Recensione Manga – Hitorijime my Hero di Memeco Arii

A cura di Emy

Titolo originale: Hitorijime My Hero
Autrice: ARII Memeco
Categoria: Boy’s Love – Yaoi*

*Warning: con “YAOI” si intendono storie di amore omosessuale fra maschi, con contenuti espliciti e sono pertanto indicati per un pubblico maturo. 

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Ichijinsha
Numero di tankoubon: 15, in corso
Anno di pubblicazione: 2012
Rivista di serializzazione: Gateau

:: Il manga in Italia :: 
Casa editrice: Star Comics
Traduzione: Alice Settembrini
Pubblicato a partire da: Settembre 2020
Prezzo: € 6,50
Il primo numero ha l’opzione variant con la cover disegnata da Mirka Andolfo.

:: Anime :: 
Nel 2017 è trasmessa in Giappone la serie animata di Hitorijime My Hero. Conta 12 episodi di 24 minuti ciascuno, regia di Yukina Hiiro, Studio Encourage Films. L’anime, fedele nei confronti del manga, racconta sia Hitorijime Boyfriend che Hitorijime My Hero e ha l’indubbio pregio di ordinare in modo lineare tutti gli avvenimenti aggrovigliati delle due serie, rispettando l’ordine cronologico che nel manga è lasciato all’intuizione del lettore. La serie animata è stata inoltre epurata dagli elementi yaoi dell’opera originaria, perciò la visione si può considerare indicata per un pubblico generico, non solo adulto.

Storia
La serie Hitorijime My Hero è lo spin-off del manga Hitorijime Boyfriend di Memeko Arii.
Mentre la serie H. My Hero è, al momento in cui scrivo, attualmente in corso in patria, H. Boyfriend si compone di un unico volume, tra l’altro non memorabile a causa di una certa approssimazione nella grafica e nella composizione delle vignette. Comunque nel volume Boyfriend si narra di Kensuke e Hasekura che, grandi amici alle elementari, vengono separati alle medie a causa di un trasferimento di Hasekura. Quando quest’ultimo compare tre anni dopo come studente nello stesso liceo scelto da Kensuke, i due riprendono a frequentarsi. Ma Hasekura, che nel frattempo è diventato bello come un principe ed è ambito dalla popolazione femminile della scuola, ben presto fa intendere la natura del sentimento che lo lega all’ex amico di infanzia. Per quanto riguarda il bel principe, infatti, Kensuke non è un amico ma la persona che ama: intende farne perciò il suo fidanzato. Peccato che Kensuke non condivida tale intenzione, anche se l’idea di separarsi di nuovo – e stavolta per sempre- da Hasekura non può accettarla per nessun motivo… quale sarà la ragione?
La storia di questo volume è ripresa nei primi episodi della serie animata. Gli episodi seguenti traspongono invece le vicende di My Hero.
In My Hero i protagonisti sono Masahiro, amico di Kensuke, e il fratello di quest’ultimo, Kousuke Ooshiba, che è anche professore del liceo frequentato da Masahiro e Kensuke. Il giovane Masahiro ha fatto parte in passato di una gang di bulli e ha i capelli tinti; da questa situazione lo ha tirato fuori il professore, che spesso e volentieri trascorreva il tempo a pestare i delinquenti, quasi fosse un giustiziere. Per tal motivo Masahiro lo ha eletto a “eroe”, un modello cui ispirarsi. In seguito il ragazzino chiese al suo idolo di poter diventare un seguace, un sottoposto ufficiale. Kousuke accettò, motivo per cui spesso Masahiro si sdebita cucinando per lui… Masahiro dunque frequenta abitualmente la casa dei fratelli Ooshiba e la situazione perdura anche quando Kousuke diventa suo professore al liceo.
A essere sviluppata quindi è una relazione studente-professore, che all’inizio è poco chiara a causa dell’atteggiamento ambiguo di Kousuke. Questi afferma, una sera in cui si trova da solo con Masahiro, che sa benissimo quali sono i suoi sentimenti nei suoi confronti, lo capisce dallo sguardo del giovane che lo desidera, ma lui non cederà mai. Tali parole causano in Masahiro uno shock, perché non aveva mai realizzato di desiderare il suo “eroe” Kousuke. In seguito il ragazzo, tentando di negare con tutte le sue forze questo sentimento, rischierà grosso, finendo nella rete della banda di delinquenti cui era sfuggito in passato. Sarà l’intervento di Kousuke che lo salverà ancora un volta e stavolta Masahiro dovrà riconoscere la natura del suo attaccamento verso il professore… che a sua volta (e chi poteva presumerlo?) ha architettato il tutto per far prendere coscienza al ragazzo della vera ragione del loro legame! Anche Kousuke, infatti, prova per Masahiro un sentimento inequivocabile…

