Recensione Manga – Attacker YOU! aka Mila e Shiro due cuori nella pallavolo di Jun Makimura e Shizuo Koizumi


A cura di Emy

Titolo originale: Attacker YOU!
Autori: MAKIMURA Jun e KOISUMI Shizuo
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 3 -concluso
Anni di pubblicazione: 1984-5
Rivista di serializzazione: Nakayoshi

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Attacker YOU! – Mila e Shiro
Casa editrice: Star Comics

Prima Edizione
Numero di volumi: 3 -concluso
Pubblicato in: Aprile-Giugno 2003
Prezzo: 3.10 E, mensile, lettura all’orientale
Collana: Starlight n.127-9

Seconda Edizione
Numero di volumi: 3 -concluso
Pubblicato in: Gennaio 2015
Prezzo: 4.90 E, lettura all’orientale.

:: Anni Ottanta ::
Nel corso degli anni ’80, parallelamente alla trasmissione del cartone animato “Mila e Shiro Due Cuori nella Pallavolo” sulle reti Mediaset, sul “Corriere dei Piccoli” era serializzato con cadenza settimanale il manga originale di “Attacker YOU!”. Come accadeva di consueto negli anni ’80, anche in questo caso le tavole originali in bianco e nero furono ribaltate e colorate. Si segnalano le “solite” incoerenze nei dialoghi, tradotti alla meno peggio (a volte stravolti) e i nomi adattati secondo l’edizione italiana del cartone animato (Mila Hazuki anziché Yu Hazuki; Kaori Takigawa anziché Eri Takigawa e così via); nel primo episodio a Mila viene schiaffato un ennesimo cognome totalmente fasullo: Mila Ainara! Esasperante, come nel caso di “Ohayou! Spank”, fu la serializzazione sul Corriere dei Piccoli di questo manga, a causa della grande discontinuità: talvolta ne erano pubblicate solo quattro pagine a episodio! Dulcis in fundo, la pubblicazione non comprese l’intera serie, ma solo il primo volumetto.
Se siete in cerca del fumetto di Mila & soci dimenticatevi questa edizione, tra l’altro di difficile reperibilità, e puntate sulle successive e migliori edizioni Star Comics.

Anime
Nel 1984 la Knack Productions produce una serie di ben 58 episodi tratta dal manga di “Attacker YOU!”. In precedenza, almeno una serie famosissima (“Attack Number 1”, nota in Italia come “Mimì e la nazionale di pallavolo”) era stata dedicata al mondo della pallavolo, pertanto il confronto tra le due serie è d’obbligo. In linea con le serie sportive degli anni ’70, “Attack number 1” era una serie fortemente drammatica, tesa a esaltare valori tradizionali quali lo spirito di gruppo e di sacrificio. In linea con gli anni ’80, “Attacker YOU!” racconta invece una vicenda più leggera, dove un certo spazio è lasciato alle gag della protagonista (molto più presenti nell’anime che nel manga), la cui esuberanza è caricata al limite per meglio servire allo scopo. I valori tradizionali non sono smentiti (difatti anche Yu/Mila si allena duramente per ottenere dei risultati, al pari di Kozue/Mimì), ma risultano assai meno opprimenti rispetto alla serie precedente. Il manga già opera in questo senso: la vicenda è raccontata senza sensazionalismi né colpi a effetto, solo una vicenda umana di umanissima formazione personale. Personaggi in crescita: Yu impara a essere paziente, Nami a essere tollerante. L’anime prosegue sulla stessa strada, tradendola in parte perché per attirare il grande pubblico punta sui grandi incontri/scontri: di nuovo colpi a effetto, super battute e colpi imprendibili. Cinquantotto episodi però sono tanti, ed ecco che per riempirli si “gioca” anche sulla vita personale della protagonista, che si ritrova una madre in incognito come cronista sportiva e un fratellino, Sonny, al seguito. Narrativamente le scelte non sono forse molto felici, ma certo di sicuro effetto e presa sul pubblico. Dal punto di vista tecnico, il livello è altalenante a seconda degli episodi ma complessivamente al di sotto della media dell’epoca.
Una curiosità riguarda l’edizione italiana: Mila Hazuki è presentata come la cugina della famosa Mimì Ayuhara (protagonista di “Mimì e la nazionale di pallavolo”). Naturalmente, le due protagoniste non hanno nulla a che spartire tra di loro: si tratta di un’invenzione puramente italiana.

Personaggi
Tra parentesi, i nomi dati ai personaggi nell’edizione italiana della serie animata.

