Recensione Manga – Loveless di Yun Kouga

A cura di Emy

Titolo originale: Loveless
Autrice: KOUGA Yun
Categoria: Josei

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Ichijinsha
Numero di volumi: 13 – interrotto
Anno di prima pubblicazione: 2002
Rivista di serializzazione: Comic Zero Sum

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Loveless
Casa editrice: J-Pop
Numero di volumi: 12 – in corso
Pubblicato a partire da: Maggio 2011
Distribuzione: libreria e fumetteria
Prezzo: E 5.90.

:: Anime e Curiosità ::
Da questo manga di successo è stata tratta nel 2005 una versione animata in 12 episodi, che segue piuttosto fedelmente il manga ripercorrendone i primi volumi. Nello stesso anno è pubblicato “Your eyes only”, artbook che raccoglie numerose immagini a colori dedicate a Loveless.

Storia
Aoyagi Ritsuka ha dodici anni e non ha memoria dei suoi primi dieci anni di vita: l’amnesia è dovuta al comportamento di sua madre, che lo maltratta e gli chiede di andarsene e di restituirle il “vero” Ritsuka. Ritsuka ha un fratello maggiore che adora, Seimei, il quale gli confida un giorno di avere un altro nome: il suo vero nome è “Beloved”. Purtroppo Seimei muore in seguito a circostanze misteriose… a Ritsuka non resta che farsi coraggio, ora che è rimasto completamente solo al mondo.
Giunto a scuola, Ritsuka si presenta nella sua nuova classe: i compagni sono colpiti dal suo bell’aspetto, e in particolare tra questi mostra particolare interesse per lui la procace Yuiko, che però viene da subito bollata come “senza cervello” dal nuovo arrivato a causa dei suoi modi impacciati e succubi delle compagne di classe. Nonostante il ragazzo sia scontroso, Yuiko cerca ogni scusa per stargli appiccicata, venendo respinta in malo modo.
Uscito da scuola, Ritsuka viene avvicinato da un affascinante adulto, Soubi, che si presenta come amico di Seimei: ciò rende felice Ritsuka, al punto da chiedere al nuovo venuto di fare delle foto insieme per serbare il ricordo del loro incontro. Infatti per lui è importante avere ricordi, a causa della sua amnesia. Soubi lo accontenta, ma ecco che a un tratto bacia Ritsuka chiedendo di dargli la forza e di legarsi fortemente a lui, d’ora in poi. Il ragazzino domanda se gli stia facendo una proposta sessuale, ma Soubi nega che sia così, dal momento che Ritsuka è troppo giovane. Nonostante ciò, dice che lo ama e che è pronto a dare la sua vita per proteggerlo. Tutto ciò ha uno scopo: Soubi, che è un combattente, ha captato la presenza di due nemici, che ora si avvicinano a lui. Soubi combatte contro la coppia, sebbene questi dicano che lui, essendo stato il combattente di Beloved (il fratello di Ritsuka), adesso non può fare coppia con Loveless (Ritsuka). I combattenti infatti fanno coppia con i rispettivi master, i quali fungono da “sacrificio”, ossia ricevono i danni causati dai colpi sferrati dai loro avversari. Soubi è un valido guerriero e riesce ad avere la meglio sui suoi nemici senza che Loveless, ossia Ritsuka, sia minimamente scalfito dalla battaglia. Durante il conflitto Soubi è stato vicino continuamente a Ritsuka e anche ora che lo scontro è terminato gli dice che lo ama e che lo proteggerà sempre… è solo l’inizio di una relazione tra questi due personaggi, che si tingerà di ambigue sfumature: grande in effetti è la differenza di età tra loro. “Loveless” dovrà ora fronteggiare i futuri nemici, implicati nella morte di Seimei…

Considerazioni
Yun Kouga sembra gettare uno strano incantesimo tra le pagine di Loveless: la vicenda è quanto mai contorta e misteriosa, e la stessa scelta grafica di rappresentare tutti i personaggi con coda e orecchie da felino (tutti tranne gli adulti, come Soubi) ha un effetto straniante. Dove si svolge esattamente la vicenda? Quale significato hanno i combattimenti? Perché gli scontri vengono portati avanti solo da una coppia formata da un sacrificio e un combattente? Chi si accinge a leggere quest’opera deve rinunciare a perseguire una logica in senso stretto, perché -essendo a tutt’oggi il manga in corso- non tutte le domande avranno risposta immediata e definitiva. Indispensabile perciò approcciare Loveless armati di pazienza.
Una certa parte nella trama è rivestita dai combattimenti delle coppie che si affrontano con i loro poteri soprannaturali. Ciò non toglie che più che le vicende riguardanti gli scontri tra possessori di forze occulte, però, siano i rapporti tra i personaggi a essere nevralgici nella trama. Primi tra tutti, nell’occhio del ciclone si trovano proprio Ritsuka e Soubi, i protagonisti, che lentamente costruiscono un rapporto in cui faranno capolino l’amicizia, la fiducia, l’affetto e -probabilmente- l’amore e la passione. Forte perciò è l’elemento shounen ai. A causa della differenza d’età, l’autrice, più che narrare di questo rapporto, ne sfuma i contorni alludendo a tematiche che potrebbero risultare scottanti (in primis pedofilia e sadomasochismo), lasciando perciò il compito di giungere alle conclusioni alla fantasia e all’intelligenza del lettore. Loveless è un manga quasi cerebrale, dove più che i fatti è ciò cui tali fatti alludono a essere elemento portante, dove il non detto ha più pregnanza e significato di ciò che si dice.
Il significato della memoria, la forza della famiglia, il valore delle parole sono temi che si affacciano tra le pagine di Loveless, forse l’opera più nota di Yun Kouga, da cui è stato tratto anche un anime che ripercorre fedelmente i volumi iniziali.
La particolarità dello stile dell’autrice, nell’insieme grafico-narrativo così personale, rende appetibile questa serie agli amanti dell’insolito, ai patiti dell’originalità, ai curiosi e ai desiderosi di lasciarsi affascinare da una grafica sinuosa e magnetica e da una narrazione intrisa di mistero.
Chi cerca manga più semplici e immediati potrà lasciare Loveless sullo scaffale, unitamente a chi nutre insofferenza per la tematica shounen ai.

Gallery 

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