Recensione Manga – Hell Girl (Jigoku Shoujo) di Miyuki Etoo

A cura di Emy (review e grafica) e Lauretta (autrice)

Titolo originale: Jigoku Shoujo
Autrice: ETOO Miyuki
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 9 -concluso
Anni di pubblicazione: 2005-2008
Rivista di pubblicazione: Nakayoshi

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Hell Girl
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 9 -concluso
Pubblicato a partire da: Aprile 2010
Distribuzione: librerie e fumetterie
Prezzo: 11,5×17,5, 208 pp, b/n, Euro 3.90.

:: L’anime ::
Titolo: Jigoku Shoujo
Studio: Studio Deen
Trasmesso: dal 4 Ottobre 2005 al 4 Aprile 2006
Numero episodi: 26
Sono state in seguito trasmesse la seconda serie “Jigoku Shoujo Futakamori” e la terza, “Jigoku Shoujo Mitsuganae”, rispettivamente nel 2006 e nel 2007

:: Il drama ::
Titolo: Jigoku Shoujo
Attori protagonisti: Iwata Sayuri (Enma Ai), Sugimoto Aya, Kato Kazuki, Ogura Hisahiro, Irie Saaya
In onda su: NTV
Trasmesso: dal 4 Novembre 2006 al 27 Gennaio 2007
Numero episodi: 12, lingua: giapponese.

Il tema musicale del drama è “Dream Catcher” di Olivia Lufkin.

:: L’autrice ::
Miyuki Etoo è nata il 3 luglio di un anno sconosciuto a Hiroshima. Ha debuttato nel 1998 partecipando al 25° concorso per nuovi talenti indetto dalla rivista “Nakayoshi” con il racconto Lira no Hana Kotoba. La partecipazione al progetto Jigoku Shoujo è stato fondamentale per la sua carriera: il progetto prevedeva la trasmissione dell’anime omonimo e in contemporanea la pubblicazione del manga, così che il successo di un prodotto potesse sostenere il successo dell’altro. Al manga e al cartone animato fu poi affiancato anche il drama.
La realizzazione del manga è quindi stata affidata a Miyuki Etoo la quale, pur non riuscendo a riprodurre le atmosfere dell’anime, ha comunque guadagnato rapidamente popolarità.
Il manga è stato pubblicato in Italia da Star Comics con il titolo Hell Girl. Concluso Jigoku Shoujo, Etoo ha realizzato subito due seguiti: Shin Jigoku Shoujo, concluso dopo 3 volumi, e Jigoku Shoujo R in 11 volumi.
Oltre a questi, tra le sue opere ricordiamo Celebrate!, una raccolta di 5 racconti brevi incentrati sul matrimonio, ed una serie di racconti autoconclusivi ad ambientazione horror raccolti in varie antologie.

