Recensione Manga – Boku to Kimi no Taisetsu na Hanashi di Robico

A cura di Emy

Titolo giapponese: Boku to Kimi no Taisetsu na Hanashi
Autrice: Robico
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::  
Casa editrice: Kodansha
Numero di tankoubon: 7, concluso
Pubblicato a partire da: 2015
Rivista di serializzazione: Dessert

:: Il manga in USA :: 
Titolo: Our Precious Conversations
Casa editrice: Kodansha Comics
Numero di volumi: 7, concluso
Pubblicato a partire da: 2017
Prezzo: € 6,99, edizione digitale.

06_new :: Award :: 
Nel 2020 questo manga ha ricevuto il 44° Kodansha Manga Award, categoria shoujo manga.

Storia
Nozomi Aizawa è la nostra protagonista: una graziosa adolescente che si è invaghita di un compagno di scuola. Ma la fanciulla, quando inizia la nostra storia, non si accontenta di vivere nei sogni e decide di confessare questo sentimento all’oggetto del suo desiderio. Raggiunto il ragazzo presso la stazione dove attende il treno, si siede accanto a lui, sulla sua stessa panchina.
Il nostro protagonista è il posato e occhialuto Shirou Azuma, che seduto su una panchina in stazione sta leggendo in attesa del treno.
A un tratto la bella ragazza seduta accanto a lui gli rivolge la parola, chiedendogli perché mai i ragazzi amino tanto le storie di lotta. Si appassionano a letture in cui domina lo scontro e la battaglia, e non la crescita interiore. Azuma risponde che anche le ragazze si abbandonano a letture irrealistiche dove i personaggi maschili fanno a gara per conquistare il cuore della protagonista sebbene questa non abbia qualità particolari.
Aizawa Nozomi prende il coraggio a due mani e gli confessa i suoi sentimenti. Non può immaginare la reazione del saccente Azuma: il ragazzo la rimprovera per averlo fatto! Le ragazze non dovrebbero mai dichiararsi, dice, perché altrimenti i ragazzi non avrebbero nulla da desiderare! Nozomi si scusa per la dichiarazione, e già che c’è si scusa anche per averlo stalkerato e per avere preso senza chiedere il quaderno, la matita e la gomma di lui!
Ne ottiene un rimprovero, eppure la fanciulla non demorde, anzi ha intenzione di chiedere ad Azuma se vuole diventare suo amico… ma ecco che lo sguardo le si posa sul calzino (a pois) di lui che lascia scoperto un filo di pelle… e i relativi peli della gamba!
Sconvolta da questa visione che mette evidentemente in crisi l’immagine idealizzata che Nozomi aveva di Azuma, la ragazza si congeda con una scusa.
Quando i due poi si rivedono a scuola, Nozomi fa finta di nulla e Azuma si chiede se abbia sognato o meno quella dichiarazione ricevuta in stazione, mentre leggeva in attesa del treno.
Fin qui il primo episodio.

Considerazioni
Boku to Kimi no Taisetsu na Hanashi, ovvero Our Precious Conversations, non è il tipico manga per ragazze, cosa intuibile già dal primo episodio.
All’azione si preferisce la riflessione; i protagonisti impiegano il loro tempo più per parlare che per agire; la narrazione privilegia la lentezza anche nel ritmo di lettura; più che sullo sviluppo della trama l’autrice punta sullo sviluppo dei personaggi.
Nozomi e Azuma sono due adolescenti che imbastiscono dialoghi tipici da adolescenti, quindi conversazioni per capire e per capirsi, quelle che abbiamo fatto tutti quando per la prima volta abbiamo parlato a qualcuno che suscitava la nostra curiosità, quando cioè due universi, due individui chiusi nella catena dei propri ragionamenti, provano ad aprirsi per scoprire qualcosa di sé e dell’altro. Questo tipo di conversazioni in effetti sembrano chiacchiere da nulla perché non è che i due si scelgano argomenti di gran livello, sono anzi affermazioni generiche su categorie troppo ampie (tipo gli uomini e le donne) per poter arrivare a delle conclusioni definitive. Ma il punto non è quello che i due si dicono. Il punto è che… dicono.
I nostri protagonisti vogliono parlare, non soltanto sognare e immaginare leggendo fumetti. Vogliono capire come funziona nella realtà: cosa pensa l’altro di me, delle donne, degli uomini, delle relazioni?
Decidono inoltre di parlare di persona, senza affidarsi al cellulare o i social. Lo fanno alla stazione, un luogo di passaggio, un posto vuoto da riempire con la presenza fisica e con conversazioni che viste dall’esterno (da un punto di vista adulto, per esempio) tutto sono fuorché preziose. In effetti, la tecnologia è la grande assente in questo manga. Non si vedono cellulari o IPad, anche se c’è un computer e una ricerca sul web e da questo intuiamo che la vicenda è a noi contemporanea.
Il primo volume è dedicato interamente a questi scambi di parole che veicolano tutto e niente: i due protagonisti si incontrano in stazione e parlano. Si aggiunge poi qualche amico che partecipa alla conversazione apportando la ricchezza della propria esperienza. Il setting è fisso, non ci sono cambi di scena e chiaramente l’azione così è bloccata, non procede.
Nei volumi seguenti l’autrice sviluppa la trama, che si mantiene sempre sul plot “i due parlano per scoprire l’altro e il sé”, quindi privilegiando le sequenze dialogiche, ma introducendo personaggi secondari che a loro volta sperimentano sé stessi e vivono le loro esperienze aprendosi all’altro. Il tutto nel registro della commedia, perciò ci sono caratteri situazioni e battute che invitano a sorridere. Per una svolta significativa che riguardi la coppia protagonista dovremo aspettare il settimo e ultimo volume.
La parte grafica conquista da subito, più che per la caratterizzazione dei personaggi (bella, ma in fondo già vista), per la cura riservata all’aspetto registico. Le inquadrature sono sempre ragionate, la composizione della tavola equilibrata e con un ritmo di lettura cadenzato.
Di sicuro è una serie che oggettivamente si distingue tra tante altre, anche se non posso dire di averla amata, forse perché non rientro nel target di riferimento. Gli adulti di norma si lasciano alle spalle tutti quei flussi di analisi e autoanalisi tipici degli anni verdi, perciò è difficile che queste “preziose conversazioni” suscitino in loro reale interesse. Inoltre privilegiare l’aspetto mimetico rispetto a quello drammatico “congela” per forza di cose l’azione, che può risultare monotona.
Ciò non toglie che Boku to Kimi no Taisetsu na Hanashi sia un lavoro notevole: l’autrice ha profuso un bel po’ di energia per regalarci una commedia che vive di avvenimenti minimi e grandi scoperte, dove i protagonisti, anziché affannarsi per fermare un attimo scattando una foto, scelgono di vivere in prima persona, assaporando lentamente ogni istante e costruendo esperienze preziose da ricordare un domani.

Gallery

____________________________

Online since 28/09/2020. This is a no profit web site. All the images in this site are used to review and to promote shoujo manga in Italy. All the images are © of their respective artists and publishers, or other owners. Each review is copyright © of respective author. The comments reflect the personal opinions of the reviewers. Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.Licenza Creative Commons.Licenza Creative Commons