A cura di Deda (testi) e ~Penny (grafica)
Titolo: Sex=Love2
Autrice: SHINJO Mayu
Categoria: Shoujo*
*a causa dei contenuti espliciti, il titolo è indicato per un pubblico maturo.
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan
Numero di tankoubon: 2 (concluso)
Data di pubblicazione: 2006
Rivista di serializzazione: Cheese!
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 2 (concluso)
Inizio pubblicazione: 2008
Collana: Amici; 4.20 euro.
:: L’autrice ::
Nata il 26 gennaio del 1973 nella prefettura di Nagasaki, debutta nel febbraio 1994 con la storia breve Anata no Iro ni Somaritai pubblicato su Shoujo Comic Zoukan, un numero speciale della rivista “Shoujo Comic”. Le piacciono le rose, le macchine, i suoi gatti e ama fare shopping a Shibuya. I suoi film preferiti son quelli di azione-amore come Il Padrino, True Lies, Matrix, Top Gun e Mission Impossible.
La sua opera di maggior successo è Kaikan Phrase: pubblicata in Italia con il titolo Strofe d’amore, racconta in 17 volumi la storia d’amore tra Aine, una semplice liceale, e Sakuya, il famoso cantante leader del gruppo idol Lucifer. Dal manga è stata tratta una serie tv e un drama cd. L’incredibile successo ottenuto in Italia ha portato alla pubblicazione nel nostro paese di molte altre sue opere e ha aperto la strada ai contenuti smut.
Mayutan (questo è il nomignolo che si è data) ha lavorato sempre per la casa editrice Shougakukan che ha ospitato quasi tutti i suoi lavori su “Sho-comi” (fa eccezione Sex=Love2 apparso su “Cheese!”), ma il 23 maggio 2007 attraverso il suo blog l’autrice ha fatto sapere al pubblico che avrebbe desiderato tornare a disegnare come freelance. Dopo 14 anni di lavoro per la Shougakukan, sentiva che si era chiuso un ciclo della sua vita: la vera spiegazione tuttavia stava nel difficile rapporto con la casa editrice che continuava a fare modifiche alle storie anche a ridosso delle date di consegna costringendola a dormire solo tre ore a notte, che cercava di imporle in quale direzione far procedere la trama e non le concedeva periodi di pausa per recuperare le energie causandole un accumulo di stress. Lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a molte altre autrici sotto contratto con la Shougakukan, ma nessuna di esse ha ammesso nulla in proposito. La Shinjo ha anche dichiarato che al suo tentativo di lasciare la casa editrice, la Shougakukan ha risposto con la minaccia del ritiro dal mercato di tutte le sue opere.
La mangaka si è rivolta a un avvocato, in seguito all’azione legale ha preso a lavorare per Shueisha e Kadokawa, ma i manga realizzati per Shougakukan sono ancora reperibili.
La ricerca di libertà per esprimere la propria creatività ha portato l’autrice a intraprendere nuove strade, infatti si è cimentata in una storia breve che ha trovato spazio sulle pagine di “Jump Square”, rivista della Shueisha dedicata a un pubblico maschile. Inoltre è diventata l’illustratrice del sito SEED Club Mobile, dedicato a Gundam Seed.
Storia
Kumiko sogna da una vita, e contro la volontà di suo padre, di diventare un’insegnante come Kinpaichi-sensei (che tutti gli appassionati di drama dovrebbero conoscere. È il telefilm sulla scuola che ha cambiato il modo di vedere l’istruzione in Giappone). Col dito puntato verso l’orizzonte sogna di poter dire ai suoi scolari che non sono mele marce – ricorda un po’ Gokusen e Gto e, certo, le premesse sono quelle: tutti fanno riferimento a Kinpaichi sensei.
