A cura di Black Violet (testi) e Martina (info e grafica)
Titolo: Love Celeb
Autrice: SHINJO Mayu
Categoria: Shoujo*
*a causa dei contenuti espliciti, il titolo è indicato per un pubblico maturo.
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan
Numero di tankoubon: 7 (concluso)
Anni di pubblicazione: 2004-2005
Collana: Flower Comics Comics
Rivista di serializzazione: Sho-comi
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 7 (concluso)
Inizio pubblicazione: Febbraio 2007
Senso di lettura: orientale
Distribuzione: edicola e fumetteria
Collana: Amici
Prezzo: 3.30 euro, bimestrale.
:: L’autrice ::
Nata il 26 gennaio del 1973 nella prefettura di Nagasaki, debutta nel febbraio 1994 con la storia breve Anata no Iro ni Somaritai pubblicato su Shojo Comic Zoukan, un numero speciale della rivista “Shoujo Comic”. Le piacciono le rose, le macchine, i suoi gatti e ama fare shopping a Shibuya. I suoi film preferiti son quelli di azione-amore come Il Padrino, Tru Lies, Matrix, Top Gun e Mission Impossible.
La sua opera di maggior successo è Kaikan Phrase: pubblicata in Italia con il titolo Strofe d’amore, racconta in 17 volumi la storia d’amore tra Aine, una semplice liceale, e Sakuya, il famoso cantante leader del gruppo idol Lucifer. Dal manga è stata tratta una serie tv e un drama cd. L’incredibile (e inspiegabile) successo ottenuto in Italia ha portato alla pubblicazione nel nostro paese di molte altre sue opere e ha aperto la strada al genere smut.
Mayutan (questo è il nomignolo che si è data) ha lavorato sempre per la casa editrice Shougakukan che ha ospitato quasi tutti i suoi lavori su “Sho-comi” (fa eccezione Sex=Love2 apparso su “Cheese!”), ma il 23 maggio 2007 attraverso il suo blog l’autrice ha fatto sapere al pubblico che avrebbe desiderato tornare a disegnare come freelance. Dopo 14 anni di lavoro per la Shougakukan, sentiva che si era chiuso un ciclo della sua vita: la vera spiegazione tuttavia stava nel difficile rapporto con la casa editrice che continuava a fare modifiche alle storie anche a ridosso delle date di consegna costringendola a dormire solo tre ore a notte, che cercava di imporle in quale direzione far procedere la trama e non le concedeva periodi di pausa per recuperare le energie causandole un accumulo di stress. Lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a molte altre autrici sotto contratto con la Shougakukan, ma nessuna di esse ha ammesso nulla in proposito. La Shinjo ha anche dichiarato che al suo tentativo di lasciare la casa editrice, la Shougakukan ha risposto con la minaccia del ritiro dal mercato di tutte le sue opere.
La mangaka si è rivolta a un avvocato, in seguito all’azione legale ha preso a lavorare per Shueisha e Kadokawa, ma i manga realizzati per Shougakukan sono ancora reperibili.
La ricerca di libertà per esprimere la propria creatività ha portato l’autrice a intraprendere nuove strade: infatti si è cimentata in una storia breve che ha trovato spazio sulle pagine di “Jump Square”, rivista della Shueisha dedicata a un pubblico maschile. Inoltre è diventata l’illustratrice del sito SEED Club Mobile, dedicato a Gundam Seed.
Storia
Volume 1
Kirara Nakazono è una giovane aspirante idol, ansiosa di sfondare nel mondo dello spettacolo ma ostacolata nella sua ascesa verso il successo dalla sua scarsa intraprendenza col genere maschile, che distoglie da lei l’attenzione di registi e produttori. Nonostante le pressioni del suo manager, Hanamaki, Kirara, a causa della sua romantica e ingenua timidezza, ha infatti sempre rifiutato ogni avance, a scapito della sua carriera. Disperato per la reticenza della sua protetta, lo spregiudicato Hanamaki arriva ad abbandonare Kirara alle voglie di un produttore senza scrupoli, in cambio della promessa di un ingaggio per la ragazza. Mentre Kirara cerca di sfuggire alle attenzioni indesiderate però, imprecando dentro di sé per l’insensibilità del suo mentore, viene improvvisamente salvata da un affascinante ragazzo dai capelli d’argento, che mette in fuga lo sgradito corteggiatore.
L’inatteso salvatore però si rivela purtroppo un nuovo pretendente alle grazie della giovane attrice, attirato dal suo candore, fin troppo raro nello spregiudicato mondo dello spettacolo. Gin, il misterioso ragazzo, offre a Kirara ogni genere di ingaggio per indurla a concedergli le sue attenzioni, ma viene colto di sorpresa dalla reazione indignata della ragazza, terribilmente offesa dal tentativo di comprare il suo amore. Dopo il primo momento di perplessità, però, Gin sembra stuzzicato dall’idea di doversi sudare la nuova conquista e, dopo aver proclamato che alla fine sarà lei stessa a concedergli gratis il suo amore, strappa a Kirara un bacio appassionato per poi lasciarle sul petto il suo numero di cellulare scritto con un rossetto, intimandole di chiamarlo nel caso avesse bisogno di lui per soddisfare le sue voglie.
