A cura di Deda (testi) e Martina (info e grafica)
Titolo giapponese: Venus wa kataomoi
Traduzione: Venere ha sentimenti non corrisposti
Titolo per l’Italia: Venus in Love
Sottotitolo: Il doppio volto di Venere
Autrice: NAKAJI Yuki
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Numero di tankoubon: 12, concluso
Anni di pubblicazione: 1999-2004
Rivista di serializzazione: LaLa
Collana: Hana to yume comics
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Panini
Numero di volumi: 12, concluso
Inizio pubblicazione: Aprile 2006
Distribuzione: fumetteria e online
Periodicità: bimestrale; 5 Euro.
:: L’autrice ::
Nata l’11 settembre 1964 a Hyougo, Yuki Nakaji ha iniziato la propria carriera nei primi anni Ottanta, ma è proprio Venus in Love a costituire il suo più grande successo, pubblicato anche in numerosi paesi occidentali, tra cui l’Italia. Sono numerose le serie realizzate da questa autrice nel corso degli anni; nel primo decennio del duemila sono stati ristampati Tonari wa scramble e Hassle de ikou, editi originariamente negli anni Novanta. Dopo la conclusione di Venus in Love, Nakaji sensei si è messa al lavoro su una nuova serie: ZIG*ZAG, pubblicata negli USA da Tokyopop.
Storia
Volume 1
Suzuna ha per lungo tempo sognato di vivere da sola, e ora che finalmente si appresta ad andare all’Università il suo sogno sta per diventare realtà. Suzuna affitta infatti un piccolo appartamento e spera quasi di trovare, come in un classico shoujo manga, il principe dei suoi sogni nel ragazzo della porta accanto.
Non le va troppo bene col primo vicino di casa, che si rivela essere un super otaku, che subito la associa alla majokko di moda del momento, ma il secondo non è affatto male, anche se sembra essere meno gentile del suo gentile (carino) aspetto. Nonostante tutto, la vita universitaria si presenta interessante, Suzuna incontra Hinako Kaji, con la quale aveva fatto amicizia il giorno dell’esame di ingresso all’università, e trova il principe dei suoi sogni nel bel Fukami, idolo dell’università ed eroe del club di tennis.
Ben presto Suzuna scopre che sia Fukami che Hinako sono amici di Eichi (il ragazzo, poco carino, sebbene belloccio, della porta accanto). I quattro diventano subito amici, e sono tutti membri del club di tennis, anche se Eichi è sempre piuttosto scortese in generale con tutti, tranne che con Fukami, suo migliore amico, per il quale nutre anche sentimenti un po’ particolari. Suzuna lega molto coi tre ragazzi, entra in competizione con Eichi per l’amore di Fukami ma non in maniera spudorata: entrambi infatti mantengono i loro sentimenti nascosti e si accontentano di ammirare il loro idolo da lontano.
Questo strano sentimento di competizione e complicità nel condividere l’oggetto del proprio amore, crea ben presto un sentimento di forte amicizia proprio tra Suzuna ed Eichi che diventano inseparabili.
Si sparge, così, l’opinione comune che Eichi e Suzuna stiano in realtà insieme, nonostante i due neghino, il che crea un porto salvo ai due per potersi gustare i propri sentimenti per Fukami, timidamente e ingenuamente, in privato.
Quando Fukami si innamora a sua volta di una bella sconosciuta incontrata fortuitamente sul treno, e finisce col trovarsi la ragazza, Eichi e Suzuna avranno solo l’un l’altra su cui fare affidamento. Il loro legame ormai diventato indissolubile e di quasi simbiotica convivenza li tiene legati anche dopo la perdita per l’interesse comune verso il loro adorato senpai.
Venus in love è la storia del legame tra Eichi e Suzuna che parte da una sciocca ma sana rivalità, per arrivare all’amicizia, all’assuefazione simbiotica (i due diventano inseparabili) fino al vero e proprio amore.
Considerazioni
Tutto sommato una commedia gradevole Venus in love, 12 volumi leggeri, leggibili senza troppe pretese. Resta uno shoujo classico, dal target basso (non studentesse universitarie ma liceali che sognano la vita universitaria). Senza troppi cliffhanger o colpi di testa. Una storia in generale sempre scorrevole e lineare.
Molti degli eventi sono sviluppati in maniera episodica, altri sono concatenati con tanto di climax individuale. Non troppo sofisticata ma nemmeno troppo stereotipata (mancano quegli elementi quali la rivale, la ex, le fan gelose, i fraintendimenti continui). Suzuna è una ragazza fin troppo ingenua e fin troppo in buona fede per poter non credere ciecamente al suo Eichi.
Dal suo canto Eichi non ha dubbi alcuni su Suzuna e quando un simile rivale si fa avanti (nonostante tutto pare essere un rivale in amore più per Suzuna che per Eichi all’inizio), non si tira indietro ma nemmeno perde la fede nella persona amata. Il che diventa addirittura una di quelle cose che un lettore spera di vedere in un manga una volta tanto: invece dei soliti dubbi e tormenti, la fede incrollabile e l’amore imperituro tanto auspicato nell’eroe di turno trova in Eichi il baluardo assoluto. Qualche dubbio, umano, resta ma niente di così forte o angosciante da poter creare una crisi irrisolvibile in poco. Una storia di crescita dunque Venus in Love. Eichi e Suzuna diventeranno persone adulte e dovranno effettuare scelte vere e proprie non solo a livello di coppia ma come essere umani.
Il “cosa sarò da grande” diventa un elemento portante verso la fine dell’opera ed è quindi la storia anche di un rito di passaggio, questo manga.
Non una di quelle storie che facciano riflettere, nemmeno troppo commedia, ma ha decisamente una marcia in più rispetto a un classico della Yoshizumi: ragazzo incontra ragazza, ragazzo becca ragazza.
Nonostante sia sempre positivo e privo di critica graffiante, Venus in love ha comunque una sua coerenza e discreta intelligenza nel raccontare la storia di due normalissimi studenti universitari che cresceranno assieme come coppia e come individui per diventare adulti.
Lo stile di disegno è molto carino, stilisticamente può sembrare somigliante a quello della Yoshizumi (e quindi potrebbe aprirsi strada nel mercato dei fan di questa autrice) ma tecnicamente gli è superiore. Le tavole sono molto ben bilanciate, le retinature più pulite e nitide nel contrasto dei valori dei vari grigi, inoltre i disegni sono estremamente espressivi e gradevoli e proporzionati.
Per gli amanti delle commedie leggere, Venus in love ha comunque una storia molto godibile e ben delineata, è una storia tenera senza troppe aspettative, il cui elemento drammatico, iperdrammatico o melodrammatico è quasi del tutto assente. Presenta un’ottima fonte di distrazione, molti sorrisi, qualche bella risata. I personaggi sono tutti parecchio gradevoli e simpatici.
Insomma, un buon passatempo.
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