Suzue Miuchi

MIUCHI SUZUE 美内すずえ

A cura di Emy

Harukanaru kaze to hikari

Suzue Miuchi nasce a Osaka il 20 Febbraio del 1951. Come lei stessa ha raccontato in un’intervista ufficiale, la passione che nutriva per i manga fin dall’infanzia venne duramente ostacolata dai genitori, che le proibirono di leggerli (cosa accaduta anche ad altri mangaka oggi famosissimi -è il caso, per es., di Rumiko Takahashi): è così che la giovane Miuchi, all’età di dieci anni (!), decide di disegnare lei stessa le storie che non le era permesso leggere. Disegna di nascosto dai suoi fino al 1° anno della scuola superiore, allorquando stringe un patto con sua madre e si impegna con lei a debuttare professionalmente entro un anno: in caso contrario desisterà dal suo proposito di diventare una mangaka. Neanche a dirlo, riesce a onorare il patto: ha appena 16 anni quando un suo lavoro (La luna di montagna e la ragazza tasso) viene pubblicato nel 1967 su “Margaret” della Shueisha. Negli anni seguenti diviene popolarissima, in particolare come autrice di storie horror (storie che in genere non si prolungano oltre il secondo volume). Nelle sue numerose opere dimostra una naturale, spiccata predilezione per le trame fortemente drammatiche, d’impatto: i suoi plot sono quelli tipici del feuilleton, dei racconti del mistero e d’avventura… ma sempre nell’ambito della tradizionale narrativa per i giovani, la qual cosa mantiene le sue storie a debita distanza da temi intellettualmente elaborati, esasperati o profondamente crudi, tipici di opere dal taglio più adulto. In questo contesto narrativo di garbato equilibrio e semplicità, la Miuchi ha ritagliato per sé una dimensione ideale: a quanto risulta, non ha sentito l’esigenza, comune a diverse illustri colleghe (tra cui l’Igarashi), di cimentarsi con storie dal target più adulto. La Miuchi, forte della sua vasta esperienza professionale, si pone al di sopra delle mode del momento, andando dritta per la sua strada, muovendosi sicura lungo i binari narrativi tradizionali, di cui approfondisce le tecniche: è il *suo* modo di fare manga, collaudato al punto da assicurarle comunque il giusto riscontro da parte del pubblico. È per questo che intorno alla metà degli anni ’70, in pieno boom del “Gruppo 24”, la Miuchi non ha alcun problema a realizzare una storia che, dati i tempi, era secondo l’opinione comune destinata a vita breve, a causa dell’impostazione totalmente tradizionale: Glass no Kamen (“Maschera di vetro”, in Italia giunto nella versione animata con il titolo di Il Grande sogno di Maya). Questione di pochi anni, e quel titolo diviene non solo popolarissimo, ma persino un autentico long-seller, lontano a tutt’oggi dalla sua conclusione. Oltre ai vari gadget, da quest’opera sono stati tratti una versione animata, un serial televisivo, una (recente) serie di OAV, numerose rappresentazioni teatrali. Segno che al di là delle tendenze, delle mode e dell’evolversi dei tempi, le facili previsioni e i calcoli ragionati non valgono a nulla, quando a condurre il gioco è una narratrice di razza… ed è questo, appunto, il caso di Suzue Miuchi.

Intervista

Quelli che seguono sono un paio di estratti dalla versione inglese di un’intervista ufficiale fatta a Suzue Miuchi, comparsa nel sito della Shougakukan, casa editrice di Glass no Kamen (d’ora in poi GNK). L’intervista fa parte della sezione “Nascita di un best-seller a fumetti” e purtroppo non reca il nome dell’intervistatore né la data in cui è stata effettuata, ma, essendo occorsa in occasione del ventennale di GNK, si può facilmente presumere che l’anno sia il 1996, o giù di lì.
Anche se un po’ datato, il testo svela alcune curiosità e offre degli spunti interessanti e sempre attuali, perciò ne riporto i passi più importanti. Il primo riguarda il motivo per cui GNK, a più di vent’anni dal suo inizio, ancora non accenna a concludersi; il secondo tratta la genesi del personaggio di Maya (ho in più aggiunto un paio di note su alcuni termini specifici della sceneggiatura, nonché qualche informazione su un… giocatore di scacchi).

