A cura di Shara (review) ed Emy (grafica)
Titolo originale: Men’s Kou
Autrice: IZUMI Kaneyoshi
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 8 -concluso
Anni di pubblicazione: 2006-2010
Rivista di pubblicazione: Betsucomi
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Seiho High School Men’s -Anche i ragazzi sognano l’amore
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 8 -concluso
Pubblicato a partire da: Febbraio 2010, su Manga Love
Distribuzione: edicole e fumetterie
Dati: 4,30 Euro, 11×17, B., 192 pp, b/n, mensile.
:: Il drama ::
Titolo: Men’s Kou
Regia: Kariyama Shunsuke, Okamoto Atsushi, Hayashi Masaki
Numero di episodi: 12
Data d’uscita in Giappone: 2020
Network: TV Tokyo
Cast: Michieda Shunsuke, Nishihata Daigo
Storia
Alcatraz. Succursale del Giappone. È così che i 312 studenti del prestigioso collegio maschile Seiho chiamano la propria scuola, costruita a cinquanta chilometri dalla stazione più vicina e con il traghetto due volte al giorno: una tundra fredda e desolata dove la presenza di esseri di genere femminile non è prevista, ma naturalmente è vagheggiata da ogni studente. Non per tutti però: Hanai, del primo anno, è sull’orlo di una crisi di nervi proprio per l’arrivo improvviso della propria fidanzata. Il perché è subito spiegato: Hana-chan è un “ragazzo verginella”, che ha scelto questo collegio per non dover più fingere di essere un ragazzo macho e, quindi, non prevedeva né tantomeno desiderava rivedere la sua dolce metà! Di fronte alle preghiere di reggergli il gioco nessuno si fa problemi, visto che il premio è avere una ragazza in 3D (in carne e ossa) che gira per il collegio. Peccato che la fidanzatina sia decisa a restare per la notte, complicando la situazione! Hana-chan non può ospitarla in camera sua, troppo piena di pizzi e merletti, quindi l’unico che può salvarlo è Maki, un compagno di corso che, anche se passa per violento e manesco, risulta essere il più affidabile tra i compagni di collegio e, soprattutto, dotato di camera con un letto libero, mancando il suo compagno di stanza Nogami. Suo malgrado Maki si trova ad accettare, scoprendo che dietro questa fuga d’amore c’è la volontà della ragazza di far venire allo scoperto Hanai per poi lasciarlo. Il ragazzo decide quindi di aiutarla e il giorno dopo, con una scenata in mensa in stile fuga d’amore e successivo inseguimento da parte di Hana-chan, la ragazza capisce quanto questo ragazzo tenga a lei, ma non come sua fidanzata, quindi lo può mollare a testa alta.
Se c’è uno studente che teme la presenza femminile nella scuola, Nogami invece, compagno di stanza di Maki, ne sente fin troppo la mancanza. Schifato dalla massiccia presenza maschile del Seiho afferma con certezza che ogni donna è bella poiché… dotata di attributi femminili! Suo target personale è l’infermiera scolastica Fukuhara, a suo parere incarnazione della trinità erotica: ha il camice bianco, è tettona e lavora in infermeria. Nonostante non sia per nulla avvenente, come gli fa notare Maki una volta vistala da vicino, ma con le tettone, Nogami si butta all’istante in un corteggiamento diretto che porta però a una clamorosa sconfitta: l’infermiera ha una cotta per Kamiki, il ragazzo più figo della scuola (categoria prima classe extralusso™). Inviperito dal piangersi addosso di Fukuhara che non si ritiene abbastanza attraente per lui, Nogami decide di diventare il suo look coach, rendendola in poco tempo una vera bellezza. Peccato che il ragazzo si sia davvero preso una cotta per l’infermiera Fuku-chan, cosa che non ammette nemmeno a se stesso, e lei stia per andare da Kamiki a fargli la dichiarazione. Convintosi alla fine di bloccarla, Nogami si intromette tra i due e finisce per dichiararsi, facendole la dichiarazione più grezza del mondo. Ora al Seiho esiste una coppia, più o meno.
