A cura di Shara (testi) ed Emy (grafica)
Titolo originale: Ai Ore! – Danshikō no hime to joshikō no ōji
Autrice: SHINJO Mayu
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kadokawa Shoten
Numero di volumi: 5 -concluso
Anni di pubblicazione: 2008-2011
Rivista di serializzazione: Asuka
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Ai Ore! – Amami!
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 5 -concluso
Pubblicato a partire da: Settembre 2011
Distribuzione: edicola e fumetteria
Collana: Turn Over, bimestrale
Prezzo: 4,20 euro.
:: NOTA ::
Ai Ore! è il seguito di Ai wo utau yori ore ni oborero!, edito da Shougakukan in 5 volumi tra il 2006 e il 2007, e successivamente ripubblicato da Kadokawa Shoten. L’autrice Mayu Shinjo aveva iniziato perciò Ai wo Utao Yori Ore ni Oborero con Shougakukan, ma dopo la rottura dei rapporti con tale editore ha proseguito la serie con il titolo Ai Ore, pubblicandolo su “Asuka” della Kadokawa Shoten. Ai wo Utao Yori Ore ni Oborero va in tal modo considerato un prequel di Ai Ore! – Amami!.
:: Il film live ::
Titolo: Ai wo Utau Yori Ore ni Oborero!
Titolo internazionale: Be Crazy About Me!
Regia: Sakurako Fukuyama
Data d’uscita in Giappone: 2012
Durata: 91 min.
Cast: Karam, Ito Ono
:: L’autrice ::
Nata il 26 gennaio del 1973 nella prefettura di Nagasaki, debutta nel febbraio 1994 con la storia breve Anata no Iro ni Somaritai pubblicato su Shojo Comic Zoukan, un numero speciale della rivista “Shoujo Comic”. Le piacciono le rose, le macchine, i suoi gatti e ama fare shopping a Shibuya. I suoi film preferiti son quelli di azione-amore come Il Padrino, Tru Lies, Matrix, Top Gun e Mission Impossible.
La sua opera di maggior successo è Kaikan Phrase: pubblicata in Italia con il titolo Strofe d’amore, racconta in 17 volumi la storia d’amore tra Aine, una semplice liceale, e Sakuya, il famoso cantante leader del gruppo idol Lucifer. Dal manga è stata tratta una serie tv e un drama cd. L’incredibile (e inspiegabile) successo ottenuto in Italia ha portato alla pubblicazione nel nostro paese di molte altre sue opere e ha aperto la strada al genere smut.
Mayutan (questo è il nomignolo che si è data) ha lavorato sempre per la casa editrice Shougakukan che ha ospitato quasi tutti i suoi lavori su “Sho-comi” (fa eccezione Sex=Love2 apparso su “Cheese!”), ma il 23 maggio 2007 attraverso il suo blog l’autrice ha fatto sapere al pubblico che avrebbe desiderato tornare a disegnare come freelance. Dopo 14 anni di lavoro per la Shougakukan, sentiva che si era chiuso un ciclo della sua vita: la vera spiegazione tuttavia stava nel difficile rapporto con la casa editrice che continuava a fare modifiche alle storie anche a ridosso delle date di consegna costringendola a dormire solo tre ore a notte, che cercava di imporle in quale direzione far procedere la trama e non le concedeva periodi di pausa per recuperare le energie causandole un accumulo di stress. Lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a molte altre autrici sotto contratto con la Shougakukan, ma nessuna di esse ha ammesso nulla in proposito. La Shinjo ha anche dichiarato che al suo tentativo di lasciare la casa editrice, la Shougakukan ha risposto con la minaccia del ritiro dal mercato di tutte le sue opere.
La mangaka si è rivolta a un avvocato, in seguito all’azione legale ha preso a lavorare per Shueisha e Kadokawa, ma i manga realizzati per Shougakukan sono ancora reperibili.
La ricerca di libertà per esprimere la propria creatività ha portato l’autrice a intraprendere nuove strade: infatti si è cimentata in una storia breve che ha trovato spazio sulle pagine di “Jump Square”, rivista della Shueisha dedicata a un pubblico maschile. Inoltre è diventata l’illustratrice del sito SEED Club Mobile, dedicato a Gundam Seed.
Storia
Mizuki e Akira sono rispettivamente il cantante frontman e la chitarrista delle Blaue Rosen, una band di buon successo, e sono una coppia felice. Per il loro aspetto fisico particolare sono famosi rispettivamente come Lady Mizuki, “principe” del prestigioso Istituto Saint Nobara, mentre Akira è la “principessa” del malfamato Istituto maschile Dankaisan, per il suo aspetto poco virile e minuto.
Proprio per la pessima nomea dell’Istituto maschile frequentato dal fidanzato, Mizuki subisce pesanti pressioni da parte della presidentessa del consiglio studentesco del Saint Nobara affinché lo lasci e quest’ultima arriva persino ad imprigionarla nella scuola finché ciò non avverrà o finché Akira riuscirà a far alzare la media dei voti generale del Liceo Dankaisan e cancellarne la cattiva fama.
Considerazioni
Una ragazza bellissima che sembra a tutti gli effetti un maschio, fidanzata con un ragazzo che al massimo può arrivare a somigliare a un dodicenne sono una coppia decisamente inconsueta, ma inconsueto è pure questo shoujo, che nasce con un intento comico e leggero, creando una storia su gag ed episodi surreali che non riesce però a strappare più di un sorriso.
Paradossalmente il fatto che non sia uno shoujo-smut non depone a vantaggio della storia, dove l’ estremizzazione di personaggi e situazioni non riesce nell’intento di risultare comico perché l’autrice comunque non sa sfruttare le sue stesse scelte narrative nel migliore dei modi. Nonostante le situazioni assurde i personaggi non sono mai derisi del tutto, ed episodi con del vero potenziale si sgonfiano vittime dei loro stessi cliché.
Tuttavia, guardando il passato di questa autrice, non si può non notare una voglia di smarcarsi, ancora una volta, dalla propria nomea, cosa che in altri frangenti aveva avuto più successo come in Love Celeb, parodia estremizzata di Strofe d’Amore.
L’unico argomento che depone a favore di questo shoujo è proprio la leggerezza negli intenti: una storia carina, senza pretesa di realismo e che può certamente far divertire chi cerca una mezz’ora di svago.
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