Ribon (Shueisha) |
“Ribon”, lanciata nel 1955, ha detenuto per molti anni il record di rivista di shoujo manga più venduta. Nel 2010 si posiziona al quarto posto (con oltre 243,000 copie vendute). Contiene commedie romantiche e serie con maghette (majokko). Ha ospitato i manga di Wataru Yoshizumi, Arina Tanemura, Maki Youko e Taeko Harada. Sono state serializzate su “Ribon” anche le opere di Ai Yazawa e Miho Obana, prima che le due autrici passassero sulla più adulta “Cookie”. Gran parte delle lettrici di “Ribon” (così come di “Nakayoshi” e “Ciao”) ha un’età che va dagli 8 ai 13 anni. |
Nakayoshi (Kodansha) |
“Nakayoshi” (Buoni amici) è una delle riviste più longeve, fondata nel lontano 1954. Ha un numero maggiore di serie con maghette rispetto a “Ribon” e dati di vendita analoghi (nel 2010 vende 252,000 copie). Qui sono stati pubblicati numerosi manga editi anche in Italia: Sailor Moon, Card Captor Sakura, Rayearth, Mirale Girls, Saint Tail. Tutti manga da cui sono stati tratti degli anime, come nel caso dei più recenti Mermaid Melody e Shugo Chara. Sono stati serializzati su questa rivista anche i manga di Mia Ikumi, Mika Kawamura e Moyoco Anno.
Negli ultimi anni “Nakayoshi” si è distinta per un aumento di contenuti espliciti (smut), culminati nella serie Watashi ni xx shinasai! di Ema Tooyama. |
Ciao (Shougakukan) |
“Ciao” è l’equivalente di “Ribon” e “Nakayoshi”, ma con un target ancor più giovane. Pubblicata a partire dal 1977, ha visto un progressivo aumento di vendite, tanto che nel 2010 “Ciao” è risultata la rivista shoujo più venduta (con 745,455 copie). Le storie parlano di primi amori e di vicende magico-avventurose, lo stile è super-carino (kawaii): enormi occhioni luccicanti e animaletti-mascotte la fanno da padroni. Tra i manga più apprezzati: Kirarin Revolution di An Nakahara, Mirmo!! di Hiromu Shinozuka e Mizuiro jidai di Yuu Yabuuchi. Come in tutte le riviste dedicate alle più giovani, anche su “Ciao” si trovano sempre adesivi e altro materiale extra (furoku). |
Hana to yume (Hakusensha) |
“Hana to Yume” (Fiori e Sogni) è stata fondata nel 1974 e viene pubblicata ogni 15 giorni. Nel 2010 è risultata la quinta rivista shoujo più venduta (con oltre 203,000 copie). È una rivista matura e apprezzata perché offre una grande varietà di generi. Molti dei manga qui serializzati diventano dei veri blockbuster. Tra le autrici: Kaori Yuki, Natsuki Takaya, Hisaya Nakajo, Yoshiki Nakamura e Marimo Ragawa.
*”Bessatsu Hana to yume” (Betsu-hana) è una rivista mensile ideata nel 1977 che segue la stessa linea editoriale di “Hana to yume”. Al suo interno sono serializzati Glass no kamen di Suzue Miuchi, Boku wo tsutsumu tsuki no hikari di Saki Hiwatari, Otomen di Aya Kanno, Patalliro di Mineo Maya.
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LaLa (Hakusensha) |

“LaLa”, pubblicato a partire dal 1976, ha un target leggermente più adulto di “Hana to yume”. Contiene molti fumetti e autrici fuori dal comune, e diverse storie narrate dal punto di vista di un ragazzo (tra cui spiccano le opere di Natsumi Itsuki e Minako Narita). Uno dei manga di punta è stato Kareshi Kanojo no jijou (Le situazioni di lui & lei) di Masami Tsuda, ma di grande rilievo sono anche Kaguya hime (La principessa splendente) di Reiko Shimizu e Harukanaru toki no naka de. Qui sono stati pubblicati anche i manga di Tomo Matsumoto, Masami Morio, Yuuki Nakaji. Tra i suoi successi, Host Club di Bisco Hatori.
*”LaLa DX”, rivista bimestrale avviata nel 1983, costituisce una sorta di “trampolino di lancio” per molte mangaka esordienti. Al suo interno si trova un minor numero di serie di successo, tanto che Natsume yuujinchou (Natsume degli spiriti) di Yuki Midorikawa è iniziato su “LaLa DX” e trasferito su “LaLa” dopo aver raggiunto la popolarità.
