hikaru e Jun (che le regala delle mentine come portafortuna) e decide di prendere un po’ in giro la ragazza. Fingendo di volerla aiutare con Jun, inventa la storia di una fidanzata e di un amore travagliato, e non contento le dice che forse però adesso c’è un’altra che gli interessa; così le dà un falso appuntamento con Jun dopo la scuola. Hikaru, decisa ad aspettarlo, rimane a scuola fino a tarda sera, ma per fortuna, capendo che la situazione sta degenerando, Miki si decide ad avvisare Jun dell’accaduto; il ragazzo allora si precipita da Hikaru e la invita a mangiare del ramen (scusandosi per il ritardo!). Durante la cena Jun le dice che d’ora in poi se vorrà sapere qualcosa su di lui basterà chiederglielo; poi il ragazzo la accompagna a casa e durante il tragitto Hikaru gli racconta di suo fratello.
L’indomani la ragazza arriva a scuola sprizzante di gioia per la bella serata, ma presto la sua serenità viene offuscata da un nuovo mistero: Jun infatti porta un anello e, anche se dice di non essere fidanzato, confessa che è legato a una persona importante. Dopo un po’ di depressione iniziale, Hikaru, risoluta, restituisce le mentine al ragazzo, per poi comprarne delle altre, far visita al fratello (a pregare per chiedergli consiglio), il tutto con Miki alle calcagna, e infine regalare le nuove mentine a Jun come portafortuna per la sua ragazza importante. Il ragazzo in un primo momento arrabbiato per l’iniziale incomprensibile comportamento della ragazza le restituisce le sue mentine e la rassicura sulla natura del rapporto legato a quell’anello. Ma in lontananza ad assistere a questa scena c’è una misteriosa ragazza che riconosce Jun…
Considerazioni
Sebbene abbiamo conosciuto in Italia questa autrice grazie a un buon esordio con I love you, baby, con questa miniserie, seppur successiva, Youko Maki risulta un po’ deludente.
Nonostante la trama non sia per niente originale (anzi, diciamocelo, è anche un po’ scontata), essa potrebbe reggere solo a condizione di analizzare un po’ più a fondo i personaggi (cosa probabilmente impossibile in soli due volumi). La storia di Taranta Ranta invece si sussegue a spron battuto dall’inizio alla fine, cambiando continuamente direzione senza chiarire quale sia la vera idea che l’autrice voglia proporci (se la perdita del fratello, o l’amore per Jun ecc.). Per non parlare del clamoroso finale a effetto: siamo sinceri, quanti manga finiscono lasciandoci “col fiato sospeso” nel presentare un nuovo misterioso personaggio che osserva da lontano la scena dei protagonisti?
Per quanto riguarda i disegni, si nota subito che l’autrice ha evoluto i tratti dei suoi personaggi, ma ahimè devo criticare anche questo. Per i miei gusti i nasi sono diventati un po’ troppo aquilini (ma critico solo questo, per il resto ha mantenuto il suo buon tratto, cambiando anche in meglio) !
Sfondi e impaginazione invece sembrano ancora più precisi e dettagliati.
So di aver distrutto un po’ questa autrice, ma vi assicuro che non partivo prevenuta, anzi la apprezzo abbastanza; tuttavia, in confronto a Taranta Ranta, I love you, baby è un capolavoro!
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