Recensione Manga – Ze di Yuki Shimizu

A cura di Shara (considerazioni), Hisoka (storia), Ananke (grafica)

Titolo originale: Ze
Traduzione letterale: Giustizia
Autrice: SHIMIZU Yuki
Categoria: Boy’s Love – Yaoi*

*Warning: con “YAOI” si intendono storie di amore omosessuale fra maschi, con contenuti espliciti e sono pertanto indicati per un pubblico maturo.  

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shinshokan
Numero di volumi: 11 volumi -concluso
Anni di pubblicazione: 2004-2011
Rivista di serializzazione: Dear+
Collana: Dear+ Comics
Volumi correlati: nel 2012 è uscito uno spin-off intitolato “ZE – Kami no hon” (volume unico). Inoltre sono usciti un fanbook (nel 2010) e un artbook (“ZE Gashuu – Iro no hon”, 2012).

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Goen
Numero di volumi: 11 volumi -concluso
Pubblicato a partire da: Aprile 2013
Distribuzione: fumetteria
Collana: Bl Collection
Prezzo: 5,95 euro.

Storia
La trama di Ze ruota attorno a più personaggi e coppie, alcune delle quali vivono sotto lo stesso tetto come una grande famiglia. Waki, colui che crea i Kami*, è considerato esattamente come un capo famiglia benché non sia un maestro di Kotodama, un’arte magica che permette di uccidere usando le parole.

I Kami sono delle “bambole” create con sembianze umane. Vivono molto a lungo, possono quasi essere immortali e la loro esistenza serve a protezione per i componenti della famiglia Mito, maestri di Kotodama. Il ruolo dei Kami è fondamentale: essi subiscono i danni originariamente diretti al proprio maestro, dopo la recitazione di formule specifiche.

Ogni maestro di Kotodama ha un Kami dello stesso sesso. Tra i due in genere si stabilisce un rapporto profondo dovuto anche al fatto che a seconda del tipo di ferite subite dal maestro è necessario un contatto di liquidi corporei affinché esso guarisca immediatamente. Baci e sesso quindi sono alla base del rapporto.

La storia seppur interconnessa si suddivide in più saghe. In genere ogni 1-2 volumetti viene trattata una coppia diversa. Si comincia con l’arrivo nella famiglia Mito di un estraneo: il giovane Raizo che rimasto orfano durante l’ultimo anno del liceo viene assunto come cuoco. Attraverso i suoi occhi abbiamo così modo di apprendere i tanti misteri della famiglia…

[*In giapponese kami significa “Dio” ma anche “carta”, a seconda dell’ideogramma, e in questo caso il kanji utilizzato dall’autrice indica proprio la carta.]

Considerazioni
Ze è forse l’opera più famosa di Yuki Shimizu, la seconda di lungo corso dopo Love Mode, incentrata su una saga familiare in cui vediamo l’avvicendarsi di più coppie, tutte legate alla famiglia Mito e soprattutto al burattinaio Waki, creatore delle “bambole” Kami.

consizeOltre a sfoggiare un tratto decisamente più raffinato e tridimensionale rispetto alle opere precedenti, la Shimizu pesca a piene mani non solo nel suo repertorio, ma soprattutto nelle diverse correnti che si sono sviluppate in decenni di storia del Boys’ Love. In più archi narrativi si avvicendano coppie diverse, legate da tipologie d’amore molto differenti tra loro: si va dall’amore ingenuo e innocente, a quello possessivo e maniacale, e infine a quello passionale e struggente.

Ogni coppia ha il proprio spazio per raccontarsi e allo stesso tempo interagire con la storia principale che, partendo dall’arrivo di Raizo, ci porta alle origini della famiglia Mito per poi condurci verso il suo presente e futuro, inevitabile, fatto di Kami e maestri del Kotodama. Particolare attenzione è data alla questione del tempo che scorre: sotto l’occhio immortale di Waki, i maestri del Kotodama nascono, invecchiano e muoiono mentre i loro Kami – destinati a una vita molto più lunga, con lo scopo di curare e assistere il proprio maestro – ne sono condizionati inesorabilmente.

Pur essendo “burattini”, i Kami hanno personalità ben precise e complementari ai maestri cui sono legati da un vincolo indissolubile. I rapporti tra loro permettono di narrare più storie, spesso affrontando tematiche “scomode” e poco amate come il non-con (rapporti non consensuali), la Sindrome di Stoccolma, lo shota e oltre. L’autrice tuttavia è molto abile nel presentare queste tematiche non come morbosità fini a se stesse ma dandone una versione giustificata dal contesto.

Il risultato è una storia variegata in cui si empatizza facilmente con i vari e ben costruiti personaggi, a cui ci si affeziona a seconda dei propri gusti. Su tutte le coppie in ogni caso spicca quella formata da Asari e Shoi Mito, rappresentazione dell’amore passionale che sfida il tempo e le convenzioni. Sicuramente sono i due personaggi meglio approfonditi e su cui bene o male verte tutta la vicenda della famiglia Mito nel momento in cui inizia il racconto. Attorno a questa coppia si sviluppa una delle storie d’amore classiche meglio riuscite a questa autrice, motivo per cui vale la pena di leggere gli 11 volumi che compongono Ze.

Nota sull’edizione italiana: la casa editrice Goen ha dimostrato un interesse decisamente scarso verso questo titolo, affidandolo negli anni a più traduttori e adattatori. Questo ha portato a un’edizione che definire bipolare è riduttivo: a volumi curati in tutto, se ne alternano altri completamente trascurati riguardo alla traduzione, con adattamento e proofreading del tutto assenti. Un vero smacco per un titolo decisamente valido che avrebbe meritato un altro trattamento, dato che è considerabile come un piccolo classico della produzione di questo genere.

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