Estratto 1

“Sempre più persone si stanno chiedendo: “Che cos’è successo a GNK?” (ride)

SM: “Mi dispiace per questo. Il finale sta arrivando, stiamo ora lavorando sul climax*. Il finale è già stato deciso tempo fa, ma dobbiamo spremerci le meningi un po’ di più prima di arrivarci. Perciò per favore aspettate un altro po’. Ci arriveremo in modo preciso! (ride)

“Perché passa del tempo tra la pubblicazione degli episodi sulla rivista seriale e la successiva raccolta in volumetto?”

SM: “A dire la verità, io riscrivo costantemente il manga. Un motivo è che quando si scrive una serie l’autore è sempre sotto pressione a causa della scadenza, e l’episodio otterrà la pubblicazione anche se l’autore non ne è soddisfatto, e a me non piace l’idea che sarà pubblicato in seguito sotto forma di un volumetto. Un’altra ragione è che, nel caso dei tankoubon (volumetti che raccolgono gli episodi di una serie pubblicati su rivista -ndr), io voglio creare dei climax* e dei turning points** e connetterli con i nuovi. È normale avere dei climax* in ogni puntata di una serie, ma se si prendono un po’ di questi episodi e li si raccoglie in un libro, si otterranno solo molti piccoli climax* portati avanti insieme, e i lettori si stancheranno presto di leggere. Io non voglio avere alcun rimpianto per nessuno degli episodi rimanenti, e questo è il motivo per il quale la storia sta diventando sempre più lunga.” (ride)

*Climax: Quando si crea una storia, si impara presto che ogni storia vive grazie alla rottura di un equilibrio, dovuta alla presenza di un conflitto; il conflitto si inasprisce progressivamente, fino a raggiungere il momento culminante di massima crisi: questo momento si chiama climax, e anticipa in genere lo scioglimento del conflitto e la fine della storia. Il “conflitto” principale in GNK è “la dea Scarlatta”, il dramma che Maya vuole interpretare con tutte le sue forze: i climax “minori” sono tutti gli ostacoli che ha dovuto superare per arrivare a interpretarla. Adesso che ha ottenuto la parte della Dea Scarlatta, Maya sta lottando per ottenere il massimo nella recitazione (e, nel contempo, lotta per conquistare il suo amore: significativamente, i due conflitti coincidono con la “Dea Scarlatta”): in altre parole, la storia sta ora svolgendo il suo CLIMAX, una volta superato il quale, la storia (presumibilmente) finirà.
**Turning points: se qui si intendono i Plot point, questi sono punti del percorso narrativo che uncinano una storia trascinandola in una precisa direzione. Ad es. se prendiamo una moglie felice, che vive accanto al marito e ai figli, il momento in cui il marito le dichiara che ha intenzione di lasciarla, perché si è innamorato di un’altra, è un plot point.

Estratto 2

Chi è Maya Kitajima (protagonista di GNK -ndr)?

SM: “Quando la serie di GNK iniziò, non avevamo ancora deciso nulla di nessun personaggio, tranne Maya Kitajima. Lei di solito è una ragazza comune e riservata, senza nessuna caratteristica particolare, ma sembra avere un notevole talento per l’arte: una volta che ne sia assorbita, non vede più niente attorno a lei. Questo è il tipo di personaggio che noi avevamo deciso per l’eroina della storia. Dapprincipio, presi in considerazione l’idea di fornirle il talento di suonare il Koto (noto strumento a corda giapponese -ndr), ma, quando ne parlai con l’editore, conclusi che non c’era azione nel koto, e che la musica sarebbe stata difficile da rappresentare. Così decisi di cambiare il suo talento, orientandolo verso l’arte drammatica. All’inizio ero veramente contenta di non avere una storia che coinvolgesse il teatro: innanzitutto io del teatro non sapevo quasi nulla!” (ride)

“Probabilmente ti sarai chiesta spesso quale sia stato il modello per Maya.”

SM: “Sì, me lo sono chiesta spesso. Poiché questa è una storia sul teatro, il modello avrebbe dovuto essere un’attrice. E qui entra in scena Shinobu Ohtake (nota attrice giapponese -ndr). Ma il debutto di Ohtake cominciò dopo che iniziò il manga. Io per prima non me ne resi conto, ma un giorno qualcuno che conoscevo mi disse che c’era una giovane che assomigliava moltissimo a Maya Kitajima, e, quando lo verificai, fui sorpresa di come questa persona, Ohtake, somigliasse strettamente a lei. Ohtake di recente ha detto che lei era molto interessata a GNK e che voleva provare a recitare la parte di Maya Kitajima. Ma il vero modello non è Ohtake, comunque. Se io dicessi chi è veramente, tutti diventerebbero isterici.” (ride, profonda e pensosa)

“Bene, chi è allora? Per favore diccelo!”