Armata di buone intenzioni ma non di un altrettanto ottimo cervello finisce a casa di Ryo-kun, uno studente che potrebbe essere brillante – oltre che figo e atletico (ma poteva essere altrimenti?) – se non fosse che tutta la sua attenzione è sempre puntata su una cosa sola: il sesso.
Normale, direbbe il mio piccolo lettore, tutti gli adolescenti hanno QUEL chiodo fisso a una certa età, quando sono alle superiori. Be’, no, miei piccoli lettori, perché questo adolescente non è il solito sfigato col chiodo fisso in stile Katsura… questo va bene SOLO in educazione fisica, se ci siamo capiti bene. Tant’è che mentre la mamma sta per presentare la tutrice al suo intelligente seppur svogliato figliolo lo trova a letto con una non così soave biondina e in pieno climax – che però viene tempestivamente interrotto anche se non a sediate sulla schiena (e se le meritava tutte).
Ma Kumiko non è minimamente scoraggiata da ciò, decide che il suo ruolo di insegnante è più importante e aggiungiamo il fatto che col cervello non arriva a capire certe profferte di tipo amoroso al limite del sexual harrassment del giovane pupillo che, come da manuale tipico shinjiano, sfodera frasi dirette e senza sottotesto del tipo: Io sono un uomo, tu sei una donna… se tanto mi dà tanto è uno di quelli che, con mani polipose e chioma luccicante di sudore, sa trasformare anche la più idiota delle idiote in una vera donna meglio di quanto farebbe un chirurgo a Casablanca!
Ma Kumiko fraintende, sulle prime, nonostante non possa negare una certa attrazione per il giovane e anzi, no, la nega perché non arriva nemmeno a capire che si tratti di attrazione per il giovane. Dopo tanta pena e fatica e grande sforzo Kumiko, suo malgrado, e contro ogni normale predizione, riesce nel suo intento di insegnare qualcosa al giovane Ryo e anche Ryo insegna un po’ di ginnastica a Kumiko perché non poteva finire altrimenti.
I due finalmente, dopo tanti tira e molla, diventano una coppia… anche se lui è un liceale e lei è praticamente una ventunenne laureanda (e poi laureata) in scienze sociali.
Le premesse ci sono tutte e nei capitoli successivi troviamo di tutto: dal perfido padre (stile Kaede di Hanayori dango), al rivale in amore altrettanto figo e fissato con le insegnanti, alle sofferenze per astinenza sessuale del povero Ryo – che ha un chiodo fisso o no? – alla sensei perfida e seduttrice, tranelli e trabocchetti di ogni sorta da parte del padre di lei (del resto nessuna persona con un po’ di sale in zucca vorrebbe che una persona del genere insegnasse, quindi io so già per chi parteggiare)…
Considerazioni
Tra gag comiche, il nuovo ritrovato senso dell’autoironia della Shinjo toglie molto del ridicolo a delle opere che non dovrebbero mai essere prese sul serio (puoi ridere con lei oltre che di lei), frasi a effetto, abbracci da dietro garantiti in puro stereotipo shinjano, manine anelanti, spalle trapezoidali, dita polipose e volti sensualmente imperlati dal sudore… procede dunque questa forbidden love story tra Kimiko e il suo allievo sotto la benedizione (o la maledizione) del povero Kinpaichi sensei, che dall’alto osserva e maledice la categoria insegnanti forgiate dalla televisione!
Perciò a chi consigliare un prodotto come Sex=Love2? In realtà noi non lo consiglieremo a nessuno, di certo non a chi è in cerca di una storia romantica o a chi è in cerca di una storia seria da leggere seriamente. Questo titolo è meglio indirizzato a chi conosce l’autrice e tutti i suoi cliché sul sesso obbligato come sinonimo deviato di amore. Una formula narrativa ormai usurata, rivolta -per quel che ci concerne- a un pubblico realmente adulto, in grado di distinguere una fantasia dalla realtà, che è ben diversa e più problematica della storia qui proposta dalla Shinjo.
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