Recensione Manga – Strofe d’amore (Kaikan Phrase) di Mayu Shinjo

A cura di Martina

Titolo giapponese: Kaikan Phrase
Autrice: SHINJO Mayu
Categoria: Shoujo*

*a causa dei contenuti espliciti, il titolo è indicato per un pubblico maturo. 

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di tankoubon: 17 più 1 speciale, completo
Anni di pubblicazione: 1997-2001
Collana: Flower Comics

:: Il manga in Italia ::
Titolo italiano: Strofe d’amore
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 17 più 1 speciale, completo
Inizio pubblicazione: Febbraio 2004
Ritmo di serializzazione: bimestrale
Distribuzione: edicola e fumetteria
Collana: Amici; 3,10 euro.

:: L’anime ::
Numero di episodi: 44
Date di trasmissione: 1999-2000
Produzione: TV Tokyo
Diretto da: Hiroko Tokita
Storia: a differenza del manga, l’anime si incentra sulla band Lucifer più che sulla relazione tra Sakuya e Aine, che appare soltanto a metà della serie animata.

:: L’autrice ::
Nata il 26 gennaio del 1973 nella prefettura di Nagasaki, debutta nel febbraio 1994 con la storia breve Anata no Iro ni Somaritai pubblicato su Shojo Comic Zoukan, un numero speciale della rivista “Shoujo Comic”. Le piacciono le rose, le macchine, i suoi gatti e ama fare shopping a Shibuya. I suoi film preferiti son quelli di azione-amore come Il Padrino, Tru Lies, Matrix, Top Gun e Mission Impossible.
La sua opera di maggior successo è Kaikan Phrase: pubblicata in Italia con il titolo Strofe d’amore, racconta in 17 volumi la storia d’amore tra Aine, una semplice liceale, e Sakuya, il famoso cantante leader del gruppo idol Lucifer. Dal manga è stata tratta una serie tv e un drama cd. L’incredibile (e inspiegabile) successo ottenuto in Italia ha portato alla pubblicazione nel nostro paese di molte altre sue opere e ha aperto la strada al genere smut.
Mayutan (questo è il nomignolo che si è data) ha lavorato sempre per la casa editrice Shougakukan che ha ospitato quasi tutti i suoi lavori su “Sho-comi” (fa eccezione Sex=Love2 apparso su “Cheese!”), ma il 23 maggio 2007 attraverso il suo blog l’autrice ha fatto sapere al pubblico che avrebbe desiderato tornare a disegnare come freelance. Dopo 14 anni di lavoro per la Shougakukan, sentiva che si era chiuso un ciclo della sua vita: la vera spiegazione tuttavia stava nel difficile rapporto con la casa editrice che continuava a fare modifiche alle storie anche a ridosso delle date di consegna costringendola a dormire solo tre ore a notte, che cercava di imporle in quale direzione far procedere la trama e non le concedeva periodi di pausa per recuperare le energie causandole un accumulo di stress. Lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a molte altre autrici sotto contratto con la Shougakukan, ma nessuna di esse ha ammesso nulla in proposito. La Shinjo ha anche dichiarato che al suo tentativo di lasciare la casa editrice, la Shougakukan ha risposto con la minaccia del ritiro dal mercato di tutte le sue opere.
La mangaka si è rivolta a un avvocato, in seguito all’azione legale ha preso a lavorare per Shueisha e Kadokawa, ma i manga realizzati per Shougakukan sono ancora reperibili.
La ricerca di libertà per esprimere la propria creatività ha portato l’autrice a intraprendere nuove strade: infatti si è cimentata in una storia breve che ha trovato spazio sulle pagine di “Jump Square”, rivista della Shueisha dedicata a un pubblico maschile. Inoltre è diventata l’illustratrice del sito SEED Club Mobile, dedicato a Gundam Seed.