SM: “In realtà, è Sankichi Sakata*”.

“Sankichi Sakata? ….l’esperto di Shogi?…”

SM: “Si, l’ho visto in un filmato, quand’ero bambina. Era “Ousho”. E allora io pensai, wow, ci sono alcune persone veramente magiche al mondo. Se si trattasse solo dello shogi, io non penserei niente di lui e presto lo dimenticherei. Ma lui non smette anche quando sua moglie, Koharu, lo lascia. Che tipo di persona è? Pensai. Mi lasciò un’impressione molto forte, e così lui divenne la fonte per il personaggio nel manga”.

*Sankichi Sakata (1870-1946) fu un talentuoso dello sho-gi (scacchi giapponesi), cui venne dato il titolo di Meijin-i (gran campione) e Osho-i (re). Poiché nacque in una famiglia povera a Sakai, ed era ossessionato dallo shogi durante gli anni della scuola, non imparò mai a scrivere il suo nome. Si intestardì sul voler diventare un giocatore di shogi quando perse un incontro con Sekine Kinjiro a Osaka in 1893. Divenne un giocatore di shogi all’ottavo livello nel 1919. Il suo nome divenne celebre, dopo che giocò molte partite difficilissime (testo tratto da “Japanese Historical Figures” ).

Bibliografia essenziale
“Kappa Magazine” n. 11, Ed. Star Comics
“Kappa Magazine” n. 110, Ed. Star Comics
“Man-ga!” n.1, Ed. Marvel Manga.

Opere
L’ elenco seguente comprende tutti i tankoubon (= volumetti) di Suzue Miuchi, ristampe ed edizioni speciali escluse. L’elenco è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Kelly Hou (ex webmistress del più famoso sito indonesiano-inglese su Glass Mask, ora offline), che ha gentilmente consentito alla traduzione delle sue review sulle opere minori di quest’autrice.

JUUSAN GATSU NO HIGEKI (La tragedia del tredicesimo mese)
Shueisha; 1973; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.6, Orion.
Dopo la morte di sua madre, Mary si trasferisce in un nuovo collegio, il cui nome è “San Rosacroce”. Ma tutti i suoi compagni di classe sono freddi, maltrattati dagli ispettori scolastici… (Kelly Hou).

 

PANDORA NO HIMITSU (Il segreto di Pandora)
Shueisha; 1973; 1 volume.
La storia di una fanciulla che cerca di nascondere una misteriosa cicatrice.

 

 

AKAI MEGAMI (La dea rossa)
Shueisha; 1974; 1 volume.

 

 

GIULIETTA NO ARASHI (La tempesta di Giulietta)
Shueisha; 1974; 1 volume.

 

 

MOERU NIJI (L’arcobaleno ardente)
Shueisha; 1974; 1 volume.
È un dramma sul genere “avventura”, che ruota attorno al desiderio di una ragazza di vendicare la morte dei suoi genitori (Kelly Hou).

 

HARUKANARU KAZE TO HIKARI (La luce e il vento lontani)
Shueisha; 1975; 3 volumi.

 

 

KAERAZARU HYOUGA (Il ghiacciaio del non ritorno)
Shueisha; 1975; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.8, Orion.
Storia di Odette, una cantante famosa che ritorna nel suo paese d’origine, la Sarbia, col segreto proposito di smascherare l’uomo che, pur essendo suo padre, non aveva potuto allevarla ed era stato causa indiretta della morte di sua madre: il re di Sarbia.

MIDORI NO HONOO (Fuoco verde)
Shueisha; 1975; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.2, Orion.
Racconto horror che narra di una misteriosa foresta cresciuta al margine di un villaggio circondato dalla sabbia…

 

SHIRAYURI NO KISHI (Il cavaliere del giglio bianco)
Hakusensha; 1975; 2 volumi.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, nn. 4 e 5, Orion.
Francia, 15° secolo. In un villaggio, una ragazza di nome Giovanna ascoltò la voce di Dio, e Dio le comandò di ribellarsi e di salvare la sua patria. È la storia di Giovanna d’Arco, un romanzo di ambientazione storica, che non risparmia crude descrizioni di violenze e magia nera (Kelly Hou).

KINIRO NO YAMI GA MITEIRU (L’oscurità dorata ci sta guardando)
Shueisha; 1976; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.7, Orion.
Delizioso racconto horror che ha come protagonisti i gatti e le loro inquietanti presenze.

 

KUJAKUIRO NO KANARIA (Il canarino con i colori del pavone)
Shueisha; 1976; 1 volume.

