Recensione Manga – PRETEAR (Shin Shirayukihime Densetsu Prétear) di Kaori Naruse e Junichi Satou

A cura di Emy (review) e Martina (info e immagini)

Titolo giapponese: Shin Shirayukihime Densetsu Prétear
Tradotto: Prétear la leggenda della nuova Biancaneve
Autori: NARUSE Kaori (disegni) E SATOU Junichi (storia)
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kadokawa Shoten
Numeri di tankoubon: 4, concluso
Inizio pubblicazione: 2000

:: Il manga in Italia ::
Titolo italiano: Pretear – La leggenda della nuova Biancaneve
Casa editrice: Play Press
Numero di volumi: 4, completo
Inizio pubblicazione: Giugno 2007
Distribuzione: edicola e fumetteria
Ritmo di serializzazione: mensile, 4 Euro.

:: L’anime ::
Numero di episodi: 13
Anno di prima trasmissione: 2001
Studio Hal Film Maker, Project PRÉTEAR
Direttore: Kiyoko Sayama
Character design: Akemi Kobayashi
In Italia: è stato trasmesso (e interrotto) da MTV nel 2005.

Storia

Himeno è una sedicenne come tante, il cui piccolo universo familiare è stato sconvolto dal recente secondo matrimonio del padre con una donna ricchissima.
La matrigna la tratta freddamente, e anche le sue bellissime sorellastre si rivolgono a lei come se fosse una serva, giocandole a volte dei brutti scherzi. Nonostante ogni giorno sia bistrattata come una novella Cenerentola, Himeno ha deciso di non abbattersi e di darsi da fare per adattarsi alla sua nuova vita nel gigantesco palazzo della nuova moglie di suo padre. Ma all’orizzonte si prospettano ancora grandi cambiamenti… Infatti, in un magico regno di un’altra dimensione, sette cavalieri si preparano a un’imminente battaglia. La terribile Imperatrice Della Sventura ha deciso di vendicarsi per essere stata rinchiusa, risucchiando tutta la linfa vitale del mondo e portandolo così alla distruzione! Questa linfa si chiama Leafe, ed è una sorta di energia che risiede in ogni essere vivente. Per proteggerla, i cavalieri dovranno trovare Pretear, l’eletta che è in grado di usare il potere della luce. E, guarda caso, si tratta proprio di Himeno! Quando i cavalieri la incontrano e le comunicano il suo compito, non gli crede e fugge via… anche perché il tenebroso cavaliere del vento Hayate, dopo averla fatta innamorare con i suoi stupendi occhi blu come il cielo, l’ha subito fatta irritare con i suoi modi bruschi e sgarbati!
Quando però Himeno si trova coinvolta in prima persona, all’inizio è spaventata e non se la sente di rischiare la sua vita, ma poi prende coraggio e decide di proteggere ogni essere vivente, unendosi ai cavalieri e imparando da loro come usare i poteri di ciascuno. Ma nel cuore di Hayate è ancora aperta una ferita, apertasi sedici anni prima … sarà per questo che ha paura di coinvolgere Himeno nella battaglia? O c’è sotto qualcosa di più? (Trama fornita dalla casa editrice)

Considerazioni
Pretear è un manga per bambini che declina il genere “ragazze magiche combattenti”, di cui presenta tutti gli elementi tipici. Come Sailor Moon insegna, in questo tipo di produzioni c’è sia spazio per l’azione che per le vicende sentimentali, tra l’altro in Pretear è compresa anche una componente harem, perciò la protagonista femminile avrà più corteggiatori, tra i quali si intuisce più o meno fin da subito quale sarà il favorito. Lo sceneggiatore Junichi Satou è noto come scrittore di serie indirizzate a un pubblico giovane (sia shoujo che shounen), infatti ha firmato le storie di Kaleidostar, Mahoutsukai Tai! e Princess Tutu, da cui sono state tratte serie animate, per cui la trama di Pretear è scorrevole, è ben articolata e i disegni, piuttosto fluidi e precisi, la supportano a dovere.
D’altro canto non ci sono grandi sorprese, i personaggi (tranne Himeno) non si giovano di caratterizzazioni molto approfondite, lo svolgimento è prevedibile e finanche gli abiti dei protagonisti e le trasformazioni sembrano già visti, richiamando a volte Sailor Moon e più spesso i manga delle Clamp.
Tutto resta quindi nella media di questo tipo di produzioni: Pretear non è innovativo, è un po’ anonimo ma non si può definire malvagio. Graficamente, come già detto, è piacevole (con una strizzatina d’occhio allo stile delle Clamp, che all’epoca faceva scuola) e trama, trasformazioni e look dei personaggi, pur non stupendo per originalità, possono coinvolgere il pubblico cui si rivolge la serie. L’anime segue a grandi linee il manga ma per via di colori e musiche riesce più accattivante.
Pretear non è un’opera che ha lasciato un gran ricordo di sé, eppure non è totalmente privo di attrattive. C’è anche da dire che l’edizione italiana della Play, con carta, rifilo e impaginazione poco curati, non si può definire certo di pregio e non ha contribuito a dargli lustro.

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