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Margaret (Shueisha) |

“Margaret” è un quindicinale apparso per la prima volta nel 1963. I manga che presenta sono in maggioranza storie allegre ad ambientazione scolastica, con tutti i cliché più tipici della categoria shoujo. Per molti anni il manga di punta è stato Hana yori dango di Youko Kamio.
Su Margaret è stato pubblicato anche il noto shounen ai Bronze, che rappresenta un’eccezione pressoché unica, visto il contesto editoriale.
Tra le autrici più apprezzate della nuova generazione: Nanaji Nagamu, Riko Miyagi e Ayane Ukyou (che verso il 2004 ha apportato una buona dose di smut). Dopo varie incursioni nella categoria josei, Wataru Yoshizumi è tornata a disegnare shoujo proprio su “Margaret”.
*”The Margaret” ha un numero maggiore di pagine rispetto all’usuale (ben 1000!). All’insegna del romanticismo, contiene molti manga autoconclusivi di autrici non (ancora) famose.
*”Margaret Deluxe” (Derama), trasformato in “Betsuma Sister” nel 2010, propone molte opere di mangaka esordienti, e spin-off di autrici più note.
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Betsuma (Shueisha) |
“Bessatsu Margaret (Betsuma)” è stato lanciato nel 1963, e nel 2010 è stato il secondo magazine shoujo più venduto (con 261,667 copie). Si rivolge a lettrici un po’ più grandi rispetto a “Margaret”, e si inserisce appieno nella tradizione shoujo contemporanea (ovvero, commedie scolastiche a gogo). Qui vengono serializzati i manga di Mitsuba Takanashi, l’autrice di Lui,il diavolo, e di Youko Kamio (dopo la conclusione di Hana yori dango su “Margaret”). Tra le serie più popolari troviamo Sensei! di Kawahara Kazune, Ren-ai Catalog di Nagata Masami e Lovely Complex di Aya Nakahara. Ultimo bestseller in ordine di tempo, Kimi ni todoke (Arrivare a te) di Karuho Shiina.
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Cookie (Shueisha) |
“Cookie” è una rivista nata nel 1999 per raggruppare mangaka che avevano precedentemente lavorato per “Ribon” e “Bouquet”. A livello di contenuti si trova a metà strada fra shoujo e josei, gli stili spaziano dallo sperimentale a quello più tradizionale e pastelloso. Troviamo Ai Yazawa (che proprio su “Cookie” ha realizzato Nana, la serie che l’ha consacrata definitivamente come una delle shoujo mangaka più rappresentative), Miho Obana con Honey Bitter e Megumi Mizusawa. Autrici molto apprezzate sono anche Mari Okazaki, Ryou Ikuemi e Haruka Aizawa.
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Sho-Comi (Shougakukan) |
“Shoujo Comic” (Sho-comi) è un quindicinale pubblicato fin dal 1968. In passato ha ospitato capolavori quali Thoma no shinzou di Moto Hagio e Kaze to ki no uta. Negli anni Novanta ha avuto una buona varietà di trame grazie ad autrici come Yuu Watase e Chie Shinohara.
Attualmente si focalizza su storie di amori adolescenziali, meglio se piccanti. In tal senso, l’apice si ha verso il 2003, quando viene serializzato Renai shijo shugi di Minami Kanan, in cui il sesso compare in tutte (o quasi) le declinazioni, e il controverso Boku wa imouto ni koi wo suru di Aoki Kotomi, che tratta dell’incesto tra due gemelli.
Sho-Comi è stata a lungo la rivista di Mayu Shinjo: in seguito al successo di Kaikan Phrase sul finire degli anni Novanta le è stato imposto di realizzare ulteriori manga erotici. La Shinjo ha abbandonato l’editore nel 2007, accusando il redattore di maltrattamenti psicologici e di aver imposto ritmi di lavoro troppo pesanti (Fonte: Animeclick).
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Betsu-Comi (Shougakukan) |
“Bessatsu Comic (Betsu-comi)” è un mensile lanciato nel 1970. In passato ha ospitato alcune delle autrici più mature e innovative nel campo shoujo, poi trasferite su “Flowers”.