Storia
1° volume
Aine, una studentessa giapponese di 17 anni, ha scritto una canzone dai toni piccanti per partecipare a un concorso per giovani parolieri. Mentre sta passeggiando per la città con la busta che contiene la sua canzone, rischia di essere investita da una macchina sportiva ma rimane illesa.
Dal veicolo esce un bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri che esercita su di lei tutto il suo fascino e la sua malizia. Prima di lasciarla le regala un pass per il concerto della band “Lucifer”… e di nascosto porta con sé la busta con la canzone.

Aine decide di recarsi al concerto dei Lucifer e scopre che sul palco c’è proprio Sakuya, il ragazzo che la stava per investire. Le sue canzoni sensuali ed esplicite provocano strane sensazioni in Aine, la quale scopre che l’ultimo brano è basato sulla canzone che ha scritto lei stessa!
Dopo l’esibizione, Sakuya la scorge tra il pubblico e davanti a tutte le fans la prende in braccio portandola con sé in camerino. Dopo averla presentata ai membri della sua band (Santa, Towa, Atsuro e Yuki), Sakuya le dice di volerla come paroliere dei Lucifer.
Mentre la band è tornata sul palco per il bis, il manager di Sakuya Okochi le si avvicina e le intima di stare lontana dal cantante. Aine, convinta che Sakuya si sia preso gioco di lei, scappa via in lacrime.

All’uscita da scuola Aine viene “rapita” da Sakuya, che con tono semiserio promette di liberarla solo se lei accetterà di scrivere ‘parole intrise di passione’ per la sua band. Aine, sconvolta e paonazza, esclama che è impossibile, perché lei e’ ancora vergine! Lui risponde che a questo si può rimediare: si denuda il petto, si sdraia sopra di lei e la tocca intimamente. Sul più bello, però, si ferma. Sakuya è convinto che una ragazza senza esperienza come Aine abbia una mente molto fervida. Con tono sensuale promette che alimenterà le sue fantasie erotiche.

Aine accetta di scrivere i testi per i Lucifer, e il giorno seguente Sakuya le regala un appartamento!
Durante un set fotografico Aine viene allontanata in modo rude da un ragazzo della security, convinto che lei sia solo una fan. Sakuya interviene prontamente, chiedendogli “Che fai alla mia ragazza? Ricordatevela tutti, d’ora in poi sarà sempre con noi!”. Le fan che assistono alla scena contengono a malapena la gelosia…

Aine sta per assistere a un altro concerto dei Lucifer, quando scopre che alcune fans dei Lucifer hanno diffuso un foglio che invita tutte le fans ad aggredire Aine Yukimura, fornendo perfino il suo indirizzo di casa!
Il giorno dopo, a scuola, Aine viene aggredita da un gruppo di ammiratrici di Sakuya ma quest’ultimo arriva giusto in tempo per difenderla. Scopriamo così che Sakuya si è trasferito nella scuola di Aine, e per giunta nella sua stessa classe!
Le ammiratrici di Sakuya assalgono di nuovo Aine e la consegnano a tre ragazzi, che stanno per violentarla quando, ancora una volta, giunge Sakuya a salvarla.

Dopo un concerto dei Lucifer a Shibuya, dove la band ha interpretato con grande successo un testo di Aine, Sakuya le dà il suo primo bacio. Poco dopo, Sakuya si presenta all’appartamento di Aine, dove guardano un film assieme. Aine, pensando al bacio di poco prima, desidera che Sakuya la ami veramente…

La produttrice responsabile dei Lucifer affida ad Aine il progetto di un video-clip che faccia venire voglia di fare l’amore con i Lucifer, un video quasi pornografico! Aine accetta, pur provando gelosia all’idea che Sakuya flirterà con un’altra…
Quando il manager comunica ad Aine che dovrà assumere uno pseudonimo maschile per non ingelosire le fans dei Lucifer, la ragazza scappa via in lacrime.