Il giorno successivo Kirara apprende con sorpresa dalla folla di giornalisti che la attende all’uscita da scuola, di essere diventata la nuova star del momento, ingaggiata da un giorno all’altro per ogni genere di ruoli nel mondo del cinema e della musica. Salvata dall’assalto dei paparazzi dal provvidenziale arrivo di Hanamaki, Kirara riceve stupita i complimenti del manager per la nuova popolarità, da lui attribuita a un’improvvisa intraprendenza con gli uomini da parte della sua pupilla. Il mistero di tanta notorietà è però presto svelato dall’incontro con Gin che, presentandosi negli eleganti panni di grande uomo d’affari, annuncia che il successo di Kirara è il prezzo da lui pagato per renderla sua proprietà. Per affermare ulteriormente i suoi diritti sulla ragazza Gin le imprime sul collo un succhiotto, ordinandole di mostrarlo a tutti come segno della sua dipendenza da lui. L’appariscente marchio però non passa inosservato, trascina Kirara in una catena di imbarazzanti figuracce televisive e attira sulla giovane attrice le ire di Hanamaki, che le rinfaccia aspramente la sua mancanza di intraprendenza, unica possibilità di successo per una ragazza priva di talento come lei. A consolare la disperata Kirara però sopraggiunge un divertito Gin, il quale ha assistito alla pubblica defaillance della sua protetta, dal pensiero della quale è ormai ossessionato, dalla sua stanza da letto, dove si trovava in dolce compagnia femminile. Per rassicurare Kirara, Gin le rivela di essere l’uomo più potente del Giappone, disposto a cancellare ogni sua difficoltà in cambio del possesso del suo corpo. A tali parole Kirara, nonostante i dubbi sulla sincerità del misterioso ragazzo, si getta tra le sue braccia e suggella il nuovo patto con un timido bacio.
Gin non rimane insensibile all’accondiscendenza della ragazza e la sospinge ammiccante sulla sua limousine, ordinando poi all’autista di partire verso una meta ignota. Approfittando della privacy della vettura, Gin inizia a spogliare e palpeggiare la nuova conquista, ignorandone le deboli proteste, anche se la brusca fine del breve viaggio lo costringe purtroppo a interrompere la piacevole occupazione.
Mentre Kirara si interroga su quali prove la sua innocenza dovrà sopportare per amore del successo, la ragazza si ritrova con enorme sorpresa sul palco dello sterminato Tokyo Dome, deserto ma con tutte le luci puntate su di lei. Dalla prima fila Gin osserva malizioso l’oggetto dei suoi desideri, annunciando alla sconcertata Kirara che quello è il luogo in cui lui, l’uomo più potente del Giappone, la farà esibire trasformandola in una stella, e anche quello in cui la possiederà davanti alla folla in delirio, mentre ora è il momento di fare le prove per quel giorno. L’intraprendenza di Gin, deciso a fare finalmente sua la sospirata preda, viene però ancora una volta frustrata dall’espressione disperata di Kirara, spaventata dalla freddezza dello sguardo del suo seduttore.
Le disperate dichiarazioni di odio della ragazza, pronta comunque a pagare con il suo corpo il prezzo del successo che tanto desidera, raffreddano infatti l’entusiasmo di Gin, costringendolo a rimandare ancora il momento tanto desiderato. Infastidito e sorpreso dalla sua stessa reazione, Gin si vendica riempiendo il collo di Kirara di succhiotti e ordinandole di ostentarli ad ogni sua apparizione in pubblico,come segno della sua appartenenza a lui. Dopo aver riaccompagnato a casa suo malgrado la ragazza, Gin fa rabbiosamente ritorno alla sua sterminata villa, dove però neanche la purissima acqua delle Alpi, offerta direttamente dalle labbra di una giovane cameriera, riesce a estinguere la sete che Kirara ha acceso in lui.
Nel frattempo l’intraprendente Hanamaki non resta con le mani in mano, scoprendo attraverso oculate ricerche l’identità del misterioso ammiratore della sua Kirara. L’affascinante Gin è infatti Ginzo Fujiwara, nipote del primo ministro del Giappone e figlio di un ricchissimo affarista, discendente dalla più potente stirpe di politici e imprenditori del paese. Accontentato in ogni suo desiderio sin da piccolo, Gin ha deciso di dedicare il suo futuro alla politica, affascinato dall’idea di poter tirare le fila di un intero paese a suo piacimento, senza disdegnare però di esplorare anche il mondo della musica e dello spettacolo, facilmente ai suoi piedi grazie all’influenza e alla ricchezza della sua famiglia.