 

 

SHIROI KAGEBOUSHI (Bianca silhouette)
Kodansha; 1976; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.2, Orion.
Uscito lo stesso anno di Glass no Kamen, è un’altra storia horror di ambientazione scolastica, considerata tra le migliori di quest’autrice.

 

GLASS NO KAMEN (Maschera di vetro)
Hakusensha; 1976-1999; 49 volumi (in corso)
Edito in Italia dal 2001 da Orion.
La storia nota anche in Italia grazie all’omonima serie animata “Il grande sogno di Maya”. Maya Kitajima è una ragazzina come tante, e non sembra avere doti particolari. Da sempre però custodisce dentro di sé una grandissima passione per il teatro: è questo il motivo per cui abbandona sua madre, nonché la propria casa, per entrare a far parte della compagnia teatrale Tsukikage. Chigusa Tsukikage, ex-attrice dal volto sfigurato, è colei che per prima ha visto in Maya un autentico talento, e che le insegnerà a indossare la “maschera di vetro”, la maschera che consente a un’attrice di interpretare mille ruoli, celando il proprio. Maya, rivelando un talento geniale, presto giunge a rivaleggiare -e a superare!- la bella Ayumi Himekawa, famosa e talentuosa figlia d’arte. Masumi Ayami, il freddo dirigente della Daito Art Production, rimane profondamente colpito dalla forza interiore di Maya, fin dal suo primo comparire sulla scena. Diventa così un suo segreto ammiratore: decide di incoraggiarla mandandole mazzi di rose e sostenendola anche economicamente nelle difficili prove che la ragazza dovrà affrontare… questo il plot iniziale.

MAJO MEDIA (La strega Media)
Shueisha; 1977; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, nn 11 e 12, Orion.
La giovane protagonista, dopo la morte dei suoi genitori, viene adottata dai suoi zii, ma questi non hanno alcuna compassione per lei, e la trattano come una domestica. Spesso la ragazza fa un sogno strano, ricorrente: un castello nella nebbia. Quando sta per compiere 18 anni, suo zio decide di usare un vecchio castello come hotel. Per rassicurarsi circa questo investimento, la famiglia si dirige verso l’edificio per fare un giro di perlustrazione: quando arrivano nelle vicinanze, la ragazza scopre che è proprio quello il castello che ha sempre sognato fin dalla sua infanzia. In seguito scopre anche che il castello fa parte dell’eredità lasciatale dai suoi genitori, di cui lei però non può ancora usufruire, in quanto minorenne. Durante un giro nel vecchio castello, è rinchiusa in una torre abbandonata per un gioco crudele di suo cugino; qui nota che ci sono molti ritratti di una donna bellissima. La donna, secondo le dicerie del paese, è una spietata strega vissuta due secoli prima, che venne decapitata a causa dei suoi crimini: aver ucciso più di 200 ragazze del villaggio. Non appena riesce a uscire dalla stanza della torre, comincia a comportarsi in modo differente da prima… (Kelly Hou).

OUJO ALEXANDRA (La principessa Alessandra)
Shueisha; 1978; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.8, Orion.
La storia è ambientata nel diciannovesimo secolo, in Europa. La principessa reale Alessandra di Lastonia diventa cieca in tenera età: sebbene costretta a un’esistenza solitaria a causa della sua cecità, sopravvive grazie alla sua personale fede di “essere capace di credere”. È un racconto storico e romantico (Kelly Hou).

KUROYURI NO KEIZU (La stirpe del giglio nero)
Hakusensha; 1978; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.12, Orion.
Ancora una storia dell’orrore: una ragazza, al funerale di sua madre, nota che alla funzione non è presente nessuno dei parenti della genitrice. Infatti è lei l’ultima della famiglia, dal lato matrilineare. Da questo punto di vista il passato della sua famiglia è un mistero per lei: anche suo padre non sa dirle nulla in proposito. Durante le vacanze estive decide perciò di cercare i parenti di sua madre e di svelare il mistero della morte di lei (Kelly Hou).

AMARANTH NO JOOU (La regina di Amaranth)
Shueisha; 1979; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, nn. 5 e 6, Orion.
La storia di Mara Green e di come la sua condizione di povera orfana cambiò nel momento in cui trovò un gioiello maledetto… “la regina di Amaranth”.

 

BARA MONOGATARI (Storia delle rose)
Shueisha; 1979; 1 volume.

 

 

SNIHOU RETTOU ICHIMANNEN (10.000 anni dell’arcipelago giapponese)
Shueisha; 1979; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.13, Orion.