Considerazioni
La relazione sentimentale studente-insegnante è uno dei plot più diffusi nei manga e gli yaoi non fanno eccezione. Cosa differenzia questo titolo dagli altri che affrontano il medesimo tormentone?

Penso che le qualità migliori della serie vadano ricercate non nel plot, non nello sviluppo della trama, ma nei personaggi, nella loro caratterizzazione fisica e psicologica piuttosto accurata. Fisicamente il “quartetto” (Kensuke, Hasekura, Kousuke e Masahiro) è ben delineato, ognuno ha espressioni caratteristiche, gesti e ossessioni peculiari. L’aspetto da principe snob di Hasekura si sposa bene con l’irresistibile ingenuità di Kensuke, mentre la goffa insicurezza di Masahiro va a braccetto con la scaltra abilità manipolatrice di Kousuke.

In altre parole, i personaggi rispondono bene alle aspettative dei lettori, sanno rassicurarli ma anche sorprenderli, perché l’esitante Masahiro sa prendere l’iniziativa quando lo ritiene opportuno e lo spregiudicato Kousuke all’occorrenza può anche farsi dominare dai dubbi, dagli scrupoli morali.

Inizialmente quindi ci troviamo di fronte a dei tipi fissi, propri della commedia, che d’un tratto crescono e prendono consapevolezza di sé stessi, dei loro punti deboli e della situazione in cui si trovano, cercando di destreggiarsi tra cuore e ragione per far emergere il loro carattere e raggiungere la felicità. In altre parole, aspirano a diventare personaggi realistici, a tutto tondo, anche se alla fine ripiegano sempre nella commedia romantica yaoi.

Hitorijime My Hero è una lettura parecchio giocosa, dove l’ironia dell’autrice prende corpo nei deformed, nei momenti in cui letteralmente i personaggi si sciolgono, si assottigliano, diventano clown per divertire chi legge. Eppure non è una commedia per tutti: la componente yaoi è presente e in misura piuttosto generosa, motivo per cui la serie si indirizza meglio a chi, conoscendo le caratteristiche della categoria, saprà tenersi a distanza da inevitabili questioni morali, dovute non tanto all’age gap tra Masahiro e Kousuke (tra i due c’è una differenza di dodici anni), ma al fatto che la relazione unisce un ragazzo e un adulto, uno studente e un professore. Persino quest’ultimo talvolta si fa prendere da un senso di responsabilità morale, cosa che gli regala un po’ di umanità, però il sentimento che unisce entrambi è forte, abbastanza da superare le barriere imposte dall’opinione comune. Non si tratta infatti (solo) di una relazione fisica quella che lega i due, non c’è solo la passione e il desiderio, ma anche un rapporto basato sulla reciproca fiducia, su una frequentazione di anni, sulla stima e su un solido affetto.

Una considerazione infine sulla grafica dell’autrice, davvero particolare: a una prima occhiata grezza e caotica nella composizione (anche se con l’avanzare dei volumi si regolarizza), nel corso della lettura risulta espressiva e piena di verve, con resa comica notevole.

Nel complesso è una bella serie, una commedia romantica con un’ottima alchimia tra i protagonisti, meglio indirizzata agli estimatori degli yaoi e sconsigliata a chi è insofferente della categoria.

Gallery

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