Recensione Manga – Monster School (Yoru ni mo makezu!) di Majiko!

A cura di .. .Aere. .. (testi) e Martina (info, immagini e grafica)

Titolo giapponese: Yori ni mo makezu! – St Lunatic High School
Traduzione: Nemmeno la notte mi sconfigge!
Titolo per l’Italia: Monster School – Liceo Magico St. Lunatic
Autrice: MAJIKO!
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kadokawa
Numero di tankoubon: 2, concluso
Anno di pubblicazione: 2004-2005
Collana: Asuka Comics
Rivista di serializzazione: Asuka

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Playpress
Numero di volumi: 2, concluso
Inizio pubblicazione: Giugno 2006
Distribuzione: edicola e fumetteria
Periodicità: mensile; 3,90 euro.

:: L’autrice ::
Il primo manga di Majiko! a essere raccolto in volume è proprio Monster School, a cui ha fatto seguito Mikansei No 1, ora giunto al secondo volume ed edito nella collana Asuka Comics. L’autrice, anche in rapporto alle poche opere realizzate finora, dimostra un notevole talento a livello di grafica, unito a una spiccata originalità nello stile. La sua qualità più apprezzabile è la versatilità, dal momento che spazia tra diversi generi e target (tra i suoi titoli possiamo trovare shoujo, shounen e seinen).

Storia

Volume 1

Le vicende si aprono con un benvenuto nella scuola all’occidentale più ambita dagli studenti: il liceo St. Lunatic.
Qui tutto è esclusivo a partire dal ricercato e raffinato ambiente in stile gotico, dalle divise in linea e dalla fama di centro per i giovani dell’elite, la “crème de la crème”. Chi non risponde alle credenziali di benestante, speciale, bello e perfetto ha l’accesso vietato.

Niko Kanzaki, quindicenne vivace ed espansiva è tutto fuorché essere ricca, speciale, attraente e tantomeno perfetta. Anzi, lei e il suo placido e cordiale fratello maggiore Acchan rasentano livelli di povertà piuttosto disperati tant’è che non pagano l’affitto da mesi!
La situazione sembra tragica fino a che Acchan riesce a passare un colloquio di lavoro per diventare, indovinate un po’…? Esatto, insegnante di corsi serali alla prestigiosa St. Lunatic. E non solo: la scuola offre, oltre al lavoro, alloggio con tanto di giardino e un bagno da favola… insomma sembra proprio che il periodo di carestia sia finito! Zaino in spalla, non perdono tempo a lasciare la casa dalla finestra senza neppure disturbare il padrone che intanto reclama dietro la porta i soldi per l’affitto.

Purtroppo per Niko e fratello la meravigliosa casa promessa si rivela essere una baracca fatiscente con tanto di toppe e scarafaggi, mobilio inesistente, mentre il bagno e il giardino “da sogno” sono quelli della scuola.
La rabbia di Niko si interrompe al suono della prima campanella serale con la speranza che le cose riescano a migliorare, ma ecco il colpo fatale… la classe non è composta di ricchi signorini o ragazzine snob bensì da MOSTRI! C’è da sbizzarrirsi fra scheletri timidoni, pinguini, dolmen, zucche teppiste e chi più ne ha più ne metta.
Niko non fa nemmeno in tempo a capire che sta succedendo che già viene presa di mira con la magia dai dispettosi compagni. L’unico indifferente all’unica umana in classe è il più umano nell’aspetto: Ren.

Una settimana trascorre fra l’alternarsi di lezioni serali condite di matricole e giorni popolati di studenti normali e ignari delle attività notturne. Niko viene a sapere che il preside stesso desidera la convivenza fra le due razze, eppure lei non ha stretto amicizia con nessuno.

