A cura di Nimue80 (testi) e Martina (info e grafica)
Titolo giapponese: Panic x Panic
Autrice: KAWAMURA Mika
Categoria: Shoujo
:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kodansha
Numero di tankoubon: 2, concluso
Anno di pubblicazione: 2005
Collana: KC Nakayoshi
Rivista di serializzazione: Nakayoshi
:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Playpress
Numero di volumi: 2, concluso
Inizio pubblicazione: Settembre 2006
Distribuzione: edicola e fumetteria
Periodicità: mensile; 4 euro.
:: L’autrice ::
Nata il 5 agosto 1973 ad Aichi, Mika Kawamura ha debuttato come mangaka nel 1994, lavorando sempre per la casa editrice Kodansha. La sua opera più lunga, il manga per bambine Daa! Daa! Daa!, è anche quella più famosa ed esportata all’estero, e ha goduto di una trasposizione animata. In Italia abbiamo avuto l’opportunità di leggere sia Daa! Daa! Daa! che Panic x Panic, probabilmente grazie al traino dell’anime trasmesso su Rai 2 con il titolo internazionale di Ufo baby.
Storia
Volume 1
Duemila anni fa la porta tra il mondo dei demoni e quello degli umani era aperta e le due razze convivevano, finché alcuni demoni molto potenti non provarono a controllare gli umani, cercando di sovvertire l’ordine. Per evitare il caos i sacerdoti si riunirono, ricacciando i demoni nel loro mondo e sigillandone la porta.
Ai giorni nostri in Giappone vivono Mitsuki Kamishiro, figlia di un sacerdote shintoista, e Kakeru Kuon, figlio di un sacerdote (cristiano?). Entrambi tredicenni, vicini di casa e compagni di classe, mal si sopportano e si punzecchiano da quando erano bambini.
Kakeru è il classico studente modello, abile negli sport e per il quale tutte le compagne stravedono: tra queste la migliore amica di Mitsuki, Miyabi, e Maju Daitokuji, ragazza di buona famiglia che si diletta a leggere i tarocchi.
Il giorno in cui sia Mitsuki, sia Kakeru ricevono rispettivamente l’iniziazione e il battesimo, alla ragazza sembra di sentire una voce passando davanti a una grossa pietra sigillata.
La mattina seguente, mentre si recano a scuola insieme (abitano l’una di fronte all’altro), i due si accorgono che la staccionata proprio davanti alla pietra è rotta… Lì davanti incontrano un cagnolino ferito che la ragazzina si affretta a curare. Dopo la scuola, sulla via del ritorno, Mitsuki incappa di nuovo nell’animale, che all’improvviso si trasforma in un grosso demone e l’attacca: l’intervento di Kakeru riesce a salvarla, ma è solo con la loro azione congiunta che riescono a sigillarlo. Nel frattempo odono entrambi una voce sommessa: “Sigil…late…i…de…moni…”.
Il giorno dopo i due riflettono sull’accaduto, ma sono interrotti dall’arrivo della ricca Maju che non perde l’occasione di ricordare a Mitsuki che, pur essendo amica d’infanzia di Kakeru e andandoci a scuola insieme, non ha alcuna speranza con lui!
All’arrivo in classe si rendono conto che un sacco di loro compagni ha visto mostri e fantasmi il giorno prima: non sarà collegato a quello che hanno vissuto loro?
Nel frattempo Maju legge i tarocchi a Mitsuki, preannunciandole che quel giorno affronterà un incendio, un uragano e un’inondazione! I primi due disastri si verificano a scuola, così Kakeru decide di accompagnare Mitsuki a casa per proteggerla: grande è la sorpresa della protagonista.
Una volta a casa Mitsuki trova delle antiche pergamene sulle quali è spiegata tutta la situazione: i due ragazzini sono i discendenti dei sacerdoti che sigillarono i demoni duemila anni prima; tale sigillo però poteva durare solo per duemila anni, perciò i due eredi dovranno sigillare di nuovo la porta ricollocando al suo posto la gemma del sigillo rotta. Inutile dire che nessuno dei due vuole collaborare con l’altro…
Il giorno seguente, ancora arrabbiata con Kakeru, Mitsuki incontra una strana bambina che le offre di assaggiare dei biscotti omaggio della sua pasticceria: la ragazza accetta con entusiasmo, ma si tratta di biscotti magici, che fanno sì che ci si innamori della prima persona di sesso opposto che si vede! E chi vede Mitsuki? Kakeru, ovviamente! La ragazzina gli sta appiccicata tutto il giorno, finché a un certo punto riesce a liberarsi dall’incantesimo, sferrando però un pugno al malcapitato… Dopo l’ennesimo litigio incontra Maju per i corridoi e quest’ultima le predice altre tre disgrazie per la giornata. Le prime due si avverano di nuovo, mentre dalla terza è salvata da Kakeru, che l’afferra mentre sta per cadere dalle scale, ma solo perché il giorno prima le aveva promesso di proteggerla.