Attualmente è una rivista shoujo tradizionale, ma qualitativamente più elevata rispetto a “Sho-Comi”. Ospita autrici in grado di narrare l’adolescenza in maniera sensibile e matura, come Hinako Ashihara e Yuuki Obata; e mangaka che riescono a infondere un po’ di freschezza e inventiva nelle loro storie, come Kyousuke Motomi e Izumi Kaneyoshi. C’é anche una sezione di brevi manga comici capitanata da Rie Arai.
Ciò nonostante, le vendite di “Betsu-Comi” sono quasi la metà rispetto a quelle di “Sho-Comi”…
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Betsu-Fure (Kodansha) |
“Bessatsu Friend” (Betsu-fure) è stato lanciato nel 1965 e si rivolge principalmente a studentesse delle superiori.
Presenta una buona varietà di generi: dal più tipico shoujo sentimentale di Miwa Ueda (Peach Girl), passa a contenuti shock come Life di Keiko Suenobu, commedie sportive (Power!! di Shizuru Seino), serie smut scanzonate (Gakuen ouji di Jun Yuzuki), umorismo demenziale (la cui regina incontrastata è Ai Morinaga, prematuramente deceduta nel 2019) e opere d’avanguardia esemplificate da Oboreru knife di George Asakura. Sono stati serializzati qui anche Yamato Nadeshiko shichi henge di Tomoko Hayakawa, Mars di Fuyumi Souryo, Love+Dessin di Satoru Hiura e Othello di Satomi Ikezawa.
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Asuka (Kadokawa Shoten) |
“Asuka” serializza numerosi shoujo manga fantasy, d’azione o con elementi paranormali. Ma non mancano storie d’amore, sia drammatiche che comiche, compreso un pizzico di shounen ai (vedi: Uragiri wa boku no namae wo shitteiru).
Lo stile di disegno è dinamico e fuori dai canoni che di solito i lettori italiani attribuiscono agli shoujo manga. “Asuka” è tra le riviste shoujo più crossmediali, molti dei manga qui serializzati hanno infatti una versione animata, romanzi o videogiochi all’attivo.
Tra i titoli più famosi, D.N.Angel di Yukiru Sugisaki, X delle CLAMP, Trinity Blood di Kiyo Kujou e Angelique di Yuka Kairi. Tra le autrici c’è anche Haruko Iida, che si è occupata della versione manga dell’italianissimo Witch.
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Princess (Akita Shoten) |
“Princess”, pubblicata ogni mese dal 1974, è un’altra rivista di shoujo manga che può vantare un’ampia varietà di stili e trame. Spazia tra i generi più diversi tra cui storico, fantasy e umoristico. A questa rivista appartengono due degli shoujo più longevi in assoluto: Eroica di Yasuko Aoike e Ouke no monshou di Chieko Hosokawa, ambientato nell’antico Egitto. Tra i punti più alti della rivista, Afterschool Nightmare e Black Rose Alice della versatile Setona Mizushiro. Negli ultimi anni gli editori stranieri hanno prestato maggior attenzione ai manga di “Princess”, tra cui ricordiamo Shinobi Life di Shoko Konami e Oyayubihime Infinity di Toru Fujieda.
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Cheese! (Shougakukan) |
“Cheese!”, sorta nel 1996 come rivista “sorella” di “ShoComi”, presenta molti shoujo manga che hanno come fulcro l’amore fisico, e non di rado sono davvero espliciti. Il target di lettrici è costituito da studentesse delle scuole medie e superiori.
In passato vi hanno partecipato Miyuki Kitagawa ed Emiko Sugi. Tra le autrici che vi hanno contribuito più di recente: Kotomi Aoki con Kanojo wa uso wo aishisugiteru, Kaho Miyasaka con Bokutachi wa shitte shimatta, Miki Aihara, Ako Shimaki e Mashin Osakabe.
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Dessert (Kodansha) |
“Dessert”, ideata nel 1996, si rivolge a teenager e ventenni. È una rivista simile a “Cheese!”, ma tratta anche di temi più seri e impegnati.
A fianco di tipici shoujo come Sukitte iinayo (Say I Love You) di Hazuki Kanae e Cosplay Animal di Watari Sakou, si trovano le opere di Momochi Reiko (Kizuna, Deai, Itami) che trattano di suicidi, abusi sessuali (non in chiave erotica), malattie e prostituzione. Altre storie parlano di giovani madri, come Mama wa kyabajou! di Rina Morio. Citiamo anche Tenshi no iru basho di Mito Orihara, a carattere medico.