Andarsene da quel posto è impensabile, visto che Acchan è riuscito solo dopo 99 lavori falliti ad abituarsi senza traumi alla nuova occupazione, così Niko è costretta a cavarsela da sola e adattarsi alla nuova vita.
A ricreazione prova a mangiare allo stesso tavolo con i suoi compagni e fin lì tutto bene. Purtroppo quando le viene offerto uno spiedino di occhi di rana, per lo spavento Niko lo fa finire sulla testa calda di turno, scatenando il pandemonio. Risultato? È ancora peggio di prima!!

Solo Ren sembra mostrare un po’ di sensibilità dicendole di lasciar perdere. Da lì inizia un’intesa con lui, forse perché sembra il più “umano” di tutti i suoi compagni …
Per far quadrare il bilancio in famiglia, Niko si dà da fare con il modesto lavoretto di creare fiori di carta, ma un giorno non riesce più a trovarli. Samara (proprio quella di “The Ring”!!) le porge un messaggio che la indirizza in classe, dove trova i due teppistelli con in mano la refurtiva. Niko perde le staffe e si lancia contro di loro quando la busta con all’interno il lavoro vitale per lei e suo fratello vola fuori dalla finestra. Si lancia per prenderlo e cade di sotto!!
Ren giunge proprio in quel momento e senza indugi la riprende al volo grazie alle sue gigantesche ali fin’ora mai viste. Niko si riprende e rimane impressionata dalla rivelata mostruosità di Ren ma solo per un momento, aiutandolo anzi a curarsi una ferita alle ali. Il gesto lascia di stucco Ren che si aspettava lo spavento della ragazza. Tutto si risolve bene sotto una pioggia di… fiorellini di carta!! Inutile dire che la povera Niko viene poi licenziata!

Senza soldi, sia Niko che Acchan patiscono la fame che mette Acchan K.O. per primo. L’infermiera Aroma critica duramente la debolezza degli umani e per tutta risposta Niko decide di procurarsi personalmente il cibo. La scuola ha un laghetto e proprio lì avvista una pinna enorme indubbiamente appartenente a un pesce di notevoli dimensioni. Niko sta per essere trascinata in acqua dal pesce che ha abboccato, ma grazie a Ren si evita un tuffo.
La pesca si rivela infruttuosa dopo vari scarponi, un pinguino e la sirena-infermiera Aroma, così Ren l’aiuta prosciugando l’intero laghetto ma un solo piccolo superstite è il frutto di una notte all’addiaccio. Poco male, perché Acchan (più sazio che mai) ha ricevuto finalmente il primo stipendio!

Intanto il signorino Isu, il segretario del preside è arrabbiato perché… non trova più il preside, che a quanto pare è sfuggito ai suoi doveri. E Niko per la rabbia di vedersi la colazione già finita sferra un bel pugno all’albero vicino da cui cade un canguro!
…No non è un canguro ma un ragazzo dai lunghi capelli vestito da canguro. Senza troppe cerimonie questo le chiede sorridendo se si presterebbe a essere il suo ostaggio.
Ren viene invece costretto dal signorino Isu, sotto minaccia, ad aiutarlo a rintracciare il preside.

Giunge la lettera di riscatto e inizia la caccia. Intanto Niko sembra essersi messa in accordi con il ricattatore per chiedere dei privilegi finora sognati, ma arrivano gli scagnozzi di Isu, e Ren stesso pare non farsi scrupoli ad attaccarli con la magia!
Niko riesce a rifugiarsi sul tetto della scuola con il compare piuttosto malconcio di cui si prende cura.

Ritorna all’attacco Ren, che stavolta sembra dare segno di conoscere il ragazzo e chiede a Niko di venire da lui. Niko stupita per quella confidenza non fa in tempo a raggiungerlo che viene agguantata e portata giù nel vuoto da colui che Ren esclamando chiama “padre”.
La fuga finisce però dentro la rete del segretario Isu e Ren ottiene la foto (piuttosto imbarazzante) usata per il ricatto.