 

 

NIJI NO IKUSA (La battaglia dell’arcobaleno)
Shueisha; 1979; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.9, Orion.
La storia è ambientata nell’antico Giappone. Una bellissima principessa nasce durante la guerra. Per assicurare il trattato di pace e alleanza tra due potenti famiglie (Mino e Ohari), ella è data in sposa a uno straniero. Suo marito sembra essere stupido, rude e incapace di essere gentile, ma in realtà egli finge per proteggere la sua famiglia: il suo vero sogno è quello di dominare, unico, l’intera nazione (Kelly Hou).

SAINT ALICE TEIKOKU (Impero Saint Alice)
Hakusensha; 1979; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.3, Orion.
Una divertente commedia: la protagonista, la giovane Momoko, si trasferisce in una nuova scuola, la St. Alice Campus, ed è assegnata a una classe “speciale”, famosa per essere la più bizzarra della scuola. Ogni cosa le sembra normale, il primo giorno. Ma scopre che questa scuola funziona come un impero, dove una regina regna sui suoi sudditi e un misterioso ladro s’aggira di nascosto per il campus… . Commento personale: c’è un capitolo in particolare che è il più divertente di tutti, il titolo è “After school Witch”. Tratta di come Momoko cerchi di aiutare una sua compagna di classe a diventare popolare. La ragazza è senza amici perché tutti dicono che è una strega. Momoko le chiede perciò di fare uno show di magia, e in quest’occasione dimostra ai compagni che tutti i suoi trucchi magici erano solo illusioni, e che le dicerie di stregoneria erano del tutto infondate. Così la ragazza si fa un mucchio di amici, ma quando un giorno lascia la scuola, si scopre che il suo show non aveva nessun trucco, e che lei era davvero una strega… (Kelly Hou).

YUKI NO OTO (Il suono della neve)
Shueisha; 1979; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.10, Orion.
Dolce storia d’amore tra la poco attraente Polly e Bart, ragazzo facoltoso ma cieco a causa di un incidente.

 

SUBARASHIKI ISAN (La meravigliosa eredità)
Hakusensha; 1980; 1 volume.

 

 

DYNAMITE MILK PIE (Id.)
Hakusensha; 1982; 1 volume.
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, nn. 3 e 4, Orion.
Divertente raccontino fantasy che vede una ragazza golosa di torte al centro di un complotto per uccidere un’ereditiera.

 

YOUKIHIDEN (Un racconto della Principessa Demone)
Kodansha; 1982; 1 volume.
Vincitore in Giappone nel 1982 del Kodansha Award (ex aequo con Karyuudo no seiza di Machiko Satonaka)
Edito in Italia nella collana Suzue Miuchi Best Works, n.1, Orion.
Un’altra storia con venature horror, un racconto del mistero che coinvolge due teenager.
Due ragazze vanno a fare shopping in un grande magazzino. Le due si divertono, ma, quando è il momento di tornare a casa, è ora di chiusura e una delle ragazze scopre che ha dimenticato qualcosa in negozio. Perciò dice all’amica di lasciarla andare, e che la chiamerà più tardi da casa. Non telefonerà mai più: la ragazza scompare. La sua amica decide perciò di investigare su questa misteriosa scomparsa, da sola, in quanto la polizia non riesce ad arrivare a nulla (più tardi si scopre che la ragazza scomparsa è morta, ma si ignorano le cause): si nasconde perciò nel magazzino dopo l’orario di chiusura. Si ricorda di storie che parlavano di fantasmi circa le bambole giapponesi nella stanza dell’esposizione del grande magazzino. La sua avventura diventa terrificante quando comincia a sentire mormorii provenire dalla stanza dell’esposizione. E una piccola ombra nera si sta muovendo verso di lei…. (Kelly Hou).

AMATERASU (Id.)
Kadokawa Shoten; 1987-1991; 4 volumi + 1 volume spin off.
È un racconto che tratta di reincarnazioni e poteri soprannaturali, incentrato su una dea guerriera, ma, secondo Kelly Hou, è troppo complesso e la trama sarebbe più indicata per un romanzo che per un manga. “Amaterasu” è il nome della dea del sole. La Miuchi ha ripreso questa storia nel 1994.

 

Gallery

Saint Alice Teikoku

Oujo Alexandra

Niji no Ikusa

Majo Media

Yuki no oto

Akai Megami

Kurisumasu no kiseki (Miracolo di Natale) e Fuyu no himawari (I girasoli d’inverno)

Juusan Gatsu no Higeki (scansioni di Marianeve)

Glass no Kamen 

 

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