Il ragazzo si è accorto che le previsioni di Maju si avverano da quando porta sulla spalla un misterioso gatto nero, il quale potrebbe essere un demone! Litigando, ma congiungendo i loro poteri riescono a sconfiggere il felino, il quale si rivela essere un nekomata, un gatto-demone che, innamorato di un antenato di Kakeru e avendolo scambiato per quest’ultimo, si è incarnato nelle sembianze di una bambina solo per poter stare con l’amato. Una volta compreso che l’amato Hijiri non c’è più, decide di dover stare insieme al suo discendente e rivela ai due giovani che dovranno riunire tutte le gemme del sigillo spezzato per poter sigillare di nuovo la porta.
Il giorno successivo, un nuovo studente entra a far parte della classe di Mitsuki e Kakeru: si tratta di Kiba Oogami, un ragazzo piuttosto strano, che però attira subito l’interesse delle compagne.
Mitsuki si accorge della ferita che Oogami ha sul braccio: questi le dice che ormai è guarita e le regala la benda, lanciandole tuttavia un’occhiata raggelante.
Alla fine delle lezioni sono trattenuti dall’amico Manta, appassionato di mostri e misteri, che propone ai compagni di fare il giro dei sette misteri della scuola quel fine settimana. Gli unici ad accettare sono Mitsuki, Kakeru, Miyabi (perché è infatuata di Kakeru) e, stranamente, Oogami.
Il giorno del tour dei sette misteri, Manta decide di sorteggiare per coppie e, naturalmente, Mitsuki capita con Kakeru… I primi sei misteri risultano essere delle invenzioni di Manta, mentre la settima “lo specchio che riflette la verità” mostra qualcosa di strano… Sulla strada del ritorno, una volta rimasti soli, Oogami ipnotizza Miyabi, ordinandole di andare a casa di Mitsuki il giorno seguente. Quando l’amica la aggredisce e Mitsuki si difende, appare Oogami che si rivela essere il demone cane sconfitto precedentemente, il quale vuole vendicarsi sia di Kakeru, sia di Mitsuki. Quando sembra che la situazione stia volgendo al peggio interviene Kakeru, ma Mitsuki gli chiede di poter sigillare lei il mostro… all’ultimo momento, però, le parole della ragazza fanno tornare il mostro alle sembianze di Oogami e, invece di sigillarlo, lei gli cura la ferita che dalla volta precedente non è ancora guarita. Il demone viene perciò perdonato e promette anche di recarsi a scuola il giorno seguente… C’è una cosa però: è visibilmente innamorato di Mitsuki!
Considerazioni
Mika Kawamura è una di quelle autrici di cui in Italia si può leggere più di un titolo e non so se questo sia esattamente un bene… Certo, si tratta sempre di storielle carine dai disegni accattivanti, però è l’ennesimo esempio di manga per bambine/ragazzine molto giovani non troppo originale.
La trama è poco sviluppata, cosa forse imputabile alla brevità della storia (solo due volumi), forse al poco riscontro nel pubblico. Non ha certamente giovato la minima originalità dell’opera: due protagonisti che sono prima come cane e gatto, poi si scoprono amici (se non di più…), entrambi dotati di poteri spirituali (tra l’altro, lei è scintoista e lui cos’è? Un giovane prete, ma come? Cattolico o protestante? L’autrice è poco chiara su questo punto…), potenti spiriti maligni sconfitti con poca fatica (e poi magari innamorati dei due protagonisti…). Che piattezza!
Tra l’altro quasi tutti i personaggi, non solo quelli principali, sembrano ricalcati su quelli dell’opera più celebre (e migliore, oserei dire) della Kawamura, Daa! Daa! Daa!/Ufo baby: Mitsuki e Kakeru sono quasi i cloni di Miyu e Kanata, Maju è identica a Christine e pure lo strambo Manta mi ricorda qualcuno…
Dal punto di vista grafico, vorrei fare una premessa: Mika Kawamura in Italia appartiene alla “scuderia” Play press ed è quindi accomunata alla triade “Ando/Fukushima/Mizukami”. Anche in patria tutte e quattro pubblicano per lo stesso editore (Kodansha) e il target delle loro creazioni è lo stesso (bambine/ragazzine), ma mentre i disegni della “triade” sono veramente molto simili tra loro, lo stile della Kawamura spicca per una maggiore originalità del tratto.
I suoi personaggi sono molto graziosi e i vari tipi di espressioni sono ben fatti. Talvolta non sembrano molto armoniose le proporzioni dei corpi (teste forse troppo grosse rispetto al corpo), e talora anche il look dei personaggi è improbabile (per esempio la divisa scolastica di Mitsuki, coi lunghi nastri che svolazzano dall’estremità superiore delle calze), comunque il risultato finale è gradevole.
In definitiva Panic X Panic è un’opera poco approfondita, non si distingue sicuramente per originalità, però può essere indicato per quel pubblico giovane per cui è stato inizialmente creato (anche se osservando la maggior parte delle ragazzine odierne non so quanto possa effettivamente piacere…) o ai fan della Kawamura.
Gallery
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