Per caso Niko trova per strada una mazzetta di soldi e poi un’altra, e un’altra ancora finché non si trova davanti a ciò che sembra il cadavere di una ragazza. Fortunatamente Hinagiku Goshirakawa è una ragazza normale ricca, bella e assolutamente viva, come poi Niko constata.
Il primo pensiero di Niko è di riportarla ai suoi alloggi prima che scopra l’esistenza dei mostri/compagni di studio ma sembra un’ardua impresa per il viavai dei suddetti. Inoltre, proprio Hinagiku cerca un bellissimo ragazzo incontrato lì intorno.
Convinta dalla generosa Hinagiku, ma soprattutto dai suoi soldi, Niko cerca di evitare in ogni modo i suoi compagni – che invece incrocia di continuo – e si sforza di non farle capire la stranezza di quella scuola.

Hinagiku decide d’entrare nella I° A, la classe dove Niko segue le lezioni, ma ecco lo shock: mostri di tutti i tipi le stanno davanti e per lo spavento Hinagiku scappa via. Inaspettatamente incrocia il ragazzo che cercava, Ren, e lo avverte che ci sono i fantasmi.
Quest’ultimo, adirato, spalanca le ali e Hinagiku sviene per poi ritrovarsi nella casa di Niko. Lì la giovane le assicura che Ren non è cattivo e anzi ha agito per il suo bene.
Il muro crolla e irrompe il segretario Isu che minaccia di fare fuoco finché non verrà consegnata l’umana, ma ancora una volta Ren le trae in salvo. Tutto viene chiarito: ciò che il segretario voleva sparare era solo un siero per far scordare alla ragazza quel che aveva visto. Hinagiku però non intende scordarsi di Ren e pagando un Isu notevolmente raddolcito riesce a evitare il siero. Presa consapevolezza del suo affetto per il ragazzo, Hinagiku si rende conto che Niko può essere un ostacolo al suo obiettivo…

Nell’ultimo capitolo del primo volume troviamo Niko impegnata a cercare funghi, ne trova di molto invitanti e presa dalla fame ne mangia un po’. Una linea di fumo si alza dal boschetto visibile dalla scuola, dove Ren la nota e pensa a un incendio.
Giunto sul posto per verificare, Ren scopre che la fonte è un fuoco con dei funghi a cuocere. Esce allora allo scoperto una Niko alquanto invasata che lo attacca con una falce. Ren viene atterrato e Niko sembra rinsavire dal suo stato, mettendosi a piangere e chiedendogli se lui le piace o meno. Ren, stupito, comprende che la poverina non sta bene e si accorge che sopra la schiena ha… un fungo!

In infermeria intanto c’è una animata discussione tra il preside (stavolta vestito da mucca!) e Aroma, ma a porne fine arriva Ren con Niko stordita. Aroma, prima felice per l’arrivo di Ren, scatta indietro alla vista del mostro-fungo che tanto odia. Fortunatamente non è una cosa grave e Niko chiede se può stare in compagnia di Ren.

Tuttavia Niko si rende conto di essersi abbassata d’altezza. Sopraggiunge il preside a spiegarle che il fungo non danneggia i mostri, ma nel caso degli umani succhia tutta la linfa senza la quale questi muoiono!
Intanto Niko rimpicciolisce a vista d’occhio e per fermare il processo viene tirato fuori un manuale dal preside, che le consiglia di mangiare il fungo. Ren incomincia, ma la riga subito sotto specifica che questo la fa rimpicciolire più velocemente.

Mentre Ren se la prende con suo padre, Niko è delle dimensioni di una bottiglia! Solo con la trasmissione di linfa vitale via bocca ci sono speranze per Niko… Ovvero le si deve dare con un bacio!! Ren si offre volontario e Niko imbarazzata si prepara allora a essere baciata…ma il bacio era riferito al fungo non all’ospite!! Il fungo si stacca e Niko deve adesso mangiarlo tutto per ritornare normale!
Intanto Acchan trova gli stessi funghi e…

[Fine del primo volume]

Considerazioni
Il manga, composto di soli 2 volumi, è leggero, divertente, ma non eccessivamente frivolo. Anzi, oltre a essere apprezzabile per la simpatia dei personaggi, suscita interesse anche per le sottotrame e la resa dei sentimenti.

