Recensione Manga – Hot Gimmick di Miki Aihara

A cura di Micòl (testi e immagini), Nimue (autrice) ed Emy (grafica)

Titolo: Hot Gimmick
Autrice: AIHARA Miki
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa Editrice: Shougakukan
Numero di tankoubon: 12, concluso
Inizio pubblicazione: 2000
Rivista di serializzazione: Betsu-comi

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Panini
Numero di volumi: 12, concluso
Pubblicato a partire da: Luglio 2005
Senso di lettura: orientale
Cadenza: mensile
Distribuzione: edicola e fumetteria
Prezzo: 4.00 Euro.

:: L’autrice ::
Miki Aihara è nata il 10 giugno a Shizuoka, gruppo sanguigno A.
Il debutto ufficiale risale al 1991 con Lip Konshasu! pubblicato su “Betsucomi”, rivista per la quale ha lavorato a lungo. I suoi hobby sono guardare film di ogni genere e lo shopping, soprattutto di vestiti. La sua opera più famosa, pubblicata in diversi paesi, compresi Italia, Francia e USA, è senz’altro Hot Gimmick. Altri lavori sono So Bad! (1996/1998), Sensei no Okiniiri (manga piccantissimo conosciuto anche come Teacher’s pet), Tokyo shounen shoujo del 2003 (pubblicato in America con il titolo di Tokyo boys and girls), Seiten Taisei e Honey Hunt (2006).
Nel 2009 per la rivista “Cheese”, Miki Aihara ha intrapreso 5ji kara 9ji made (“From five to nine”), che ha per protagonista Junko, un’insegnante di inglese di 27 anni che ha il mito dei telefilm americani sullo stile di “Sex and the City” e sogna di lavorare all’estero. Quest’opera prosegue a tutt’oggi oltre il quindicesimo volume.

:: Curiosità ::
Il nono volume giapponese presenta l’inedita caratteristica di essere stato pubblicato con 2 versioni differenti della cover, una delle quali reperibile solamente tramite la vincita di un concorso indetto dalla casa editrice.
Grazie al successo ottenuto da questo manga, sono stati realizzati 2 drama cd, contenenti all’interno dei booklet con le grintose illustrazioni della Aihara. Anch’essi sono stati realizzati in più versioni collezionabili.

:: Il film ::
Nel 2019 è stato prodotto il film live Hot Gimmick: Girl Meets Boy per la regia di Yuki Yamato. Il film dura 119 minuti ed è disponibile su Netflix. Tra gli interpreti troviamo Miona Hori (Hatsumi Narita), Hiroya Shimizu (Ryoki Tachibana) e Mizuki Itagaki (Azusa Odagiri). Il film riprende il plot principale del manga ma con delle differenze: chi scrive l’ha trovato poco convincente, anche perché bilanciato a favore di Azusa anziché Ryoki, che ottiene un ruolo ridimensionato. La pellicola riesce comunque nell’intento di restituire alla protagonista femminile tutta la sua debolezza di carattere e la sua determinazione nel diventarne cosciente e, magari, superarla.

Storia
La protagonista della storia è Hatsumi Narita, una studentessa di 17 anni che vive con la propria famiglia all’interno di un complesso condominiale di proprietà della famiglia Tachibana. Il padre di Hatsumi, così come tutti gli altri condomini, è alle dipendenze del signor Tachibana, anche se il vero mostro della storia è rappresentato dalla moglie di quest’ultimo: Tachibana-san, la quale spadroneggia creando un vero e proprio clima di terrore,

La storia comincia nel modo più assurdo possibile: Hatsumi viene sorpresa da Ryoki Tachibana, figlio di Tachibana-san nonché suo crudele, egocentrico e geniale compagno d’infanzia (ricorda molto Tsukasa Domiouji di Hana yori Dango… se escludiamo l’intelligenza), nel tentativo di nascondere il test di gravidanza appena acquistato per la sorella minore, Akane. Ryoki, che rivede Hatsumi per la prima volta dal tempo delle elementari, si convince che il test serva alla ragazza e coglie l’occasione per ricattarla: Hatsumi dovrà essere la sua schiava, oppure tutto il condominio verrà a sapere che razza di persona sia.