La sera successiva, Aine si presenta all’appartamento di Sakuya, chiedendogli di fare l’amore con lei. Sakuya sembra volerla accontentare… ma ancora una volta si interrompe sul più bello. Aine, convinta che Sakuya la veda solo come “una brava a scrivere”, scappa via in lacrime… dentro di sé, però, è convinta di avere ancora speranze.

Durante le riprese del video semi-porno dei Lucifer, Sakuya pretende di avere come compagna proprio Aine! In men che non si dica, Aine si ritrova in mutande ad amoreggiare con Sakuya di fronte a tutti…

Considerazioni
Le premesse di Kaikan Phrase (un cantante affermato si imbatte in una ragazza e decide di affidarle i testi delle sue canzoni, regalarle il suo appartamento e trasferirsi nella scuola che lei frequenta) per quanto surreali, potrebbero comunque portare a sviluppi interessanti. Questo, purtroppo, non avviene.

La storia è una soap-opera condita da un imponente ammasso di cliché in successione talmente rapida da far girare la testa. Fin dal primo volumetto troviamo:
-le fans gelose che vogliono far del male alla protagonista
-la protagonista che viene assalita da un gruppo di ragazzi istigati dalle fans
-il protagonista che arriva sempre a salvarla
-la protagonista sconsolata che fugge in lacrime
Le cose peggiorano con il susseguirsi dei volumi, quando la storia si riduce a una girandola di personaggi minori che si innamorano di Aine o Sakuya e fanno di tutto per separarli.

I personaggi sono rappresentati in modo superficiale, sono finti e vuoti poiché di loro abbiamo soltanto una serie di frasi a effetto e gesti stereotipati. Sakuya sembra esistere unicamente per stuzzicare sessualmente Aine, e Aine sembra esistere unicamente per essere stuzzicata da Sakuya. Di loro non conosciamo altro.
Raggiungiamo vette di paradosso già nel primo volume quando Aine, che sta per essere violentata da un gruppo di ragazzi, non pensa altro che: “Sto per perdere la verginità, perdonami Sakuya, non potrò più scrivere testi per te.”

Ciò che vorrebbe essere erotico è spesso ridicolo, come nel caso delle frasi delle canzoni:
“Come due animali in un amplesso nel nero mare del sesso”
“Più ci faremo male, più bello sarà l’amore”
Tante altre volte ciò che dovrebbe essere sensuale è soltanto patetico, vedi le scene standard ripetute alla nausea: lui che la abbraccia stando alle spalle di lei, ripetuto ben 8 volte solo nel primo volumetto!

La novità di Strofe d’amore consiste nell’essere il primo shoujo “spinto” pubblicato in Italia, ma questo non vuol dire che vi sia qualcosa di innovativo nel manga in sé. Le scene di sesso esplicito possono essere considerate ‘adulte’, ma per il resto Kaikan Phrase è uno dei fumetti più infantili che siano mai stati pubblicati in Italia.

Sulla copertina dell’edizione italiana è scritto a chiare lettere “Per un pubblico maturo”. In realtà, soltanto un pubblico ingenuo e sprovveduto potrebbe apprezzare appieno questo manga, immedesimarsi nella “rovente” attrazione tra Sakuya e Aine, nei sentimenti della povera Aine “che anche se perderà tutto vuole che lui la consideri una donna” e nel dramma del tenebroso Sakuya “che nella solitudine del suo letto si contorce dal dolore”.

Per stessa ammissione di parecchie fan, il gusto nel leggere Kaikan Phrase sta nel riconoscere pienamente ciò che di patetico, paradossale e ridicolo vi è in questo manga e riderne dell’effetto involontariamente comico.

In conclusione, vi consiglio di comprare Kaikan Phrase solo se volete sostenere gli shoujo manga a tutti i costi, se siete poco esigenti e riuscite a trovare del buono in tutto ciò che leggete, se vi basta un manga ‘con i disegni carini’… o se volete farvi quattro risate alle spalle di personaggi così melodrammatici da risultare esilaranti.

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