A cura di Martina (review e immagini) e Nimue (autrice)
Titolo: Tokyo Crazy Paradise
Autrice: NAKAMURA Yoshiki
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Hakusensha
Numero di tankoubon: 19, completo
Anni di pubblicazione: 1996 – 2002
Collana: Hana to yume Comics
Rivista di serializzazione: Hana to yume
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Orion (Star Comics)
Numero di volumi pubblicati: 6, interrotto
Inizio pubblicazione: Febbraio 2004
Ritmo di serializzazione: mensile
Senso di lettura: orientale
Distribuzione: solo fumetteria
Prezzo: 4,20 euro.
Nota: il manga è stato interrotto a Luglio 2004 per vendite insufficienti.
:: L’autrice ::
Nata il 17 giugno di un anno imprecisato nella prefettura di Tokushima, ha debuttato nel 1993 su “Hana to Yume”(Hakusensha) con Yume de Auyori Suteki. Lavora tuttora per la stessa casa editrice e il suo lavoro più recente, Skip Beat, è pubblicato con successo in paesi come USA e Francia. In Italia la Nakamura ha avuto scarso successo: il suo prima manga bestseller, Tokyo Crazy Paradise, è stato infatti interrotto dopo pochi volumi a causa delle scarse vendite.
Storia
1° Volume
Siamo nel 2020, a Tokyo la delinquenza sta aumentando rapidamente, tutti pensano solo a se stessi e l’indifferenza regna sovrana. Questa è Tokyo Crazy Paradise.
Tsukasa Kozuki èuna ragazza di 14 anni finita sulla strada assieme ai suoi tre fratelli dopo che i genitori poliziotti sono stati uccisi in una lotta tra clan di yakuza (mafia giapponese).
Energica e piena di risorse, Tsukasa è stata cresciuta come un ragazzo per potersi difendere meglio in una città così pericolosa. Perciò si veste e si comporta come un maschio e in pochi sanno che si tratta solo di un travestimento.
Pur odiando l’inganno e i criminali, Tsukasa non vede alternative e decide di sfruttare un ricco yakuza. È così che si presenta dal suo compagno di scuola nonché boss della yakuza, Ryuji Shirogami, chiedendogli di sfamare lei e i suoi fratelli in cambio di importanti informazioni… che in realtà lei non possiede.
Il padre di Ryuji, infatti, è stato ucciso dalla stessa persona (non identificata) che ha freddato i genitori di Tsukasa durante il fatale scontro fra clan.
Dopo aver scoperto che Tsukasa non conosce il nome dell’assassino, Ryuji prende in ostaggio i fratelli di lei e obbliga Tsukasa a diventare la sua guardia del corpo fino a quando non avrà smascherato il killer.
Anche Ryuji ha 14 anni ma, essendo l’erede del clan yakuza più potente del Kanto (il Kuryu), ha imparato a comportarsi da adulto e a non mostrare mai i suoi sentimenti. Solo in compagnia di Tsukasa riesce a comportarsi come un normale ragazzo di 14 anni.
Ryuji, che è tra i pochi a sapere che Tsukasa è in realtà una ragazza, apprezza davvero la sua compagnia pur non ammettendolo con facilità. È per questo che il ragazzo trova sempre modi fantasiosi e surreali per aumentare il debito che Tsukasa ha nei suoi confronti… e tenerla sempre al suo fianco.
Legata dalla promessa a Ryuji, Tsukasa combatte al suo fianco e lo aiuta istintivamente, avendo notato che Ryuji mostra i suoi sentimenti solo con lei… pur rimanendo freddo e antipatico per la maggior parte del tempo.
Iniziano così le avventure di Ryuji e Tsukasa: grazie all’intuito di Tsukasa viene smantellato il clan Odawara, che si fingeva amico ma tramava alle spalle dei Kuryu; a un torneo di arti marziali, in cui Tsukasa rischia di perdere la vita, viene smascherato e punito il responsabile della morte dei genitori di Tsukasa e Ryuji.
Si giunge così all’ultimo episodio del primo volume, in cui Tsukasa e Ryuji devono rintracciare degli spacciatori che dicono di essere studenti della scuola Rokuo Minami.
Compare inoltre la fidanzata di Ryuji, Asago Sumon, quattordicenne figlia del capo del clan Sumon. Asago, che fin da piccola è stata cresciuta come futura sposa di Ryuji, sente la grossa responsabilità di doversi meritare il rispetto e l’obbedienza dei membri del clan e difendere il marito dai pericoli. È da questo che deriva il suo senso di superiorità e il suo caratterino pestifero…
Considerazioni
La storia di TCP si incentra sulle vicende della yakuza, concedendo ampio spazio ad azione e avventura. Caratteristiche, queste ultime, che lo rendono particolarmente appetibile al pubblico maschile, a cui l’autrice sembra strizzare l’occhio con le scene di ‘nudo gratuito’ nel primo volume (in cui il seno di Tsukasa compare ben tre volte…).
I momenti di drammaticità e azione sono costantemente stemperati dallo humour e da divertentissimi super-deformed, così da mantenere interessato anche il lettore che poco si appassiona a combattimenti e sparatorie.
Chi cerca un manga incentrato su una storia d’amore rimarrà a bocca asciutta per un bel po’ poiché, come l’autrice stessa afferma, “anche Tsukasa e Ryuji un giorno si innamoreranno, ci vorrà comunque moltissimo tempo…”
Entrambi i personaggi principali, Tsukasa e Ryuji, sono interessanti e ben delineati. Tsukasa rappresenta una ventata d’aria fresca rispetto alla protagonista femminile & indifesa che di solito ci si aspetta. Ryuji, che non ha né il comportamento né l’aspetto di un quattordicenne, è una figura affascinante e un perfetto comprimario per Tsukasa.
I primi volumi di TCP si presentano con tavole fitte, a tratti straripanti di parole e immagini, e lasciano poco spazio a tavole di ampio respiro dal gusto estetizzante.
Nonostante in alcuni casi siano incerti e approssimativi, i disegni sono fin dall’inizio buoni e perfettamente funzionali alla storia. Come spesso accade, anche in TCP lo stile si evolve e i disegni migliorano dopo i primi volumetti.
Da lodare l’iniziativa della Star Comics di portare in Italia uno shoujo che si discosta dalle commedie sentimentali a cui siamo abituati. Un vero peccato, però, il fatto che il primo volume sia uscito senza alcun tipo di pubblicità -mossa rischiosa (e sciocca), visto che si tratta di un manga praticamente sconosciuto in Italia pubblicato in un periodo di notevole abbondanza nel campo shoujo.
Ora rimane da vedere se uno degli shoujo che in Giappone era sempre ai vertici delle classifiche riuscirà, nonostante lo svantaggio, a ottenere un seguito anche in Italia.
*POST-SCRIPTUM*: tristemente, i miei timori si sono rivelati corretti. La mancanza di promozione da parte della Star Comics è probabilmente la principale causa dell’interruzione di Tokyo Crazy Paradise al 6° volume per vendite insufficienti.
Gallery
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