A cura di Juno Loire (review) ed Emy (grafica)
Titolo originale: Wild Adapter
Autrice: MINEKURA Kazuya
Categoria: Shounen ai
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Tokuma Shoten -> Ichijinsha
Numero di volumi: 7 (in corso)
Inizio pubblicazione: 2001
Rivista di serializzazione: Chara -> Comic Zero Sum
:: Il manga in Italia ::
Titolo: Wild Adapter
Casa editrice: J-Pop
Numero di volumi: 6 (in corso)
Inizio pubblicazione: Aprile 2010
Prezzo: € 5.90, bimestrale.
Storia
Makoto Kubota lavora come esattore per una potente famiglia mafiosa: figlio di un mafioso e nipote di un poliziotto, è uno degli uomini di punta dei criminali, sebbene sia solo uno studente delle superiori. Estremamente violento e spietato, sembra provare compassione solo per gli animali e non esita un istante quando si tratta di eliminare una persona.
Con lui lavora Komiya, un ragazzo allegro e fidato che lo aiuta sebbene sia intimorito dai metodi sbrigativi di Kubota.
Intanto in città si sta diffondendo una nuova, pericolosissima droga: il Wild Adapter (o W.A.) che trasforma, letteralmente, gli uomini in bestie (aumentando a dismisura la forza e la resistenza fisica) e poi ne provoca la morte.
La scoperta di cinque cadaveri con il braccio orrendamente mutato in quello di un animale spinge la polizia a fare ricerche, ma nella famiglia mafiosa di Kuboto nessuno sembra saperne nulla.
Un giorno Komiya viene ucciso da una famiglia rivale proprio perché aveva fatto troppe domande sulla WA e Kuboto chiede di lasciare la famiglia, richiesta che viene esaudita. Prima di andarsene però Kuboto massacra da solo 12 membri della famiglia responsabile della morte di Komiya.
Sul ritorno verso casa, raccoglie un ‘grosso gatto’, un ragazzo col braccio orrendamente sfigurato dalla WA che però non era ancora morto: Tokito.
Comincia così un’amicizia e un sodalizio lavorativo destinato a durare, con i due che indagano sulla W.A. cercando di ritrovare il passato di Tokito che ha perso completamente la memoria.
Considerazioni
Questo è uno dei primi lavori della Minekura, già conosciuta qui da noi per Saiyuki e Stigma. Tuttora in corso in Giappone, ha subito vari rallentamenti proprio a causa dell’enorme successo di Saiyuki e, in seguito, dei problemi di salute della Minekura, portando così a una pubblicazione a singhiozzi (dal 2001 al 2011 sono usciti solo 5 volumi). Il genere del manga non è chiarissimo: la sua prima uscita è stata su una rivista di Boy’s Love, ma oggettivamente gli elementi shounen-ai sono davvero pochi e abilmente mescolati a quelli di un seinen. Tra l’altro i due personaggi di Kubota e Tokito compaiono in una doujinshi dal titolo Araiso Private High School Student Council Executive Committee, ambientata al liceo e con una trama piuttosto leggera rispetto a quella di WA.
Il tratto è quello abituale della Minekura, già distinguibilissimo anche nei suoi primi lavori, pulito e caratteristico.
La storia è piuttosto cruda e violenta, le scene splatter si sprecano e anche il linguaggio non è forbito o delicato.
Comunque è un manga che mi sento di consigliare ai fan della Minekura: per certi versi è anche più interessante di Saiyuki, con la storia che propone spesso colpi di scena inaspettati. È un’opera che potrà piacere anche a chi ama i seinen polizieschi, splatterosi e con un pizzico di sovrannaturale!
L’unico neo è che, appunto, l’opera è ancora in corso in Giappone.
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