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Aria (Kodansha) |
“Aria” viene presentata nel 2010 come una rivista per tutte le lettrici (dai 16 anni in su) che non si accontentano di semplici storie d’amore. C’è quindi spazio per tutti i generi: fantasy, fantascienza, horror, azione e paranormale (con gli immancabili demoni e vampiri).
Tra le autrici reclutate: Kaori Yuki, il duo Naked Ape, Youko Maki, Aya Shouoto ed Ema Touyama. Nel 2010 le vendite di “Aria” si sono attestate sulle 39,667 copie, un risultato leggermente superiore all’analogo “Asuka”.
*”Sylph” è un mensile della ASCII Media Works rivolto a ragazze otaku o fujoshi. Si trovano quindi manga ispirati a videogiochi (otome games), storie romantiche a tematica boys love ed etero, molti manga fantasy/paranormali e alcuni a carattere pseudo-storico (Hakuouki Junrenka).
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Wings (Shinshokan) |
“Wings”, bimestrale ideato nel 1982, risulta nei contenuti piuttosto simile ad “Asuka”. Serializza fumetti incentrati in modo particolare su azione e fantasy, non di rado con una componente shounen ai. I protagonisti sono spesso dei personaggi maschili.
Di grande rilevanza fu RG Veda delle CLAMP, che per “Wings” realizzarono anche Tokyo Babylon. Altre autrici popolari: Kazuya Minekura (Stigma), Fumi Yoshinaga (Antique Bakery), Tsuda Mikiyo (Princess Princess), Yukie Nasu e Mizuki Hakase (Ororon). Tra le serie più longeve: Young Magician di Yuri Narushima. Qui è stato pubblicato anche Princess Ai, nata dalla collaborazione tra Courtney Love e DJ Milky.
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Princess Gold (Akita Shoten) |
“Princess Gold” si rivolge a un pubblico più maturo rispetto a “Princess”, propone spesso temi avventurosi o fantastici, talvolta con elementi shounen ai. Non sono inusuali le ambientazioni storiche, occidentali o esotiche.
A questa rivista appartengono Cantarella di You Higuri, Il mio demone guardiano di Mick Takeuchi e Tableau Gate di Rika Suzuki. Vi lavorano autrici della vecchia guardia come Toshie Kihara e Seika Nakayama. Nel 2009 vi è stato trasferito anche Eroica yori ai wo komete di Yasuko Aoike.
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Mystery Bonita (Akita Shoten) |
“Mystery Bonita” inizia il proprio corso di pubblicazione nel 1988 come rivista ‘sorella’ di “Bonita” (quest’ultima interrotta nel 1995).
È un mensile che si incentra su fantasy, avventura, esperienze paranormali e suspence, ma anche su opere a carattere storico. Qui vengono serializzati i manga di Yuuho Ashibe (Deimos no hanayome) e di un altro autore della vecchia guardia, Shinji Wada. Hanno lavorato per questa rivista anche le affermate Michiyo Akaishi, Matsuri Akino, Madoka Kawaguchi e Ryouko Shitou.
*“Susperia Mystery“ è piuttosto simile a “Mystery Bonita“ per contenuti e stile, ma tendente per lo più all’horror. Il nome della rivista è ispirato proprio al film “Suspiria” di Dario Argento. La maggior parte dei manga qui presentati sono tratti da romanzi di scrittori giapponesi, fra cui Keigo Higashino.
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Nemuki (Asahi Shimbun Publications) |
“Nemuki” (abbreviazione di Nemurenu yoru no kimyouna hanashi, ‘Storie bizzarre per notti insonni’) è una rivista dalle atmosfere eleganti che privilegia le trame fantastiche, soprannaturali o fantascientifiche, talvolta con elementi shounen ai. Tra le autrici più apprezzate: Ima Ichiko, Mitsukazu Mihara, Hisae Iwaoka (nota anche per i propri seinen), Akiko Hatsu e Belne. Vi partecipa anche Junji Itou con la serie Tomie.
*”Honkowa” (da: “Hontou ni atta kowai hanashi”, ‘Storie spaventose realmente accadute’) è un bimestrale di genere true horror.
*L’editore Bunkasha propone diverse riviste con temi analoghi, a cui solitamente partecipano mangaka meno note: Manga Grimm Douwa (‘Favole Grimm Manga’) e Anata ga taiken shita kowai hanashi (‘Storie spaventose che hai vissuto tu’).
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