A cura di Breed (testi) ed Emy (grafica)
Titolo originale: Gokuraku Seishun Hockey Club
Autrice: MORINAGA Ai
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kodansha
Numero di tankoubon: 14 -concluso
Anni di pubblicazione: 2004-2009
Rivista di pubblicazione: Betsufure
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Club Paradiso
Casa editrice: GP Publishing
Numero di volumi: 14 -concluso
Pubblicato a partire da: Settembre 2009
Distribuzione: edicola e fumetteria
Formato: 11×17, B, 192 pp, b/n
Prezzo: 3,90 euro.
Storia
Hana Suzuki è probabilmente la liceale più pigra del Giappone. Dormire e mangiare prelibatezze sono le sue uniche passioni; lottando contro la propria mastodontica pigrizia e studiando duramente, è riuscita a essere ammessa al prestigioso liceo Meirinkan, anche se ovviamente non è a una brillante carriera scolastica che la ragazza aspira. Unico motivo per cui si è data tanto da fare è la distanza tra la propria abitazione (dove i genitori gestiscono l’attività di rivenditori di tofu) e il liceo: appena 200 metri, che Hana può pigramente percorrere in appena tre minuti, svegliandosi così ogni mattina all’ultimo minuto.
Pur se così breve, il tragitto per la scuola non è comunque privo di pericoli per la giovane; un giorno infatti, mentre si trascina verso il vicino liceo, la ragazza viene investita da una lussuosissima auto. Addormentata com’è, Hana non si accorge in pratica dell’incidente e grazie ai propri riflessi e all’inaspettata agilità (che si manifesta solo quando la ragazza è profondamente addormentata) riesce a uscire illesa dallo scontro.
A bordo dell’auto si trova un rampollo di una ricca famiglia, il bellissimo Izumi Oda, compagno di scuola di Hana e idolo delle ragazze. Izumi, colpito dalla scattante reazione di Hana all’incidente, la invita a presentarsi alla fine delle lezioni al club di hockey sul prato. Hana non vorrebbe saperne, ma contro la minaccia di Izumi di dover ripagare il danno subito dall’auto, desiste e accetta.
Una volta giunta alla sede del club di cui Izumi è capitano, la ragazza fa la conoscenza del resto della squadra, composta da bellissimi e ricchissimi studenti del Meirinkan: ci sono i gemelli Ayuhara, il grazioso Natsuki Serizawa che spesso viene scambiato per donna e, infine, il vice-capitano Itoigawa. Izumi presenta Hana come il nuovo componente della squadra e né le obiezioni della ragazza, che di fare sport non ci pensa proprio, né quelle del vice-capitano sul fatto che la loro sia una squadra maschile sembrano smorzare il suo entusiasmo. Anzi, riguardo a questo ultimo particolare, Izumi si dice convinto che nessuno si accorgerà del fatto che lei è una ragazza, vista l’assoluta mancanza di curve della stessa…
Dopo le prime resistenze, e sempre sotto la minaccia di dover ripagare i danni all’auto, Hana entra a far parte di questa sgangherata squadra di hockey, che non ha mai giocato una partita dalla sua creazione e di cui il capitano non conosce bene nemmeno le regole del gioco. Anzi, sembra quasi che lo sport sia una scusa per poter viaggiare in lungo e in largo per il Giappone e poter gustare manicaretti tipici, aspetto questo che risolleva molto l’umore della ragazza che, oltre a doversi impegnare in un’attività fisica, si vede oggetto dell’ostilità di Itoigawa, da sempre amico del cuore di Izumi.
Così, tra orsi travestiti da portieri, viaggi in elicottero, scimmie a mollo, liti assurde e squisite prelibatezze, continua la folle avventura della pigra Hana, la quale sembra essere più sensibile al cibo che alle attenzioni del capriccioso Izumi.
Considerazioni
Terza opera di Ai Morinaga a giungere in Italia, dopo Il principe papero pubblicato dalla Play Press e 1 segreto X 2 edito dalla Star Comics, Club Paradiso (Gokuraku Seishun Hockey Club) è un manga che riconferma la vena comica assolutamente demenziale di questa autrice.
È uno shoujo che, almeno all’inizio, si caratterizza per l’assoluta predominanza dell’aspetto comico su quello romantico, aspetto quest’ultimo che solo nel corso dei volumi verrà maggiormente evidenziato, ma che mai, almeno per quanto letto fino a ora, diventerà elemento preponderante della storia.
Club Paradiso infatti è un manga infarcito di trovate e gag comiche, spesso demenziali o al limite del non-sense, che più volte sembra strizzare l’occhio (come in altre opere della Morinaga) alle opere di un’altra mangaka, la celebre Rumiko Takahashi. Ma con una sostanziale differenza: la Morinaga sembra quasi divertirsi a torturare i suoi personaggi, rendendoli protagonisti di (dis)avventure grottesche e folli: scontri con orsi, galline innamorate pronte a beccare a sangue le presunte rivali, jungle selvagge in cui perdersi nel cuore del Giappone. Insomma, la Morinaga non ha paura di esagerare con le proprie creature, non teme il ridicolo o l’insensato, anzi lo ricerca e lo fa risaltare, anche se questo a volte va a scapito di una trama lineare.
Dopo i primi divertenti volumi, infatti, Club Paradiso sembra perdere compattezza e la trama iniziale pare sfilacciarsi in un susseguirsi di episodi fini a se stessi, che certo non offrono al lettore quel senso di continuità che spinge a interessarsi a un manga nel suo proseguire.
Inoltre, mentre il personaggio di Hana presenta una personalità spiccata fin dalle prime pagine, i suoi “comprimari” appaiono più sbiaditi e meno incisivi, quasi fossero uno sfondo o un mero strumento piegato ai fini della demenzialità dominante.
Club Paradiso in sostanza è un manga che va consigliato a chi cerca il divertimento puro, che ama una comicità demenziale e assurda, che ricerca l’evasione totale nella lettura. Non è consigliato invece a chi vuole leggere una storia strutturata, che non rischi la ripetitività. C’è infatti il pericolo che una trama episodica, basata quasi esclusivamente su trovate sempre più ridicole e che fa evolvere molto lentamente la storia d’amore dei protagonisti, stanchi il lettore dopo i primi albi.
Per quanto riguarda il disegno, lo stile della Morinaga è sempre molto gradevole, morbido in alcuni casi, ma anche dinamico e assolutamente adatto al tipo di racconto che accompagna.
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