YU HAZUKI (Mila Hazuki)
Ha quattordici anni ed è una nuova studentessa trasferitasi alle medie dell’Hikawa. Si fa subito notare per la sua altezza e la sua energia, e, quando per un caso si trova a giocare in una partita di pallavolo scolastica, dimostra di avere particolari doti atletiche: l’allenatore Daimon le chiede perciò di far parte della squadra di pallavolo dell’Hikawa. Ma sarà dura per Yu andare d’accordo col capitano Nami Hayase…

NAMI HAYASE (Nami Hayase)
È il capitano della squadra di pallavolo Hikawa. Non è particolarmente alta ma ha una grande agilità e un grandissimo spirito di abnegazione. Gli allenamenti estenuanti cui si sottopone l’hanno resa un asso nella ricezione. Ama profondamente la pallavolo e per questo non può tollerare che l’allenatore Daimon le imponga nella squadra una novellina come Yu…

ERI TAKIGAWA (Kaori Takigawa)
Nonostante sia una giocatrice delle medie inferiori è considerata internazionalmente un genio della pallavolo: il suo ruolo è quello di alzatrice, ma nel contempo guida e organizza il gioco della sua squadra, la temuta Sunlight. È l’avversaria ideale per Nami e Yu, nonché continuo modello da emulare. Eri è la prima studentessa delle medie a essere selezionata per la squadra nazionale giapponese.

SO TACHIKI (Shiro Takiki)
Ha quindici anni, gioca come titolare in una squadra liceale e ha notevole intuito nel gioco. Quando Yu si ritrova a entrare per la prima volta in campo è lui che la incoraggia indicandole il corretto modo di schiacciare la palla! So sarà fin dal primo momento un punto di riferimento indispensabile per la giovane Hazuki, la quale, al pari di Nami, è molto affascinata dal ragazzo.

MEIKO NANAO (Mei)
Mei conosce Yu quando questa si è appena trasferita alla scuola Hikawa. Si dimostrerà fin da subito un’amica fedele e sincera, anche quando Yu, pur giocando da poco, le soffierà la possibilità di essere scelta come riserva nella squadra di pallavolo della scuola.

DAIMON (Daimon)
Nel cartone animato Daimon è un allenatore violento e una persona opportunista e priva di scrupoli. Nel manga però non ha alcuna connotazione negativa: è semplicemente il buon allenatore dell’Hikawa, severo quanto basta, con in più un buon occhio nell’intuire le potenzialità di chi, come Yu Hazuki, pur non avendo una grande tecnica può sviluppare il suo talento naturale.

TOSHIHIKO HAZUKI (Toshiko)
È il padre di Yu, di professione scrittore: affettuoso e presente nella vita della figlia, la sostiene nelle sue scelte. Toshihiko è l’unico membro familiare di Yu a essere menzionato nel manga. Nel cartone animato, oltre a lui, esistono un fratello, Sonny, e la madre di Yu, Kiushi, un ex-giocatrice di pallavolo che lavora come giornalista sportiva.

MITAMURA (Mr Mitamura)
È l’allenatore della squadra di pallavolo liceale Seirin. Ha idee innovative e antitradizionaliste nel gioco, per questo valorizzerà fin da subito i giovani “acquisti” della squadra: Yu e Nami.

RUMI MISHIRO (Oki)
È la geniale alzatrice del Seirin, che legherà fin da subito, nel gioco, con Yu. Rumi è una delle poche giocatrici presenti sia nell’anime che nel manga: risultano assenti, infatti, nella versione cartacea, le amiche/nemiche Yoghina, Monia e Tulia.