Storia
Il manga si compone per lo più di episodi autoconclusivi, tratti dalla famosa serie animata “Jigoku Shoujo”.
Una leggenda metropolitana vuole che esista un misterioso sito in Internet, Jigoku Tsushin (Corrispondenza dell’Inferno): se ci si collega verso mezzanotte, è possibile scrivere il nome della persona che si desidera mandare all’inferno… comparirà la Jigoku Shoujo (ragazza dell’inferno) che esaudirà la richiesta, ma solo dopo avere avuto la certezza che anche il richiedente, una volta morto, raggiungerà l’inferno.
Primo episodio.
Tokyo, oggi. Una spiacevole esperienza accade alla liceale Mari Shimizu: uscendo da un negozio, è fermata dall’addetto perché ha fatto scattare il dispositivo antitaccheggio. La sua borsa viene aperta: vi si trova un CD sottratto agli scaffali del negozio! Mari passerebbe un brutto quarto d’ora se non intervenisse a salvarla una sua compagna di classe, Hayase Satsuki, che implora il perdono dell’addetto in quanto Mari ha agito senza pensare: normalmente non l’avrebbe mai fatto, essendo una brava ragazza.
Lasciata andare, Mari ringrazia Hayase e non manca di farlo ancora il giorno dopo, in classe. Satsuki le chiede, in cambio, di poter copiare i suoi compiti… e anche le amiche di Satsuki, vedendo che sta parlando con la studentessa modello Mari, si fanno avanti con la stessa richiesta. Una titubante Mari avanza il dubbio che così facendo verranno scoperte dal professore, ma Satsuki replica che basterà modificare qualcosa perché tutto fili liscio. È solo l’inizio di un incubo: le richieste di Satsuki e compagne si susseguono di giorno in giorno e non si limitano ai compiti. Mari è ossessionata: offrire colazioni e dessert, comprare loro vestiario e prestare denaro diventa la norma… la ragazza si trova ben presto senza soldi ma non può smettere di accettare il ricatto di Mari perché altrimenti quest’ultima rivelerebbe a tutti, in primis alla dirigenza scolastica, che Mari è stata sorpresa a rubare in un negozio! Per venire incontro alle assurde pretese del gruppo, Mari finisce col rubare, davvero, ai suoi genitori. Sorpresa in famiglia ed esasperata dalla situazione, risolve di rivolgersi al sito di cui si vocifera in giro: qui chiede di mandare Satsuki Hayase all’inferno. Le compare, vestita con un tradizionale kimono, una compagna di classe: Enma Ai, la quale le rivela che mandare all’inferno Hayase significherà che la stessa Mari dovrà andare all’inferno una volta morta. Mari accetta; sarà così adesso Hayase a sprofondare nell’incubo: dapprima incontra Enma Ai, poi viene sorpresa a rubare in numerose circostanze, infine si ritrova dietro le sbarre, circondata dai demoni e compagni di Enma… nel mondo reale Satsuki Hayase non esiste più, è scomparsa. Mari sa che un giorno dovrà pagare per ciò che ha fatto, ma, per il momento, è libera.
Enma Ai sta per ricevere altre mail…

Considerazioni
La prima serie animata di Jigoku Shoujo si impose non solo per il plot, ma soprattutto per la cura nella confezione del prodotto: i colori, le musiche, le atmosfere contribuivano a dare un sapore particolare a tutto l’insieme. Sarebbe stato molto difficile anche per un autore più dotato di Miyuki Etoo, perciò, eguagliare il prodotto animato che in effetti venne seguito da altre due serie, le quali cercavano appunto di riproporre la formula di successo: nelle serie animate la malinconia, la tristezza prendevano l’aspetto di Enma Ai, di cui venivano centellinati i particolari della sua vita terrena. Nel manga c’è poco di tutto questo: mentre i plot degli episodi seguono, più o meno pedissequamente, quelli dell’anime (anime e manga sono stati pensati per debuttare nello stesso periodo, Ottobre 2005), atmosfere, musiche e colori, dove risiedeva propriamente la bellezza -piuttosto umbratile ed evanescente- della serie animata, risultano del tutto assenti, un po’ per il mezzo espressivo e un po’ perché effettivamente la Etoo sente troppo il peso della versione in celluloide per poter trovare un respiro proprio, un’anima che caratterizzi l’opera cartacea.
Quest’ultima risulta, a conti fatti, una copia assai sbiadita di un qualcosa che ha trovato una ragion d’essere nella produzione animata: anche la versione drama di Enma Ai non ha il carisma e il fascino della serie televisiva, che risulta perciò l’unico prodotto veramente consigliabile di Jigoku Shoujo. Contribuiscono alla valutazione del manga l’assenza di sfondi e la banalità di cui si rivestono gli assistenti di Enma, affascinanti comprimari nell’anime, nonché il senso di vuoto e di pochezza che attraversa le tavole e la trama. Peccato, perché il tratto della Etoo non è in fondo disprezzabile. Ciò nonostante, il prodotto cartaceo risulta, in ogni caso, meglio consigliabile a coloro che vogliono avere tutto di ciò che riguarda Hell Girl.

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