Ad Hatsumi, terrorizzata dalla possibilità che tutta la famiglia possa subire le conseguenze delle sua sventatezza, non resta che abbassare la testa e soccombere alle angherie di Ryoki nella speranza che questo si stanchi di lei. Ma la storia riserva molti colpi di scena e non tutto va per il verso giusto… i condomini possono essere immensa fonte di guai, specie se governati da una come Tachibana-san e figlio.

Azusa, amico d’infanzia di Hatsumi e ora promettente fotomodello, ritorna improvvisamente a vivere nell’appartamento che da piccolo era stato costretto ad abbandonare in fretta e furia a causa di un trasloco. Hatsumi non lo ha mai dimenticato, portandolo sempre nel proprio cuore: Azusa era un bambino dolce e sensibile che già allora la difendeva da Ryoki… ma ora sembra essere cambiato.
La madre di Azusa è morta e i rapporti del ragazzo con il padre si sono fatti freddi. Per di più i legami di Azusa con Shinogu, “fratello” maggiore di Hatsumi, sono velati di mistero e il fotomodello, in apparenza dolce e gentile come in passato, non perde occasione per ferire l’inconsapevole Hatsumi, risvegliando l’istinto protettivo di Ryoki.
Chi proteggerà chi? Ryoki vede veramente una “schiava” in Hatsumi? Perchè Azusa è tornato? Hatsumi come si comporterà di fronte ai suoi due “amici” d’infanzia?

Considerazioni
Miki Aihara è un’eccellente mangaka, già apprezzata in Giappone per storie come So Bad!, dalla trama ben articolata e ricca di colpi di scena, nonostante la storia si svolga all’interno di un contesto familiare ridotto. La sua capacità nel trarre meraviglia dalla quotidianità è il pregio maggiore di questa autrice poco nota in Italia.
Emozioni e passioni animano i suoi personaggi che vivono piccole catastrofi quotidiane riuscendo nonostante tutto a calamitare l’attenzione del lettore. Le illustrazioni della Aihara sono grandiosamente realizzate: colori sgargianti e tratto netto attirano l’occhio di qualsiasi lettore.
Le cover dei volumetti di Hot Gimmick ne sono l’esempio. Stilose, positive e ben progettate, sprizzano grinta in ogni direzione.
La storia di Hot Gimmick non si discosta da questa visione energica della vita. Nonostante un inizio inverosimile, nel corso della narrazione verranno affrontati temi di non facile trattazione: la sottomissione nei confronti dei più potenti, il tradimento di un genitore, le difficoltà di un’adozione, le relazioni tra ceti sociali differenti, l’ipocrisia e la morale della classe medio-alta giapponese.
I personaggi crescono e maturano psicologicamente : le relazioni si fanno più intense e si formano nuovi legami. La Aihara si dimostra capace di scavare non solo nella vita dei personaggi creando nuove situazioni, ma anche all’interno della loro mente, portando a galla i frammenti più oscuri della personalità di ognuno e rendendo capace il lettore di amare anche il “peggiore” .
La protagonista, Hatsumi, che nasce come la tipica ragazza “shoujo manga”, bonacciona e un po’ sfortunata, debole di carattere e ingenua, attraverso i suoi occhi ci mostra come le persone possano cambiare con la forza di volontà la propria esistenza. Ma non è solo il suo punto di vista a esserci mostrato: Akane, la sorella minore di Hatsumi, disinibita e scaltra studentessa all’ultimo anno delle medie, è un altro personaggio interessante che occupa una buona parte della storia.
A ogni modo, tutto è ovviamente rappresentato in Aihara style.

Infine Hot Gimmick è una storia che lascia senza fiato per l’intreccio e per la realizzazione e che continua a riservare colpi di scena fino al termine delle vicende. Nuovi personaggi vengono presentati, nuovi punti di vista affrontati, nuovi temi sviluppati: ognuno di loro lascerà il segno. Disegni eccezionali e illustrazioni *graffianti*, degne del miglior grafico in circolazione, fanno di Hot Gimmick un manga che si fa ricordare bene, tra i centinaia di titoli ormai editi in Italia.

Gallery

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