Storia

Volume primo
La studentessa Yu Hazuki (Mila Hazuki nella serie TV italiana) si trasferisce a Tokyo dalla campagna circostante. A scuola la nuova arrivata si fa presto notare in virtù della sua altezza, superiore alla media, ma è una compagna in particolare, Mei, a stringere amicizia con lei.
Mei gioca a pallavolo, così, essendo in corso il torneo scolastico tra classi, invita Yu a prendere il posto di una giocatrice infortunata. Yu si trova perciò, di punto in bianco, a giocare nella squadra di Mei, le riserve, contro la squadra dell’Hikawa di Nami Hayase, capitano e asso della pallavolo regionale.
Ovviamente Yu commette errori su errori, finché un ragazzo tra il pubblico, So Tachiki (Shiro nella serie TV), non le urla “salta quando la palla è nel suo punto più alto”! Yu segue il consiglio ed esegue un tiro-bomba che spiazza Nami.
L’allenatore Daimon, intuite le potenzialità di Yu, le chiede di entrare in squadra… la ragazza, incerta sul da farsi, viene attaccata da Nami che la reputa troppo inesperta per giocare con l’Hikawa: ritenendosi insultata, Yu se la prende e rifiuta, corrucciata, la proposta.
Nei giorni seguenti, bighellonando per la scuola, finisce con l’assistere agli allenamenti della squadra maschile di pallavolo; qui vede So mentre si allena, così ha occasione di avvicinarlo per ringraziarlo del consiglio ricevuto durante la partita. Il ragazzo l’incoraggia e la sprona a riproporsi: Yu entra nella squadra nonostante la strenua opposizione di Nami.
In seguito Yu assiste a una partita in cui gioca la squadra vincitrice delle nazionali, la Sunlight. Yu è strabiliata dalla bravura del capitano Eri Takigawa (Kaori Takigawa nella serie TV) e per batterla prende ad allenarsi duramente.
Tempo un mese, e tutti sono costretti a riconoscere l’innegabile talento della ragazza: Yu impara in fretta e So, ormai studente delle superiori, fa visita alla sua vecchia scuola e osserva i suoi progressi.
Yu viene scelta per il campo di allenamento intensivo, dove l’Hikawa ha occasione di confrontarsi con le Seven Fighters, giocatrici professioniste di maggiore età ed esperienza. L’entusiasmo di Yu conquista anche Nami, ma purtroppo in seguito a un infortunio al ginocchio Yu resta in panchina per due settimane.
Disperata, viene confortata dall’allenatore delle Seven Fighters (in realtà istigato da Nami), che la spinge a sfruttare la sua inattività osservando il gioco delle sue compagne, anziché compiangersi inutilmente.
Yu segue il suo consiglio, inoltre prova ad allenarsi col servizio, visto che per questo non occorre saltare sul ginocchio.
Tornata a casa, è ormai tempo del nuovo anno scolastico. So, giunto all’improvviso, interrompe gli allenamenti dell’Hikawa per fare un annuncio: Eri Takigawa, pur avendo solo 15 anni, andrà alle Olimpiadi di Los Angeles!
L’avvenimento manda in crisi Nami: So, rimasto da solo con lei, la consola. Yu li sorprende abbracciati e la cosa non le va giù, ma poco dopo è lei a rimanere sola col ragazzo per essere da lui incoraggiata.
In seguito, agli allenamenti Mei ce la mette tutta per segnalarsi ed essere scelta almeno come riserva per le prossime eliminatorie distrettuali. Ma purtroppo i suoi sforzi non valgono a nulla: per la formazione ufficiale della squadra come riserva viene scelta Yu!
Mei lascia così la pallavolo per concentrarsi sullo studio, e senza rimpianti, da vera amica qual è, augura a Yu buona fortuna.
Inizia il torneo distrettuale: nella prima partita dapprincipio all’Hikawa va splendidamente, poi però le avversarie intuiscono il gioco di Nami, così tocca a Yu entrare in campo.
Purtroppo, appena entrata in campo, Yu commette un errore e regala il servizio alle avversarie, ma poi è lei a segnare punti e a trascinare la squadra alla vittoria; anche Nami riconosce la sua innata abilità di attaccante e si complimenta con lei, superando la gelosia per la bravura della compagna che in un primo momento l’aveva dominata.
Vinto il torneo distrettuale, è ora il turno delle nazionali: l’avversario sono le temute Sunlight! Mentre Eri è in volo per le Olimpiadi, legge sui giornali che due nuove stelle sono nate nel mondo della pallavolo: Nami Hayase e Yu Hazuki…

Considerazioni
Nei mesi di Febbraio-Marzo-Aprile 2003 la casa editrice Star Comics pubblica in tre volumi il manga Attacker YOU!, da cui negli anni ’80 era stata tratta la serie TV nota in Italia come “Mila e Shiro Due Cuori nella Pallavolo”.
Le differenze tra il manga originale e la serie TV, anche se le vicende sono grossomodo rispettate dall’anime, sono enormi. Ecco perciò che nel manga non esiste Sonny (il fratellino di Mila nella versione TV, né Kiushi (la sua presunta madre), mentre l’allenatore Daimon, che nell’anime era un violento negriero, nel manga è una persona gentile!
Il rapporto con So/Shiro, inoltre, rimane sostanzialmente irrisolto sia nell’anime che nel manga, però nel primo la protagonista esprime senza problemi il suo interesse per il ragazzo, nel manga invece si dimostra poco più che un’amica affettuosa.
Ciò che colpisce è il tono della narrazione: semiserio nell’anime e realistico nel manga… quest’ultimo, oltretutto, per qualità grafica guadagna ulteriori punti rispetto alla serie animata (più curate le anatomie, più intense le espressioni dei personaggi nella versione cartacea!).
Anche la caratterizzazione psicologica è meglio approfondita: Yu/Mila si dimostra meno sbruffona e impulsiva, più umana e simpatica. La serie TV era destinata a risultare un prodotto popolare, con tutti quei “colpi a effetto” e quelle esagerazioni caricate al limite di cui sulla carta c’è solo un riflesso (anche le partite durano pochissimo, grazie a un ritmo molto serrato), però per qualità grafica e narrativa il manga la distanzia di parecchie lunghezze.
Basti solo pensare che, se la serie animata di Mila conta ben 58 episodi, il manga si articola tutto in tre volumetti!
In conclusione: l’opera è consigliata ai nostalgici e a tutti coloro che sono curiosi di mettere a fuoco differenze e analogie con la versione animata. Per tutti gli altri: non si tratta né di un capolavoro né di un’opera imperdibile, neanche restringendo il campo ai soli shoujo manga. I nuclei narrativi, infatti, sono confusi e concentrati in un numero di pagine troppo esiguo perché risultino sfruttati a dovere. Ma la sceneggiatura di Shizuo Koizumi funziona quel tanto che basta perché si possa considerare la serie un prodotto degli anni ’80 di buona fattura, con tutti i pregi e i difetti che ne derivano.

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