Il carattere dell’opera si intuisce dagli stessi disegni, tondeggianti e, a esclusione delle scene più serie, molto super deformed (termine che si riferisce al “caricaturale” dei personaggi). Sono tratti che possono ricordare quelli della mangaka Koge Donbo, magari meno ‘femminili’, e che ben si adeguano allo stile ricco di faccine divertenti e smorfie, ma senza tralasciare l’accuratezza dei dettagli.

Anche alcuni aspetti come la storia gotica, le architetture che ispirano a luoghi ancestrali e di tenebra, sono proposti con quel tocco di ironia che rimanda a certi successi recenti del mondo cinematografico e letterario, vedi le opere dark gotiche di Tim Burton, oppure il maghetto inglese Harry Potter– studente anche lui a una scuola di magia. Una sorta di dejavu che può invogliare o meno all’acquisto.
Certo è che almeno in Giappone vestire gotici o punk oggigiorno non è una cosa da rimandarsi solo per Halloween, basti pensare che, fra le varie tendenze di moda, il ‘gothic lolita’ spopola fra tante ragazzine, tanto che molte riviste vi sono dedicate specificatamente. Proprio per questo, un fumetto con tali presupposti può attirare attenzione. Non bisogna comunque farsi ingannare dall’apparenza, poiché il punto forte qui non è tanto l’ambiente o l’atmosfera gotica di sfondo bensì la risata, l’ironia di Niko, energica protagonista intorno alla quale si articolano le vicende dei personaggi.

Un’opera da leggere in 10 minuti quindi? Qui si può dire di no… non perché sia lunga, anzi, ma perché offre altri spunti insospettabili all’interno di una storia che si propone soprattutto di divertire. Innanzitutto, l’incompatibilità fra due razze differenti: gli umani e i mostri.
Majiko ci propone la situazione di una convivenza innaturale visto che la classe di Niko studia di sera e di giorno quella degli studenti dell’élite, questi ultimi ignari della vita notturna nelle aule del St.Lunatic. Questo perché il preside vorrebbe che la coesistenza portasse a capire reciprocamente le due razze o almeno a tollerarsi! Cosa tutt’altro che facile, pare, dall’approccio che Niko ha sulle prime nella sua classe. Con Ren invece, il più umano fra i suoi compagni di studio, sembra diverso.
Nonostante le differenze rimangano, sia Niko che Ren imparano a conoscersi e a scavalcare i pregiudizi di ciascuno sull’altra specie riuscendo in un’amicizia insospettabile, soprattutto per i caratteri completamente diversi dei due: lei spigliata ed estroversa e lui distaccato e insofferente. Ma come si suol dire, gli opposti si attraggono e sarà anche per questo che (almeno nel loro caso) “l’esperimento” sembra riuscito.

Le avventure di Niko sembrano dipanarsi in una routine fatta di lezioni notturne, problemi di soldi e sopravvivere al domani (lei e suo fratello sono poverissimi!). Ma presto anche la tranquillità delle piccole cose incomincia a incresparsi e per Niko sarà sempre più difficile rimanere vicina a Ren e ai suoi amici a causa del peggior mostro in circolazione… l’uomo.

Un manga che personalmente sento di consigliare perché è divertente, tenero, con una certa suspense nel finale, per i personaggi interessanti e curiosi (da parte mia soprattutto Ren!), per i disegni di discreta qualità e perché, anche se è piuttosto breve, è intensa e ricca di significato.
Se potete, recuperate dunque questi due volumetti in fumetteria, e troverete un’opera spensierata per chi ama l’humour, o la magia, o la commedia scolastica o una storia che parla di amicizia e… un po’ d’amore.

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