Per un ragazzo che di ragazze non ne vuole sapere e per uno a cui ne interessa una in particolare, ce n’è un terzo a cui invece pare non importare nulla di loro, nonostante sia il più favorito dal cielo. Rui Kamiki è indiscutibilmente “Il Ragazzo più Figo della Scuola”™, i cui feromoni sono sprecati giornalmente nella landa desolata e maschile della Seiho, ma lui non pare interessato alle ragazze e ancor meno al look, sfoggiando una “moda sua” che rivela un animo al limite del sudicio. Per mettere un freno a questa sua peculiarità arriva improvvisamente alla Seiho la sorella maggiore di Kamiki, Mana, che, conscia dello sciattume in cui si riduce il fratellino se lasciato allo stato brado, è venuta a vedere come se la cava e magari “addestrarlo” un altro po’ a diventare un campione del look. I due, come scopre Maki, in realtà sono fratellastri, e al dì là della voglia di vedere un fratello che ormai non torna più a casa, c’è motivo molto più serio: Mana sta per sposarsi con il fidanzato di sempre ed è venuta alla Seiho per chiarire cosa prova per Kamiki e a mettere fine a un sentimento mai dichiarato apertamente che c’è tra di loro. Un addio voluto da entrambi per potersi creare una vita diversa, ma che difficilmente non li farà soffrire.
A conclusione del volumetto c’è un extra relativo a Ma quando mai?!, in cui è raccontato un episodio avvenuto prima della storia principale con protagonista Tetsu.
Considerazioni
Dimenticatevi quello che avete saputo fino a ora dei ragazzi che popolano gli shoujo manga, dimenticatevi i “belli-ma-col-trauma”, gli egoisti “perché-sono-figo-e-me-la-tirano-addosso”, i molestatori sessuali o i teneri orsacchiotti a cui puoi fare qualunque cosa senza che si arrabbino: qui siamo alla Seiho e si parla di ragazzi normali, “segregati” in un collegio maschile, ma che, per ciò, non sono diventati tutti gay e/o non hanno messo su un campo di addestramento stile Scuola di Hokuto.
La Seiho ci fa conoscere (finalmente?) l’altra metà dello shoujo, ovvero i ragazzi, ma siamo molto lontani da quello che ci hanno abituato a vedere anni di pubblicazioni di questo tipo. Questa storia ci mostra, attraverso gli occhi e le esperienze del protagonista Maki e dei suoi comprimari, i desideri, le esperienze e le disavventure comuni di un normale gruppo di adolescenti, come la voglia di trovarsi la fidanzata (sono ragazzi, trovarsi la fidanzata è il minimo) e anche disavventure che sono all’ordine del giorno (sono adolescenti, e sbagliare su cose ovvie è la prassi). Vero pregio di questa commedia sta nell’ironia spesso salace che sfocia di frequente in gag comiche estremamente spassose e rende uniforme storie ed episodi diversi che partono in modo frammentario ed episodico nel primo volume, ma che pian piano si sviluppano secondo un ritmo preciso, senza sbavature, trovando agio di amalgamarsi nel modo più corretto, lasciando spazio anche a tematiche più serie. I sentimenti del protagonista e dei suoi comprimari, tutti o quasi presentati nel primo volume, sono trattati in modo leggero ma mai con “leggerezza”: nel momento in cui la storia porta a riflessioni più profonde non si cade mai nel patetico, ma tutto è trattato con una grazia e anche un discreto buonsenso che mi ha piacevolmente colpito.
Le vicende sono calate in un’atmosfera che pare fare dell’anti-cliché la sua bandiera; ogni situazione o personaggio vengono ribaltati rispetto a quanto siamo abituati: in un contesto che farebbe fiorire doujinshi di genere yaoi, ma dove in realtà l’unico ragazzo dichiaratamente gay è considerato alla stregua di chiunque altro, abbiamo pure il Figo™ della scuola che adora portare la tuta sdrucita e se ne frega del proprio aspetto; un protagonista che pare il tipico bonaccione ma che invece è noto per essere un attaccabrighe iracondo; il tipico secchione asociale che non ha la minima concezione del tatto nelle questioni di cuore.
Se anche l’intento fosse stato quello di prendere in giro i cliché dello shoujo, la sensei Kaneyoshi è riuscita invece a rendere finalmente giustizia ai ragazzi dello shoujo, raccontandoli come esseri pieni di difetti e molto umani nei sentimenti.
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