Recensione Manga – Caro, chibi è scomparsa (Otou-san, Chibi ga Inakunarimashita) di Keiko Nishi

CarochibilogoA cura di Emy

Titolo originale: Otou-san, Chibi ga Inakunarimashita
Autrice: NISHI Keiko
Categoria: Josei

chibicoverita:: Il manga in Giappone ::
Casa Editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 1, completo
Prima pubblicazione: 2013
Serializzato sulla rivista giapponese: Flowers

:: Il manga in Italia ::
Titolo per l’Italia: Caro, Chibi è scomparsa
Casa editrice: Dynit
Numero di volumi: 1, completo
Pubblicato nel mese di: Marzo 2021
Collana: Showcase
Prezzo: 17.90 E.

:: L’autrice ::
Keiko Nishi è nata il 26 Dicembre di un anno imprecisato, nella prefettura di Kagoshima. Lei stessa, in un’intervista ufficiale, narra di come da bambina il padre, insegnante, le vietasse di leggere i manga e di come poté scoprirli solo a partire dal college: in quel periodo lesse soprattutto i capolavori di Moto Hagio e di Keiko Takemiya. Venuta a sapere di un corso per corrispondenza per aspiranti mangaka indetto dal magazine “June”, spedì dei lavori alla rivista mentre studiava per diventare professoressa. Una delle insegnanti del corso era Keiko Takemiya: il suo giudizio fu favorevole nei confronti della Nishi, conseguentemente “June” pubblicò il suo lavoro. Il debutto ufficiale della Nishi però risale al 1988 su “Petit Flower”, la rivista della Shougakukan che, assieme a “Wings” della Shinshokan, ospiterà poi la maggior parte dei suoi lavori. La Nishi in Occidente è stata nota inizialmente per i suoi racconti brevi, dai toni piuttosto intimisti, raccolti in patria in varie antologie come Love Song o Tenshi ni Naranakya (Dover diventare un angelo). I suoi generi preferiti sono il drammatico, la commedia, il racconto del mistero; non manca all’appello lo shounen ai: a prescindere dal genere narrativo, comunque, le sue storie presentano solitamente un taglio adulto, disincantato. L’unica sua serie dalla lunghezza notevole è Sanbanchou Hagiwaraya no Bijin (Letteralm.: La bella persona nel negozio di Hagiwara nel Distretto n.3), un fantasy-storico che conta 12 volumi, ambientato in una città mercantile nel Giappone di fine 19° secolo. Come illustratrice la Nishi ha curato le illustrazioni della serie di romanzi Fujimi Symphony Orchestra, scritti da Akizuki Koo. In Italia Dynit Showcase ha reso disponibili due volumi unici: Caro, Chibi è scomparsa (edito nel 2021) e Shiro, una vita insieme a un gatto (edito nel 2019).

Storia
storiachibiGli anziani Masaru e Yukiko sono una coppia che perpetua i riti e le consuetudini di una vita trascorsa insieme. Yukiko è la perfetta donna di casa, la cui principale occupazione è preservare l’armonia domestica facendo la spesa, preparando da mangiare e occupandosi di tutte le incombenze relative alla magione. Sembra che questi obblighi non le pesino e l’anziana donna cerca di mantenere vivo il rapporto conversando con il marito: è il minimo che ci si aspetterebbe nell’ultima fase della vita, però Masaru è un vecchio misantropo che si esprime a monosillabi e solo quando è necessario. Yukiko non se la prende, in fondo lui è sempre stato così, anche da giovane. Eppure qualcosa lentamente cambia: il marito comincia a fare tardi e Chibi, la gatta nera che è l’unica a condividere le giornate della coppia, un giorno non torna più a casa. Il precario equilibrio domestico è messo in crisi da questi avvenimenti che fanno emergere una situazione irrisolta ormai da decenni…

Considerazioni
consichibiDopo Shiro, una vita insieme a un gatto, Keiko Nishi torna a raccontare la famiglia, focalizzando la narrazione sulla vita di coppia. Cosa succede, quando i figli sono cresciuti e vivono lontano dai genitori, quando alla fine della vita si fa il punto e i conti non tornano, quando la necessità di comunicare si fa stringente e viene a galla un’incomprensione profonda e forse insanabile? 
La lettura scorre piacevolmente ritmata dalla linea chiara del tratto, dalla composizione grafica funzionale, dai dialoghi sapienti. L’autrice in Shiro, una vita insieme a un gatto, precedente lavoro edito nella collana Showcase, aveva utilizzato la struttura a episodi con continuity ma adesso la abbandona per adottare invece quella del classico romanzo di formazione. In entrambi i casi il risultato è efficace e la fruizione gratifica il lettore: è estremamente rilassante entrare in queste case giapponesi alla periferia di Tokyo, in cui le vite trascorrono riscaldate dal calore della famiglia e dalle carezze feline dei pelosetti, esistenze che riscoprono e reinventano il senso dello stare insieme, del condividere la strada. A leggere questi volumi si esce dalla quotidianità per immergersi in una quotidianità altra, simile eppure diversa, che pure ci appartiene. È bello riconoscersi nei personaggi della Nishi, per cui consiglio questo volume (autoconclusivo, così come Shiro, una vita insieme a un gatto) a chi è in cerca di uno slice of life rilassante, accogliente. Per chi ha voglia di tornare a casa e accarezzare un gatto! 

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