Dopo aver raccolto tante sconvolgenti notizie su Gin è quindi comprensibile l’ira di Hanamaki alla notizia degli scarsi progressi compiuti da Kirara nella sua opera di seduzione, aggravata dal fatto che la ragazza si ostina a nascondere i marchi sul suo collo, contravvenendo esplicitamente agli ordini del suo protettore. La dura punizione inflittale dal manager per punirla di tali colpe non resta però senza effetto e, quando Kirara scorge Gin agli studi televisivi, la ragazza abbandona ogni pudore, mostrando a tutti i segni della sua sottomissione. Come prevedibile però l’ostentazione dei vistosi succhiotti attira l’attenzione e gli sguardi di desiderio di tutti i presenti, risvegliando la furiosa gelosia di Gin, che se la prende con Kirara per la sua scandalosa sfacciataggine e la trascina indignato fuori dal set. La pioggia di rimproveri ingiusti che le piovono sul capo scatena la rabbia della ragazza, che si vendica dell’umiliazione subita imprimendo a sua volta sul collo di Gin un vistoso succhiotto e vietandogli di nasconderlo, per poi scappare spaventata dalla sua stessa audacia.
Nel tentativo di rendere Kirara all’altezza delle attenzioni di Gin, Hanamaki si occupa personalmente di perfezionare il livello della prestazioni della sua pupilla, arrivando addirittura a testarne l’abilità in campo amoroso con esercitazioni pratiche. Nonostante le proteste della ragazza, in cui i maltrattamenti di Gin iniziano a risvegliare un sentimento pericolosamente simile all’amore, Hanamaki prosegue inflessibile nei suoi piani e introduce Kirara, vestita con un conturbante costume da micina, a casa Fujiwara, per poi abbandonarla alle voglie del suo potente spasimante.
Intento a sfogare il suo desiderio insoddisfatto con una remissiva maestra di ikebana, Gin è colto alla sprovvista dall’arrivo di Kirara e, correndo da lei in tutta fretta, le compare davanti con le vesti ancora scomposte per la recente avventura, che lasciano scoperto il collo su cui spicca il succhiotto della ragazza. La vergogna di Kirara alla vista del suo marchio intenerisce Gin, che le dichiara con tenerezza che l’umiliazione del segno che si sono reciprocamente lasciati li unisce e che, come lei è sua proprietà, anche lui può diventare suo possesso, se lei lo desidera. L’appassionato bacio che segue queste parole con la sua inaspettata intensità rischia però di sopraffare tutto l’autocontrollo del povero Gin, costretto ad allontanare col primo pretesto Kirara per riconquistare il possesso di sé e non tradire la sua reputazione di consumato amatore. Quando Kirara torna al cospetto di Gin, dopo un bagno ristoratore durante il quale ha avuto il tempo di prepararsi all’addio alla sua verginità, il ragazzo non può più resistere e la abbraccia con foga, deciso a farla finalmente sua una volta per tutte.
[Fine vol. 1]
Considerazioni
Inaspettata prova di autoironia da parte della sua autrice, Love Celeb non si può che consigliare a tutti gli estimatori dell’involontario umorismo nascosto dell’inesistente trama di Strofe d’amore. In Love Celeb infatti gli infiniti punti deboli di Strofe D’amore sono volutamente accentuati ed estremizzati dall’autrice per creare una divertente parodia del suo stesso stile, senza nessuna remora a scadere in demenzialità e volgarità esagerate.
Oltre a un certo miglioramento nel disegno, anche la caratterizzazione dei personaggi risulta più efficace nella parodia che nell’originale. A differenza della banalità dei protagonisti di Strofe d’amore, troviamo in Gin un curioso mix tra il fascino del grande seduttore e le defaillance dell’impacciato ragazzino alle prime esperienze con le donne. In Kirara, nonostante la sua totale ottusità, scopriamo un carattere ben definito, in grado addirittura di prevalere sull’ostentata ma apparente sicurezza dell’affascinante Gin.
L’effetto comico è poi completato da gag di discreta riuscita, comunque meno esilaranti dei dialoghi e delle pseudo-serie scene di seduzione, il vero elemento umoristico dell’opera.
Se però Strofe d’Amore vi ha lasciati nauseati per l’eccesso di scene esplicite e per l’uso sovrabbondante dell’elemento erotico meglio evitare Love Celeb, dove il sesso è usato con ancora maggiore disinvoltura e gratuità. Stesso discorso ovviamente per chi da un manga si aspetta ancora un minimo di serietà, credibilità e spessore dei personaggi, anche se questa categoria di lettori probabilmente ha già imparato da tempo a evitare qualsiasi contatto con la Shinjo e le sue opere.
In conclusione Love Celeb, pur con tutti i suoi evidentissimi limiti, può rivelarsi la lettura ideale per passare un quarto d’ora di totale demenzialità, ma solo se lo si apre con la premessa di non prendere sul serio nulla di quello che viene scritto e con la voglia di godersi una sconcertante panoramica dell’idiozia concepibile dalla mente umana, per poterne ridere di gusto.
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